La lotta unitaria di fronte alla disperata reazione dei coloni naZionisti

01.03.11

 

Le obiezioni internazionali e l'affievolirsi del sostegno al colonialismo israeliano rendono sempre più nervosa la destra israeliana al governo. Nervosismo che si esprime con l'emanazione di nuove leggi e con attacchi ai cittadini palestinesi di Israele: i maltrattamenti contro i Beduini di Al Araqeeb, le minacce ai palestinesi di Giaffa (annessa a Tel Aviv), gli attacchi montanti ai cittadini palestinesi nell'est del paese. E naturalmente attacchi contro le attività unitarie che protestano contro gli sgomberi e contro il muro della separazione quali strumenti di occupazione della Cisgiordania. Gli Anarchici Contro il Muro hanno intensificato la loro partecipazione alle lotte - sia all'interno di Israele che nella Cisgiordania occupata.

Beit Ummar

La manifestazione si è diretta verso il cancello che separa il villaggio e le terre residue dalle terre sequestrate per costruirci l'insediamento coloniale di Carmei Tzur. Le forze armate hanno aspettato la manifestazione ed hanno bloccato l'accesso al cancello. Alcuni residenti hanno tenuto discorsi sul furto delle terre, spiegando ai soldati che quella era una manifestazione pacifica e che loro erano stati mandati lì per difendere coloni ladri di terreni. Un attivista palestinese ha dichiarato poi lo scioglimento della manifestazione, partecipata da 10-15 palestinesi, 3 israeliani e decine di internazionali.

Manifestazione settimanale di Bilin del 25.02.2011 a cura di Haitham Khatib
http://www.youtube.com/watch?v=exFhiqEkTgI

Hebron/Al-Khalil

Venerdì 25 febbraio:

Solo una parte degli Anarchici Contro il Muro provenienti da Tel Aviv soni riusciti a superare i blocchi stradali.

Migliaia di manifestanti palestinesi, insieme a dozzine di israeliani ed attivisti internazionali hanno marciato a Hebron per commemorare il 17° anniversario del massacro della Caverna dei Patriarchi, perpetrato nel 1994 da un colono israeliano spalleggiato dal regime e dall'esercito israeliani, che causò la morte di 29 palestinesi.

I manifestanti hanno chiesto l'apertura di Shuhada street, la strada principale di Hebron, chiusa ai palestinesi dal tempi del massacro.

I manifestanti hanno raggiunto le barriere dell'esercito, il quale ha però preso il controllo dei tetti delle case e dei negozi nella via, ed ha attaccato il corteo con grandi quantità di lacrimogeni che si sono diffusi in tutta la città, causando problemi respiratori a tutti i residenti e nei dintorni.

Alcuni attivisti palestinesi ed israeliani sono stati fermati per alcune ore e poi rilasciati. Solo uno è in ospedale a Hebron ma non in stato di fermo.

http://en.wikipedia.org/wiki/Cave_of_the_Patriarchs_massacre
http://openshuhadastreet.org/

Foto di Morad delle proteste di Hebron 25 febbraio 2011
http://www.facebook.com/album.php?aid=48885&id=100001247423541

Video di Nissim Mossek sulla manifestazione per Shuhada Aperta http://www.youtube.com/watch?v=qG-tIKVD8Qs

Lod

Veglia anche questa settimana e per l'1 marzo.

Solidarietà insieme contro le discriminazioni e per l'uguaglianza civile.

An-Nabi Salih

Fuoco a vista sui manifestanti non violenti; case attaccate con lacrimogeni; cameraman israeliano arrestato a Nabi Salih

Anche questo venerdì 25 febbraio, come quasi sempre negli ultimi mesi, l'esercito ha subito sparato i lacrimogeni sui manifestanti non violenti in corteo contro l'occupazione e contro gli insediamenti a Nabi Salih. All'attacco è seguita un'incursione di fanteria in tutto il villaggio, che è stato dichiarato "zona militare chiusa". Alcuni manifestanti sono usciti dal villaggio ed hanno cercato di respingere l'invasione militare col lancio di pietre. Molti altri sono rimasti nel villaggio sommerso dal gas, si sono rinchiusi in casa, correndo il rischio di essere prelevati dai soldati che cercavano i non-residenti e che minacciavano i residenti. In questa situazione è avvenuto l'arresto di un cameraman israeliano, dopo di che i soldati hanno inondato l'abitazione di gas, costringendo i residenti a spostarsi al primo piano dell'edificio. Gli scontri sono proseguiti fino a sera con l'esercito che ripetutamente entrava ed usciva dal villaggio, sparando lacrimogeni, proiettili di metalli ricoperti di gomma nelle aree più popolose, minacciando tutta la popolazione. Alcuni manifestanti sono rimasti feriti e costretti a richiedere cure mediche sul posto.

Video di Israel Puterman http://www.youtube.com/watch?v=18EZ8fogBe8
Video di David Reeb http://www.youtube.com/watch?v=eACylSrrTRg

Ni'ilin

Video di Israel Puterman http://www.youtube.com/watch?v=_Ty_MhBhr6w

Sheikh Jarrah

Manifestazione il 21 febbraio davanti al Russian Compound a Gerusalemme Ovest in solidarietà con Jawad Siam, attivista della lotta unitaria a Silwan ed arrestato

Nonostante la decisione della Knesset di investigare sui fondi delle ONG per i diritti umani, a Gerusalemme prosegue la persecuzione politica. Alcuni giorni fa la polizia ha arrestato Jawad Siam di Silwan, un amico di Solidarity, con la falsa accusa di interruzione degli arresti domiciliari a cui era stato sottoposto e che sono stati prolungati di un altro mese. Gli attivisti di Solidarity hanno protestato davanti alla stazione di polizia dove Jawad è stato tenuto nella notte del suo arresto.

La nostra unica reazione a questi tentativi di intimidazione è quella di incrementare la nostra azione civica e far sentire ancora di più la voce della nostra protesta.

Venerdì 25 febbraio manifestazione a Sheikh Jarrah:

Alle 13:00 laboratorio di burattini per i bambini nel cortile della casa della famiglia Alkurd all'interno del quartiere.

Alle 15:00 manifestazione settimanale nei giardini di Sheikh Jarrah vicino Nablus Road

Tel Aviv

Attivisti cambiano i nomi delle strade a Tel Aviv sostituendoli con quelli di Hebron

La sera di giovedì 24 febbraio attivisti israeliani insieme agli Anarchici Contro il Muro hanno cambiato le targhe di un certo numero di strade nel cuore di Tel Aviv per denunciare la chiusura di Shuhada Street a Hebron. L'azione è stata compiuta in collegamento con la giornata internazionale di azione per Shuhada Street Aperta nella città occupata di Hebron/Al Khalil. Alle 03h30 del mattino, gli attivisti hanno cambiato i nomi delle strade nel centro di Tel Aviv, per esempio la popolare Sheinken Street è diventata "Shuhada Street: Chiusa ai palestinesi fin dal 1994". Gli attivisti sono stati immediatamente fermati dalla polizia che li ha seguiti per la tutta la notte. Dopo una notte in carcere, lo Stato ha chiesto come punizione che siano "banditi dall'area di Tel Aviv per 90 giorni". Invece il giudice ha ordinato il rilascio degli attivisti a condizione che non commettano altri reati nei prossimi 30 giorni. Entrambe le pene appaiono alquanto strane, dal momento che fare graffiti è un atto illegale per la legge israeliana. E' singolare che un giudice ordini a qualcuno di astenersi dal commettere illegalità per un periodo di soli 90 giorni.

Solo per poco tempo Sheinken Street a Tel Aviv è diventata "Shuhada Street" di Hebron nella notte di giovedì 23 febbraio. Foto: Karen Zack/activestills.org

Non è certo la prima volta che in Israele gli attivisti lanciano un messaggio al pubblico cambiando i nomi della strade. I sostenitori dell'immediato rilascio di Gilad Shalit hanno cambiato diversi nomi di strade a Gerusalemme Ovest e a Tel Aviv in cui si può leggere "Gilad Shalit, Gaza." Nessun arresto.

Foto: awalls.org

Foto:
http://josephdana.com/2011/02/activists-change-street-names-in-tel-aviv-to-those-in-hebron/

L'udienza per gli arrestati di giovedì notte si è conclusa col loro rilascio e con minime restrizioni senza processo.

Ma'sara

2 Israeliani, 6 Palestinesi, 3 bandiere Palestinesi, nessun internazionale. La manifestazione è partita dal villaggio in direzione della strada, dove c'erano 5 jeep dell'esercito e della amministrazione civile in attesa del corteo, che è andato avanti senza problemi passando di fianco. Dopo 100 metri fatti in silenzio i soldati si sono svegliati e si sono presentati ai manifestanti chiedendo in modo stupido e colonialista di spostarsi sull'altro lato della balaustra di ferro (yaani maake) oppure avrebbero interrotto la manifestazione. I manifestanti hanno discusso con i soldati per qualche minuto e poi hanno deciso di non spostarsi. Poco dopo sono ritornati al villaggio accompagnati per un pezzo dai soldati. I 2 israeliani hanno salutato e sono andati nell'area archeologica lì vicina.

Il comitato popolare di Giaffa ed il comitato di Kfar Shalem - la lotta a difesa delle case
manifestazione urgente a Giaffa martedì 1 marzo alle 18:00, contro Halamish, contro la Municipalità di Tel Aviv e contro il Ministero dell'edilizia e della casa.

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Joseph Dana degli Anarchici contro il Muro è entrato nel Comitato popolare di coordinamento delle lotte in Cisgiordania.
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Manifestazione contro il sostegno USA agli insediamenti israeliani (martedì 22 febbraio 2011)

Il Sindacato Generale della Gioventù Palestinese della Palestina e della Diaspora è onorato di invitarvi ad una manifestazione unitaria contro l'espansionismo israeliano a Gerusalemme e contro l'appoggio incondizionato degli USA allo Stato israeliano. Questo appoggio è chiaramente dimostrato dal ripetuto uso del potere di veto da parte dell'amministrazione USA all'interno del Consiglio di Sicurezza dell'ONU in occasione della risoluzione che dichiara l'illegalità degli insediamenti israeliani in Cisgiordania ed a Gerusalemme.

La manifestazione parte da Porta Damasco a Gerusalemme alle 13,30. E' stato consegnato un messaggio al Consolato USA per condannare il loro sostegno all'occupazione israeliana. Altre manifestazioni simultanee in tutte le città più importanti della diaspora.

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali