Girano veloci e cigolano le ruote della storia dal momento che non basta il sangue ad oliarne i semiassi

26.08.13

 

Le turbolenze nella nostra regione esprimono bene il crogiuolo della storia del mondo come lo abbiamo conosciuto. Le cose accelerano in vista della fine mentre gli assi del vecchio ordine non tengono più. Il colonialismo sionista, testa di ponte dei paesi imperialisti nella culla della cultura umana a est del Mar Mediterraneo, viene eroso dalla resistenza degli abitanti indigeni che stanno ricevendo sostegno da tutto il mondo. Le crepe nel capitalismo globale e neoliberista, che fino a pochi anni fa sembrava aver raggiunto la sua vittoria finale, quando era stata dichiarata la fine della storia, stanno invece lì ad indicare proprio la fine della storia della società di classe egoistica e alienata. Qui, nella lotta di tutti i giorni, è ancora difficile discernere le crepe nella struttura del sistema, ma se ne può già sentire l'odore nelle nubi dei gas lacrimogeni contro le manifestazioni settimanali e nella terra che trema sotto i piedi.

Manifestazioni settimanali non-violente in Palestina, 23 agosto 2013

https://www.facebook.com/media/set/?set=a.580131042033718.1073741871.251098394936986

"Bil'in, Cisgiordania, Palestina

Nell'ondata degli arresti di massa di attivisti palestinesi, è vitale continuare a resistere contro l'occupazione israeliana. Lo scorso 17 febbraio cadeva l'ottavo anniversario delle proteste settimanali non-violente contro la costruzione del muro dell'apartheid nel villaggio di Bil'in in Cisgiordania.

Il villaggio di Bil'in è diventato il simbolo della forza dei movimenti di base non-violenti nella costruzione della resistenza locale ed internazionale contro l'occupazione [iniziata 10 anni fa col campeggio unitario di Mas'ha**]. Dopo 6 anni di resistenza continua, il villaggio di Bil'in è riuscito a riprendersi una parte della terra che gli avevano sequestrato. Ma la lotta non è finita dal momento che ai Palestinesi non sono stati riconosciuti tutti i loro legittimi diritti.

Il Comitato di Coordinamento della Lotta Popolare ed il Comitato Popolare di Bil'in contro il Muro e contro gli insediamenti terranno la loro ottava conferenza per la lotta popolare da mercoledì 2 ottobre a venerdì 4 ottobre 2013.

Vi invitiamo gentilmente a prendere parte alla nostra conferenza per la resistenza popolare di base.

Gli scopi della conferenza sono:

  • mostrare a livello internazionale esempi vivi e reali delle lotte e delle sofferenze dei Palestinesi;
  • estendere la lotta popolare non-violenta;
  • rafforzare i rapporti con i movimenti di solidarietà a livello internazionale e trovare nuove modalità di sostegno e di rafforzamento della lotta popolare.

A presto ulteriori dettagli sul programma.
Seguiteci qui: https://www.facebook.com/PopularStruggle "

Venerdì:

4 feriti ed un uliveto bruciato dal fuoco israeliano

Tre palestinesi ed un giornalista estero sono rimasti feriti insieme a dozzine di casi di grave soffocamento dopo che le forze israeliane hanno attaccato la manifestazione settimanale contro gli insediamenti e contro il muro dell'apartheid a Bil'in.

Il corteo è partito dopo le preghiere del venerdì dal centro del villaggio verso il muro dell'apartheid. Eravamo circa una dozzina di israeliani con gli Anarchici Contro il Muro, circa 2 dozzine di internazionali e dozzine di residenti. I manifestanti sventolavano bandiere palestinesi e scandivano slogan per l'unità nazionale contro l'occupazione e per il rilascio dei prigionieri palestinesi.

I soldati israeliani hanno immediatamente sparato bombe assordanti, proiettili di gomma e lacrimogeni sui manifestanti quando sono arrivati sulla terra liberata nei pressi del muro. I proiettili di gomma hanno ferito allo stomaco Ashraf al-Khatib (di 33 anni), Kefah Mansour (32 anni) alla coscia, Mohammed Hamad (22 anni) alla mano destra ed un giornalista cinese alla gamba. Inoltre, dozzine di pacifisti hanno avuto problemi respiratori per l'inalazione di gas.

I soldati hanno aperto il cancello per lanciarsi all'inseguimento ed all'aggressione dei manifestanti fra gli ulivi. A causa del massiccio uso di gas e di bombe assordanti è scoppiato un incendio che ha bruciato un buona parte di un uliveto.

Il Comitato Popolare di Bi'lin contro il Muro e contro gli insediamenti ha invitato tutti i palestinesi ed i partiti politici a partecipare alla manifestazione del villaggio di venerdì 30 agosto, in solidarietà con i prigionieri nella carceri israeliane.

Nella foto di Rani nella manifestazione settimanale a Bil'in ...c'è tutta la storia della lotta di Bil'in il 23.08.13:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=604451819599517

Incendi a causa del massiccio uso di gas lacrimogeni nel corso della manifestazione settimanale a Bil'in:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=604448632933169

Nabi Saleh

Mentre il corteo si dirigeva verso la fonte, le forze di occupazione israeliane hanno aperto il fuoco con lacrimogeni, proiettili d'acciaio ricoperti di gomma e getti di acqua puzzolente. Parecchie persone hanno avuto problemi respiratori per l'inalazione di gas ed almeno una persona è rimasta ferita al braccio da un proiettile di acciaio ricoperto di gomma. L'esercito ha anche fermato e picchiato un giornalista fotografo palestinese.

Israel Puterman http://www.youtube.com/watch?v=NWmsrPOZxWg
David Reeb http://youtu.be/UqsS9Oj78o4

Qaddum

"Cari amici
nemmeno le moschee sono un posto al riparo dei gas lacrimogeni. Oggi è stata dura; quasi 50 soldati hanno attaccato Kafr Qaddum alle 11.00 sparando molti lacrimogeni e bombe assordanti. Due persone sono state colpite direttamente dalle bombe, una ha subito un taglio alla mano e l'altra alla schiena. La cosa più grave e pericolosa si è verificata quando i soldati posizionati sulle colline hanno sparato le bombe sulla moschea in cui siamo soliti pregare prima della manifestazione, provocando molti casi di soffocamento da inalazione tra i fedeli, in particolare gli anziani ed i bambini che erano all'interno dell'edificio. Dopo aver pregato ci siamo radunati di nuovo per il consueto corteo, ma l'esercito ce lo ha impedito sparando quasi 300 candelotti lacrimogeni e bombe assordanti.

I feriti sono:
Mashhoor Jomaa di 42 anni, ferito alla mano
Mohammad Shtaiwi di 24 anni, ferito alla schiena"

Report: l'esercito israeliano spara lacrimogeni sulla moschea durante la preghiera, prima della manifestazione. Report completo e foto su http://palsolidarity.org/2013/08/photo-report-israeli-forces-shoot-teargas-into-mosque-suffocating-hundreds-before-start-of-kafr-qaddum-demonstration
https://www.facebook.com/younes.arar/media_set?set=a.10152147040505760.1073741928.531065759
Yotam: https://www.facebook.com/alona.cohen.1238/media_set?set=a.689896394358477.1073741857.100000143680183
https://www.youtube.com/watch?v=z1pBvnjQXQI

"Non dite che non lo sapevamo", n°375

Ancora una volta, la polizia di "Giudea e Samaria" ha confiscato le autobotti di acqua che appartengono ai palestinesi della regione delle Colline sud di Hebron.

Mercoledì 14 agosto 2013, un camion è stato confiscato ed un altro venerdì notte. In totale, dieci autobotti d'acqua sono state confiscate nelle ultime settimane. Inoltre, l'Amministrazione Civile, l'esercito e la polizia hanno disposto che l'approvvigionamento di acqua dai rubinetti può essere fatto solo tra le 9.00 e le 15.00; hanno minacciato di mettere sotto sequestro le autobotti e di chiudere i punti di erogazione dell'acqua. Fino ad ora, i rifornimenti di acqua si potevano fare per 24 ore al giorno per soddisfare la domanda. Le nuove disposizioni creano preoccupazione per decine di migliaia di residenti che rischiano di patire la sete. Ogni mezzo confiscato richiede il pagamento di migliaia di sicli in cauzione, prima del processo, come pure il pagamento per la rimozione ed il fermo del camion.

All'ingresso della zona industriale di Kiryat Arba, è in funzione un punto di erogazione gestito dai coloni che vendono l'acqua ai trasportatori palestinesi a tre volte il prezzo normale. Senza nessuna restrizione...

Mercoledì 14 agosto 2013, rappresentanti del governo, scortati da forze di polizia, sono arrivati nelle località dei Beduini del Negev per demolire delle case. Nella cittadina di Kseifeh, sono state demolite tre case e tre sedi commerciali, ad Umm Batin è stata distrutta una casa. Il giorno dopo hanno demolito due case a Abu Qrinat, poi sono ritornati a demolire ancora una volta El-Araqeeb.

Info: amosg@shefayim.org.il

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali