La lotta unitaria potrebbe fare da modello per la terza Intifada disarmata

15.02.12

 

Le forze di stato israeliane hanno colpito Nabi Salih più duramente rispetto agli altri villaggi vicini che hanno manifestato contro il muro della separazione. Colpita più duramente di Ma'sarah, o delle vicine Bil'in e Ni'lin, anche Beit Ummar che confina con il muro della separazione, e le cui manifestazioni unitarie sono anche contro il vicino insediamento coloniale. Le tre nuove località di lotta unitaria: Ad-Dik, Kufr Qaddum e Qaryut che sono più all'interno della Cisgiordania occupata hanno subito una repressione sproporzionata. Sembra che le autorità israeliane abbiano paura che "il cattivo esempio" faccia scuola e si sviluppi in una intifada disarmata per neutralizzare la quale non hanno i mezzi. (Per anni hanno cercato di mettere fine alle manifestazioni a Bil'in e Ni'lin, ma hanno fallito dal momento che non potrebbero giustificare un inasprimento dei mezzi repressivi necessari)

Beit Ummar

Sabato 11 febbraio 2012:

"La nostra protesta di oggi è in solidarietà con il prigioniero Khader Adnan che è in sciopero della fame da 56 giorni perché chiede che sia messa fine alla sua detenzione amministrativa e che siano liberati tutti i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane.

Quando siamo arrivati alla vicina colonia di Carmei Tsur, più di 20 soldati israeliani altamente equipaggiati ci hanno attaccato con bombe assordanti, poi ci hanno spinto fuori dell'area, ma noi abbiamo resistito, poi hanno arrestato Saqer Abu Mariya colpendolo davanti a noi prima di portarlo via. Dopo di che, hanno dichiarato l'area zona militare chiusa e ci hanno mostrato una vecchia ordinanza militare dell'aprile 2011, ma noi ci siamo rifiutati ed abbiamo continuato la manifestazione lungo il cosiddetto recinto di sicurezza che circonda la colonia dal 2006, e di nuovo ci hanno attaccato arrestando Yousef Abu Mariya, di 38 anni, padre di 3 figli, già arrestato 18 volte, e noto esponente del comitato popolare; mentre lo arrestavano, lo hanno colpito a sangue alla fronte col calcio del fucile; inoltre hanno arrestato 2 attivisti israeliani: John Brown di 32 anni e Mekhal Rotem di 25 anni; alla fine della manifestazione sono state contate decine di lacrimogeni sparati che hanno creato problemi respiratori ai manifestanti.

Le nostre parole d'ordine erano:

  1. Liberazione immediata di Khader Adnan per evitare rischi alla sua vita.
  2. Liberazione di tutti i prigionieri palestinesi dalle carceri israeliane.
  3. Fermare il furto delle terre agricole a Beit Ummar, la scorsa settimana hanno collocato altre roulottes sul campo di Mohamad Motlak Za’akik all'interno del cosiddetto recinto di sicurezza.
  4. Permettere ai contadini di accedere liberamente alle loro terre, soprattutto quelle adiacenti alle colonie israeliane vicine a Beit Ummar.
  5. Libertà di movimento sulle nostre strade.

I 2 israeliani arrestati sono stati rilasciati. I 2 palestinesi del comitato popolare di Beit Ummar sono ancora dentro per indagini."

Un altro resoconto:

"Le forze di occupazione israeliane insieme a lavoratori per i sondaggi hanno iniziato da questa mattina a mettere dei segnali sulla Strada 60 che connette Hebron a Gerusalemme. Il lavoro di demarcazione è iniziato all'ingresso del campo profughi di Al Aroub lungo la via per Beit Ummar allo scopo di costruire un muro alto 4 metri per isolare la città ed il campo dalla strada principale, per ridurre la mobilità dei cittadini palestinesi in queste aree, per impedire loro di poter condurre una vita normale rinchiudendoli in ghetti e cantoni. Questa azione terrorista fa parte del piano di punizione collettiva perseguito dalla politica di occupazione e di apartheid israeliana, a fronte della crescente resistenza popolare pacifica in queste aree. Si noti che le autorità d'occupazione israeliane hanno finito i piani ed hanno ottenuto l'approvazione necessaria per costruire una nuova strada dell'apartheid che bypassa le terre agricole di Beit Ummar, lunga 8 km e larga 80 metri, che si annetterà più di 1200 dunums di Beit Ummar e delle terre agricole di Halhoul (un dunum = 10002mq). Questa strada servirà solo ai coloni ed ai soldati israeliani, permettendogli di evitare di guidare attraverso le località palestinesi dell'area."

Bil'in

Oltre 10 Israeliani e quasi 10 internazionali si sono uniti alla manifestazione settimanale contro l'oppressione israeliana a Bil'in. A causa della pioggia, i manifestanti hanno preso le auto per raggiungere il muro, dove i giovani erano già in azione lungo il versante sud del muro. I manifestanti hanno marciato con gigantografie di Khader Adnan. Uno di loro ha oltrepassato il filo spinato che protegge un altro filo spinato, il fosso ed il muro dietro di esso, ed è stato subito colpito ad una gamba da un proiettile di metallo ricoperto di gomma. I giovani hanno lanciato una pioggia di pietre sui 2 soldati di ronda sul muro, protetti da un'altra rete metallica, che per un attimo non hanno reagito, se non scattando delle foto. Poi una grossa raffica di gas ha creato una nuvola che il vento portava verso i manifestanti. La nuvola ed il freddo hanno spinto i manifestanti a dire che per oggi bastava.

Rani Abdel Fatah: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.3325976511378.306106.1327358013
Hamde Abu: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.1827687827504.52418.1699580860
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.367398519937125.95540.136633479680298
haithmkatib: http://www.youtube.com/watch?v=3uO64sA0xbk (io di schiena coi capelli bianchi al secondo O:15-0:17 del video a http://t.co/ME8fvmTy )

Ad-Dik

Venerdì 10 febbraio a Kufr Ad-Dik: Ci rifiutiamo di diventare una Enclave
Il villaggio di Kufr ad-Dik, vicino Nablus, si è da poco unito all'ondata di manifestazioni popolari che attraversano la Cisgiordania. In questi anni, il villaggio è lentamente diventato una enclave circondata da insediamenti coloniali e blocchi stradali. Ora, sta per essere assediato anche dal nuovo "Muro Occidentale".

Il villaggio di Kufr ad-Dik si rifiuta di diventare una enclave isolata: la strada che unisce il villaggio alla più vicina superstrada è stata chiusa dall'esercito da anni. Sull'altro lato della strada, 2 insediamenti coloniali danno sulle terre agricole del villaggio, che sono state da tempo confiscate e riaccatastate come terreni del demanio. Su queste terre si sta costruendo un nuovo insediamento coloniale. Si tratta della copia di quello di Aley Zahav, ma si trova a considerevole distanza da quest'ultimo. Questo nuovo insediamento si prenderebbe ciò che rimane delle terre agricole del villaggio e creerebbe una continuità territoriale tra gli insediamenti ebrei.

L'espansione degli insediamenti va di pari passo con la strada del Muro pianificata nell'area. Il piano di costruzione già approvato, all'interno della Cisgiordania, fa parte di quello che è ben conosciuto come il segmento "Ariel Finger" del Muro. Il progetto ha trovato forte opposizione, persino da parte dell'amministrazione USA. Eppure è andato avanti, un pezzo alla volta, come una sorta di "secondo" Muro della separazione, ad est di quello già esistente. L'inizio dei lavori di costruzione è previsto per quest'anno e porterà ad isolare definitivamente Ad-Dik dalla strada e dalle terre.

Circa 150 residenti, raggiunti da attivisti internazionali ed israeliani, si sono ritrovati per la manifestazione settimanale. Hanno marciato dal centro del villaggio verso il blocco stradale, sventolando bandiere e scandendo slogans. Dopo circa 20 minuti, hanno raggiunto il blocco, dove una unità della polizia di confine li stava aspettando. Due file di filo spinato precedevano il blocco stradale. I manifestanti hanno tentato di tagliare il filo spinato e di staccarlo dalle pietre a cui era ancorato, riuscendo finalmente a spostarlo sul fianco della strada. I soldati allora hanno iniziato a sparare granate assordanti e lacrimogeni sulla folla ed hanno arrestato un attivista israeliano. Il lancio di lacrimogeni sulla folla è proseguito anche durante la ritirata dei manifestanti e senza che ci fosse il benché minimo lancio di pietre sui soldati.

Dopo una breve ritirata, alcuni dei più giovani del villaggio si sono diretti verso la strada del cantiere del muro, dove hanno trovato un'altra unità dell'esercito. Ci sono stati poi brevi scontri.

L'arrestato è stato condotto alla stazione di polizia di Ariel, dove è rimasto in custodia fino a sabato notte quando è stato rilasciato dopo un'udienza in tribunale.

Foto di Abir Kopty: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.367382199938757.95537.136633479680298
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.367561713254139.95576.136633479680298
http://t.co/sHYFGtQa

Il villaggio di Ad-Dik in Cisgiordania si unisce alla proteste contro l'occupazione- di Haggai Mattar:
http://972mag.com/west-bank-village-a-dik-holds-first-anti-occupation-demo/35179/

Gerusalemme

At-Tur

venerdì 10 febbraio: Nel quartiere di Gerusalemme Est occupata vicino Issawia, dove le terre di questi due vicinati sono state confiscate per farci un "parco nazionale", 100 Palestinesi ed attivisti Israeliani hanno marciato dalla collina dell'Università ebraica verso At-Tur per protestare contro il progetto di confisca delle terre.

Sheikh Jarrah

Venerdì 10 febbraio: Manifestazione settimanale nel centro del quartiere.
Foto di Afif Amira: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.367548866588757.95569.136633479680298

Nabi Salih

Venerdì 10 febbraio 2012 - Manifestazione settimanale in sostegno di Khader Adnanfor Khader Adnan che fa lo sciopero della fame in carcere, contro l'occupazione israeliana e contro gli insediamenti.

Khader Adnan, un attivista palestinese in stato di detenzione amministrativa, non si nutre dal 17 dicembre per denunciare le incarcerazioni basate su una "prova segreta". I residenti di Nabi Saleh ed altri palestinesi si sono uniti ad Adnan questo venerdì per protestare contro il repressivo sistema giudiziario militare israeliano. Nel lasciare il centro del villaggio, i manifestanti mostravano posters a sostegno di Adnan.

La manifestazione è partita alle 12:30 circondata da una fitta nebbia che non ha impedito alle forze israeliane di mettere in pericolo ancora una volta le vite dei manifestanti, sparando lacrimogeni non visibili, a volte direttamente sulle persone. Il cannone spara acqua-puzzola della polizia di confine è entrato rapidamente in azione. Dopo questo attacco iniziale, parecchie persone hanno messo un grande blocco di pietra sulla strada per impedire una incursione militare nel villaggio. Altri sono saliti sulle colline, che danno sulla fonte d'acqua di cui si sono appropriati i coloni di Halamish. I soldati israeliani sono saliti sulle colline, sparando bombe assordanti, lacrimogeni e proiettili metallici ricoperti di gomma direttamente sulla gente e nelle case del villaggio. Alcuni giovani hanno lanciato pietre per tenere alla larga le incursioni israeliane. Dopo la loro ritirata i soldati israeliani hanno sparato proiettili veri sulle teste dei civili.

Come è tradizione a Nabi Salih, la manifestazione è andata avanti per alcune ore. Intorno alle 16.00 una jeep militare israeliana con a bordo una mitragliatrice ha sparato una quantità massiccia di gas lacrimogeni che hanno coperto gran parte del villaggio. E' seguito poi un attacco portato con il cannone-puzzola. Molti hanno sofferto per le inalazioni dell'acqua fetida, alcuni sono stati feriti dalle bombolette di gas, tra cui un cameraman turco che è stato ricoverato con frattura sospetta alla spalla.

Secondo gli attivisti 3 giornalisti ed un manifestante sono stati feriti a Nabi Salih, mentre parecchi sono quelli con crisi da soffocamento per i lacrimogeni

http://www.facebook.com/media/set/?set=a.367387813271529.95538.136633479680298
http://t.co/f6dRnn3M
Israel Puterman: http://www.youtube.com/watch?v=rnSurjs1qvQ
David Reeb: http://www.youtube.com/watch?v=viqIPOfrgRY

Ni'lin

Come gli altri venerdì, gli abitanti di Ni’lin sono usciti di casa anche questo venerdì per protestare contro il muro dell'apartheid costruito nel loro territorio. Questa settimana la manifestazione era in solidarietà col prigioniero politico palestinese Khader Adnan, giunto al 56° giorno di sciopero della fame. Adnan, rappresentante del gruppo Jihad Islamica, è entrato in uno sciopero della fame illimitato circa 2 mesi fa per protestare contro il sistema israeliano della detenzione amministrativa, un sistema che consente ad Israele di tenere prigionieri i palestinesi per 6 mesi senza processo. Al momento, Adnan si trova in trattamento medico con assunzione forzata di liquidi.

I manifestanti che si sono radunati vicino al muro dell'apartheid a Ni’lin questo venerdì chiedevano giustizia per Khader Adnan ed auspicavano attenzione mondiale per il caso di Adnan. Per salvare la vita di Adnan sono necessarie azioni internazionali istantanee. Attivisti palestinesi insieme a pacifisti israeliani ed attivisti internazionali hanno issato posters di Adnan insieme a bandiere palestinesi.

Quando la manifestazione ha raggiunto il cancello del muro dell'apartheid si è tentato di provare ad aprirlo per poi andare sulle terre agricole che si trovano dall'altra parte. Ma i soldati israeliani hanno respinto la folla con i gas lacrimogeni e con le bombe assordanti, provocando casi di soffocamento per l'inalazione di gas fino a perdere i sensi. Alcuni manifestanti sono riusciti a raggiungere il recinto elettronico sull'altro lato del muro ed hanno iniziato a tagliarlo, ma hanno dovuto far fronte ad un attacco alle spalle dei soldati israeliani ed uno di loro è rimasto ferito.

Dopo circa 30 minuti di lacrimogeno, i soldati hanno respinto la folla abbastanza lontano dal cancello mentre proseguivano col lancio di gas sulla folla ben protetti dietro il cancello. Alla fine la manifestazione si è sciolta alle 15.00. Le proteste proseguiranno fino a che il muro non ci sarà più.

http://www.facebook.com/media/set/?set=a.367546439922333.95568.136633479680298
Hassan Daboos: http://www.youtube.com/watch?v=MEkl7JBO8zw
Nilinvillage: http://www.youtube.com/watch?v=oZfUi3nCCQA

Kafr Qaddum

Manifestazione settimanale, 10 febbraio 2012 - Protesta contro l'insediamento ebreo di Qadumim:
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.367544983255812.95567.136633479680298
Haim Schwarczenberg: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.3327812393442.2162140.1212414101

Qaryut

A Qaryut, i coloni hanno lanciato pietre sui pacifici manifestanti palestinesi, poi l'esercito israeliano è intervenuto per attaccare e gassare i palestinesi.

I giovani palestinesi hanno risposto col lancio di pietre dopo l'attacco dei coloni.
I manifestanti si sono ritirati dopo il lancio di pietre dei coloni su di loro. Poi i soldati hanno cominciato con lo sparare lacrimogeni e granate assordanti.

I manifestanti di Qaryut volevano piantare ulivi per resistere al furto della terra, ma lungo la via sono stati attaccati dai coloni e dall'esercito.

Approssimativamente 100 residenti di Qaryut si sono ritrovati per la protesta settimanale contro l'occupazione, puntando a piantare ulivi sulle loro terre, quale azione contro la confisca delle terre da parte degli insediamenti vicini. Uno dei cavilli legali a cui ricorre Israele per espropriare le terre palestinesi è la Legge Ottomana sulla terra del 1858, che era in vigore prima dell'occupazione. In base a questa legge, se un terreno privato non viene coltivato per 3 anni, esso può essere dichiarato "proprietà abbandonata" ed essere acquisito dallo Stato.

I residenti ed i loro sostenitori hanno marciato verso il blocco stradale che erano riusciti ad aprire la settimana scorsa e che è ancora aperto. Mentre stavano procedendo, le guardie di sicurezza private dell'insediamento si sono avvicinate al corteo sparando proiettili veri in aria. Il corteo non si è fermato fino a che ha incontrato i soldati schierati. Dopo ancora qualche passo, il corteo veniva effettivamente messo in trappola da due gruppi di coloni - uno davanti ed uno alle spalle, senza dimenticare l'esercito. Nonostante ciò, sono riusciti a piantare un certo numero di ulivi. Mentre i manifestanti se ne tornavano al villaggio, i coloni li "accompagnavano" dall'alto delle colline da cui tiravano pietre sui manifestanti. Di conseguenza sono scoppiati degli scontri tra i giovani locali ed i coloni. L'esercito è intervenuto sparando una quantità massiccia di gas sui manifestanti. Feriti due.

Il villaggio di Qaryut è situato nella Cisgiordania settentrionale, vicino alla città di Nablus. Vi abitano circa 2500 persone, la cui vita è diventata insopportabile a causa delle continue confische di terreni, dei limiti alla mobilità e della violenza dei coloni.

http://www.popularstruggle.org/content/settlers-attack-demo-qaryout

Colline a sud di Hebron

Protesta settimanale (Sabato 11 febbraio 2012):
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150776306000760.509108.531065759

Tel Aviv

Mercoledì, manifestazione contro l'Israel Eternity Fundation KKL usato come strumento per rubare la tessa ai Beduini e per piantare alberi sulle rovine dei loro villaggi. Nel suo 110° anniversario, cerimonia nella cinemateca.
1) http://www.youtube.com/watch?v=y8m4oxXl1cE

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali