Segnaletica israeliana "aggiornata" dagli attivisti contro il Muro
05.06.05

 

Gli israeliani in macchina sulla Highway 505 in Cisgiordania hanno trovato qualcosa di inatteso. Sabato, i segnali che normalmente indicano la strada alle colonie invece hanno ricordato l'illegalità delle costruzioni sulle terre confiscate della Cisgiordania. Un segnale che indica Ariel, la colonia più grande nella Cisgiordania settentrionale, costruita sulle terre del villaggio palestinese di Salfit, ora indica (in ebraico, arabo e inglese) la strada alla "terra rubata". Un altro segnale che indica la distanza ad Ariel da un punto di controllo israeliano a 12km di distanza, ora ricorda gli autisti dell'occupazione e della costruzione del Muro che si sta costruendo intorno alle città palestinesi: "1967: Occupazione; 2005: Muro dell'Apartheid a Salfit".

I Segnali della Verità

Un gruppo di attivisti israeliani ed internazionali, agendo in solidarietà con i palestinesi del luogo, hanno alterato alcuni segnali stradali sabato, per ricorda il 38° anniversario dell'occupazione della Cisgiordania e della Striscia di Gaza nel 1967.

Un anniversario doloroso

Più tardi, sempre sabato, i manifestanti hanno protestato il Muro della separazione. Anche i palestinesi hanno manifestato contro l'estensione del Muro. "Siamo venuti insieme oggi per portare un po' di verità alla segnaletica della Cisgiordania e in modo particolare ad Ariel, dove tutti i segnali indicano le colonie, ignorando la realtà dei palestinesi", diceva uno degli organizzatori e militante della International Women's Peace Service (IWPS), Hanna M., che ci ha chiesto di non usare il nome intero, per la sua protezione. "La segnaletica prima indicava solo le colonie ebree, ma ora proclamano la realtà storica e attuale", dice.

Confronti

Gli attivisti, in corteo insieme agli abitanti palestinesi dei villaggi della regione di Salfit, sono stati confrontati dai militari israeliani.

"Stavamo uscendo dal villaggio a piedi, andando verso la strada principale, e i militari ci hanno fermato. Erano in 40 o 50, con 15 jeeps. Abbiamo formato una fila, ma continuavano a respingerci e ad un certo punto hanno cominciato a picchiarci. Un israeliano è stato preso e picchiato. Si è ferito alla testa e alla gamba ed è stato portato in ospedale", dice Hanna M.

Anche un palestinese dal villaggio di Marda, Adel Shehadah, è stato ferito secondo i testimoni oculari. Entrambi sono stati ricoverati, ma non si hanno notizie della loro condizione.

Venerdì, l'Israele ha svelato un progetto per la costruzione di altre 22 case ad Ariel, nonostante la richiesta statunitense di terminare l'espansione delle colonie.

L'annessione prosegue

Il corteo di protesta sulla Highway 505 da Marda a Kifl Hares, lungo il percorso progettato del Muro, è stato un modo degli abitanti dei villaggi di asserire il loro diritto di stare sulla propria terra, diceva Naffat Khuffash, uno degli organizzatori palestinesi della protesta e un residente di Marda.

"Abbiamo indetto la protesta per una fine all'occupazione e l'annessione delle nostre terre a Salfit. Il muro che si sta costruendo dividerà Salfit in tre parti, isolandola da Nablus", ha detto Khuffash, coordinatore del Comitato Popolare per la Resistenza contro il Muro dell'Apartheid.

La segnaletica israeliana normalmente indica soltanto le colonie. Khuffash dice che la barriera è una minaccia per gli agricoltori della zona.

"Ieri ho visto sradicato centinaia di ulivi ed era molto doloroso vederlo. Distruggono secoli di lavoro e sudore palestinese. Ora l'agricoltore che ha passato una vita sulla terra, la vede distrutta per l'unico motivo dello sviluppo di colonie illegali - viene da pensare che una pace sarà difficile a materializzarsi".

Mercoledì e giovedì, sono stati abbattuti 500 alberi a Marda, in preparazione per l'inclusione di Ariel dalla parte israeliana del Muro.

Il Muro è già stato dichiarato illegale dalla Corte Internazionale della Giustizia all'Aia nel luglio 2004.

Aljazeera

 

* Circa 50 attivisti israeliani di Anarchici Contro il Muro e della coalizione estesa contro il muro hanno partecipato al corteo e alle attività. Il compagno israeliano ferito è L.P., componente degli Anarchici Contro il Muro. 

traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali