Un appello per la lotta congiunta a Bil'in
21.04.05

 

Dalla schiavitù alla libertà, dalla separazione al collaborazione

Manifestazione congiunta con il popolo di Bil'in contro le colonie e il recinto che si stanno costruendo sulle loro terre


Il prossimo mercoledì, in pieno periodo di Pesach, ci uniremo al popolo del villaggio di Bil'in, vicino a Ramalla, per una manifestazione non violenta in protesta al recinto di separazione e alla colonia che ha annesso più della metà della terra del villaggio (circa 230 ettari).

Anche in questi giorni prosegue a ritmo intensivo il lavoro di costruzione nella zona tra il percorso del recinto e la Linea Verde verso ovest, come parte dell'espansione delle colonie di Kiryat Sefer, Matityahu Occidentale, e la città di Modi'in Elit. Insieme agli abitanti di Bil'in, donne e uomini, manifesteremo con voce forte contro l'espansione delle colonie, contro la costruzione del muro e contro la messa in pericolo della vita comune tra israeliano e palestinese. Pianteremo ulivi lungo il percorso del muro.

La maggior parte degli abitanti di Bil'in, circa 1.500 persone, guadagnava da vivere in Israele. In questi giorni però, l'economia del villaggio si base sempre di più sull'agricoltura e la tassa di disoccupazione è altissima. Dopo che la Corte suprema ha archiviato la causa fatta dagli abitanti di Bil'in contro il nuovo percorso del recinto che era stata ratificata dal governo israeliano, il popolo del villaggio ha iniziato una lotta non violenta contro il recinto. Quasi quotidianamente, la gente di Bil'in prosegue in corteo verso il percorso del muro per tentare di fermare l'opera delle ruspe, che sradicano gli ulivi del villaggio, separando gli abitanti dalle loro terre.

Come nel villaggio confinante di Budrus, anche a Bil'in l'esercito cerca di sopprimere violentemente la lotta popolare. Tra le altre atrocità, i militari invadono il villaggio, giorno e notte, sparando proiettili ricoperti di gomma, irrompendo nelle case, arrestando e bastonando la gente. Un mese fa, la guardia di frontiera ha dato fuoco ad una casa, lanciandovi dentro una granata ad urto. Fino ad oggi, nel villaggio di Bil'in ci sono stati decine di feriti dai proiettili ricoperti di gomma, dalla granate ad urto, dai gas lacrimogeni e dalla violenza dei militari.

Mercoledì 27 aprile, il popolo di Bil'in ha invitato tutti coloro che ancora credono nei valori di giustizia, uguaglianza e solidarietà di venire a Bil'in per poter insieme creare una vera alternativa alla politica di annessione e spossesso del governo israeliano.

Uri Ayalon


Chi intende verire dovrebbe coordinarsi con le compagne che si occupano delle comunicazioni:
Da Haifa (Solel Bone, ore 08,00) - Yana 050-8575729
Da Tel Aviv (Terminale El-Al alla stazione ferroviaria di Arlozorov, ore 09,00) - Sheli 054-4547989
Da Gerusalemme (Gan Hapaamon, ore 09,15) - Eli 054-5718758