La lotta unitaria prosegue di fronte all'ambiguità delle autorità

27.07.10

 

Questa settimana abbiamo avuto modo di sperimentare ancora una volta l'ambiguità nei confronti della lotta unitaria da parte delle autorità, sia quella israeliana che palestinese. A Ni'ilin, gli attivisti della lotta popolare di tendenza Hamas sono stati fermati per essere interrogati a Ramalla. A Beit Jala l'intero comitato popolare è stato arrestato dall'autorità palestinese (voci dicono per anticipare una minaccia da parte dell'autorità israeliana). Nelle manifestazioni nei diversi villaggi, gli arresti di attivisti sono stati ridotti al minimo. Non c'è stata nessuna provocazione fuori dai villaggi verso gli attivisti che si recavano alle manifestazioni. Uno degli effetti della flotilla di Gaza è stata un'ondata di attivisti internazionali che è giunta per partecipare alle manifestazioni settimanali.

Beit Ummar

La manifestazione settimanale di Beit Ummar si è svolta sabato 24 luglio sui terreni di Beit Ummar vicino all'insediamento coloniale di Karmei Tzur. Sebbene questo insediamento sia circondato da un recinto e sebbene non vi sia stato nessun tentativo per romperlo, i soldati erano proprio lì ad aspettare i manifestanti, a voler dimostrare che quella recinzione che guarda verso Beit Ummar comprende proprio le terre tolte ai coltivatori palestinesi, su cui avanzano le costruzioni dell'insediamento. Si aspettava una sentenza della corte suprema per garantire ai coltivatori l'accesso alle loro terre, ma in pratica l'accesso è reso a tal punto difficile da ostacoli di carattere burocratico e di timori per la sicurezza dell'insediamento, che la coltivazione delle terre è impossibile.

Nelle recenti settimane la strategia dell'esercito è stata quella di fermare la manifestazione il più lontano possibile dall'insediamento. La motivazione potrebbe stare nel fatto che i coloni non vogliono vedere né i manifestanti né un'ordinanza di confisca delle terre esibita dai militari e spedita al consiglio cittadino di Beit Ummar. Apparentemente l'esercito sta pianificando di ampliare la recinzione intorno all'insediamento. Il che risulterebbe effettivamente in una confisca ulteriore di terreni che vanno dall'insediamento fino alle ultime case di Beit Ummar. E siccome questa case si trovano nell'area C (che è sotto amministrazione israeliana e quindi non prevede permessi edilizi per i palestinesi) il destino di queste case è altrettanto in bilico.

La manifestazione di questa settimana è stata più partecipata del solito, con molti attivisti internazionali e parecchie donne di Beit Ummar. Appena la manifestazione si è avvicinata alle terre vicino Karmei Tzur, a circa 100 metri dal recinto, c'erano almeno 40 soldati regolarmente armati ed unità della polizia di confine. Il comandante militare un certo Amit e quello della polizia di frontiera un certo Yusef. I soldati hanno sparato un grande numero di granate assordanti da breve distanza ed in certi casi direttamente sui manifestanti, dando luogo a momenti di grande pericolo in coincidenza con le esplosioni continue. Un manifestante americano è stato colpito alla testa da una granata ma ha evitato l'esplosione e quindi non è stato seriamente ferito. Apparentemente altre unità militari hanno sparato talmente tante granate, come a Ma'sara il giorno prima, sollevando negli attivisti la domanda se le granate fossero a saldo.

Video del 24.07.10: http://www.youtube.com/watch?v=9Nisbw6Uf6w

Beit Jala

In seguito alla lotta persistente, persino l'Alta Corte di "giustizia" israeliana è intervenuta ed ha emesso un'ordinanza per chiedere allo Stato perchè non esegue la sentenza che regola l'attuale percorso del recinto che distrugge le terre del villaggio.

Bil'in

Otre 80 internazionali e circa 30 israeliani si sono uniti ai residenti di Bil'in e ad altri palestinesi per la manifestazione settimanale contro l'occupazione, il furto della terra, il terrorismo di Stato. Il corteo festoso si è brutalmente interrotto davanti al recinto quando l'esercito ha iniziato a sparare lacrimogeni appena due minuti dopo l'arrivo della manifestazione. Quindi le solite scene di manifestanti che scappano tra le nuvole di gas mentre i giovani tengono impegnati i soldati con le fionde. Una manifestante, la parlamentare europea Luisa Morgantini non è riuscita a fuggire ed è stata presa dai soldati. Alcuni manifestanti si sono avvicinati per chiederne il rilascio, col risultato che la Morgantini è stata liberata, ma al suo posto l'esercito ha arrestato l'attivista israeliano Kobi Snitz, tanto per non restare a mani vuote.

Video di Khatib - http://www.youtube.com/watch?v=57UKBbztPtE
http://awalls.org/files/images/1bilin.preview.jpg

Hebron (Al-Khalil)

6 arrestati, incluso un palestinese, durante la manifestazione settimanale per aprire Shuhada Street - video di Fil Kaler: http://www.youtube.com/watch?v=kaqBvwLcQ6Y

Circa 100 palestinesi con sostenitori internazionali ed israeliani si sono radunati vicino ai cancelli controllati dai soldati davanti a Shuhada Street per la manifestazione settimanale a Hebron. Dopo slogan e comizi contro l'occupazione e gli insediamenti e per la libertà di movimento a Hebron, i manifestanti si sono diretti verso la città vecchia, bloccati dai soldati israeliani, che hanno attaccato violentemente il corteo riuscendo nella confusione ad arrestare 4 internazionali ed 1 israeliano. Di fronte a tanta determinazione da parte dei soldati, i manifestanti si sono seduti per terra di fronte ai soldati. Poco dopo la manifestazione è finita ed i manifestanti si sono allontanati, sempre seguiti dai soldati, che ad un certo punto hanno sparato una bomba assordante.

Gli arrestati sono stati interrogati nella stazione di polizia di Kiryat Arba, dove attivisti palestinesi ed internazionali hanno manifestato per chiederne il rilascio senza condizioni. Nel corso di questa manifestazione un palestinese è stato arrestato.

Hebron sud

I coloni ed i militari negano sistematicamente ai residenti delle colline a sud di Hebron l'accesso alle loro cisterne d'acqua. Nella ultime settimane, i coloni di Susya e di Mitzpe Yair hanno cercato in varie occasioni di impedire che i residenti di Al-Tawamin prelevassero acqua dalle cisterne. L'esercito, in base ad una sentenza della magistratura, ha permesso che si pompasse acqua, nonostante le infondate lamentele dei coloni i quali sostengono che le fonti si trovano su loro proprietà private. La nostra presenza ha assicurato che l'esercito non fermasse l'accesso alle fonti (come accadeva in passato).

Questo sabato ci incontreremo di nuovo con i residenti palestinesi delle colline di Hebron per pompare altra acqua dalle loro cisterne e per affermare il loro diritto all'acqua.

Ma'sara

La manifestazione di venerdì 24 luglio è stata insolitamente partecipata con un'ampia presenza di attivisti internazionali. I manifestanti hanno marciato verso le terre del villaggio, chiedendo la liberazione della Palestina e condannando l'occupazione militare israeliana. C'era un gruppo di suonatori di tamburo. Alla fine del corteo suonava una banda basca.

Quando siamo giunti alla periferia del villaggio abbiamo deviato per evitare l'esercito che bloccava la strada principale. I soldati si sono precipitati verso di noi e ci hanno attaccato con lacrimogeni e granate assordanti senza alcun preavviso. Un'attivista internazionale è stata ferita all'orecchio e ricoverata in ospedale. Molti manifestanti hanno sofferto per le inalazioni di gas. Dopo il caos iniziale creato dall'attacco a sorpresa da parte dell'esercito, un piccolo gruppo di manifestanti si è ricompattato all'ingresso del villaggio. Si sono seduti per terra per protestare contro la violenza dell'esercito, continuando a cantare, a scandire slogan ed a suonare percussioni. Ci sono stati comizi in inglese ed arabo e poi la manifestazione si è conclusa sempre cantando, scandendo slogan e suonando.

Nabi Salih

Video di David Reeb di venerdì 23.07.10 su: http://www.youtube.com/watch?v=yaD6rZ5is3U

Ni'ilin

Manifestazione più breve e meno partecipata del solito.

Silwan (Gerusalemme)

Spazzatura contro la stazione di polizia http://www.youtube.com/watch?v=IeuvJiKvt8g

Sheikh Jarrah

Come al solito, alcune centinaia di persone si sono radunati nel centro del quartiere comprese alcune dozzine di israeliani da Tel Aviv ed altri che erano già stati alle manifestazioni di mezzogiorno in altre località. Un contingente è arrivato dopo aver attraversato in corteo la porta della città vecchia. Dopo poco, la maggior parte dei manifestanti si è mossa verso le case confiscate ma l'accesso è stato bloccato dalle forze di Stato.

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali