La lotta unitaria prosegue nonostante il calo di tensione di fine estate

18.10.10

 

Gli Anarchici Contro il Muro hanno un profilo su Facebook anche se gran parte dei testi sono in ebraico: "Come ogni venerdì, anche questa fine settimana abbiamo manifestato insieme a centinaia di Palestinesi ed internazionali nei villaggi della Cisgiordania a Bil'in, Ni'ilin, Nabi Salih, Ma'sara, Wad Rahal, Walaja, Beit Ummar, ed Hebron. Vedi http://www.facebook.com/profile.php?id=100001023133341 Naturalmente siamo stati presenti in maniera significativa anche nelle lotte dei Beduini di Araqeeb, a Sheikh Jarrah, a sud di Hebron ed in altri posti ancora...

Araqeeb

Qui c'è la lotta contro i tentativi dello Stato israeliano di appropriarsi delle terre dei beduini nel sud di Israele dal 1948. A Tel Aviv nelle prime ore di martedì 12 ottobre sono state segnate e sigillate le porte dell'agenzia KKL che si occupa della proprietà delle terre. Mercoledì 13 ottobre il villaggio è stato demolito per la sesta volta.

Beit Ummar

Manifestazione a Beit Ummar sabato 16 ottobre a sostegno del diritto alla lotta per la gente di Beit Ummar.

http://www.youtube.com/watch?v=g1hIpG6hZSk&feature=feedu

Bil'in

Solidarietà con Abdallah: "Abdallah è stato condannato a 12 mesi"

In questo venerdì, alla manifestazione contro il muro della separazione e del furto della terra hanno partecipato una dozzina di israeliani, una dozzina di internazionali e 30 palestinesi.

Per tutta la manifestazione sono stati scanditi slogan per la liberazione di Addib e Abdallah Abu Rahme condannati ad 1 anno per aver preso parte alle manifestazioni settimanali. Molti manifestanti mostravano grandi foto di Abdallah e Addib. Come nei venerdì precedenti, il cancello del recinto era stato lasciato aperto, così il corteo ha potuto passate e chiedere di poter andare negli uliveti al di là del recinto per la raccolta delle olive. Nel giro di poco la tensione è salita e l'esercito ha iniziato a sparare la solita razione di lacrimogeni.

Video di David Reeb su http://www.youtube.com/watch?v=PZmQ6gPEmEw

Lettera di Mohammed Khatib (mkhatib at popularstruggle dot org)

Sono questi giorni difficili ma importanti per la Palestina. Proprio ieri, il mio amico e coordinatore del Comitato Popolare di Bil'lin contro il muro e contro gli insediamenti coloniali, Abdallah Abu Rahmah, è stato condannato ad 1 anno di carcere da un tribunale militare israeliano. Il suo unico crimine era quello di essere stato uno degli uomini che ha condotto la lotta dei villaggio contro la costruzione del muro sulle nostre terre.

Eppure non possiamo permettere che la tristezza per la condanna ad Abdallah possa fermare il nostro lavoro. Mentre Abdallah lavorava per denunciare l'espansione degli insediamenti in Cisgiordania, Israele costruiva anche infrastrutture illegali a Gerusalemme Est.

Tra il 20 ed il 22 ottobre, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) terrà la sua conferenza biennale per il turismo a Gerusalemme, una città in cui i residenti palestinesi subiscono discriminazioni ed espulsioni. E' un'occasione di cui approfittare.

Nonostante la continue violazioni da parte israeliana dei diritti umani e delle leggi internazionali, la OCSE - di cui fa parte la maggioranza dei paesi più ricchi - ha accolto al suo interno anche Israele a partire dal 27 maggio scorso.

Il turismo ha un ruolo importante nella colonizzazione israeliana di Gerusalemme Est già occupata. Lo Stato e le organizzazioni di destra dei coloni cooperano per poter espellere i residenti palestinesi dai quartieri di Gerusalemme come Silwan e Sheikh Jarrah per potervi costruire le loro colonie ed I parchi turistici ispirati ai temi biblici. Uniamoci affinché l'OCSE cancelli la conferenza a Gerusalemme. Mandate una email ad Angel Gurría, segretario generale dell'OCSE per chiedere il rispetto delle leggi internazionali e per cancellare la prevista conferenza per il turismo a Gerusalemme.

Aiutateci a far conoscere questa ingiustizia ed a dare voce alla nostra preoccupazione.

In solidarity,
Mohammed Khatib

Hebron/Al Khalil

Video del 16-10-10 http://www.youtube.com/watch?v=oJlVV9El9CY

Ma'sara

Lo scorso venerdì, un gruppo più ridotto del solito di palestinesi, israeliani ed internazionali ha marciato dal centro verso la periferia del villaggio. Giunti lì, le jeep militari hanno subito bloccato la strada. Un drappello di soldati si è mosso verso il corteo lanciando lacrimogeni e granate assordanti sulla folla che intanto cantava a squarciagola "non sparate". Quando i soldati hanno interrotto per un attimo il lancio di granate, la folla si è ricompattata per ascoltare i comizi dei residenti del villaggio e poco dopo la manifestazione è stata sciolta.

Video di Al Ma'sara del 15 ottobre su http://www.youtube.com/watch?v=3a35ZcBB7nE

Quattro anni di una lotta che continua a crescere. La lotta popolare a Ma'sara ferma il recinto dell'annessione.

Nell'ottobre 2006 hanno avuto inizio le manifestazioni settimanali contro il recinto nella regione a sud di Betlemme: donne e ragazzi dei villaggi più colpiti dal recinto si solo sollevati contro le ruspe ed hanno fermato la costruzione; palestinesi ed israeliani si sono uniti in una lotta popolare non-violenta per difendere la terra e per fermare gli insediamenti.

Ora, dopo 4 anni di resistenza popolare continuata a fronte della incessante oppressione militare, delle violenze e degli arresti, siamo uniti in una manifestazione più numerosa del solito, e diciamo alle forze di occupazione:

No al muro, no agli insediamenti ed all'occupazione!
Sì alla condivisione, alla pace, alla libertà ed all'uguaglianza!

Manifestazione a Ma'sara, venerdì 22 ottobre alle 12:00

Nabi Salih

Truppe israeliane mascherate attaccano la manifestazione del venerdì; 3 giovani palestinesi arrestati

venerdì 15 ottobre 2010

Circa 60 residenti, altri palestinesi, israeliani ed internazionali hanno partecipato alla manifestazione settimanale contro la soffocante occupazione e contro l'insediamento di Halamish costruito sulle terre del villaggio. Come sempre la manifestazione è iniziata il modo pacifico passando per il villaggio, quando senza nessuna provocazione è iniziato un attacco con lacrimogeni, granate assordanti e proiettili di gomma da parte dell'esercito israeliano. I soldati hanno sparato da breve distanza e ad altezza d'uomo, su un corteo fatto in gran parte da bambini. Tale condotta criminale, che viola pesino gli stessi regolamenti militari israeliani, è durata per tutta la manifestazione, tanto da provocare parecchi feriti anche se non in maniera grave.

Dopo circa 3 ore di scontri sparsi nel villaggio è stato creato un ingorgo di auto e sono stati collocati dei blocchi di pietra per impedire il movimento dell'esercito. Quando l'esercito si è ritirato da una delle auto è uscito un uomo molto adirato con i manifestanti per aver bloccato il traffico. Si è venuti alle mani e molta gente ha cercato si separare i contendenti. Poco dopo, colui il quale aveva iniziato la rissa se ne è andato e con lui altre auto.

Verso le 15:30 c'è stato l'ultimo scontro con i soldati israeliani. E' possibile che i soldati israeliani in incognito abbiano usato un mezzo militare mascherato per aggirare la manifestazione e dare inizio all'attacco con bombe assordanti e proiettili veri per tenere lontana la gente. Hanno sequestrato e fermato tre palestinesi più un israeliano che stava videoregistrando l'attacco.

Poi sono arrivati reparti dell'esercito regolare che si sono uniti a quelli mascherati per prelevare gli arrestati e per continuare l'offensiva contro ciò che restava della manifestazione. In questa occasione si è rivisto l'uso da parte dell'esercito del cannone che spara 20 lacrimogeni per volta, dando luogo ad una sorta di criminale operazione repressiva di punizione collettiva contro l'intero villaggio.

L'arresto dei manifestanti palestinesi diventerà un fermo prolungato senza accuse o basato su arbitrarie procedure militari. Come al solito l'israeliano è stato liberato dopo alcune ore, ma i 3 palestinesi sono rimasti in carcere.

Video http://www.youtube.com/watch?v=5bj9xUfkIf4

Sheikh Jarrah

Video del 15.10.10 http://www.youtube.com/watch?v=CN0LXHw7Y1o&feature=feedu

SALVIAMO UMM HAROUN! (il nuovo isolato soggetto agli sgomberi "per legge").

I residenti di Umm Haroun sono in pericolo di essere sgomberati dalle loro case.

Manifestazione venerdì 8 ottobre alle 15 a Umm Haroun
Partenza dai giardini pubblici di Sheikh Jarrah, sulla strada per Nablus vicino alla American Colony

Solidarietà con Sheikh Jarrah

I residenti di "Umm Haroun" a Sheikh Jarrah sono minacciati da un'ordinanza esecutiva di sgombero!

Rappresentati dei coloni hanno annunciato che lo sgombero avrà presto inizio, nel mese di novembre!

Ora è tempo di protestare, di unirci, di essere solidali!

Dobbiamo unirci tutti quanti contro le forze usate dai coloni per ottenere questa espulsione. Uniamoci in una disobbedienza civile e non violenta e non faremo passare questa espulsione!

Corteo e veglia a Umm-Haroun, Sheikh Jarrah
Partenza alle 14:00 dalla porta di Damasco, per una protesta con veglia nei giardini di Sheikh Jarrah, con inizio alle 15:00.

Walaja

Intorno al villaggio di Al-Walaja, a sud-ovest di Gerusalemme, la barriera della separazione -per lo più in muro di cemento - sta per essere completata e circonderà il villaggio da ogni lato, lo taglierà fuori dai terreni circostanti che verranno così sequestrati. Oltre tutto provocherà un grave danno all'ambiente e ad un paesaggio naturale ed agricolo alquanto unico.

Da alcuni mesi è in corso una lotta popolare non-violenta del villaggio contro il muro, fatta di manifestazioni settimanali, di azioni dirette contro la costruzione. La gente del villaggio si è appellata alla corte suprema per chiedere di modificare il percorso del muro. La Society for the Protection of Nature in Israel (SNPI - Società per la protezione della natura) ha sottoscritto questo appello. La corte si è rifiutata di emettere un'ordinanza temporanea di sospensione dei lavori, finché l'appello non viene formalizzato, tra tante difficoltà. Dopo le festività ebraiche ci sarà un'udienza sulla risposta dello Stato all'appello, ma non si conosce la data.

In quell'occasione faremo una manifestazione per sostenere l'appello del villaggio alla corte suprema.

I dettagli saranno diffusi quando sapremo la data certa.

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali