Manifestazione repressa a Bil'in
04.04.05



Doveva essere una tipica manifestazione di domenica, parte della lotta contro il muro dell'apartheid degli abitanti del villaggio di Bil'in, muro che li separerà da una parte significativo delle loro terre e oliveti. Come al solito, nonostante il regolamento dell'esercito che vieta ai militari di sparare direttamente contro i manifestanti con le bombole di lacrimogeni da vicino, o all'altezza della testa, i soldati lo hanno fatto. Durante altre manifestazioni nei territori occupati ci sono stati morti di bambini e ciecamenti di diversi persone a causa dei proiettili ricoperti di gomma (infatti un componente degli Anarchici Contro il Muro ha quasi perso un occhio).

MEDIA: resoconto della manifestazione a Bil'in

<<Yonatan Polak è stato ferito durante una manifestazione contro il recinto a Bil'in. Agenti della guardia di frontiere hanno messo fine ad una manifestazione da decine di palestinesi e attivisti "anarchici contro il recinto" al villaggio di Bil'in nei pressi di Modi'in.

Yonatan Polak è stato ferito leggermente quando una bombola di gas lacrimogeni gli ha colpito alla testa. E' arrivato insieme a decine di manifestanti israeliani, militanti di "Anarchici Contro il Recinto", in sostegno degli abitanti del villaggio nella loro protesta contro il recinto. I servizi di pronto soccorso riferiscono che si tratta di una ferita non grave.

Alcuni abitanti del villaggio hanno raccontato a questo giornalista che decine degli abitanti di Bil'in hanno manifestato oggi e, come al solito, sono stati raggiunti dagli attivisti israeliani. Dicono che al momento in cui i 150 partecipanti della manifestazione hanno cominciato ad andar via dopo la protesta, la guardia di frontiera avrebbe sparato lacrimogeni contro di loro.

Durante il trasferimento con autoambulanza all'ospedale, Polak stesso ha raccontato al giornalista: "Non ci sono stati scontri durante la manifestazione. Al momento quando volevamo chiudere la protesta, i poliziotti hanno lanciato grandi quantità di lacrimogeni contro di noi, sparando direttamente verso i corpi dei manifestanti - come fanno sempre."

Polak dice che è stato colpito direttamente in testa da una di queste bombole di gas. "Ha fatto tanto male", dice, aggiungendo che ha denunciato i poliziotti che miravano ai manifestanti per poterli colpire.>>

---- fine resoconto MEDIA.

Il seguente appello è stato distribuito oggi pomeriggio agli attivisti:

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In seguito al ferimento del nostro compagno Yonatan Polak oggi, che è stato colpito alla testa da una bombola di gas lacrimogeni, sparata da breve distanza durante una manifestazione non violenta, andremo stasera alle ore 19,30 a manifestare davanti al Ministero della difesa a Hakirya, Kaplan St.). La granata ha prodotto un taglio profondo (fino all'ossa) sulla testa di Yonatan, fratturando il cranio e causando un'emoragia cerebrale. Ora Yonatan è ricoverato all'ospedale di Tel-Hashomer.

Ci riuniremo stasera per dire all'esercito israeliano: Basta sparare contro i manifestanti palestinesi, israeliani e internazionali per porre fine alla lotta contro il Muro! Noi manifestiamo per una fine alla violenza, una fine alla pratica di sparare contro i manifestanti e una fine alla costruzione del Muro dell'Apartheid!
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La manifestazione ha avuto luogo ancor prima dell'orario stabilito poiché sono arrivati i militanti di Anarchici Contro il Muro e molti simpatizzanti ben prima delle 19,30. Eravamo in tutto 70 persone. C'erano cartelli e torce e abbiamo lanciato diversi slogans. Durante la manifestazione, è stato trasmesso col megafono una telefonato di sostegno da parte di un attivista palestinese di Bil'in. Nel suo discorso ha ringraziato gli anarchici e gli altri attivisti per la pace per la loro partecipazione alla lotta.

Dopo circa un'ora abbiamo deciso che non serviva a niente bloccare il traffico a quell'ora e siamo andati in corteo fino al centro di Tel Aviv.

Articolo di un componente di Anarchici Contro il Muro

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