Servizi nei media israeliani sulle azioni degli Anarchici Contro il Muro oggi a Bil'in
04.05.05

 

No, non è la Makhnovshchina, non è la Rivoluzione spagnola... è solo l'unica parte del mondo dove gli anarchici e le anarchiche agiscono direttamente, in uno scontro pressoché quotidiano con lo Stato: le azioni non violente contro la colonizzazione israeliana ed in particolare contro il muro/recinta dell'apartheid che fa parte del processo di eliminazione dei palestinesi.

Stamattina, il principale canale radio d'Israele ha trasmesso già due servizi sull'azione di solidarietà degli Anarchici Contro il Muro al villaggio palestinese di Bil'in, dove il muro dell'apartheid sta squarciando i campi e gli oliveti del villaggio. Parlano dell'attività (che continua tuttora) degli anarchici che si sono incatenati ali ulivi in un tentativo di fermare lo sradicamento di un oliveto che si trova sul percorso del Muro.

Sempre stamattina, su israel.indymedia.org si legge:

"Un centinaio di manifestanti è arrivato all'alba alla terra del villaggio di Bil'in per impedire lo sradicamento del oliveto che era stato annunciato ufficialmente per oggi dalle autorità dell'occupazione agli abitanti del paesino.

Alle 5,30 del mattino, i manifestanti si sono incatenati agli alberi. Verso le ore 6, sono arrivate le forze dell'esercito e della guardia di frontiera, scortando le ruspe che verranno usati durante l'operazione. I militari israeliani (vandali con licenza) hanno invaso il villaggio e, avvicinandosi agli alberi, hanno verificato quali dei manifestanti fossero cittadini israeliani con l'intento di fare degli arresti. Gli attivisti sono tuttora legati agli alberi e i terroristi ufficiali israeliani hanno minacciato l'uso di violenza per arrestarli, se non si saranno slegati per le 8,15."

La radiogiornale delle 10,00 ha detto che già 5 attivisti sono stati arrestati e che la protesta continua. Un aggiornamento su israel.indymedia.org parla di 5 israeliani e 5 internazionali arrestati e che l'azione prosegue.

Alle 10,20 la radiogiornale ha dato ulteriori dettagli: tra i manifestanti ci sono anche palestinesi e internazionali. Un palestinese è stato ferito mentre i militari lo slegavano da un albero. Gli attivisti hanno scelto un punto strategico del oliveto ed è stato questo ad impedire lo sradicamento degli alberi.

Un servizio dei media telematici al nome degli anarchici presenti a Bil'in ha informato che il palestinese ferito è stato ferocemente picchiato dalle forze israeliane. Inoltre, l'annuncio del progetto di sradicamento del oliveto è arrivato solo il giorno prima ed è perciò illegale dal momento che non ha consentito un'applicazione alla corte suprema per via dei tempi troppo brevi.

Israele sta costruendo il muro/recinto per facilitare la trasferta forzosa dei palestinesi dal 10% della terra che rimane a loro in seguito a precedenti trasferimenti. Proprio in questi giorni i media israeliani "celebrano" il 60° anniversario della Shoah. Parlano delle decine di migliaia di giovani ebrei che hanno fatto la marcia fino ai campi di sterminio in Polonia. Questo progetto "educativo" ha lo scopo di preparare (e giustificare) quello che lo Stato israeliano ha fatto e continua a fare: la soppressione, la trasferta e il maltrattamento dei palestinesi, come quelli di Bil'in.

Il 22 ottobre 2004, in una dozzina di città di varie parti del mondo, gli anarchici e le anarchiche hanno manifestato in un segno di solidarietà con la lotta degli anarchici israeliani e i palestinesi contro questo Muro dell'Apartheid.

Non sarebbe il caso di manifestare in modo simile anche il 15 maggio 2005, il 57° anniversario della trasferta dei palestinesi e la fondazione dello Stato d'Israele?

I.

 

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio relazioni internazionali