La lotta unitaria delle comunità di base è parte della resistenza

26.10.11

 

Resistenza alla depredazione senza fine della terra palestinese

La lotta su base locale dei villaggi contro l'occupazione strisciante è un elemento frustrante per le brame israeliane di mettere le mani su tutte e aree circostanti le città palestinesi per farne dei posti isolati e separati. La raccolta delle olive apre molti fronti di scontro laddove i coloni vengono incoraggiati dallo stato israeliano ad espandere le aree coloniali "ripulite dalla presenza palestinese". Gli Anarchici Contro il Muro ed altri israeliani di sinistra condividono con i loro amici palestinesi alcune delle ferite inflitte dai coloni alla presenza di forze di stato israeliane che preferiscono restare neutrali. Agli inizi di ottobre il villaggio di 'Anata è stato luogo di fatti di sangue. Oltre ad accompagnare i contadini negli uliveti per la raccolta, abbiamo partecipato alle usuali manifestazioni del weekend a: Beit Ummar, Bil'in, Ma'sara (dove si è celebrato il quinto anniversario di lotta), Ni'lin, e Kafr Qaddum (che si è unito all'attuale lotta unitaria solo 4 mesi fa).

Beit Ummar

Sabato 22 ottobre l'esercito di occupazione israeliano ha attaccato la settimanale manifestazione non violenta contro gli insediamenti e contro il muro, accompagnata da una una grande folla di attivisti internazionali ed israeliani.

PalestineSolidarity: http://www.youtube.com/watch?v=wLOJIM3jxW8

Bil'in

"La settimana scorsa: circa 20 Israeliani ed oltre 30 internazionali, tra cui una delegazione basca, si sono uniti alla manifestazione palestinese contro il muro, contro il furto della terra e contro l'occupazione. i manifestanti hanno marciato dalla vecchia strada del muro fino a quella nuova, dove i soldati hanno chiesto che si ritirassero. I manifestanti hanno iniziato a ritirarsi allo scopo di poter avere un po' di tempo in più per protestare, ma l'esercito ha cominciato a sparare lacrimogeni. I giovani si sono posizionati nell'angolo sud-ovest del querceto di Abu Lamun, ed è iniziato il consueto scambio tra pietre da una pare e gas lacrimogeni e proiettili di gomma dall'altra. I soldati hanno preso di mira alle spalle anche i manifestanti pacifici e quelli che cercavano di spegnere i fuochi che si accendevano tra i pochi ulivi non ancora sradicati e requisiti prima che il muro fosse spostato. Un manifestante israeliano ha chiamato i pompieri israeliani (nell'area C), ma non si sono fatti vivi".

"Questa settimana: circa 20 Israeliani e circa 10 internazionali si sono uniti alla manifestazione palestinese per la libertà, per la pace e la Tsumud (persistenza) a Bil'in. I manifestanti, guidati da una nuova bandiera libica, hanno marciato verso il nuovo percorso del muro, dove i soldati li hanno accolti a colpi di lacrimogeni. I manifestanti si sono mossi sottovento, verso est e lungo il muro, dove un manipolo di Shabab (giovani) ha tenuto posizione per circa un'ora. Visto che l'obiettivo era difficile da colpire, i soldati hanno reagito con una rappresaglia fatta di lanci oltre la linea dei giovani per innescare incendi tra gli ulivi secolari. Quando i manifestanti hanno arretrato, i soldati hanno deciso di uscire dal cancello per dire l'ultima parola. I giovani sono stati veloci nella fuga, lasciando in campo i pacifici manifestanti israeliani, internazionali e palestinesi.

In linea con le regole dell'apartheid, i soldati hanno arrestato Ashraf Abu Rahme (fratello di Bassem e di Jawaher, i due manifestanti disarmati e non-violenti uccisi dall'esercito israeliano a Bil’in durante le manifestazioni del venerdì, ed egli stesso già colpito dai soldati ad un piede nel corso dell'arresto, ammanettato e bendato in una manifestazione a Ni'lin). E' stato arrestato col falso pretesto di aver lanciato pietre (mentre egli è una persona che non ho mai visto prendere una pietra in tutte le centinaia di manifestazioni a cui ho partecipato a Bil'in). Il suo vero crimine: non essersi messo a fuggire davanti ai soldati come quei giovani che fino a poco tempo prima tiravano pietre, e di non essere un ebreo come altri manifestanti che erano al suo fianco.

I soldati hanno promesso che lo avrebbero rilasciato a manifestazione finita, cosa manifestamente falsa. Infatti due jeep dell'esercito hanno scorazzato per il villaggio tanto per far vedere chi comanda e poi hanno portato Ashraf nella prigione di Ofer, nonostante sapessero dei suoi problemi di salute".

International communities: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.298911403452504.83840.136633479680298
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.298914163452228.83842.136633479680298
Michael Treiger: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.253145438065281.61455.100001094792472
Rani Abdel Fatah: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.2582145236061.290837.1327358013
planxtysumoud: http://www.youtube.com/watch?v=ovmEgBpnrrM  (io in seconda fila con maglietta rosse e cappello bianco)
http://www.bilin-ffj.org/index.php?option=com_content
http://www.facebook.com/?&error_code=10#!/media/set/?set=a.309998055681231.135921.100000131186902

Campagna di Documentazione ed Intervento

Le ronde unitarie per contrastare e documentare le violenze dei coloni (Tag Mechir) continuano.

Jalud

Attacco di coloni contro i palestinesi e gli attivisti israeliani nel corso della raccolta delle olive a Jalud!

Assafsh: http://www.youtube.com/watch?v=FivgE448jK4

Jayyous

Il 17.10.11 ho saputo che un anziano di Jayyous, padre di uno shaheed, è l'unico nella famiglia ad aver ottenuto il permesso di raccogliere le olive al di là del muro. Senza moglie e senza figli, sta conducendo da solo una vita molto dura. Un amico lo ha chiamato per chiedergli se avesse bisogno di aiuto. L'ISM non riesce ad arrivare dovunque, al pari di molti altri gruppi e persone. Ma chi conosce persone che possono aiutare quest'uomo a raccogliere le sue olive a Jayyous, sarebbe un'azione grandemente apprezzata - internazionali, Israeliani, Palestinesi nei confini del 1948... a loro sarebbe concesso di passare al di là del cancello.

Il 20 ottobre un'azione di raccolta delle olive è stata attaccata dai coloni con ricorso anche a proiettili veri. Le forze di stato sono intervenute facendo allontanare i palestinesi e gli israeliani che li accompagnavano.

Ma'sara

21.10.11:

Pasta, bandiere, tamburi e fischietti: 5 anni di lotta a Ma'sara per 5 anni gli abitanti di Ma'sara sono usciti con manifestazioni popolari con violente contro il muro e contro gli insediamenti. Il 21 ottobre li hanno celebrato insieme ad israeliani ed a stranieri, con bandiere e pasta, mentre i soldati di guardia hanno di nuovo attaccato la manifestazione.

Le Origini [traduzione al computer] con foto su: http://www.mysay.co.il/articles/ShowArticle.aspx?articlePI=aaauqo

Venerdì pomeriggio 21 ottobre c'erano un centinaio di manifestanti - Palestinesi, Israeliani e stranieri (soprattutto francesi) - ad una manifestazione specifica per i 5 anni di lotta popolare a Ma'sara contro il muro e contro gli insediamenti. Ogni settimana per 5 anni, la manifestazione è partita dal cuore del villaggio con un corteo festoso diretto verso le terre del villaggio e dei villaggi circostanti, ora in procinto di essere recintate dal muro di sicurezza (la cui costruzione è in stata sospesa per ora) per l'insediamento di Efrat.

Sorprendentemente ed inusualmente, all'ingresso del villaggio stazionava solo una jeep con 2 soldati a bordo, che non erano in grado di fermare i tanti manifestanti, e per la prima volta il corteo è riuscito a lasciare il villaggio per muovere verso le terre, mantenendosi per lo più sulla strada. Dopo qualche centinaio di metri di corteo e di slogan, i manifestanti sono stati fermati da un contingente di soldati e di polizia più nutrito, che ha iniziato a respingere il corteo.

Va detto che sebbene le violenze sono continuate per tutto il corteo, con molti manifestanti spintonati e bastonati con manganelli, non è stata dichiarata la zona militare chiusa, non ci sono stati arresti, nessun lancio di granate o di lacrimogeni- a differenza di molte altre manifestazioni simili.

La manifestazione è durata circa un'ora e mezza, limitata alle strade intorno al villaggio, con occasionali incursioni da parte dei soldati. Tra i manifestanti sventolavano le bandiere, risuonavano canti in varie lingue, si danzava samba al ritmo dei tamburi, si soffiavano bolle di sapone e si facevano comizi per marcare i 5 anni di lotta popolare. Ad un certo punto attivisti italiani, tra cui la ex-parlamentare europea Luisa Morgantini, hanno portato pentole di pasta che hanno distribuito per pranzo ai manifestanti quale compleanno della lotta in corso. E' nata subito una facile controversia tra alcuni manifestanti perchè gli attivisti italiani e quelli francesi offrivano piatti di pasta anche ai soldati (che hanno rifiutato). Qualcuno diceva che si trattava di una inopportuna collaborazione con i rappresentanti dell'occupazione violenta e che i soldati sarebbero i benvenuti se solo si spogliassero delle loro uniformi, e c'era chi insisteva che questo era il modo per convincerli che la lotta è contro l'occupazione ed il furto delle terre e con contro di loro in quanto persone.

La manifestazione ha poi fatto ritorno al villaggio e ciascuno a casa propria con la promessa di tornare a manifestare nello stesso modo in futuro.

Lior Ben Eliahu: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.2017811655943.134537.1563442697
International communities: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.298914163452228.83842.136633479680298
yisraelpnm: http://www.youtube.com/watch?v=FW9_Xk_GYPc

Ni'ilin

Manifestazione settimanale di Ni'lin, 21.10.11:
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.298912523452392.83841.136633479680298

Kafr Qaddum

Permesso di entrare sulle proprie terre: militari scatenati di nuovo contro Kafr Qaddum, di palsolidarity.org

Nel villaggio di Kafr Qaddum il popolo ha tenuto una manifestazione per il 17° venerdì di fila. La manifestazione è iniziata verso le 11.30 nel centro del villaggio con circa 80 partecipanti. Il corteo è giunto fino ad un filo spinato che bloccava la strada già all'interno del villaggio.

Sheikh Jarrah

"I residenti di Sheikh Jarrah stanno continuando i presidi di protesta nel quartiere ogni venerdì, per protestare contro gli sgomberi violenti dalle loro case, contro l'invasione del quartiere da parte dei coloni e contro la giudaizzazione di Gerusalemme Est. Occorre sostegno alla lotta. Fare ogni sforzo per essere nel quartiere il 21 ottobre per il presidio di protesta".

Lotte per la giustizia sociale

I compagni si sono uniti alle manifestazioni di massa nelle varie località di lotta e per la preparazione della grande manifestazione del 29 ottobre a Tel Aviv ed in altre città del paese.

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali