Ancora lotte unitarie con gli Anarchici Contro il Muro

29.03.11

 

Non siamo soli. Ci uniamo ai comitati popolari palestinesi per la lotta contro l'oppressione, contro le demolizioni di case, contro gli sgomberi striscianti, contro il muro che separa e ruba, contro gli insediamenti dei coloni, contro le violenze dei coloni contro i loro vicini e l'occupazione delle terre palestinesi, contro l'occupazione. E non siamo soli nemmeno dentro Israele. Ci sono dei radicali che lottano da tempo per i diritti dei Beduini all'interno dei confini del 1948. Altri aiutano da tempo gli abitanti delle montagne meridionali di Hebron contro gli sgomberi e le violenze dei coloni. Ce ne sono altri, meno radicalizzati, che organizzano giri pedagogici per gli israeliani all'interno delle regioni palestinesi in lotta. Molti di questi si uniscono di volta in volta agli Anarchici Contro il Muro nelle lotte unitarie insieme ai villaggi palestinesi nel corso del weekend. Pare proprio che le rivolte nei vari paesi arabi influenzi anche la lotta in Palestina.

Beit Ummar

"L'intera città è stata chiusa al traffico, perché l'esercito ha messo dei blocchi su tutte le strade d'ingresso comprese quelle rurali.
Il comitato locale ha organizzato una manifestazione per sabato 26 marzo."

Video di Israel Puterman di sabato 26 marzo 2011 http://www.youtube.com/watch?v=p8VTfZBYkec

Gli abitanti di Beit Ummar protestano contro il terzo giorno di chiusura delle strade
26 MARZO 2011

Sabato 26 marzo 2011, attivisti internazionali ed israeliani si sono uniti agli abitanti di Beit Ummar per protestare contro i blocchi stradali nella zona, giunti al terzo giorno. Circa 50 partecipanti e 20 giornalisti si sono radunati vicino al cimitero del villaggio, dove le forze di difesa israeliane avevano chiuso le strada con grandi blocchi di cemento. I manifestanti più nerboruti hanno iniziato a spingere uno dei blocchi, cercando di farlo rotolare sul lato della strada per far passare le automobili. Le forze militari israeliane sono arrivate a fare la guardia finché il gruppo di manifestanti non ha iniziato a sollevare il blocco con una lunga leva d'acciaio. A questo punto, un soldato si è avvicinato ed ha confiscato la leva. Un attivista israeliano è stato arrestato, ma poi rilasciato entro poche ore.

I manifestanti si sono spostati oltre i blocchi per proseguire il corteo pacifico lungo la strada. Ma sono stati fermati dai soldati che hanno esibito un'ordinanza con cui si dichiarava tutta l'area fuori del villaggio zona militare chiusa. Quando è stato chiaro che l'esercito non avrebbe permesso la manifestazione se non nei confini del villaggio, la protesta si è spostata su un altro percorso vicino al cancello principale ed alla torre di guardia militare.

Ma pure questa strada si è rivelata ostruita da blocchi. Mentre il corteo cercava di passare velocemente, i soldati sono nuovamente intervenuti con un'altra ordinanza di area militare chiusa. Gli attivisti israeliani hanno discusso per 20 minuti con i soldati prima il corteo si muovesse un'ultima volta verso la porta principale di Beit Ummar.

Ma anche questa volta i militari hanno sbarrato il sentiero. Dopo una discussione tra gli attivisti israeliani ed i soldati, i soldati hanno aperto il cancello, ma senza far passare nessuno per poi richiuderlo dopo 5 minuti. I manifestanti sono stati lì davanti ai soldati per mezz'ora, sollevando bandiere, parlando coi media e chiedendo la fine della chiusura per Beit Ummar, prima di disperdersi pacificamente.

Bil'in

Oltre 20 Israeliani e circa 30 internazionali si sono uniti alla manifestazione settimanale a Bil'in. Il corteo era guidato da Bargouthi e dalle bandiere di Al Fatah. Quando hanno raggiunto l'area del muro, i manifestanti si sono divisi in due gruppi. Un gruppo ha marciato verso il versante nord del muro e dopo un po' di spingi-spingi è iniziato lo scambio di colpi tra lacrimogeni e pietre. L'altro gruppo si è diretto al cancello principale cercando di passare, ma è stato accolto con lacrimogeni e acqua fetida. Un gran numero di manifestanti ha tenuto la posizione per tutta la manifestazione. Alla fine c'era un ferito ad una gamba.

Video di Israel Puterman su: http://www.youtube.com/watch?v=DKOZXzOVB7w
Foto su http://www.facebook.com/album.php?aid=24377&id=115169235224525&fbid=120829874658461

Monti a sud di Hebron

Circa 50 attivisti sono riusciti ad evitare le forze di stato israeliane e sono arrivati nella regione montagnosa sud di Hebron. Le forze di stato si sono rifatte arrestando 16 attivisti. Due di questi hanno raggiunto un "accordo": cauzione ed astensione dal tornare nella regione nelle prossime 2 settimane. Gli altri 14 non hanno trattato e sono rimasti per una notte in prigione. Quando sono stati portati davanti al giudice, questi ha deciso che la disobbedienza verso un'ordinanza di zona militare chiusa non giustifica restrizioni alla mobilità delle persone. In 11 sono stati rilasciati dietro cauzione. Gli ultimi 3 accusati di aggressione, minacce e di sputi... sono stati pure rilasciati.

Arresti illegali dell'esercito israeliano sui monti di Hebron
http://www.youtube.com/watch?v=cvn_QJS6itg

Lod

Corteo il 22 marzo alle 18.00
Manifestazione presso la tenda di protesta della famiglia di Abu-Id.

Ma'sara

Circa 30 Palestinesi, Israeliani ed internazionali hanno manifestato al ritmo dei tamburi del samba verso l'uscita del villaggio, dove li aspettavano 5 soldati israeliani, veicoli dell'esercito e della polizia. I manifestanti sono stati bloccati e minacciati. Alcuni se la sono presa con un ufficiale che aveva minacciato di aprire il fuoco se non se ne fossero andati. Dopo parecchi tentativi infruttuosi di sfondare il muro di soldati, i manifestanti si sono seduti per terra per protesta. Ci sono stati discorsi in arabo ed in inglese, contro l'occupazione e per l'unità palestinese nella lotta. Due soldati hanno esibito i loro fucili con le granate, così i manifestanti si sono diretti verso l'uscita nord, subito raggiunti dai soldati. Dopo questo cambio e dopo che l'esercito aveva finito di filmare i manifestanti come in una "nuova" Nablus, la manifestazione già finita è riesplosa dentro il villaggio al suono di un breve lancio di pietre che accompagnavano I veicoli militari in ritirata.

Nabi Salih

Prima manifestazione dopo il violento arresto di Baseem dentro il villaggio e dopo la decisione della corte di tenere Nagy nel carcere militare fino alla fine del "processo". La manifestazione ha anche richiamato dopo una settimana di assenza le unità della Polizia di Confine, già famose per la loro brutalità.

Dopo la preghiera, gli abitanti insieme ad un gran numero di internazionali e di Anarchici Contro il Muro si sono radunati in Piazza dei Martiri. I manifestanti hanno preso allora la strada principale che porta all'ingresso del villaggio cantando slogan contro l'occupazione. Ma, invece di proseguire diritto, il corteo ha virato a sinistra verso una grande area verde da cui si arriva alla superstrada ed alle terre tolte al villaggio dagli "insediamenti" illegali. L'esercito è stato colto totalmente di sorpresa. Ma poi un gran numero di soldati e di poliziotti di confine hanno attaccato il corteo sparando proiettili di gas lacrimogeni direttamente sui manifestanti, che in passato a Bil'in sono rimasti uccisi, mutilati oppure seriamente feriti da questo tipo di proiettili. Il corteo ha messo in atto una coraggiosa resistenza completamente non-violenta finché l'impressionante volume di lacrimogeni non ha disperso la manifestazione. Il tentativo di arrestare un attivista internazionale è stato fermato dal coraggioso intervento di alcuni anarchici e di altri internazionali.

L'esercito ha poi invaso il villaggio (come ormai fa ogni settimana) inviando la polizia di confine e soldati in tenuta da combattimento sia a piedi che sulle jeep ed imponendo la "zona militare chiusa". Il giovane Ouday colpevole solo di essere presente in piazza, è stato arrestato senza nessuna comprensibile ragione. Arrestato anche un internazionale che cercava di evitare l'arresto di Ouday. Un gran numero di anarchici e di internazionali che hanno protestato contro questi arresti arbitrari, sono stati a loro volta arrestati, inondati di gas urticante e percossi. Bilal che fa una copertura video settimanale per conto di B'tselem è stato arrestato ed il suo video confiscato. Bilal, di mezza età e padre di 4 bambini, è stato inizialmente accusato di "lancio di pietre", il classico reato che insieme a quello di "istigazione" viene usato per incriminare gli attivisti del villaggio. Ovviamente, l'esercito non si sente a suo agio quando ci sono riprese video delle sue azioni illegali nel villaggio e cerca di intimidire gli operatori video ed i fotografi. Eppure, un'eccellente documentazione video è disponibile sia su FB (come "Tamimi Press") e su Youtube ("Tamimi66").

Bilal, ma non Ouday, è stato rilasciato poco prima che l'esercito lasciasse finalmente il villaggio verso le 18.00, non senza aver sparato con gratuita violenza una raffica di proiettili di gas lacrimogeni verso le ultime case. Gli attivisti di Anarchici Contro il Muro sono stati rilasciato verso mezzanotte solo dopo essere stati costretti a firmare un impegno a non ritornare nel villaggio per 15 giorni.

Nonostante tutto questo, la resistenza continua e continuerà finché la terra e l'acqua ritorneranno ai loro legittimi proprietari. Agli attivisti viene richiesto di fare il possibile per unirsi alle manifestazioni della prossima settimana! E' molto importante dimostrare all'esercito di occupazione che l'arresto di Nagy e Basem non ha messo la parola fine sulle proteste. Guardate questo link per vedere il tipo di disinformazione messa in atto dai principali media sulle lotte del villaggio per cercare di delegittimarne le proteste: http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4047503,00.html.

Occorrono ora accordi speciali per arrivare nel villaggio dopo che l'esercito ha disposto dei blocchi al mattino presto ed ha iniziato a pattugliare le aree boschive intorno al villaggio per cercare di prendere gli attivisti. Tre di questi sono stati fermati mentre andavano alla manifestazione e rilasciati 3 ore dopo.

25 3 2011 video su http://www.youtube.com/watch?v=poTQMW7vD_g

Ni'ilin

La manifestazione di venerdì 26 marzo a Ni'ilin ha lasciato il centro del villaggio dopo la preghiera di mezzogiorno. Approssimativamente 30 manifestanti hanno preso la strada normale verso il muro chiedendone l'abbattimento e la restituzione al villaggio delle terre sequestrate. Appena 20 minuti dopo essere giunti al cancello, i soldati sono usciti dal muro ed hanno dato inizio all'usuale scambio di colpi tra pietre e lacrimogeni tra giovani del villaggio e soldati. Nessun ferito.

Video di Dvid Reeb della protesta di venerdì 25.3.2011 http://www.youtube.com/watch?v=WeY9-19NDGg

Gerusalemme occupata / Al-Quds

Scontri a Silwan --- Dopo la preghiera di venerdì 25 marzo, centinaia di giovani sono scesi in strada per affrontare i militari israeliani a guardia delle case dei coloni nel villaggio palestinese di Silwan. L'esercito ha usato, come al solito, proiettili di gomma e gas lacrimogeni per punire tutto il quartiere per il suo attivismo.

Foto: Asaf Sharon, un attivista del gruppo Sheikh Jarrah Solidarity è stato arrestato per aver fotografato i soldati. Dopo essere stato portato in un'auto della polizia, i soldati lo hanno percosso e gli hanno spruzzato addosso gas urticante. E' stato poi ricoverato in ospedale.

Foto: coloni se ne stanno confortevolmente seduti nel loro insediamento mentre filmano gli scontri che si svolgono davanti ai loro occhi. I filmati sono stati poi consegnati alla polizia ed ai servizi segreti che li useranno per identificare ed arrestare quelli sospettati di aver preso parte agli scontri.

Foto su: http://www.indybay.org/newsitems/2011/03/28/18675765.php

Sheikh Jarrah

Manifestazione del 25 marzo alle 15.00 a Sheikh Jarrah
insieme ebrei ed arabi contro la discriminazione e contro il terrore nelle strade.

Mentre stavano convergendo per la manifestazione nei giardini sulla strada principale del quartiere abbiamo saputo dell'arresto con tortura di Asaf Sharon, attivista di Silwan. Abbiamo allora dato inizio ad un lungo corteo forte di alcune centinaia di attivisti in direzione della stazione di polizia dove era stato portato Asaf dopo essere stato medicato nel pronto soccorso. Stranamente, c'erano solo alcuni ufficiali di stanza del commissariato. Siamo stati lì per oltre un'ora prima di essere dispersi.

Manifestazione del 25 marzo 2011 - foto di Amir Bitan
http://www.facebook.com/album.php?fbid=211514395530250&id=100000150737581&aid=64393

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali