L'Esercito israeliano fallisce nel tentativo di impedire la manifestazione congiunta a Bil'in
02.09.05

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I militari hanno messo sotto assedio il villaggio di Bil'in oggi pomeriggio in un tentativo futile di impedire la manifestazione congiunta israeliano-palestinese, un momento di protesta che da qualche mese si svolge ogni venerdì. L'esercito ha dichiarato l'intero villaggio zona chiusa agli israeliani e ha bloccato tutte le strade di accesso per impedire agli Anarchici Contro il Muro ed altri attivisti di partecipare alla manifestazione. Inoltre, ha invaso la strada principale del villaggio, lanciando granate ad urto, gas lacrimogeni e proiettili di gomma in un tentativo di imporre un coprifuoco, specialmente nella zona della moschea dove le manifestazioni iniziano. Come conseguenza diretta dell'invasione, c'è stata una battaglia protratta tra gli invasori e i giovani del villaggio che lanciavano sassi.

Verso le ore 12, mentre ci avvicinavamo a Bil'in (50 israeliani da Tel Aviv e Gerusalemme), siamo stati informati del blocco. Così, abbiamo lasciato i taxi e abbiamo cercato di arrivare passando per gli uliveti e le masse della collina dove si trova Bil'in.

Finalmente arrivati, ci hanno avvisato che la strada principale era pieno di militari che ci aspettavano e siamo dovuti arrivare alla casa degli internazionali, al centro del villaggio, facendo le stradine interne, coperti dai nubi di lacrimogeni.

Lì, abbiamo confrontato l'esercito che lanciava enormi quantità di gas lacrimogeni e granate ad urto. La nostra presenza, unita al lancio di sassi dai giovani in risposta all'attacco dei militari, è stato di troppo per l'esercito, che si è ritirato dalla strada principale.

Anche se più tardi del solito, dopo 2 ore di confronto con l'esercito, abbiamo dato inizio alla manifestazione, arrivando fino alla fine del villaggio, dove inizia la strada che porta al cantiere del Muro. Ci siamo seduti, ma i militari hanno subito cominciato a spingerci con violenza con le mani, cercando di farci tornare al villaggio. Hanno usato di nuovo gran quantità di lacrimogeni e granate ad urto, e alcuni addirittura hanno aperto fuoco con proiettili carichi. 14 manifestanti sono stati arrestati, tra cui Mohammed, un membro del Comitato Contro il Muro del villaggio. Infatti i membri del Comitato sono spesso bersagliati dai militari, arrestati e detenuti.

Alla fine del confronto, alcuni attivisti locali insieme agli internazionali e gli israeliani che non erano stati arrestati, si sono riuniti alla casa degli attivisti per parlarne della giornata e della lotta.

Come al solito, durante i dibattiti e mentre ci si aspettava il rilascio dei/delle compagni/e arrestati/e, i responsabili per i rapporti con i media hanno preparato il materiale che sarebbe andato in onda sui principali telegiornali serali. La radio principale del paese ha parlato della manifestazione durante il pomeriggio e un breve filmato di una manifestazione è stato trasmesso durante un telegiornale.

In tutto ci sono stati 12 feriti dai proiettili di gomma, la maggior parte in modo abbastanza lieve. Due persone sono state ricoverate. Un militare è stato colpito alla gamba da un sasso ed è stato portato via dai colleghi.

Degli arrestati, 12 sono stati liberati dopo qualche ora e, come al solito, 2 sono stati detenuti e trasportati al commissariato di Pisgat Zeev.

Ilan

resoconto di ainfos