La lotta unitaria continua e la sinistra radicale israeliana fa suo lo stile di lotta degli Anarchici Contro il Muro

12.07.10

 

Beit Jala, Beit Ummar, Bil'in, Dahamash, Hebron e la sua regione sud, Ma'sara, Nabi Salih, Ni'ilin, Sheikh Jarrah, Wad Rahal, Walaja

Sono 12 ora le località che esprimono regolarmente la lotta unitaria e in almeno 6 posti l'obiettivo non è solo il muro della separazione. Beit Jala, Beit Ummar, Bil'in, Dahamash, Hebron e la sua zona sud, Ma'sara, Nabi Salih, Ni'ilin, Sheikh Jarrah, Wad Rahal, Walaja... Le forze di Stato provocano gli attivisti israeliani e quelli internazionali lungo i percorsi che conducono al raduno per le lotte unitarie, ma invano data l'attenzione dei media e l'esposizione pubblica dell'esercito. Pure le provocazioni contro i palestinesi ed altri partecipanti alle manifestazioni sono inconsistenti anche se i comandanti in campo hanno le mani libere. Da qualche tempo c'è una crescente copertura mediatica che sbugiarda i reports dei media ufficiali israeliani.

BEIT JALA (vicino Betlemme)

Domenica 11 luglio 2010, un gruppo di palestinesi, internazionali ed israeliani ha manifestato contro la costruzione del muro a Beit Jala. I soldati israeliani hanno bloccato il corteo chiudendo la strada col filo spinato. Dopo pochi minuti i soldati hanno sparato granate contundenti sulla folla senza nessuna ragione apparente. C'erano soldati anche sui tetti degli edifici. Sei manifestanti sono stati feriti.

Video di Israel Puterman di domenica 11.07.10:
http://www.youtube.com/watch?v=Gy24OSgwhYE

BEIT UMMAR

1 arrestato, 3 feriti a Beit Ummar durante la manifestazione del 10 luglio 2010 dedicata al Tribunale Internazionale di Giustizia

Sabato 10 luglio, circa 50 Palestinesi, internazionali ed attivisti Israeliani hanno marciato verso il recinto dell'insediamento coloniale di Karmei Tsur per la manifestazione settimanale contro gli insediamenti illegali e contro la confisca incessante delle terre palestinesi funzionale all'ampliamento coloniale ed alla barriera dell'annessione. Questa settimana i partecipanti hanno deciso di radunarsi davanti alla Corte Internazionale di Giustizia in onore del 6° anniversario della sentenza che aveva dichiarato illegale il muro dell'annessione. Il gruppo si è avvicinato all'insediamento ed ha messo in scena un processo con tanto di testimoni e di pubblico ministero, condannando la confisca delle terre, chiedendo riparazioni per le terre e per le vite perdute, come pure per le ferite inferte agli attivisti internazionali durante le manifestazioni pacifiche, chiedendo la fine della costruzione di strutture illegali funzionali all'occupazione. Quasi subito, comunque, i soldati di guardia hanno dichiarato l'area zona militare chiusa, dando 2 minuti di tempo per disperdere la manifestazione. I residenti locali hanno insistito sul loro diritto di rimanere indisturbati sulla terra di loro proprietà. Quando un attivista israeliano ha cercato di ragionare con i soldati, è stato arrestato. E' stato bendato e tenuto in una jeep prima di essere portato alla stazione di polizia dell'insediamento di Kiryat Arba; è stato rilasciato in serata.

I militari hanno poi attaccato con violenza la folla, respingendola verso le case di Beit Ummar ed accompagnandola con granate assordanti e lacrimogeni. Le granate assordanti sono state lanciate deliberatamente per poter cadere ed esplodere vicino alla gente, per cui un ragazzo di 12 anni è stato ferito alla testa, e con lui un giornalista ed un altro adolescente. Tutti e 3 sono stati portati in ambulanza per essere medicati.

BIL'IN

21 Israeliani e ben oltre 50 internazionali si sono uniti agli abitanti di Bil'in e ad una delegazione dei campi profughi di Jenin per la manifestazione settimanale contro le violazioni israeliane della legislazione internazionale e contro tutti i mali dell'occupazione. I manifestanti portavano cappellini per commemorare la sentenza contro il muro emessa 6 anni fa dalla Corte Internazionale dell'Aja, mentre marciavano entusiasticamente sotto una gigantesca "bilancia dell'ingiustizia" dedicata ad Israele ed a tutto il resto del mondo. L'esercito, apparentemente preoccupato per la numerosa presenza di attivisti internazionali, ha aspettato un po' prima di bombardare i manifestanti con lacrimogeni e procedere all'invasione del villaggio. I giovani, come al solito, hanno fatto un buon lavoro rallentando l'avanzata dei soldati con lanci di pietre e rilanci di granate non esplose per garantire al corteo una ritirata sicura, ma un paio di israeliani lenti nella corsa tra le nuvole di gas, sono stati arrestati. Allora i giovani hanno proseguito a lungo con abnegazione nella loro azione per disperdere i sionisti, nonostante la grande quantità di gas, i cespugli in fiamme ed un caldo insopportabile. Sulla via del ritorno abbiamo potuto constatare con favore il nuovo percorso del muro secondo la sentenza dell'Alta Corte di (in)Giustizia israeliana, ma non l'applicazione del verdetto della Corte Internazionale dell'Aja.

Come al solito, la maggior parte degli Anarchici Contro il Muro presenti si è poi spostata a Sheikh Jarrah per un secondo "show". E come al solito i compagni israeliani arrestati sono stati interrogati nella stazione di polizia di Yad Binyamin nella regione occupata a nord-est di Gerusalemme, per essere rilasciati alcune ore dopo con provvedimenti restrittivi ed ingiuntivi.

Video di Israel Puterman su: http://www.youtube.com/watch?v=lMq0-zmJ2bo
Video di Haitham Al Khatib su: http://www.youtube.com/v/tyfiCDY_vE8

MANIFESTAZIONE AL TRIBUNALE

Prosegue la lunga detenzione di Abedalla Abu Rahme e di Adib Abu Rahme, attivisti di Bil'in, chiusi nel campo concentramento di Ofer, con udienze a intermittenza. Questo mercoledì un'altra udienza e visita degli Anarchici Contro il Muro da Tel Aviv. Il "giudice" ha comminato ad Adib Abu Rahme un anno di prigione (già passato in carcere) ed un anno di libertà condizionata. Il pubblico ministero militare aveva chiesto 2 anni e si è appellato. Per cui Adib dovrà restare dentro fino all'appello.

DAHAMASH (Ramle-Lod)

Lunedì corteo a Ramle per protestare contro le discriminazioni pianificate e contro le minacce di demolizione delle case. All'interno delle iniziative di lotta il 9 luglio è iniziato un campeggio estivo.

HEBRON/AL-KHALIL (e dintorni)

I coloni ed i militari impediscono sistematicamente ai residenti delle colline a sud di Hebron di accedere alle loro cisterne d'acqua, in violazione della legge e delle sentenze del tribunale. In questa regione, in cui solo gli insediamenti e gli avamposti vengono riforniti di acqua regolarmente, impedire l'accesso alle cisterne durante l'estate non è che una tecnica particolarmente brutale per negare ai residenti palestinesi il soddisfacimento delle necessità fondamentali.

Sabato 10 luglio, meeting con i residenti palestinesi delle colline a sud di Hebron per organizzare l'erogazione di acqua dalle cisterne e per affermare i loro diritti fondamentali.

Possibile anche la partecipazione alla manifestazione settimanale a Hebron contro gli insediamenti ed a favore dell'apertura di Shuhada Street.

No agli insediamenti a Hebron, No alla violenza dell'esercito e dei coloni, aprire Suhada Street!

Da molti anni la città di Hebron (al-Khalil) soffre per la presenza violenta dei coloni e dei militari.

Negli ultimi mesi, le manifestazioni si fanno nella città vecchia ogni sabato, per chiedere lo smantellamento degli insediamenti e la rimozione delle restrizioni alla mobilità dei palestinesi nella città.

Le manifestazioni sono organizzate da Gioventù Contro gli insediamenti, e vengono puntualmente partecipate da attivisti internazionali ed israeliani insieme ai palestinesi.

Importante partecipare a queste manifestazioni che hanno un ruolo importante nel dare fisionomia alla lotta unitaria e non-violenta.

Sabato 10 luglio:

Circa 100 Palestinesi con internazionali ed israeliani si sono radunati vicino al cancello chiuso e vigilato dai soldati israeliani su Shuhada street, per la manifestazione che chiede l'apertura della strada. Dopo slogan e discorsi, 6 attivisti hanno danzato la loro versione di Tik Tok (la canzone di Kesha), in risposta a quella fatta diffondere dai soldati nella via segregate. Nella versione dei manifestanti, la danza finisce con l'arresto dei palestinesi presi alle spalle dagli israeliani.

Dopo la danza i manifestanti hanno proseguito per i vicoli della città vecchia, vicino alle case dei coloni. Sono stati bloccati dai soldati che hanno respinto i manifestanti non-violenti ed hanno anche cercato di arrestare invano un attivista. A causa della violenza dei soldati, i manifestanti si sono seduti per terra per un momento per poi proseguire per un'altra direzione, dove i soldati non riuscivano a fermare il corteo. Ad un certo punto i coloni hanno gettato acqua sui manifestanti nella strada del mercato. La manifestazione si è conclusa pacificamente poco dopo.

MA'SARA

Circa 50 manifestanti si sono radunati a Ma'sara questa settimana per commemorare il sesto anniversario della sentenza del Tribunale dell'Aja con cui si sanciva l'illegalità del muro dell'apartheid israeliano in Cisgiordania, in base alla legge internazionale. I manifestanti hanno costruito un muro finto ed hanno marciato attraversandolo per le vie del villaggio diretti alle terre rubate.

Fuori dal villaggio, una volta giunti sulla principale strada regionale, che serve sia I palestinesi che i coloni, i manifestanti hanno messo di traverso su una corsia il muro finto, deviando il traffico sull'altra corsia. Discorsi e canti fino a che sono comparse diverse jeep militari. I soldati hanno minacciato i manifestanti di ricorrere alla forza e di dichiarare tutta l'area zona militare chiusa, ma senza passare alle vie di fatto.

Dopo 15 minuti, la gioventù del villaggio si è messa a tirar giù pezzi del muro, spiazzando i soldati che si sono precipitati sul posto a raccogliere i detriti per portarli al di là del muro. Poi hanno iniziato a sparare lacrimogeni sul corteo che era già di ritorno al villaggio. Nessuno è stato ferito ed il ritorno a casa è stato pacifico.

Gli Anarchici Contro Il Muro hanno proseguito per Sheikh Jarrah per un secondo "show".

NABI SALIH

Martedì sera riunione per pianificare la lotta contro le restrizioni ai rifornimenti di acqua.

An-Nabi Salih: la lotta continua

Nel villaggio collinare di an-Nabi Salih circa 70 uomini, donne e bambini Palestinesi, 10 attivisti israeliani e 15 internazionali si sono radunati nella piazza principale ed hanno marciato giù per la collina suonando trombe di carta e sventolando bandiere in direzione dei soldati in attesa all'incrocio dove si svolgono in genere le manifestazioni. Avvertiti dall'esperienza dello scorso weekend, quando i soldati sono entrati nel villaggio in abiti civili per arrestare un giovane, molti giovani si sono defilati e non hanno partecipato alla manifestazione.

Dopo nemmeno 10 metri, sono partite le bombe assordanti e poi i lacrimogeni sparati ad altezza d'uomo. Sebbene tutto ciò sia contrario alle regole d'ingaggio, i lacrimogeni vengono sparati regolarmente come missili sulla folla per disperderla. Due internazionali colpiti e dispersi, un esponente del comitato popolare arrestato, pure sua moglie e suo figlio di 4 anni ma per poco tempo. Alcuni manifestanti (soprattutto donne e bambini) sono riusciti a raggiungere l'incrocio mettendosi a cantare verso i soldati. Due attivisti israeliani sono stati prelevati dalla folla e gettati su una jeep, nonostante la resistenza di attiviste rudemente scacciate dai soldati.

La manifestazione è proseguita intorno al villaggio per alcune ore, mentre i soldati e la polizia di confine a bordi di 5 jeep inseguivano i giovani nel tentativo di arrestare quelli di cui avevano le foto. Sono rimasti nel villaggio per 2 ore, dopo che lo spirito combattivo delle donne e dei bambini aveva dovuto fare i conti con la violenta tattica repressive dell'esercito, ed i giovani se ne erano andati sulle colline in un villaggio vicino. I tre arrestati sono stati liberati dopo 3 ore.

Le proteste contro il furto della terra contro l'annessione della terra palestinese da parte dell'illegale insediamento israeliano di Halamish (Neveh Tzuf) si tengono ormai da gennaio 2010 ogni venerdì. Sebbene i tribunali israeliani abbiano sancito la proprietà dei residenti di an-Nabi Salih sulle fruttifere terre agricole, quasi la metà di queste è stata recintata dai coloni che hanno anche sradicato centinaia di ulivi nel mese di gennaio.

Durante gli scontri con le forze di Stato due attivisti israeliani sono stati fermati ed accusati di crimini ridicoli, per essere poi rilasciati senza nessuna imputazione, in tempo per andare alla manifestazione di Sheikh Jarrah.

NI'ILIN

La protesta settimanale a Ni'ilin è stata caratterizzata da una presenza straordinaria di attivisti internazionali che si sono uniti ai palestinesi ed agli israeliani di sempre. La manifestazione si è diretta al cancello del muro, che era serrato. I manifestanti hanno scandito slogan anti-occupazione, ed alcuni hanno tirato pietre contro il cancello metallico, mentre i soldati guardavano dall'alto del muro. Hanno sparato i lacrimogeni e dopo due ore di manifestazione sono usciti dal muro per inseguire i manifestanti che se la sono data a gambe per evitare rischi di arresto. Nessun ferito.

Video di David Reeb su: http://www.youtube.com/watch?v=IniA8S184bg

Gli Anarchici Contro Il Muro hanno proseguito per un secondo "show" a Nabi Salih.

SHEIKH JARRAH/SILWAN

Martedì sera, manifestazione di fronte alla sede del sindaco di Gerusalemme per protestare contro uno pseudo-parco archeologico, quale pretesto per demolire case palestinesi a Silwan.

Nel corso della settimana un gruppo di avvocati di grido, tra cui il consulente giuridico ufficiale del governo, ha diffuso una lettera con cui si avverte che le azioni della polizia a Sheikh Jarrah hanno carattere discriminatorio e sono illegali e 400 manifestanti si sono presentati alla manifestazione per affermare la veridicità della lettera degli avvocati. I manifestanti hanno chiesto di poter entrare nel quartiere, cosa che è stata negata per mesi, mentre ai coloni di destra veniva concesso di manifestare nel quartiere.

I manifestanti hanno marciato in ordine perfetto, evitando la strada e tenendosi sul marciapiede, chiedendo alla polizia di rimuovere i blocchi e di farli passare. Quando hanno impattato contro la forza bruta e sono stati respinti, i manifestanti hanno alzato le mani in segno di non-violenza. Dopo quasi mezz'ora, circa 80 manifestanti sono riusciti ad aggirare i blocchi per dare vita ad una manifestazione davanti alle case palestinesi occupate dai coloni con l'appoggio giuridico dell'Alta Corte. La polizia, impegnata ora su più fronti, ha aumentato la dose di violenza, ha arrestato dieci manifestanti e ne ha colpiti tanti. Dopo un'ora di sforzi intensi e di tanta violenza affrontata con la resistenza passiva, tutti i manifestanti erano stati respinti verso il giardino di fronte al quartiere, l'unico posto che la polizia concede per le manifestazioni, in barba alle tante sentenze di diverso avviso.

Dopo 2 ore di manifestazione piena di energia, gli attivisti si sono spostati verso il centro di detenzione di Gerusalemme per solidarizzare con gli arrestati.

Video di Israel Puterman su: http://www.youtube.com/watch?v=zo4ZUvJ_Sc4

Molti manifestanti sono andati alla stazione di polizia in solidarietà con i compagni arrestati che sono stati rilasciati poche ore dopo con due settimane di divieto di manifestare.

WAD RAHAL

Nel villaggio meridionale della Cisgiordania Wad Rahal la protesta è finite pacificamente dopo che i soldati non hanno permesso alla gente di andare nel cantiere del muro.

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali