Un'altra settimana di lotta unitaria, le cose cambiano, Susya in primo piano...

27.06.12

 

Il primo picco della terza Intifada si è quasi esaurito col significativo successo dello sciopero della fame. Come contromisura, le forze di stato israeliane inaspriscono le provocazioni e le pressioni sugli abitanti dell'area C (69% della Cisgiordania occupata) per spostarli verso l'area A nella Autorità Palestinese. Nelle continue lotte unitarie degli Anarchici Contro il Muro insieme ai comitati popolari ed agli attivisti, Nabi Saleh ha subito le maggiori provocazioni. Qaddum e Beit Ummar, che sono pure consuete località di lotta ben prima delle iniziali lotte contro il muro della separazione, hanno ricevuto le loro pressioni e punizioni per impedire l'espansione della lotta verso altri villaggi e piccole città. I compagni israeliani hanno partecipato alla lotta contro la deportazione dei rifugiati africani e contro gli atti di razzismo ai loro danni. L'ondata estiva della Occupy israeliana è in pieno fermento sul versante della lotta sociale.

Beit Ummar

"Nelle ultime 3 manifestazioni e di un accompagnamento di contadini, 4 membri del comitato popolare di Beit Ummar sono stati arrestati. Un quinto è rimasto in galera per oltre 2 mesi. Younes Arar è stato arrestato oggi insieme a 2 internazionali. Siamo sommersi dalle cauzioni e dalle spese legali. Per favore ci occorrono donazioni tramite il nostro website, http://www.palestinesolidarityproject.org/donate .
Younes è stato rilasciato domenica dietro cauzione. Un internazionale rilasciato ieri ed un altro oggi con provvedimento restrittivo da Karmei Tzur. B."

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Bil'in

5 Israeliani, 2 dozzine di internazionali ed alcune dozzine di palestinesi hanno preso parte alla manifestazione settimanale contro il muro della separazione e contro l'occupazione. Le forze di stato israeliane sono state clementi per la maggior parte del tempo. Grazie al vento favorevole ed all'atteggiamento alquanto passivo dei soldati, abbiamo avuto una prima mezz'ora pacifica con qualche sporadico getto di acqua-puzzola che non era così ributtante. Dopo che la direzione del vento è cambiata e ce ne stavamo andando via lentamente, abbiamo ricevuto prima un attacco con acqua-puzzola e poi con una prima scarica di lacrimogeni. Dopo la seconda scarica di lacrimogeni che ha scoraggiato persino i più resistenti tra di noi, siamo ritornati al villaggio.

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Ma'sara

Venerdì, manifestazione di protesta contro l'Apartheid.

Dozzine di Palestinesi, insieme a partecipanti da tutto il mondo, hanno tenuto una protesta pacifica, per chiedere la fine dell'occupazione e della costruzione del muro della separazione e dell'apartheid. Al-Ma'sara è uno dei tanti villaggi palestinesi a cui è stato tagliato l'accesso alle sue terre agricole ed alle fonti d'acqua da parte degli illegali insediamenti ebrei in Cisgiordania. I pacifici manifestanti si sono radunati dopo le preghiere del venerdì per ogni weekend degli ultimi 6 anni per manifestare contro l'illegale occupazione israeliana della Palestina.

Queste manifestazioni sono state affrontate da Israele in gran parte con blocchi militari e solo raramente con la violenza, anche se lo stesso non si può certo dire per altre manifestazioni pacifiche settimanali in tutta la Cisgiordania. Alcuni soldati israeliani hanno scherzato e parlato con un gruppo internazionale proveniente dagli USA e dall'Europa. Hanno parlato della loro invidiabile azione di blocco delle strade di al-Ma'sara ogni settimana per sedare la civile partecipazione a tali proteste e manifestazioni. Almeno un soldato ha giurato minacce alla pacifica manifestazione, con parecchi bambini disarmati.

Nabi Saleh

Invasione del villaggio prima dell'alba come deterrente alla manifestazione di venerdì a mezzogiorno. Report da Nabi Saleh dicono che l'esercito ha invaso il villaggio per un'ora (verso le 3.30 ora palestinese). Dopo aver sparato proiettili veri, hanno lasciato il villaggio mezz'ora fa.

Manifestazione di venerdì: fonti mediche palestinesi dicono che almeno 10 manifestanti sono rimasti feriti dopo l'attacco dei soldati israeliani. I manifestanti hanno chiamato questa protesta settimanale "venerdì di difesa della terra e dei detenuti". Laila Ghannam, governatrice di Ramallah ed Al-Biereh insieme a rappresentanti del Sindacato dei Giornalisti Palestinesi hanno preso parte alla protesta, insieme a pacifisti israeliani ed internazionali.

I soldati hanno sparato lacrimogeni e proiettili di metallo ricoperti di gomma verso i manifestanti, aggiungendo getti di acqua-puzzola, causando una decina di feriti.

L'esercito ha impedito ai manifestanti di raggiungere l'ingresso principale del villaggio che è stato chiuso per più di 2 settimane, negando ai residenti il diritto ad entrare e uscire dal villaggio per quella via. Per cui sono costretti ad usare tortuose strade bianche. L'esercito tiene chiusi gli ingressi principali del villaggio come atto di punizione contro i residenti per le loro manifestazioni non violente contro l'illegale muro dell'annessione e contro gli illegali insediamenti israeliani.

Sono scoppiati scontri tra i giovani locali ed i soldati invasori. I giovani hanno lanciato pietre e bottiglie vuote contro i soldati che hanno risposto con lacrimogeni, proiettili di gomma e granate assordanti.

Video di David Reeb su http://youtu.be/w5XktwCoHuo

Ni'lin

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Qaddum

http://t.co/7JUeLnQg

Sheikh Jarrakh

Presidio settimanale, venerdì 22/6 alle 16:00.

Susya

Il 60% della Cisgiordania è definito Area C area ed è sotto il pieno controllo israeliano. Qui ci sono le principali aree su cui il governo israeliano intende espandere gli insediamenti. La scorsa settimana un'ordinanza di demolizione è stata emessa sull'intero villaggio palestinese di Susya. Lo scopo è evidente: espellere i residenti palestinesi dall'Area C ed aumentare il controllo israeliano sulle terre.

Unità per un'azione di emergenza!

Venerdì 22 giugno, azione di solidarietà con i residenti di Susya che sono determinati a non mollare le loro terre.

Si trovano a dover affrontare la potente forza del governo israeliano e della sua coalizione di destra, l'esercito e l'amministrazione civile, le associazioni dei coloni e le leggi discriminatorie.

Saremo con loro!

Centinaia di palestinesi, israeliani ed internazionali hanno manifestato a Susya, a sud-est di Hebron, per protestare contro la pendente demolizione del villaggio e per dimostrare solidarietà agli abitanti. La protesta è stata organizzata da una coalizione di organizzazioni (Solidarity, Ta'ayush, Tarabut, Rabbis for Human Rights ed anche molti degli attivisti degli Anarchici Contro il Muro) in coordinamento con il comitato locale. Inoltre, erano attesi membri del Comitato di Difesa di Hebron e delegati da Bil'in. I manifestanti hanno marciato dal villaggio verso le terre che sono state espropriate, portando bandiere palestinesi e striscioni, cantando in arabo, ebraico ed inglese, fino a incontrare parecchie jeep dell'esercito e soldati a piedi insieme a poliziotti che hanno cercato brutalmente di reprimere il corteo per respingerlo verso il villaggio. Di fronte alla resistenza dei manifestanti, l'esercito ha usato granate assordanti e lacrimogeni, che hanno causato parecchi feriti, tra cui un ragazzo israeliano di 18 anni che è stato ricoverato in ospedale per una ferita alla testa. Il cannone di acqua-puzzola mostrato come deterrente per intimidire i manifestanti, non è stato usato.

Venerdì 22.06.12, sorprendente manifestazione a Susya. Poco più di 400 israeliani e 200 palestinesi con internazionali in corteo contro la distruzione e lo spopolamento del villaggio e gli orrori già visti altrove. L'esercito ha minacciato di usare l'acqua-puzzola e poi se ne è andato non senza lanciare gas e granate assordanti, un manifestante è stato ferito e curato alla testa. Grazie a tutti coloro che sono venuti a mostrare solidarietà ai residenti con la promessa di continuare la lotta a Susya.

‎Un obiettore di coscienza israeliano di 19 anni è stato ferito alla testa e curato nell'ospedale di Gerusalemme. Guarirà.

http://www.facebook.com/media/set/?set=a.113468458739555.26451.100002292054448
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.329245817154275.76797.100002065797543
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.486659064682447.124689.100000150737581
Guy Butavia: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150985460817138.447502.779192137
http://www.youtube.com/watch?v=WmYh2w51zBI
http://www.youtube.com/watch?v=KCwN1L71z7E
yisraelpnm: http://www.youtube.com/watch?v=eQyQos-9prE http://t.co/3PYNsWvN
ophiragamliel: http://www.youtube.com/watch?v=WYvVkjnDHVk
http://goo.gl/LD4Pi

Tel Aviv

Media: Daphni Leef, una delle figure leader del movimento di protesta sociale israeliano [una persona che non aspira a mettersi in mostra per potersi avviare alla carriera politica parlamentare - I.S.], è stata arrestata dalla polizia venerdì pomeriggio durante una manifestazione in Viale Rothschild a Tel Aviv.

http://www.haaretz.com/polopoly_fs/1.440484...90000243.jpg

La manifestazione, iniziata a mezzogiorno, voleva ridare vita alle proteste per la giustizia sociale che si erano sviluppate in Israele la scorsa estate [con il simbolico ripristinare la tendopoli in Viale Rothschild - I.S.]. Altri 11 manifestanti sono stati arrestati.

Diverse centinaia di manifestanti avevano portato delle tende per cercare di accamparsi lungo il viale. Ma, ispettori municipali e polizia lo hanno impedito procedendo con gli arresti.

La Leef è stata trascinata con la forza in un'auto della polizia in attesa, spingendo centinaia di manifestanti a bloccare la strada con i loro corpi nel tentativo di impedire all'auto della polizia di allontanarsi.

I manifestanti hanno rovesciato i cassonetti ed urlato slogan contro il sindaco di Tel Aviv Ron Huldai e contro il Primo Ministro Benjamin Netanyahu. Tuttavia, l'auto della polizia è riuscita dopo lunghi momenti ad allontanarsi con dentro la Leef. Gli 11 arrestati sono stati rilasciati al mattino dopo 7 ore in cui sono state rifiutate loro le cure mediche.

Daphni Leef: http://www.facebook.com/photo.php?fbid=473818389312751&set=a.473404789354111.119737.274242409270351

Un'altra azione di lotta sociale. Mezzogiorno in Viale Rothschild ed in piazza Habima:
http://youtu.be/FIWMxISn6ww
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=10150948373086832
Anat Zahor: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.3867637541279.2152843.1588774412
http://www.facebook.com/media/set/?set=oa.318845171536858
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.473404789354111.119737.274242409270351

"Tel Aviv Occupy": Sabato, manifestazione di protesta contro la polizia e gli amministratori della città per le violenze contro i partecipanti alla manifestazione di venerdì. A migliaia sono convenuti all'incrocio tra Viale Rothschild e piazza Habima sabato sera per protestare contro le brutali violenze del venerdì ai danni degli attivisti della lotta sociale decise dalla polizia e dai sindaco.

La polizia ha cercato invano di bloccarci in City Square, ma c'erano troppe strade alternative da bloccare ed eravamo troppi per essere contenuti. Solo dopo più di un'ora ci son riusciti, stabilendo un fronte a protezione delle banche. La strada Iben Gvirol è stata occupata e le masse si sono dirette nella zona dei principali edifici amministrativi e delle banche. Dopo più di un'ora di scontri di bassa intensità con la polizia e dopo un'ora di rabbia espressa contro le banche (con alcune finestre in frantumi), la gente si è diretta verso altre strade principali. Circa 89 gli arrestati, quasi tutti intorno alle banche.

Il mattino dopo, 75 sono stati rilasciati. 14 portati davanti al giudice con richiesta di fermo fino alla fine del processo. Il giudice ha criticato la polizia ed il procuratore generale, facendo liberare la maggior parte dei fermati con divieto di partecipare a manifestazioni nella regione per una settimana, per 2 settimane per 3 attivisti).

israel putermam: http://www.youtube.com/watch?v=BVEcdrPfi-U
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=3862302308866
https://www.youtube.com/watch?v=0tBm0mxw7kg
http://youtu.be/ua_T6MhNA-Q
http://youtu.be/Bc32J5Q2sTk
Domenica, manifestazioni anche a Gerusalemme:
http://www.ynet.co.il/articles/0,7340,L-4246768,00.html
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=324753220946303
Anche ad Haifa.

MEDIA: La vasta maggioranza degli israeliani - il 69% - supporta la ripresa della protesta sociale. Il 60% degli intervistati ha detto che le proteste dell'anno scorso non hanno portato a nessun cambiamento; il 16 percento ha detto che la situazione è peggiorata, mentre il 15 per cento ha detto che è migliorata.

L'indagine, condotta con la supervisione del professore di statistica e di sondaggi Camil Fuchs, ci dice che il 27% dei 508 intervistati, tutti ebrei, ha dichiarato che la polizia aveva tutta la colpa nel corso della manifestazione di sabato. Il sondaggio fa vedere che la maggior parte degli intervistati (il 61 per cento ) non ha gradito i danneggiamenti delle finestre delle banche occorsi durante la manifestazione del weekend. Ma, quasi un quarto (il 23 per cento ) ha detto che concordava con il fatto che "non si deve fare, ma a volte non c'è altra scelta e succede."

Una piccola minoranza (9 per cento ) ha pienamente condiviso i danni alla proprietà "come parte della protesta."

Sebbene il gruppo di ebrei che ha espresso il più alto livello di sostegno alle proteste sia laico (79 per cento), una maggioranza di israeliani ultra-Ortodossi (57 per cento ) e di Ortodossi (53 per cento ) ha ugualmente espresso il proprio supporto.

Un raduno si è tenuto lunedì di fronte al municipio di Tel Aviv disturbando la riunione del consiglio comunale. I manifestanti intendono ripetere anche martedì 26 giugno le proteste contro la violenze della polizia e degli ispettori comunali del sabato precedente. Nessun incidente violento nel corso del raduno di lunedì 25 giugno.

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali