La lotta unitaria continua mentre degrada la legittimità di Israele

24.01.11

 

Quando i leaders israeliani ed ufficiali di alto rango hanno paura di andare all'estero per le cause pendenti per crimini di Guerra. Quando la loro rabbia e la loro reazione si abbatte contro i dissidenti israeliani che si opposero all'occupazione del 1967, la lotta unitaria continua e conquista sempre di più la sinistra radicale israeliana. La lotta unitaria prende piede anche all'interno dei confini del 1948. Al-Araqeeb, Lod e Taibe (1948) e (1967) Beit Ummar, Bil'in, Al Ma'sara, Nabi Salih, Ni'ilin, Sheikh Jarrah, monti a sud di Hebron.

Al-Araqeeb

La polizia spara proiettili-spugna contro cittadini israeliani ad al-Araqeeb

Il villaggio beduino di Al-Araqeeb è stato distrutto per la nona volta domenica mattina nella terra perduta della democrazia israeliana. Oggi le forze di polizia sono tornate ad Al-Araqeeb per distruggere strutture di riparo provvisorie erette durante la notte. Gli abitanti che si sono opposti alla polizia sono stati arrestati e percossi, mentre testimoni oculari parlano di uso di proiettili-spugna. Secondo i racconti degli abitanti e degli attivisti, lo Stato sta pianificando una offensiva più intensa per radere al suolo il villaggio una volta per tutte allo scopo di fare spazio ad una foresta che sarà piantata dal Fondo Nazionale Ebraico.

Mentre scrivo, un gruppo di cittadini israeliani sono nel loro cimitero di famiglia. Il cimitero sorge nello stesso luogo al centro del Negev da 80 anni. Se essi restano nell'area del cimitero, verranno arrestati. Essi restano nel cimitero mentre guardano il loro villaggio che viene distrutto davanti ai loro occhi. Gli attivisti israeliani da Tel Aviv e Gerusalemme [Anarchici Contro il Muro, Ta'ayush, Solidarity Sheikh Jarrah ed altri] che si sono uniti a queste famiglie, raccontano che la polizia spara proiettili-spugna su di loro per spingerli a lasciare il cimitero. Tra 6 e 13 persone sono state arrestate per essersi rifiutate di lasciare il villaggio. Pare che alcuni degli arrestati siano stati ricoverati in ospedale a causa della brutalità della polizia nel corso degli arresti. I cittadini che si trovano nel cimitero sono Beduini e lo Stato sta distruggendo il loro villaggio per piantarci una foresta."

A partire dall'estate 2010, Israele ha raso al suolo il villaggio di al-Araqeeb ben nove volte. In base ad un comunicato stampa del gruppo di attivisti israeliano Hithabrut-Tarabut:

Martedì 18 novembre, al mattino presto, un contingente di Anarchici Contro il Muro ed altri sono andati ad El Araqeebb per sfidare la Giornata della piantumazione ideata per trasferire i Beduini di Araqeeb dopo la decima demolizione: http://www.youtube.com/watch?v=1yqmWcnS3MA

Domenica 23 gennaio, di fronte al tribunale di Be'er Sheva:

Degli attivisti hanno manifestato fuori del tribunale mentre il giudice sentenziava sulle attività di sgombero degli indigeni Beduini da parte dello Stato.
http://www.facebook.com/album.php?aid=28474&id=100001510936554

Beit Ummar

I manifestanti si sono organizzati davanti al muro formando un grande segno di pace, mentre ognuno teneva una foto che ritraeva Pollak. Tutto ciò al fine di inviare un messaggio al mondo per dire che il popolo di Bil'in si erge in pace contro l'occupazione e contro la repressione che colpisce chi vi si oppone. I soldati hanno risposto spruzzando sui manifestanti acqua chimica puzzolente, per poi proseguire con il lancio di lacrimogeni, bombe assordanti e proiettili di gomma. Dozzine di persone hanno sofferto per le inalazioni di gas e per gli spruzzi di acqua fetida.

Bil'in & Ma'sara

Solidarietà con Jonatan Pollak

Due manifestazioni del venerdì in Cisgiordania sono state dedicate alla giornata della solidarietà con Jonatan Pollak, il portavoce dei comitati popolari contro il muro e contro gli insediamenti. Pollack è uno dei fondatori degli Anarchici Contro il Muro, incarcerato per tre mesi proprio una settimana fa. L'esercito ha risposto con gas ed arresti.

A Bil'in 200 manifestanti [50 Israeliani, quasi altrettanti internazionali insieme a palestinesi del villaggio e della regione) hanno marciato verso il muro della separazione e richiesto la liberazione dei prigionieri. Quando il corteo ha raggiunto il muro, i manifestanti hanno formato un segno di pace per poi mandarne la foto al carcere di Hermon, dove è rinchiuso Jonatan. Alcuni manifestanti sono penetrati nella strada del muro ed hanno appeso le foto al recinto elettronico. L'esercito è stato rapido nell'intervenire con l'acqua puzzolente, che il vento gli ha rimandato indietro.

Il vento orientale ha sventato il rischio che la manifestazione si rompesse a causa dei gas che l'esercito usa di solito, per cui si è andati avanti per un'ora ancora, affrontando un po' di acqua puzzolente e di gas lacrimogeni. I manifestanti sono stati bravi a sabotare parti del recinto esterno, ed alcuni giovani hanno lanciato pietre contro le pompe spruzza-acqua. Il relativamente basso livello di violenza da parte dell'esercito può essere spiegato con la forza del vento che portava i "benefici" dell'acqua fetida e dei gas anche verso i soldati, ma soprattutto con la presenza di una squadra di operatori della TV2 israeliana che accompagnavano i manifestanti.

Pur con la presenza dei media che hanno causato il mutamento di atteggiamento dell'esercito in extremis, i soldati non hanno saputo contenersi oltre ed alla fine della manifestazione, quando tutti se ne stavano tornando al villaggio, sono usciti dal muro per inseguire i manifestanti, lanciando gas in quantità massicce per circa mezz'ora. Vedremo come gli eventi verranno presentati dalla TV2 israeliana.

Al Ma'sara

Nel frattempo a Ma'sara si svolgeva un corteo più contenuto. 15 Israeliani e pochi internazionali si sono uniti agli abitanti del villaggio. Si portavano foto di Jonatan Pollak che è stato spesso arrestato proprio in questa zona. I manifestanti sono stati fermati all'uscita del villaggio in direzione del muro, non ancora finito. Visto che i soldati impedivano al corteo di avanzare, molti manifestanti si sono seduti per terra per protesta. Dopo pochi minuti, un alto ufficiale ha ordinato ai soldati di respingere I manifestanti fino al villaggio. Gradualmente la manifestazione si è dispersa. Un manifestante israeliano è stato arrestato quando ha cercato di oltrepassare la linea dei soldati.

Link alle foto:
http://www.facebook.com/album.php?aid=42838&id=100000739446057

Nabi Salih

Manifestanti rompono l'assedio di Nabi Salih

Venerdì 21 gennaio, la manifestazione di Nabi Salih contro l'occupazione è partita da vicino villaggio di Beit Rima, da cui un corteo verso Nabi Salih è passato direttamente attraverso una postazione dell'esercito. Circa 60 persone hanno marciato cantando slogan di resistenza. L'esercito ha iniziato a ritirarsi fino a fermarsi vicino al villaggio di Nabi Saleh permettendo ai manifestanti di passare e di raggiungere Nabi Salih. Ogni venerdì l'esercito blocca tutte le strade di accesso a Nabi Salih come misura punitiva collettiva per aver osato manifestare. Questa volta, la prima cosa che hanno fatto i manifestanti è stata quella di rompere l'assedio.

Dopo aver raggiunto un villaggio, i manifestanti hanno cercato di continuare il corteo lungo la strada principale, ma sono stati violentemente fermata dai soldati con l'uso di bombe assordanti. Un bambino di 10 anni è stato aggredito da un soldato con uno spray al peperoncino. Poco dopo i manifestanti si sono distanziati dai soldati. Alcuni giovani hanno tentato di contenere l'incursione dell'esercito con un lancio di pietre. L'esercito ha preso il controllo di parecchi tetti nel villaggio ed ha usato i lacrimogeni in modo intensivo in tutta l'area abitata del villaggio. Alcuni giovani sono riusciti ad evitare la morsa dell'esercito sul villaggio per poi scontrarsi con i soldati sulle colline circostanti.

Video di Israel Puterman: Da Beit Rime a Nabi Salih 21.01.11
http://www.youtube.com/watch?v=MdipLaU84ck

Incursioni notturne:

Durante le ultime due settimane, i militari hanno iniziato ad usare contro il coraggioso popolo di Nabi Salih modalità di repressione a noi ben note, come le frequenti incursioni notturne e l'invasione delle case. Fino a stanotte, la maggior parte delle incursioni era finalizzata al fotografare i giovani del villaggio, in gran parte minorenni, persino dodicenni (criminalmente non perseguibili).

Sabato notte 22 gennaio verso le 2.00 i soldati hanno arrestato un ragazzo di 14 anni dentro casa sua. Si trova attualmente in stato di interrogatorio anticipato.

I nostri amici apprezzerebbero una nostra presenza nel villaggio durante le notti a venire.

Lod

Martedì 18.01.11 alla tenda di protesta in Helen Keller st., angolo con Hamasger st., 18:00 - Veglia con concerto alle 19.00

Ni'ilin

Foto della lotta del 21.01.11 a cura di Ahmad Melseh
http://www.facebook.com/album.php?aid=26341&id=100001627657640

Sheikh Jarrah

Guardate come la polizia di occupazione israeliana cerca di reprimere violentemente la protesta di base di palestinesi ed ebrei contro la pulizia etnica in atto nella Gerusalemme Est occupata.

http://www.youtube.com/watch?v=bebFY250tAo

Link alla manifestazione del 21.01.11 foto
http://www.facebook.com/album.php?fbid=182934091741238&id=100000739446057&aid=42833

Monti a sud di Hebron

Sabato 22 gennaio 2011 azione sulle colline meridionali di Hebron per pulire le cisterne di acqua demolite dall'esercito. I residenti palestinesi delle colline meridionali di Hebron dipendono per l'acqua dalla cisterne di rifornimento collocate tra i villaggi. L'Amministrazione Civile ha recentemente demolito 13 di queste cisterne. I coloni ed i militari impediscono anche ai palestinesi di accedere alle altre cisterne per i lavori di manutenzione, necessari a garantire la potabilità dell'acqua che viene usata.

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali