Dopo il grande trambusto di settembre la lotta unitaria prosegue

10.10.11

 

Il picco della lotta è stata l'escalation terroristica dei coloni ad 'Anata, dove una folla di coloni locali - tra cui personale delle forze di Stato che vivono lì, ha attaccato degli attivisti israeliani di sinistra che stavano accompagnando dei palestinesi nel tentativo di accedere alle loro terre. Le forze di Stato - polizia e gendarmi - presenti se ne sono state presumibilmente "neutrali" ma hanno comunque minacciato gli attivisti arrestandone persino tre. Quale misura contro il crescere del terrorismo dei coloni, risulta quanto mai azzeccata la mossa del progetto di monitoraggio avanzata dai comitati popolari di base. Ecco le "costanti" località di lotta unitaria - sia all'interno dei confini del 1948, soprattutto i Beduini del sud, sia a Giaffa, e le manifestazioni unitarie settimanali in cui gli Anarchici Contro il Muro sono stati presenti: Beit Ummar, Bil'in, Nabi Salih, Ni'lin, e Ma'sarah; ed anche a Sheikh Jarrah. Sporadiche attività anche in località come at-Tawna.

'Anata

Testimonianza del 06.10.11 di Stavit Sinai di come sono stata picchiata, strangolata, torturata e minacciata di essere bruciata viva da parte dei coloni di Anatot:

Venerdì sera, 30 settembre 2011, cancello di Anatot.

Un uomo stempiato e tarchiato, con i capelli chiari e gli occhiali mi ha sbattuto la testa contro un furgone bianco. Uno degli attivisti era accanto a me mentre venivamo circondati da coloni poliziotti che mi hanno spintonato in tutte le direzioni. Ho reagito. Ho strappato gli occhiali dell'uomo che mi sbatteva la testa e li ho schiacciati nella mano destra. Mi ha morso forte la mano per riprendersi i suoi occhiali.

A questo punto, un uomo dalla pelle scura alla mia sinistra ha iniziato a torcermi il braccio sinistro in un modo che avevo già visto da parte della polizia di confine nel corso di precedenti manifestazioni a cui avevo partecipato. E non ha smesso nemmeno quando ho iniziato ad urlare per il dolore. C'è voluto un duro colpo - quando la mia testa è finita contro i suoi denti - perché mollasse la sua presa dolorosa sulla mia mano sinistra.

Poi sono stata scaraventata a terra e minacciata di essere investita da un veicolo che si muoveva verso di me. L'altro attivista ha cercato di alzarmi da terra. Il furgone bianco se n'è andato ed io mi sono rialzata per ritrovarmi faccia a faccia con l'uomo dalla pelle scura che non smetteva di insultarmi dicendomi "Vattene a fottere gli arabi..."

A questo punto, il gruppo di coloni ha iniziato a sbattermi e a spingermi da tutte le parti, strappandomi gli abiti di dosso. Mi hanno strappato di dosso il reggiseno, il gilet e la camicia. Sono rimasta completamente a petto nudo. Altri attivisti hanno cercato di calmarmi e di coprirmi. Ricordo in particolare che in mezzo a tutti gli sforzi per tirami fuori di lì, sempre quell'uomo alto e stempiato dalla pelle scura mi si è avvicinato e mi ha detto: "Un cazzo ebraico non è abbastanza buono per te? Vuoi un cazzo arabo, eh?"

Ricordo anche un altro uomo con una camicia scura non militare ma con la parola "polizia" stampata sul suo berretto che cercava di venire verso di me. Gli ho chiesto il suo tesserino di poliziotto, ma lui mi ha spinto via. Un'altra attivista mi ha portato nella sua auto promettendomi di portarmi a casa alla fine della manifestazione. Sono salita in macchina ed ho chiuso le porte. Da quel momento ho cercato di mandare messaggi su tutto quello che succedeva fino a che le batterie hanno retto. Ho scritto di quello che era successo, dei colpi, degli abiti strappati e della drammatica situazione che i manifestanti hanno dovuto affrontare quella notte. Ho fatto delle foto dalla macchina e le ho caricate su Twitter. Ho cercato di non farmi notare. Ho visto come i manifestanti venivano respinti dai coloni.

Dopo solo pochi minuti che ero in auto un colono mi ha notato. Ha attirato l'attenzione degli altri coloni che hanno iniziato a scuotere la macchina. Mi sono messa la cintura di sicurezza e mi sono messa ad aspettare aiuti. Tenevo nella mano una cinghia stretta e sintetica da usare in caso di difesa, trovata nella mia borsa. Era l'unica cosa che avevo trovato per difendermi e pronta da usare per strangolare la prima persona che si fosse avvicinata a me. Poco prima, avevo inviato messaggi per dire che stavo cercando qualcosa per proteggermi nel caso avessero aperto l'auto. Mi sono coperta il seno con quello che restava dei miei abiti.

La folla intorno a me cresceva, ma io cercavo di mantenere la mia compostezza. In quel momento è giunto un soldato a cui ho chiesto di aiutarmi. Mi ha guardato molto annoiato. Ma dopo che l'ho supplicato, ha chiesto alla folla di allontanarsi per farmi uscire. Mi ha suggerito di salire sulla jeep militare, ma io ho declinato l'invito nonostante egli insistesse molto. Temevo che i coloni intorno a me ricominciassero con le loro violenze. Siccome nessuno mi offriva protezione, ho iniziato ad urlare verso i soldati affinché mi separassero dai coloni. Cosa che fecero con una certa indifferenza. Hanno verificato che non avessi lasciato nulla dietro di me come avevo chiesto. Eppure, la mia borsa era andata perduta insieme alla mia carta di identità che attestava che ero "ebrea", sebbene io non lo sia affatto.

Lo sportello del veicolo militare in cui stavo seduta è stato aperto da un soldato anziano, chiaramente membro di qualche minoranza. Mi ha urlato addosso ed ha minacciato di arrestarmi. Apparentemente perchè avevo mostrato il dito medio ai coloni mentre stavo seduta nel suo veicolo. Gli ho detto di arrestarmi, dato che mi vergognavo di stare in mezzo ai soldati dell'apartheid. Lui se n'è andato, sbattendo lo sportello. Alla fine i soldati mi hanno restituito ai miei compagni attivisti.

Conservo ancora gli stracci dei miei abiti di quella notte.

Beit Ummar

Sabato 08.10.11: Protesta contro l'occupazione ed in solidarietà con i prigionieri palestinesi in sciopero della fame, vicino all'insediamento coloniale di Karmei Tsur nei pressi del villaggio palestinese di Beit Ummar nella Cisgiordania occupata.

International communities:
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.292824620727849.82605.136633479680298

Bil'in

Venerdì 07.10.11:

E' stata la più piccola mai manifestazione mai vista a Bil'in. Solo 9 attivisti da Tel Aviv, e poco più di internazionali giunti con un'ora di ritardo. Anche gli abitanti di Bil'in erano meno delle precedenti manifestazioni, dato che era appena iniziata la raccolta delle olive. La maggior parte di noi si è diretta a piedi verso la località di Abu-Lamun adiacente al nuovo muro della separazione. Gli altri sono arrivati in auto, scelta che si fa sempre più frequente dato che la distanza da coprire è raddoppiata dopo l'abbattimento del vecchio muro.

Quando siamo arrivati ci siamo avvicinati al muro della separazione - un po' più a sud del parco- ed abbiamo testato la forza del filo spinato davanti al muro. C'è voluto un po' di tempo prima che i soldati se ne accorgessero ed iniziassero ad inondarci di gas lacrimogeni. Dopo aver assunto la giusta dose settimanale di gas ce ne siamo tornati al villaggio.

Rani Abdel Fatah:
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.2530915115340.289179.1327358013

Giaffa

08.10.11 - Manifestazione unitaria contro l'odiosa dissacrazione di cimiteri di palestinesi cristiani e musulmani: http://www.youtube.com/watch?v=Vnc7RPX1phw

Nabi Salih

Venerdì 07.10.11: Oltre a protestare contro l'occupazione, il furto della terra di Nabi Salih per la costruzione della illegale colonia israeliana di Halamish, la lotta e contro l'occupazione ed in solidarietà con altri fronti.

International communities: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.292400224103622.82504.136633479680298
Tom Vee: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.2446975534416.2142302.1252763340
hassan daboos: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.229976990392098.57952.228124070577390
Awad Abuzaid: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.2598126472385.154113.1231443469

TomVeeTV: http://www.youtube.com/watch?v=qSAYzHrqxI8
anxtysumoud: http://www.youtube.com/watch?v=9upmjiLapjM
tamimi1966: http://www.youtube.com/watch?v=yaP-XWigPGs
davidreeb: http://www.youtube.com/watch?v=5MAEw9doJ_Q

Ni'lin

Video della manifestazione di venerdì a Ni'lin:
yisraelpnm: http://www.youtube.com/watch?v=YcSi71mtOCI
Nilinvillage: http://www.youtube.com/watch?v=jDKBVsJNYMQ

At-Tuwani

Manifestazione a Yatta (nel sud) venerdì 7 ottobre 2011.

Circa 30 persone dei monti sud dell'area di Hebron, Yatta e Tswana, persone da Beit Ummar, ed attivisti israeliani (5), hanno manifestato in risposta alla nuova morsa dell'insediamento noto come Amnir sulle terre di At-Tuwani, ed in risposta alla nuova distruzione di pozzi da parte dell'amministrazione civile (Minhal). Siamo riusciti a marciare fino agli ulivi, mentre l'esercito israeliano impediva alla manifestazione di entrare sulla strada principale che porta agli insediamenti. La manifestazione è finita senza danni.

Le ronde stanno continuando. Chi può faccia sapere.
k.

I comitati popolari ci hanno chiesto di sostenere la loro campagna

I comitati popolari lanciano una campagna di documentazione e di intervento contro gli attacchi dei coloni

I comitati popolari inaugureranno il progetto "Gli Occhi della Resistenza" per permettere un rapido intervento in casi di attacchi dei coloni contro i palestinesi.

Cosa: Lanciare la campagna per il progetto Gli Occhi della Resistenza
dove: Nabi Salih, alla fonte contesa di Ein al-Qaws
quando: lunedì 19 settembre alle 11.00
Media contact: Jonathan Pollak +972-54-632-7736

Alla luce delle recenti argomentazioni sugli attacchi dei coloni contro le persone e le proprietà palestinesi, i comitati popolari inizieranno una campagna su base volontaria, in cui parecchie auto pattuglieranno la Cisgiordania per rispondere rapidamente in caso di attacchi di coloni.

Le squadre-in-campo, composte da attivisti palestinesi, israeliani ed internazionali, saranno dirette da un centro operativo a Ramallah, a cui chiamare tramite numeri verdi. Le squadre documenteranno gli attacchi dei coloni, ma interverranno anche per prevenirli ed impedirli quando possibile.

Lunedì, 4 squadre muoveranno per la prima volta, a partire dalla contesa fonte di Ein al-Qaws, vicino al villaggio di Nabi Salih. La località è stata scelta a causa dei continuo tentativo dei coloni dell'adiacente insediamento di Halamish di impadronirsi della fonte e di scacciare i residenti di Nabi Saleh dalle loro terre.

Mohammed Khatib del Comitato di Coordinamento dei Comitati Popolari ha detto, "se qualcuno avesse bisogno di ulteriori prove sul fatto che i palestinesi non possono fare affidamento sulla capacità delle autorità israeliane nell'impedire le violenze dei coloni, eventi recenti mostrano al di là di ogni dubbio il perchè dobbiamo organizzarci per difendere noi stessi. questo è esattamente ciò che questi volontari faranno in modo civile e pacifico".

Non dite che non lo sapevamo, n°282

Martedì 29 settembre 2011, contadini palestinesi del villaggio di Shweiki, sulle colline sud di Hebron, hanno scoperto che i coloni hanno sradicato 50 ulivi sulle loro tende. I contadini hanno chiamato l'esercito e la polizia. L'esercito ha ritrovato le tracce dei vandali che portano ad un avanposto chiamato Mitzpe Eshtamoa. Su una roccia c'era scritto: "Il prezzo di Halhul."

Yasuf

Venerdì 30 settembre 2011, nel pomeriggio, parecchi coloni ed un cane sono entrati nel villaggio palestinese di Yasuf (vicino all'insediamento coloniale di Tapuah). Il cane ha cercato di attaccare le persone del villaggio, che hanno tirato pietre contro il cane e contro gli invasori, riuscendo a scacciarli. Poi sono arrivati i soldati per lanciare lacrimogeni e palle di fuoco sul villaggio.

Questions & queries: amosg@shefayim.org.il

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali