La lotta unitaria prosegue sia nella Cisgiordania occupata che all'interno di Israele

20.09.11

 

Giorno dopo giorno, anno dopo anno, prosegue incessantemente la lotta contro contro l'avanzare dell'occupazione israeliana, contro l'oppressione e le pressioni sui palestinesi per deportarli fuori dalla regione. Gli sforzi della persistenza - tsumud in arabo - continua attraverso gli anni con l'adesione alla lotta di una piccolissima parte di membri della comunità ebraica. Alcuni di questi partecipano solo ad alcuni aspetti specifici delle lotte. Sono di meno quelli che vi partecipano a tutto campo, senza riserve. La lotta contro il muro della separazione, iniziata da attivisti di base dei villaggi posti lungo il percorso del muro, che ha visto l'adesione degli israeliani di Anarchici Contro il Muro nel 2003, ha portato ad una modalità di lotta basata sulla azione diretta non-violenta che ha fatto presa sui media, grazie anche al grande impegno dei fotografi ed operatori video degli Anarchici Contro il Muro e degli attivisti del collettivo ActiveStills. Negli ultimi anni sono diventati sempre di più i radicali israeliani che si sono uniti alle lotte o che hanno iniziato nuovi progetti.

Al Araqeeb

Il centro della lotta dei Beduini del sud di Israele contro le nuove misure di sgombero, si è spostato dal villaggio di Araqeeb a tutti i villaggi "non-riconosciuti". Lunedì 19 settembre alle 18.30, davanti all'edificio governativo sull'incrocio tra Begin Street e Caplan Street, c'è stato un presidio contro la decisione del governo di sgomberare 3.000 Beduini dalle loro terre per deportarli in alcuni centri urbani.

Manifestazione da Habima/Rothschild alle 18:30 verso la sede del governo:
http://www.facebook.com/event.php?eid=124178271015339

Molti attivisti si sono incontrati mezz'ora prima alla tendopoli della lotta sociale per poi marciare verso la sede del presidio. Ci siamo incontrati nella vicina tendopoli della lotta per la giustizia sociale. Circa 200 attivisti compreso un contingente dei Beduini del sud.

'Anata

Un'altra località della lotta unitaria nella Cisgiordania palestinese occupata.

Beit Ummar

Contadini palestinesi di Beit Ummar e di Halhul stanno soffrendo per i continui sabotaggi contro le loro terre agricole perpetrati dai coloni e per il divieto di poter accedere a queste terre imposto dai militari. Il 28 agosto, circa 100 frutteti a Wad Abu Rish tra il villaggio palestinese di Saffa e l'insediamento di Bat Ayn sono stati oggetto di vandalismi.

Sabato 10 settembre, i soldati hanno allontanato un gruppo di contadini che era giunto per lavorare alla vigna vicino all'insediamento di Karmei Tsur. I soldati hanno spezzato il braccio di uno dei contadini ed hanno arrestato un internazionale che accompagnava i contadini.

Domenica 11 settembre, i coloni hanno devastato oltre 170 viti che appartengono ai contadini di Halhul.

In risposta ai continui danni portati ai livelli di vita dei contadini e delle loro famiglie, accompagneremo i contadini di Beit Ummar e di Halhul nell'area agricola venerdì 16 settembre.

Manifestazione di sabato 17.09.11:

"La settimanale manifestazione pacifica è partita dal centro del villaggio di Beit Ummar uscendo lungo il sentiero che porta fuori del villaggio verso l'area agricola vicino all'insediamento di Karmei Tsur. Alla manifestazione hanno preso parte approssimativamente 50 Palestinesi, 15 internazionali e 5 Israeliani (da Tel Aviv e Be'er Sheva); i manifestanti portavano cartelli disegnati dai bambini a favore della giustizia e dello stato Palestinese, alcune bandiere palestinesi, compresa una bandiera gigantesca sostenuta da alcuni partecipanti, e bandiere di paesi che sostengono l'indipendenza palestinese. Quando siamo arrivati molto vicino alla "zona di sicurezza" che circonda l'insediamento ed i suoi coloni, circa 20-25 soldati ci stavano aspettando, hanno chiuso la strada per non farci avvicinare al recinto dell'insediamento. Dopo alcuni comizi ci siamo avvicinati ai soldati per protestare con alcuni slogan a favore della giustizia e della fine dell'occupazione (in arabo e in inglese). 20 minuti dopo, una volta realizzato che il messaggio era stato consegnato, siamo ritornati al villaggio lasciandoci alle spalle i soldati armati di tutto punto."

Biddu

Manifestazione domenica 18 settembre nel pomeriggio.

Bil'in

Circa 20 Israeliani con gli Anarchici Contro il Muro ed una dozzina di attivisti internazionali si sono uniti agli abitanti del villaggio nel corteo verso il nuovo muro della separazione. Si tratta di un nuovo riposizionamento del muro della separazione che è stato spostato dopo anni di lotte con la restituzione al villaggio delle terre precedentemente sequestrate. Dopo un lungo confronto verbale con le forze di Stato israeliane posizionate dietro il muro, queste hanno perso la pazienza e ci hanno inondato di gas lacrimogeni. Ma siccome c'era un forte vento da nord, mi sono scansato la nuvola e la mia dose settimanale di gas.

Rani Abdel Fatah:
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.2451689334745.286796.1327358013
[Io con visibile un bianco cappello da "cuoco", maglietta celeste e pantaloni neri]

Hebron/Al-Khalil

Siamo stati invitati a partecipare ad un evento per rinominare Shuhada street come Apartheid street, domani alle 14:00 a Hebron.

Qalandiya Checkpoint

Donne israeliane organizzano una manifestazione per lo Stato di Palestina - Qalandiya 17 settembre 2011

Il corteo, organizzato dalle donne israeliane di sinistra ha visto l'adesione delle donne palestinesi al posto di blocco di Qalandiya, per far sapere dell'imminente voto all'ONU sullo Stato palestinese. Qalandiya, Israele.

Donne Israeliane e Palestinesi manifestano insieme sui rispettivi lati del posto di blocco di Qalandiya (vicino Gerusalemme).

Lior Ben Eliahu:
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.1930293348040.131727.1563442697
Dal lato palestinese:
http://www.facebook.com/photo.php?fbid=248720981835966
ABCH4531:
http://www.youtube.com/watch?v=PQFjl1UI7S0

Al-Ma'sara

Amir Bitan: http://www.facebook.com/photo.php?fbid=287643314584024
Mario Savio: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.261797137188266.70784.100000739446057
Lior Ben Eliahu: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.1928181175237.131644.1563442697
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.260682440621390.62107.203379449685023

Nabi Salih

Protesta contro l'occupazione israeliana a Nabi Salih, 16.09.11:

Palestinesi, Israeliani ed attivisti internazionali protestano contro l'occupazione israeliana nel villaggio di Nabi Salih in Cisgiordania.

La protesta era a sostegno della richiesta di voto in sede ONU da parte palestinese per lo stato palestinese prevista per il 19 settembre.

I soliti partecipanti alla manifestazione del venerdì - residenti, Anarchici Contro il Muro ed attivisti di Ramalla - hanno ricevuto rinforzi dagli attivisti di Bil'in e di altri villaggi vicini.

Foto:
International communities:
http://www.facebook.com/media/set/?set=a.282426991767612.79808.136633479680298
Oren Ziv:
http://www.flickr.com/photos/activestills/6152962916/in/photostream/
http://occupiedpalestine.wordpress.com/2011/09/16/september-16-2011-a-friday-of-demos-in-west-bank-palestine/

Video:
haithmkatib: http://www.youtube.com/watch?v=YWuOzVTR7u8
israelpnm: http://www.youtube.com/watch?v=LpI4glcPzR0
planxtysumoud: http://www.youtube.com/watch?v=IoXLT4vzLrY
tamimi1966: http://www.youtube.com/watch?v=Q0yLxGUuJVg

Sheikh Jarrah

Questa settimana i coloni hanno bruciato la tenda internazionale posta nel cortile della famiglia Al-Kurd, la cui casa è stata in parte presa con la forza dai coloni nel novembre 2009. I residenti hanno bisogno di appoggio sempre di più. Bisogna fare uno sforzo per aiutarli. Tutti con loro il 16 settembre alle 16.00 per un presidio di lotta.

I residenti di Sheikh Jarrah stanno continuando i loro presidi di protesta del venerdì nel quartiere, per protestare contro i violenti sgomberi dalle case, la conquista del quartiere da parte dei coloni e la giudaizzazione di Gerusalemme Est. Si fa appello a tutti per sostenere la loro lotta. Nonostante la settaria diserzione del gruppo meno radicale di "Solidarity Sheikh Jarrakh" dalle manifestazioni del venerdì, più 100 israeliani e palestinesi hanno partecipato questo venerdì alla manifestazione - compresi 10 anarchici contro il muro reduci dal corteo di Bil'in.

Al-Walaja

"Manifestazione venerdì dopo la preghiera delle 13.00 ad al-Walaja, con concentramento alla moschea all'ingresso del villaggio. far girare la voce e invitare quanta più gente possibile, perché si attende la sentenza della corte suprema del 27 settembre"

"Questo villaggio è un microcosmo della Palestina" - al-Walaja lotta contro il muro della separazione- di STEFFI UNSLEBER - 15 settembre 2011
http://www.palestinemonitor.org/?p=1805

C'erano degli alberi sul sentiero che il Ministero della Difesa israeliano ha scelto per l'estensione del controverso muro della separazione. Le macchine lavorano stancamente sullo sfondo, aprendosi un sentiero tra le terre tradizionalmente appartenenti al villaggio. Su entrambi i lati del sentiero giacciono al suolo gli alberi sradicati. I residenti di al-Walaja denunciano lo sradicamento di oltre 100 alberi da parte degli operai israeliani entrati nel villaggio nelle prime ore di lunedì.

Al-Walaja si trova a 4 chilometri a nord-est da Betlemme. Dopo la Guerra dei 6 Giorni e l'occupazione dei territori palestinesi nel 1967, il governo israeliano ha allargato i confini del comune di Gerusalemme fino a includervi alcuni terreni di al-Walaja. Gli insediamenti di Gilo e di Har Gilo a Gerusalemme sono stati costruiti rispettivamente nel 1971 e nel 1972.

Sheerin Al-Araj, nata a cresciuta ad al-Walaja, si è presentata davanti alla distruzione ed ha ignorato gli avvertimenti del personale di sicurezza armato. Seguita da attivisti internazionale, giornalisti e personale di sicurezza, la sua presenza ha costretto gli operai a fermare i lavori.

Dopo una pausa di 1 ora, sono arrivati parecchi camion pieni di personale israeliano della difesa che hanno intimato ai manifestanti di andarsene entro 5 minuti pena l'arresto. Tre attiviste si sono rannicchiate vicino ad una scavatrice cantando "We shall overcome". Una donna giapponese è saltata davanti ai soldati ed ha srotolato un foglio di carta con scritto "No!"

Sheerin alza le mani e guarda il cielo dicendo "Questo villaggio è un microcosmo di tutta la Palestina". "In origine la Palestina aveva 1.800 ettari di terra. Nel 1948 dopo la guerra di "indipendenza" di Israele, abbiamo perso 1.100 ettari. Dopo la guerra del 1967 avevamo due insediamenti costruiti, un passante stradale ed ora il Muro. Resteremo con 220 ettari".

Secondo un articolo comparso sul giornale israeliano Haaretz, la Corte Suprema di Israele ha deciso che la costruzione del muro è legale fintanto che ai residenti di al-Walaja viene mantenuto l'accesso alle loro terre attraverso i due cancelli.

La corte ha deciso che il muro fornisce ad Israele protezione contro il terrorismo e che il suo percorso non deve essere cambiato. I residenti obiettano alla decisione e dicono che non ci sono mai stati attacchi terroristici provenienti da al-Walaja ed hanno presentato appello. Una decisione è prevista per il 27 settembre.

Sheerin ritiene che il proseguimento dei lavori - nonostante la decisione sia pendente - è una tattica deliberata per assicurare la posizione attuale del muro. "Lo fanno ora perché sanno che la Corte Suprema ci dà ragione sarebbe troppo dispendioso poi cambiare il percorso del muro" ha detto Sheerin. "il villaggio era abilitato ad impedire la costruzione dal 2007 fino al 2010 ma i lavori sono iniziati in aprile."

I manifestanti sono stati dispersi e costretti alla fuga dai soldati israeliani. si sono arrampicati su una collina piena di cespugli spinosi, mentre le macchine riprendevano il loro polveroso e noioso lavoro.

Non dite che non lo sapevamo*

Newsletter #279 martedì 13 Sett 2011

Il santo mese del Ramadan è passato e ci sono di nuovo demolizioni!
Giovedì 8 settembre 2011 rappresentanti del governo, accompagnati dalla polizia,
sono giunti al villaggio beduino di El-Araqeeb e lo hanno demolito. Poi sono andati ad El-Ghara (sud di Hura) dove hanno demolito 4 case ed un magazzino di orzo. 35 persone sono ora senza casa.
Giovedì mattina le forze israeliana sono arrivate al villaggio beduino di Umm
El-Kheir sulle colline a sud di Hebron ed hanno demolito 3 case ed un bagno esterno. 35 persone sono senza un tetto.
Questions & queries: <amosg-A-shefayim.org.il>

* progetto di un anarchico israeliano

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali