La lotta unitaria non è più una "novità" e si espande in altre località

16.08.10

 

Sette anni di lotta unitaria persistente e dilagante da parte degli attivisti di base della comunità palestinese e degli israeliani di Anarchici Contro il Muro, hanno cambiato la percezione dei media palestinesi ed israeliani da ciò che appariva una sorta di curioso fenomeno ad un fatto ovvio. A ciò si deve il coinvolgimento della sinistra radicale israeliana, troppo tiepida quando gli anarchici contro il muro iniziarono, ed ora assai presente con l'espandersi e l'intensificarsi della lotte. Lo Stato israeliano, che in passato ha tanto investito nel reprimere la lotta unitaria, appare rassegnato - ed ancor di più dopo lo scandalo della flotilla di Gaza che ha aumentato enormemente gli arrivi degli attivisti internazionali per partecipare alle lotte unitarie.

Al-Araqeeb

Crescono le possibilità di altre demolizioni di case a Al-Araqeeb. Il 10 agosto, alle 05:00 del mattino, le forze di Stato israeliane hanno distrutto il villaggio per la terza volta.

Video della distruzione di Al-Araqeeb nel Negev:
http://www.youtube.com/watch?v=d2bCIspDbHs
http://www.youtube.com/watch?v=FJJVWmBcDjU
http://www.youtube.com/watch?v=xzpKvEjQEMY
http://www.youtube.com/watch?v=Rud19ytcPS8

Manifestazione e demolizione del 09/10.08.10:
http://regardeavue.com/israel-demolition-du-village-bedouin-al-arakib/

"Siamo tutti Al-Araqeeb

Mentre lo Sheikh Sayah e due dei suoi figli sono in attesa dell'udienza al tribunale di Be'er Sheva per l'appello contro la richiesta del governo di negare loro l'accesso al loro villaggio di Al-Araqeeb.

Il comitato del villaggio di Al-Araqeeb e le organizzazioni che si battono per il riconoscimento e la giustizia indicono una manifestazione di protesta contro le ripetute demolizioni delle case - siamo già alla terza volta - del villaggio beduino non riconosciuto di Al-Araqeeb.

Lunedì 16 agosto 2010 alle 17.00 all'incrocio tra Lehavim/ Rahat

Fermare le politiche di demolizione ed espulsione!
Dare il via al riconoscimento dei villaggi e dei diritti alla terra!
Far partire le politiche di giustizia ed uguaglianza!"

Bil'in

Una ventina di israeliani di Anarchici Contro il Muro si sono uniti a 4 internazionali, alla gente del villaggio e ad un contingente da Ramalla per la manifestazione del venerdì. Nonostante l'estate ed il periodo di Ramadan, il corteo era vivo come sempre.

I cambiamenti nella strategia di repressione si sono visti a Bil'in con le strade lasciate libere, nessun manifestante arrestato in giro anche se non obbediva all'ordinanza di zona militare chiusa. I soldati si sono limitati a bloccare la strada che porta al cancello del muro ad una distanza di 100 metri. Moderato persino il consueto uso di gas lacrimogeni.

Hebron/Al-Khalil

Il 10 agosto l'esercito israeliano ha sgomberato con la forza i proprietari di tre negozi davanti Bab Al-Baladiyah a Hebron, sigillando le porte dei negozi di modo che i proprietari non potessero più aprire. L'unica ragione concepibile per queste chiusure è una rappresaglia per la protesta non-violenta al 100% che il gruppo dei Giovani contro gli insediamenti tiene ogni settimana di fronte a Bab Al-Balidiyah per protestare contro le condizioni di apartheid imposte a Hebron dall'esercito israeliano.

Parecchi attivisti sono stati arrestati per essersi rifiutati di spostarsi dai negozi, e due di loro, Badia Dwaik e Tamer Al-Atrash, sono stati tenuti per 3 giorni in un carcere militare. La Gioventù Contro gli Insediamenti chiede aiuto e sostegno economico.

http://www.youthagainstsettlements.org/

Sabato 14 agosto, dopo una settimana di misure punitive collettive a seguito della manifestazione di sabato scorso, vi è stata un'altra aggressione militare al corteo. Questa volta le porte di Shuhada Street sono state chiuse ad ogni movimento di civili. Di conseguenza il blocco dei manifestanti è risultato più efficace, tra canti, slogan e rulli di tamburi davanti ai soldati. Dopo alcuni minuti l'esercito ha dichiarato illegale la manifestazione ed ha minacciato arresti, per poi lanciarsi all'attacco dei manifestanti non-violenti arrestando 2 israeliani e 3 internazionali. Uno degli internazionali è rimasto dentro per una notte con l'accusa di aggressione e gli altri sono stati rilasciati dopo poche ore con 15 giorni di restrizioni.

5 arrestati a Hebron Sabato 14 agosto - 2 Israeliani e 3 internazionali accusati di raduno illegale, aggressione ad un poliziotto nelle sue funzioni, e per gli israeliani un'accusa pure di presunta violazione di accesso all'area A. I manifestanti dicono che settimana dopo settimana si inaspriscono le misure contro di loro con limitazioni alla libertà di movimento ed uso di violenze fisiche.

Ore 22:00 - "4 di noi sono stati rilasciati con 15 giorni di interdizione dalla zona di Hebron. Solo un ragazzo internazionale è ancora dentro con l'accusa di aggressione ad un soldato."

Ma'sara

A causa del grande caldo e dell'inizio del Ramadan, la manifestazione settimanale di Ma'sara è stata partecipata da solo 13 palestinesi più 2 israeliani. A cui però si sono uniti più di 60 attivisti internazionali.

I manifestanti hanno marciato dal centro del villaggio verso le terre confiscate al di là del muro, fino ad incontrare i soldati che bloccavano la strada. Hanno dichiarato tutta l'area zona militare chiusa ed i manifestanti hanno risposto che invece era zona palestinese liberata. Dopo 20 minuti di comizi e slogan, i soldati hanno caricato con granate assordanti costringendo i manifestanti a fare un passo indietro. Poi i soldati hanno preso le jeep e se ne sono andati, lasciando proseguire la manifestazione che conseguiva così una piccola vittoria. Manifestazione finita e ritorno al villaggio.

An-Nabi Salih

Nella manifestazione di venerdì 13 agosto, i soldati hanno fatto uso di lacrimogeni sparando direttamente sui manifestanti per poi inseguirli fino al villaggio, come dice Mohamed Al Tamimi, un organizzatore locale.

Video di venerdì 13 agosto su http://www.youtube.com/watch?v=Os6NFS03mas

Ni'ilin

A Ni'ilin, venerdì 13 agosto, i manifestanti hanno raggiunto il cancello del muro prima che i soldati attaccassero con lacrimogeni e bombe assordanti. In base a fonti locali, le truppe hanno picchiato alcuni manifestanti dopo averli inseguiti fino al villaggio. I soldati hanno inseguito i manifestanti e lanciato su di loro lacrimogeni. Sono iniziati gli scontri, dato che i manifestanti hanno risposto alla violenza dell'esercito lanciando pietre.

Sheikh Jarrah

A causa dell'inizio del Ramadan, ed al fine di evitare ai manifestanti la sofferenza della calura pomeridiana, la manifestazione di protesta a Sheikh Jarrah ed i presidi di solidarietà si faranno di sabato sera per tutto il mese prossimo!

Veglia di protesta a Sheikh Jarrah
Sabato 14 agosto alle 20:30, in Ben Affan street
info: justjerusalem@gmail.com

Tel Aviv

Manifestazione contro la deportazione di 400 bambini figli di lavoratori stranieri e delle loro famiglie...
Sabato 14 agosto alle 17, raduno tra viale Rothschild e Mazeh street con corteo in direzione Ben-Zion blvd. e Gan Meir. I media hanno parlato di 2.000 manifestanti.

Wad Rahal

Giovedì 12 agosto alle 16.30 iniziativa di aiuto per lavori agricoli nel villaggio.

Walaja

"Il villaggio di al-Walaja - a sud di Gerusalemme/Nord di Betlemme - sta vivendo un momento di picco della sua lotta contro la barriera della separazione.
http://www.kibush.co.il/show_file.asp?num=41469
(...)

Venerdì 13 agosto, ore 13:

100 persone compresi abitanti del villaggio di tutte le età si sono radunati nel villaggio alle 13:00 e dopo la fine della preghiera di mezzogiorno hanno marciato verso il muro di cemento, costruito 2 settimane fa a 5 metri dalle case del villaggio, al ritmo di una consistente band di percussioni che accompagnava slogan come "1-2-3-4 occupazione 5-6-7-8 basta al furto basta all'odio", "Il muro cadrà", etc. Il corteo si è mosso lungo il muro in direzione dell'ingresso del villaggio. Dall'altra parte della strada il cancello dell'insediamento di Har-Gilo e 40 soldati tra le due linee. Il corteo si è fermato a 70 metri dall'insediamento e dai soldati, proseguendo con slogan e tamburi. Dopo 15 minuti un ufficiale si è avvicinato per chiedere che il corteo si disperdesse e poi ha arrestato Ali, un organizzatore del villaggio che stava facendo speakeraggio, i soldati hanno iniziato a sparare bombe assordanti in mezzo alla folla e lacrimogeni intorno a tutto il villaggio e nelle case, i bambini - che sempre più spesso parlano del terrore che hanno verso l'esercito - correvano in preda al panico per i ricordi traumatici e per le brutte storie vissute che ritornano in mente.

I soldati hanno iniziato a spingere la folla in modo aggressivo e quando alcune persone hanno reagito è scoppiato il parapiglia: i soldati hanno iniziato a menare calci ed hanno inseguito un uomo fino a casa sua tirandogli addosso un grosso masso per fermarlo.

Hanno circondato la casa senza far passare nessuno, hanno allontanato aggressivamente i familiari ed hanno preso il giovane per identificarlo ed accusarlo di aggressione ai soldati.

I soldati hanno continuato a sparare bombe assordanti e lacrimogeni anche dopo che la folla si era dispersa, entrando nel villaggio per un'ora. In nessun momento ci è stata una reazione violenta né lancio di pietre da parte dei manifestanti.

Video qui: http://www.youtube.com/watch?v=TnxkUD9LGJo
Foto (le ultime 6): http://www.flickr.com/photos/activestills/sets/72157602013963483/with/1453329309/

Due palestinesi violentemente arrestati, uno di loro in casa durante una manifestazione non-violenta ad al-Walaja sotto il lancio di granate assordanti, lacrimogeni e violenze fisiche da parte dei soldati, compreso il lancio di rocce. I due sono stati rilasciati alle 19:00 senza restrizioni.

Video di Nissim Mossek http://www.youtube.com/watch?v=IU8S0wYcS8A

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali