Lotte unitarie di fine estate

28.09.10

 

Durante la settimana gli Anarchici Contro il Muro di Tel Aviv hanno dato supporto alla coalizione di Sheikh Jarrah sia a Gerusalemme est per i quartieri occupati di Sheikh Jarrah e Silwan sia a sostegno dei Beduini di Araqeeb nel sud di Israele. Scontri con le forze di Stato israeliane anche nella stessa Sheikh Jarrah. Con la ripartenza delle manifestazioni del venerdì a Sheikh Jarrah, circa 200 persone vi hanno partecipato e la maggior parte di noi ha marciato anche in direzione della parte ovest del quartiere che è oggetto di tentativi di sgombero da parte dei coloni con la "benedizione" dell'Alta corte di "giustizia" israeliana.

Al-Araqeeb

Varie attività nel corso della settimana.

Beit Ummar

Manifestazione contro l'occupazione israeliana e contro il furto della terra da parte dell'insediamento coloniale illegale di Karmei Tzur. Il corteo ha manifestato anche contro Rami Levy, una catena di supermercati israeliana che vende prodotti dei coloni ed ha commemorato il 28° anniversario del massacro di palestinesi nei campi profughi di Sabra e Shatila vicino Beirut. Gli attivisti hanno manifestato solidarietà con i residenti di Silwan, il quartiere di Gerusalemme Est, dove un uomo è stato ucciso da una guardia della sicurezza mercoledì scorso, ed infine solidarietà con i prigionieri politici, in particolare il 17enne Yousef Abu Maria di Beir Ummar, il quale è in precarie condizioni di salute.

Alla manifestazione hanno partecipato circa 60 palestinesi con 15 attivisti internazionali ed israeliani. Partita alle 13, la manifestazione ha attraversato le terre palestinesi in direzione dell'insediamento coloniale illegale. Sulla strada c'erano i soldati che hanno minacciato di arrestare chiunque superasse una corda messa in terra. Alcuni giovani ci hanno provato ed a quel punto i soldati hanno sparato lacrimogeni e granate assordanti su tutti i manifestanti ad altezza d'uomo, in violazione degli stessi regolamenti dell'esercito israeliano.

I manifestanti hanno bruciato simbolicamente scatoloni che rappresentavano i prodotti dell'insediamento coloniale di Karmei Tzur. I soldati hanno tentato di arrestare un attivista palestinese, ma un internazionale è riuscito a fargli scudo. Lo stavano picchiando così forte che aveva perso conoscenza ed a quel punto l'attivista francese Bruno de Ginestet-Puivert è intervenuto ed è stato arrestato con l'accusa di aver aggredito un ufficiale. Testimoni oculari hanno dichiarato che si tratta di una falsità e che Ginestet-Puivert è stato preso arbitrariamente. Arrestato anche un fotografo della Associated Press, ma rilasciato prima della fine della manifestazione.

Bil'in

Meno di 15 internazionali ed altrettanti israeliani si sono uniti alla manifestazione palestinese contro il furto della terra, contro il muro e gli altri mali dell'occupazione. I soldati si sono posizionati al di qua del muro nel villaggio, ma non hanno impedito al corteo di procedere verso di loro con slogan ed invito ad andarsene. Due contadini palestinesi, un uomo ed una donna, hanno chiesto di poter passare per andare sulle loro terre, ma sono stati fisicamente bloccati. Gli organizzatori hanno tenuto più o meno a bada i giovani, e gli stessi soldati sorprendentemente non hanno approfittato della prima pietra scagliata come scusa per aprire il fuoco. Ma quando la manifestazione era pronta a sciogliersi, i giovani ed i soldati no hanno più trattenuto la loro animosità ed hanno deciso di alzare lo scontro a colpi di pietre e di gas. I giovani sono riusciti a colpire 3 giornalisti, di cui uno alla testa. Poi le cose sono andate peggio ed Ashraf Khatib è stato colpito al polpaccio da un proiettile calibro 0.22, peraltro bandito dall'uso in caso di manifestazioni di massa.

In questa manifestazione si è avuta di nuovo chiara l'espressione di coloro che non sono d'accordo con la lotta unitaria non-violenta. Tre giovani si sono messi in coda al corteo non-violento che stava di fronte alla linea dei soldati. Questi giovani avevano nelle loro mani delle pietre da lanciare al segnale convenuto. Quando gli abbiamo fatto notare che c'erano soldati vicini ma non davanti al corteo, essi non ne hanno tenuto conto.

Al segnale dato da un attempato chaperon che stava con i manifestanti non-violenti, uno dei tre giovani ha colpito un soldato con un sasso per poi scappare insieme agli altri, lasciando i manifestanti a subire i colpi dei soldati come al solito.

(Per anni, i giovani che non erano contenti delle manifestazioni non-violente ma che rispettavano quelli che le facevano, sono stati soliti scontrarsi con i soldati a lanci di pietre nei pressi di una porzione del muro distante almeno 200 metri dal luogo della manifestazione).

http://www.popularstruggle.org/content/demonstrations-met-live-ammunition-across-west-bank

Hebron/Al-Khalil

Sabato 25 settembre 2010:

Un corteo meno nutrito del solito, composto da circa 30 palestinesi residenti di Hebron e dai loro sostenitori - tra cui molti ragazzini del quartiere sotto segregazione israeliana di al-Sheikh - portava cartelli, tamburi e scandiva slogan contro l'occupazione e contro l'unico insediamento ebreo ad Hebron. Il corteo è stato presto fermato dai soldati israeliani prima ancora del cancello che blocca Shuhada Street. Sebbene la manifestazione sia rimasta tranquilla e pacifica, i soldati hanno iniziato a spingere i manifestanti. Questi si sono allora spostati su un punto considerato "sicuro" dai soldati ad una dozzina di metri dal cancello di Shuhada. Come nelle altre manifestazioni, poco dopo i manifestanti si sono infilati nei vicoli del centro storico. I coloni ebrei hanno buttato acqua su di loro e sul mercato palestinese mentre il corteo passava sotto le loro case. Lanciati all'inseguimento, i soldati sono venuti di nuovo a contatto fisico con i manifestanti, ormai lontani dai coloni. Senza nessuna giustificazione né alcuna considerazione per i molti ragazzini presenti, i soldati hanno lanciato alcune bombe assordanti sul corteo che andava verso la sua conclusione.

Al-Ma'sara

I manifestanti bruciano prodotti dell'insediamento di al-Ma'sara

Venerdì 24 settembre ad al-Ma'sara nella Cisgiordania meridionale, circa 15 residenti del villaggio con altrettanti israeliani ed attivisti internazionali hanno dato inizio alla manifestazione dopo la preghiera di mezzogiorno. Tutti insieme marciato verso l'ingresso di al-Ma'sara, dove sono stati bloccati da una dozzina di soldati israeliani e di poliziotti di confine con 3 jeep dell'esercito. I manifestanti indossavano t-shirts con scritto "Boicottiamo Rami Levi, boicottiamo gli insediamenti" e portavano scatoloni che simbolizzavano i prodotti dell'insediamento dei coloni ebrei.

Quando i manifestanti hanno iniziato a bruciare gli scatoloni, le forze israeliane hanno lanciato bombe assordanti e gas lacrimogeno sulla folla. Sono state le stese bombe acustiche ad incendiare gli scatoloni, dopo di che i manifestanti se ne sono andati. Il tutto è durato circa 20 minuti.

Nabi Salih

La manifestazione settimanale ad An-Nabi Salih è stata ancora una volta repressa violentemente dalle forze armate israeliane. I manifestanti erano circa 100, compresi attivisti israeliani ed internazionali.

La manifestazione è iniziata abbastanza presto, proprio dopo la preghiera di mezzogiorno, tanto che i soldati israeliani non erano ancora schierati . Grazie a ciò, la maggior parte degli abitanti del villaggio è riuscita a guadagnare metri sulla strada principale del villaggio, che dovrebbe essere di regola aperta. Alcuni manifestanti sono riusciti a raggiungere il luogo obiettivo della manifestazione, cioè la fonte naturale che dà acqua al villaggio e di cui si sono impadroniti i coloni dell'insediamento illegale di Halamish.

Poco dopo i soldati hanno bloccato il pezzo di strada rimasto ed allora molti ragazzini hanno iniziato a lanciare pietre sulle jeep militari armate in un gesto simbolico di resistenza contro le continue invasioni del villaggio da parte dell'esercito israeliano e contro la crescente violenza dei militari verso gli abitanti.

A bordo delle loro 5 o 6 jeep i soldati sono entrati nel villaggio ed hanno iniziato a lanciare lacrimogeni e granate assordanti direttamente contro i ragazzini, sono stati sparati anche parecchi proiettili metallici ricoperti di gomma sia in aria sia ad altezza d'uomo. Molti testimoni hanno detto che i soldati usavano proiettili veri calibro 0.22, sia sparando in aria che sui ragazzini, in gran parte sotto I 13 anni di età.

La manifestazione è stata sospesa per un po' mentre le jeep si ritiravano, ma poi sono ritornate dopo mezz'ora, posizionandosi ai 3 ingressi principali del villaggio, ricominciando a sparare su ogni ragazzino con un sasso in mano.

E' andata avanti così per parecchie ore, per cui la manifestazione è finite intorno alle 18.00, quando finalmente i soldati si sono ritirati dal villaggio. Un attivista israeliano è stato fermato alle 14.00, ma è stato rilasciato prima della fine della manifestazione. Nessuno è stato ferito seriamente, sebbene molti ragazzini mostravano delle brutte abrasioni causate dalle armi usate dai soldati. Molti manifestanti hanno sofferto per le eccessive inalazioni di gas lacrimogeno.

Ni'ilin

Venerdì 24 settembre. Circa 50 manifestanti hanno marciato dal villaggio verso il muro, dove sono stati subito attaccati dai soldati a colpi di lacrimogeni e di proiettili veri. I soldati sono usciti dal muro per inseguire i manifestanti fino alla periferia del villaggio. Ma il gran caldo li ha fatti desistere, per cui dopo mezz'ora se ne sono ritornati al di là del muro, mentre i manifestanti cantavano vittoria nel centro del villaggio.

Sheikh Jarrah

In aggiunta alle attività della settimana, circa 200 manifestanti hanno partecipato anche al rilancio delle manifestazioni del venerdì a Sheikh Jarrah.

Vi erano, come al solito, persone arrivate da Tel Aviv e non solo, che venivano da altre manifestazioni unitarie in altre località a cui avevano partecipato.

Come nelle altre manifestazioni, a metà circa, il corteo si è diretto verso il posto dove i coloni hanno sgomberato e sostituito con la forza le famiglie palestinesi che vi abitavano.

http://www.youtube.com/watch?v=teDol_n6t3c

Silwan

Il personale della sicurezza dei coloni ha ucciso Samir Solhan a Silwan, sono seguiti disordini.
http://www.indybay.org/newsitems/2010/09/22/18659462.php

Scontri a Silwan http://www.youtube.com/watch?v=GDhg7Q_fPBE

Wad Rahal

I lavori agricoli del giovedì pomeriggio hanno sostituito le manifestazioni del venerdì a causa delle minacce dei coloni. I lavori continuano nonostante i maltrattamenti da parte dei coloni e delle forze di Stato israeliane.

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali