La lotta unitaria continua tra repressione e resistenza

10.01.12

 

Sebbene qui l'inverno sia molto mite, con giornate soleggiate e non così fredde, il clima politico è invece tempestoso. Gli attacchi dei coloni ai residenti palestinesi a mo' di punizione per le restrizioni inflitte dalle autorità israeliane ai coloni stessi, si intrecciano con le lotte unitarie, espresse soprattutto con la "Tsumud", resistenza persistente contro il subdolo appropriarsi delle terre palestinesi e contro i conseguenti sgomberi. Oltre alla lotta incandescente a Nabi Salih e a quella intermittente a Walaja, si sono uniti recentemente i villaggi di Kafr Qaddum e Kafr Ad-Dik, mentre tengono da tempo le lotte a Beit Ummar, Bil'in, al-Ma'sara, Ni'lin, Sheikh Jarrah (Gerusalemme/al-Quds), e sulle Colline sud di Hebron. E naturalmente, sebbene in misura attenuata, prosegue la lotta per giustizia sociale di "Occupy Rothschild", con la resistenza contro le poche tendopoli rimaste.

Bil'in

Alcune centinaia di manifestanti hanno marciato venerdì 6 gennaio a Bil'in, per ricordare l'omicidio di un anno fa di Jawahar Abu Rhama in seguito ad una gigantesca quantità di lacrimogeni sparata dall'esercito israeliano. Tra i manifestanti c'erano almeno 3 dozzine di israeliani di Anarchici Contro il Muro, come pure un po' di attivisti politici di Ramallah ed attivisti internazionali. Il vento cambiava direzione, per cui l'esercito non riusciva a disperdere la manifestazione. Dopo un certo lasso di tempo, un convoglio di veicoli corazzati e di soldati è uscito dal muro ed ha iniziato ad intimidire i manifestanti... ma sono stati scacciati dai giovani, sebbene non sia stato possibile evitare il ferimento di 4 dei nostri, colpiti da proiettili di metallo ricoperti di gomma nonché il soffocamento di molti per l'inalazione di gas. Alla fine siamo tornati al villaggio, stanchi ma soddisfatti.

Un altro resoconto:

Anne Paq/Activestills.org, Bil'in, 06.01.2012:

"La manifestazione settimanale nel villaggio di Bil'in in Cisgiordania era dedicata a Jawaher Abu Rahmah, una donna palestinese, morta un anno fa in seguito alla inalazione di una massiccia dose di gas durante una manifestazione. Il cospicuo gruppo di manifestanti si è diretto verso il Muro della separazione che è stato costruito sulle terre di Bil'in per proteggere il vicino insediamento coloniale di Mod'ilin Illit, costruito anch'esso sulle terre del villaggio.

L'effetto visivo era garantito da un gran numero di giovani palestinesi che portavano maschere a cappello con i colori della bandiera palestinese. I soldati israeliani hanno iniziato a sparare gas sui manifestanti. Un soldato israeliano si è messo anche a sparare proiettili veri verso un manifestante palestinese che cercava di superare il filo spinato di fronte al muro. Mentre i manifestanti stavano arretrando, i soldati israeliani sono usciti dal muro per inseguirli, attaccandoli con lacrimogeni e proiettili. La shabab (gioventù palestinese, ndt) ha iniziato a lanciare pietre sulle jeep mentre i soldati continuavano a sparare. Alcuni coraggiosi manifestanti palestinesi si sono avvicinati di più ai soldati per impedirgli di sparare. Ad un certo punto, un manifestante è persino saltato addosso ad un soldato israeliano per impedirgli di sparare, un altro è riuscito persino a lanciare una bomboletta di gas all'interno di una jeep militare. Lo straordinario filmato di queste azioni è visibile nel video di Haitham Khatib qui sotto. I soldati israeliani alla fine si sono ritirati, lasciando sul terreno 4 manifestanti feriti. E' un miracolo se ancora una volta non c'è scappato il morto e se nessuno sia rimasto seriamente ferito. A Jawaher non venne data questa possibilità; venne uccisa dai gas, che sono ormai diventati un'arma letale in Medio Oriente."

http://www.youtube.com/watch?v=OkiaME0q18E
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.343046435705667.91483.136633479680298
Richard: http://on.fb.me/wpv9Ci

Al-Ma'sara

Anche venerdì 6 gennaio gli attivisti di al-Ma'sara hanno manifestato contro la ripresa dei lavori di costruzione del muro dell'apartheid nel villaggio. Sono 5 anni che a Ma'sara si tengono manifestazioni settimanali, ma dopo una lunga pausa sono ripresi i lavori di costruzione del muro proprio questa settimana.

Kafr ad-Dik

Manifestazione a Kafr ad-Dik.

Nabi Salih

Manifestazione settimanale il 6 gennaio 2012 contro l'occupazione e gli insediamenti:
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Haim Schwarczenberg: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.3058387137979.2157258.1212414101
David Reeb: http://www.youtube.com/watch?v=nkGD4etz9VM
hassan daboos: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.273303012726162.66260.228124070577390
Richard: http://on.fb.me/zAaC2d

Ni'lin

Foto di Chen Misgav su Ni'lin e Nabi Salih:
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150572687091803.432950.770301802
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.343064225703888.91485.136633479680298
Richard: http://on.fb.me/yxR17i
http://www.nilin-village.org

Kafr Qaddum

Ci sono state manifestazioni settimanali a Qaddum a cui gli Anarchici Contro il Muro sono stati invitati a partecipare.

Kafr Qaddum - manifestazione settimanale del 6 gennaio 2012
Protesta contro l'insediamento ebraico di Kadumim, vicino alla città di Nablus in Cisgiordania

Kafr Qaddum marcia in avanti nonostante le minacce di violenza

A mezzogiorno del 6 gennaio 2012, si è tenuta una manifestazione nel villaggio di Kafr Qaddum, situata proprio alle porte di Nablus. La gente si è radunata dopo la preghiera del venerdì ed ha iniziato la manifestazione prendendo per la via principale che attraversa il villaggio. Fino al 2003 questa era la strada principale che portava a Nablus, che dista solo 10 minuti di auto. Con la seconda intifada la strada è stata chiusa dall'esercito israeliano perché giudicata "rischiosa per la sicurezza" del vicino insediamento illegale. Il governo israeliano, dopo la fine della seconda intifada aveva convenuto che la strada con costituiva più un "rischio per la sicurezza" ed aveva dato semaforo verde per la sua riapertura. Tuttavia l'esercito non ha applicato questa disposizione governativa e si rifiuta di aprire la strada, il che significa che i residenti palestinesi si devono sobbarcare una deviazione di circa 30 minuti di auto, allungando di 3 volte il tempo di percorrenza verso Nablus con aumento delle spese.

Questo diniego da parte dell'esercito è la ragione per cui 150-200 palestinesi, accompagnati da internazionali, hanno manifestato pacificamente verso il blocco stradale per dimostrare il loro malcontento verso l'operato dell'esercito israeliano e per reclamare il loro diritto all'uso di quella strada. Quando il corteo si è avvicinato ai blocchi stradali, hanno trovato almeno 15 soldati armati posizionati sulla strada ed altri 5 sulle colline prospicienti la strada. A 50 metri da loro avevano dispiegato il filo spinato. I soldati, tramite megafono, hanno dichiarato che chiunque avesse oltrepassato il filo spinato sarebbe stato fermato con la forza. Nessuno dei manifestanti ha oltrepassato il filo spinato, limitandosi semplicemente a rimuoverlo senza violenza alcuna. Ma questo è bastato ai soldati per iniziare il lancio di gas lacrimogeni, costringendo i manifestanti ad arretrare verso il villaggio. I manifestanti sono stati poi inseguiti da un camion da cui veniva sparata con un cannone "l'acqua-puzzola", mentre i soldati attaccavano con lacrimogeni e granate assordanti lanciate dalle colline come pure dalle strade, ed hanno continuato ad inseguire i manifestanti fin dentro il villaggio. Questa violenza è proseguita per tutta la manifestazione, che è durata circa due ore. Alla fine i soldati si sono ritirati ed i palestinesi hanno potuto raggiungere i blocchi stradali dove hanno cantato e festeggiato prima di ritornare al villaggio, sempre monitorati dai soldati sempre pronti ad entrare in azione da una collina vicina all'insediamento coloniale.

Foto: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.343053662371611.91484.136633479680298
Video di Israel Puterman: http://www.youtube.com/watch?v=HgArIIgBSYU
Richard: http://on.fb.me/zB493c
QNN: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.300795569956762.76179.207291869307133

Sheikh Jarrah

Richard: http://on.fb.me/zHllja
Guy Butavia: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150518631402138.396514.779192137

Colline a sud di Hebron

Sabato 7 gennaio 2012:

Attivisti che proteggono l'aratura e la semina

Sabato, Butavia: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150522766062138.397177.779192137
Guy Butavia: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.10150525731862138.397735.779192137

Al-Walaja

Azione diretta contro la costruzione del muro ad al-Walaja, domenica 8 gennaio 2012. In base al report di Anne Paq c'è stata un'azione diretta organizzata nel villaggio di al-Walaja vicino a Betlemme. Un gruppo di attivisti israeliani si sono seduti di fronte ad una ruspa che stava lavorando per l'apertura del percorso del muro e sono riusciti a fermarne il lavoro per circa un'ora. Nove attivisti israeliani sono stati presi con la forza da soldati israeliani e tratti in arresto nella stazione di polizia di 'Atarot. L'azione intendeva gettare luce sulla critica situazione in cui si trova il villaggio di Al-Walaja. Una volta completati i lavori, il villaggio si troverà completamente circondato dal muro, isolato sia da Gerusalemme che dalla Cisgiordania. Centinaia di alberi sono stati sradicati e gli abitanti del villaggio perderanno l'accesso alle loro terre. Ci saranno altre azioni. Le ruspe che lavorano all'edificazione del muro non saranno fermate solo per un'ora, ma lo saranno per sempre!

"9 persone sono state arrestate mentre bloccavano una ruspa al lavoro sul percorso del muro nel villaggio di al-Walaja. Si trovano per interrogatorio ad 'Atarot perché sospettati di violazione d una legale ordinanza e per resistenza a pubblico ufficiale." I 9 sono stati rilasciati in tarda serata con le solite restrizioni a carico.

Foto di ActiveStills: http://www.flickr.com/photos/activestills/
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.2627389998831.2118247.1077725778
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.344237328919911.91699.136633479680298

Tel Aviv

Lotta per giustizia sociale:

42 attivisti sono stati arrestati durante una manifestazione di alcune centinaia di persone sabato 7 gennaio nella zona sud di Tel Aviv (Hatikva) indetta contro lo sgombero di famiglie di senza-casa in una delle ultime tendopoli erette la scorsa estate. Tra gli arrestati ci sono 2 dei fondatori del movimento di rivolta J14. Poi rilasciati domenica mattina 8 gennaio.

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali