La lotta unitaria e la lotta sociale continuano nel bel mezzo di una calda estate

05.08.12

 

A causa del digiuno quotidiano in queste settimane di Ramadan, la lotta unitaria nei vari villaggi non è stata come al solito. In compenso i nostri compagni hanno partecipato a varie manifestazioni a Tel Aviv ed a Gerusalemme. Qui un rosa-black block ha partecipato alla gay parade. A Tel Aviv i compagni hanno manifestato mercoledì 1 agosto davanti alla stazione radio dell'esercito per le ordinanze di demolizione di case a Susiya. Sabato 4 agosto i compagni hanno partecipato al meeting commemorativo del massacro compiuto al club gay 3 anni fa. Non distante da lì, si svolge la lotta sociale - Occupy Tel Aviv. A dispetto della competizione innescata da una scissione riformista all'interno del movimento sponsorizzata dai media e da diffusori prezzolati di volantini, il nostro corteo e la manifestazione sono andati persino meglio di quelli dei 3 sabati precedenti in luglio. Dal 6 agosto, sarò al congresso anarchico internazionale di St-Imier in Svizzera, per commemorare il 140° anniversario del primo congresso anarchico tenutosi lì.

Bil'in

16 attivisti israeliani con gli Anarchici Contro il Muro si sono uniti ai 15 internazionali ed a 2 dozzine di abitanti di Bil'in per la manifestazione settimanale del venerdì contro il muro della separazione, contro il furto della terre di Bil'in per consentire l'espansione dell'insediamento coloniale di Modi'in Illit, e contro l'occupazione (sia la Nabqa del 1948 che la Naqsa del 1967).

Quale trattamento speciale per il Ramadan, i giovani hanno portato un vassoio di uova per i soldati israeliani che stanno al di là del muro. Non si sa chi ha iniziato per primo questa volta, ma non c'è voluto molto prima che i giovani più coraggiosi si avvicinassero al muro per dare inizio ad un "duello" tra lacrimogeni e uova. Un forte vento da nord ci ha permesso di schivare i lacrimogeni ed i getti di acqua-puzzola diretti su di noi. Per quasi un'ora ci siamo presi la nostra dose di gas - senza soffrire troppo rispetto al resistere al caldo ed al digiuno del Ramadan siamo ritornati al villaggio. Lì, prima di andar via, la maggior parte degli israeliani e gli internazionali hanno potuto apprezzare la consueta ospitalità della famiglia Burnat.

Nabi Saleh

Dei coloni criminali spalleggiati dal governo israeliano hanno ripetutamente bruciato e reciso ulivi nel villaggio di Nabi Saleh.

I coloni ebrei hanno attaccato martedì 31 luglio i campi che appartengono ai residenti di Nabi Saleh, a nord di Ramallah, hanno tagliato gli ulivi, li hanno bruciati in mezzo alle urla.

Venerdì 3 agosto, manifestazione non armata a Nabi Saleh. Circa 150 i partecipanti.
Secondo fonti di attivisti l'esercito è uscito dal villaggio per posizionarsi sulle colline. Poi è ritornato nel villaggio sparando lacrimogeni, proiettili di gomma e granate assordanti dalla stazione di benzina e dall'interno del villaggio tra le case. L'obiettivo era la ricerca e l'arresto di attivisti israeliani ed internazionali. Sei attivisti israeliani, 4 internazionali ed un palestinese sono stati fermati nel corso della manifestazione settimanale.

Secondo i resoconti degli attivisti a Nabi Saleh, almeno 3 dei 6 arrestati sono giornalisti e sono stati picchiati. I resoconti dicono pure che lo scrittore ed attivista israeliano Miko Peled era tra gli arrestati ed è stato colpito e picchiato ed usato come scudo umano. Quattro degli attivisti israeliani fermati sono stati rilasciati dopo 6 ore, con un'ordinanza restrittiva di 2 settimane.

Nil'in

Ni'lin è una città palestinese occupata nel governatorato di Ramallah ed al-Bireh nella Cisgiordania centrale. I residenti di Ni'lin e gli attivisti internazionali vi tengono manifestazioni settimanali contro l'espansione contigua della barriera israeliana in Cisgiordania. E' stato stimato che il completamento della barriera comporterà il sequestro di metà delle terre di Ni'lin.

La manifestazione del 3 agosto a Nil'in era anche per commemorare il 4° anniversario del brutale assassinio di Ahmad Mousa di 10 anni. I manifestanti hanno raggiunto il cancello del muro dell'apartheid e l'esercito ha sparato lacrimogeni.

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Ma'sara

Al-Ma'sara press:
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Qaddum

Dima Dany Zarkh: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.10151094355324617.455967.710749616
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Sheikh Jarrah

Presidio settimanale a Sheikh Jarrah venerdì 3/8 alle 17:00.

Tel Aviv

Mercoledì 1 agosto, manifestazione davanti alla stazione radio militare per l'ordinanza di demolizione della case a Susiya: l'intero villaggio palestinese di Susiya è a rischio. L'Amministrazione Civile ha emesso le ordinanze di demolizione per dozzine di edifici del villaggio. Se le ordinanze verranno eseguite saremo di fronte alla terza espulsione degli abitanti di Susiya dalla loro terra.

Pur essendo un villaggio dell'Area C, vale a dire, sotto responsabilità amministrativa israeliana, il villaggio è scollegato dalle infrastrutture, non ha accesso ai servizi civici di base e non ha permessi edilizi. Invece, gli illegali avamposti coloniali nell'area sono tutti connessi ai servizi necessari. Questa è l'apartheid di Israele nuda e cruda.

Inoltre, gli insediamenti e gli avamposti intorno al villaggio creano per i residenti una realtà impossibile. Subiscono fastidi quotidiani, distruzione di raccolti, attacchi alle persone, furti di capre e di materiali, graffiti diffamatori e minacciosi con i "price tag". Sono tutte angherie inflitte alla popolazione di Susiya sotto gli auspici delle "forze di sicurezza" dell'esercito israeliano. Lo Stato d'Israele cerca di portare avanti la pulizia etnica a sud del Monte Hebron, per espandere gli insediamenti e per giudaizzare l'area, il massimo della terra sotto controllo ebraico con semmai il minimo di presenza di palestinese.

La Radio dell'esercito ha mandato in onda il programma notturno "campagna d'estate della Radio", condotto da Idan Kevlar. La trasmissione avviene ogni settimana da una città diversa nel paese". Il programma sarà trasmesso il 6 agosto da un insediamento coloniale sulle terre di Susiya.

La stazione radio militare serve da veicolo della mendace propaganda militare spacciata per giornalismo, nel tentativo di togliere lo sporco che non si può rimuovere.

Mercoledì 1 agosto, alcune dozzine di attivisti hanno manifestato nel quartiere di Giaffa a Tel Aviv dove si trova la sede della stazione radio militare.

Giaffa, Susiya la stessa rivoluzione! Questi i cartelli nella manifestazione serale all'ingresso della stazione radio a Giaffa. La stazione della propaganda militare ha deciso di trasmettere un programma speciale dall'insediamento situato vicino al villaggio palestinese di Susiya in Cisgiordania, colpito da ordinanza di demolizione. Il Ministero israeliano della Difesa e l'Amministrazione Civile vogliono distruggere Susiya all'interno della pulizia etnica dei villaggi palestinesi nell'Area C della Cisgiordania occupata. Il messaggio era che Giaffa non sta zitta e che invia un messaggio di sostegno alla giusta lotta del villaggio di Susiya.

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Sabato 4 agosto:

Nonostante la ritrosia dei media nell'informare sulla manifestazione dei radicali (definiti "servi") per sponsorizzare invece quella dei riformisti (definiti "quelli che vogliono contare"), circa 2.000 persone hanno partecipato alla nostra. Ci siamo ritrovati nella piazza del teatro nazionale e poi abbiamo marciato verso gli edifici statali di Begin Road. Per circa 4 ore abbiamo occupato Kaplan St. e Begin Road. (L'altra manifestazione supportata da certi soloni e dal partito di centro in costruzione ha raccolto 5000 partecipanti)

Dopo che le forze di stato hanno disperso la maggior parte dei presenti a mezzanotte, alcuni attivisti sono rimasti sui gradini degli uffici di stato per dare il buongiorno e buona settimana ai burocrati.

http://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151164370028072  http://www.facebook.com/photo.php?fbid=10151093430394208
http://www.flickr.com/photos/activestills/7713357482/in/photostream/

8 attivisti sono stati arrestati.

Un gruppo di attivisti è andato in piazza del museo per "fare visita" alla concorrente manifestazione dei riformisti per dire loro cosa ne pensavano di queste finte manifestazioni promosse dall'establishment.

Resoconto distorto da parte dei Media:
http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4264324,00.html

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

See also:

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali