La lotta unitaria contro il muro della separazione e contro i 43 anni di occupazione

08.06.10

 

Bil'in, Ni'ilin, Ma'sra, Nabi Salih, Walaja, Beit Ummar, Hebron, Beit Jala, Sheikh Jarrah

Questa settimana è stata caratterizzata da due temi: la solidarietà a Gaza e il ricorrere dei 43 anni di occupazione - 43 anni di troppo! Tutti insieme: NO all'Apartheid - SI' all'azione unitaria - NO all'espulsione ed agli espropri - SI' alla libertà di movimento - NO all'occupazione - SI' alla liberazione ed all'indipendenza. In questo ultimo decennio, molto più che in passato, sono cresciuti tantissimo i contatti tra coloro che lottano, e la cooperazione tra israeliani e palestinesi è parte integrante di questa lotta. Ci sono state le manifestazioni settimanali in Cisgiordania a Bil'in, Ni'ilin, Ma'sra, Nabi Salih, Walaja, Beit Ummar, Hebron, Beit Jala, Sheikh Jarrah ed in molte altre località che sono diventate un simbolo della lotta per abbattere il muro della segregazione per una speranza di un futuro di uguaglianza e di pace giusta.

AZIONI LUNGO LA 443 - Nuova Beit Nuba

"Il Comitato Popolare Contro Il Muro e la Coalizione Contro l'Occupazione vogliono rimarcare i 43 anni di occupazione - 43 anni di troppo! Venerdì 4 giugno alle 12:30. Convoglio e giro intorno al villaggio di Kharbata, vicino alla strada dell'Apartheid".

"...L'occupazione iniziata nel giugno 1967 segna i suoi 43 anni. Sono stati 43 anni di dominio, di oppressione, di segregazione, di colonizzazione, di furto dell'acqua e dei terreni, di regime militare, di restrizioni e divieti di movimento, di demolizioni di case, di arresti politici, di tortura, di annessione e di uccisione di civili. 43 anni di crimini di guerra e di espansione coloniale".

".... Il 4 giugno manifestazione per mettere in evidenza un caso che incarna l'intera storia dell'occupazione:
I villaggi di Yalo, Imwas e Beit Nuba nell'enclave di Latrun sono stati completamente distrutti dall'esercito israeliano durante l'occupazione del giugno 1967. Sulle loro rovine sono stati costruiti insediamenti coloniali come quello di Mevo Horon; altri terreni sono diventati il Canada Park, dove i cittadini israeliani passano il loro tempo libero..."

"...Per molti anni i residenti dei tre villaggi distrutti - che ora risiedono in gran parte nei villaggi lungo la strada 443 - si sono dati appuntamento sulle loro terre per commemorare quel 4 di giugno. Ma da quando è stato eretto il muro della separazione, quella terra non è più accessibile ai visitatori."

"Negli anni '90 sono stati espropriati centinaia di ettari di proprietà dei residenti dei villaggi con la scusa che la strada sarebbe servita anche a loro per raggiungere Ramallah. Invece, la strada è chiusa da anni per i veicoli palestinesi. La Corte Suprema ne ha ordinato l'apertura per una sola sezione, che però non facilita gli accessi a Ramallah a causa dei posti di blocco di Bitunia o di Kalandia. Questa sezione della 443 in realtà non conduce da nessuna parte.
Nel nostro giro unitario del 4 giugno faremo sentire la nostra voce contro le politiche di espropriazione e segregazione per chiedere insieme una vita degna, uguaglianza e libertà".

Manifestazione di venerdì:

Venerdì, 150 israeliani si sono uniti ad un migliaio di palestinesi per commemorare i 43 anni ci occupazione a Nuova Beit Nuba. Coordinata dai comitati popolari della Cisgiordania e dalla Coalizione contro l'occupazione, la manifestazione ha puntato sul diritto al ritorno per i palestinesi sfollati dai villaggi di Yalo, Imwas e Beit Nuba, rasi al suolo da Israele nel 1967, ma anche sulla richiesta di aprire ai palestinesi la strada dell'Apartheid 443.

Dopo la preghiera di mezzogiorno, la manifestazione di è diretta verso il recinto che separa Nuova Beit Nuba dai terreni dei villaggi demoliti, su cui sorgono ora l'insediamento coloniale illegale di Mevo Horon ed il Parco Canada. Tra i manifestanti vi era anche il parlamentare della Knesset Hanin Zoabi, che era appena ritornato dalla Flotilla Gaza Libera. Quando i manifestanti hanno raggiunto il primo recinto che serve a proteggere lo stesso muro della separazione, hanno iniziato a decorarlo con bandiere palestinesi, cantando slogan contro il muro e per l'instaurazione di una pace vera.

In seguito i manifestanti hanno sfondato il cancello del primo recinto per avvicinarsi al muro della separazione su cui hanno messo delle bandiere. A questo punto la ventina di soldati di guardia ha attaccato la manifestazione con ripetuti lanci di lacrimogeni. La maggior parte dei manifestanti si è ritirata, mentre in pochi sono rimasti ancora un'ora a lanciare pietre ed a schivare lacrimogeni.

Video di Israel Puterman http://www.youtube.com/watch?v=frvseNpbhJM
Picture ActiveStills.org: http://awalls.org/files/images/4669913296_aa123ece5e.preview.jpg

BEIT JALA

Domenica 6 giugno, un gruppo di palestinesi, israeliani ed internazionali ha manifestato contro la costruzione del muro a Beit Jala. Questa settimana, I manifestanti hanno onorato i morti della flottiglia per Gaza, portando bare finte e bandiere di diverse nazionalità. I manifestanti sono riusciti a sorprendere i soldati israeliani scegliendo un'altra strada. Sono riusciti a raggiungere le ruspe che ora lavorano a pochi metri dalle case palestinesi. A questo punto i soldati gli hanno sparato addosso bombolette di gas, poi hanno respinto con la forza i manifestanti verso la strada. Un attivista israeliano è stato arrestato. E' stato rilasciato dopo molte ore con un provvedimento restrittivo di 5 giorni da Beit Jala.

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BEIT UMMAR

"Jamie, di nazionalità britannica, è stato arrestato durante la manifestazione a Beit Ummar. Mentre ad un consistente gruppo di palestinesi è stato impedito di manifestare, un gruppo più piccolo è passato attraverso un varco nel recinto precedentemente aperto e si è messo a manifestare lungo la strada 60 (senza fermare il traffico), portando bandiere turche e palestinesi. Si sono radunati poi in un'area davanti ad un negozio per tenere dei comizi di solidarietà con la gente della Freedom Flotilla, della nave Rachel Corrie recentemente fermata, come pure con le 3 persone ferite e le 2 uccise dai coloni ebrei a Hebron la settimana scorsa. Mentre tornavano al villaggio, sono stati seguiti da un gran numero di militari, ma loro si sono fermata a sventolare le bandiere sotto la torre militare israeliana all'ingresso di Beit Ummar. Un internazionale, sostenuto da manifestanti palestinesi, ha scalato il muro ed ha piantato una bandiera palestinese sulla struttura che circonda la torre. Mentre il corteo proseguiva, è stato prelevato tra la folla ed arrestato.

E' accusato di aggressione ad un soldato, sebbene una videoregistrazione lo faccia vedere mentre espone un poster alcuni secondi prima di essere preso e scaraventato a terra da 3 soldati israeliani.

Comparirà davanti al tribunale nel Russian Compound domenica 6 giugno."

BIL'IN

Circa 10 israeliani ed oltre 20 internazionali si sono uniti ad una nutrita manifestazione palestinese contro l'embargo terrestre e navale che Israele impone ai territori palestinesi a colpi di muri e proiettili. Più difficile del solito entrare a Bil'in a causa del blocco dei diversi ingressi con checkpoints mobili, anche da Kufr Na'ama. La manifestazione era aperta da un modello della nave Marmara montato su una macchina e sostenuta da manifestanti, circondata da canti e slogan entusiastici. Quando il corteo ha raggiunto il recinto, i manifestanti travestiti da pirati e con una bandiera bianca e nera dei pirati dell'esercito israeliano, hanno cercato di mimare l'assalto israeliano alla flotilla. I soldati israeliani, più adusi ad una rappresentazione più realistica del raid, hanno iniziato ad inondare tutta l'area di gas ed a caricare proprio dopo che qualcuno attraverso un megafono aveva detto che la manifestazione era non violenta e non occorreva nessuna azione repressiva. Parecchi manifestanti e giornalisti sono stati feriti dai soldati che cercavano di prenderli, ma anche dai gas. Tre gli arrestati: un israeliano di 73 anni (e cioè io, che scrivo, Ilan Shalif, che ho passato il pomeriggio in ospedale per accertamenti e poi sono stato dimesso), un palestinese del posto che è stato colpito alla gamba mentre era ammanettato e bendato (già tante altre volte arrestato e poi rilasciato), ed uno degli organizzatori della flotilla, il palestinese cittadino israeliano Howeyda Arraf (per lui il secondo arresto in tre giorni). Il fuoco dell'esercito ha incendiato alcuni olivi, spenti dai pompieri palestinesi in tenuta porpora.

Y. P.:

"Aggiungo alcune cose al report di Haggai su quello che è successo prima e dopo la manifestazione per quanto riguarda l'esercito israeliano.

In mattinata l'esercito israeliano ha fermato parecchie macchine per mezz'ora all'ingresso dalla 443 verso Hirebta, quando noi eravamo sulla strada per nuova Beit Nuba. I soldati hanno ci hanno preso i documenti, ci hanno fatto delle foto, uno alla volta, con un iPhone della Apple - Probabilmente hanno fatto le foto anche alle targhe delle auto. Ci hanno avvertito che passando la frontiera stavamo per fare qualcosa di illegale e che non ci avrebbero fatto passare. C'era anche un cartello che diceva: "Siete Israeliani? Allora siete qui per sbaglio! Tornate indietro!" o qualcosa del genere per avvertire ogni israeliano a fare retromarcia.

Nel pomeriggio, tornando dalla manifestazione, quelli che non hanno proseguito per Gerusalemme e che hanno preso per Tel Aviv hanno visto che la barriera sulla 443 era ancora bloccata. Perciò siamo passati per il posto di blocco di Ni'ilin. Ci hanno fermato lì dopo che un'auto era passata a tutta velocità rifiutandosi di fermarsi, probabilmente un colono che non aveva capito perché i soldati fermassero improvvisamente le auto. La mia auto è stata seguita e poi fermata dai soldati. Gli ho detto che ci saremmo fermata e che non avremmo fatto come quello prima. Il soldato mi ha subito chiesto: "Stai dalla nostra parte o dalla parte loro?" Un chiaro esempio della legge dell'apartheid.

Ho cercato di spiegare al soldato che venivamo dall'insediamento di Nili dove avevamo fatto visita a degli amici, ma il soldato mi ha chiesto spiegazioni sulla maglietta che portavo con un messaggio di solidarietà con la Flotilla. Così ha sequestrato la mia auto ed un altro veicolo. Continuava a tormentarmi sulle mie opinioni politiche e se ero favorevole o contrario all'iniziativa sulla 443. Gli ho risposto che non sapevo niente di nessuna manifestazione, che passo per i posti di blocco tutti I giorni e che non ero mai stato fermato. Il soldato mi da di nuovo chiesto della maglietta e gli ho risposto che l'avevo presa a Tel Aviv.

Il soldato diceva che eravamo sospettati di provenire dalla manifestazione e voleva una nostra confessione. "Io voglio solo che mi diciate dove eravate. Se eravate alla manifestazione, ditelo e basta." Nella mia auto c'era un altro attivista con una maglietta con scritto: "Vuoi la pace? Non sostenere più l'esercito!" Egli ha detto ai soldati che non avevano nessuna autorità per trattenerci. Uno dei soldati insisteva che loro avevano tutta l'autorità per trattenerci e che avevano il potere di fare quello che volevano.

Le cose iniziavano a complicarsi e sembrava che i soldati andassero in cerca di una scusa per alzare il livello di violenza con gli attivisti fermati. Si consultavano tra di loro ma senza decidere cosa fare. Non ci dicevano per quanto ci avrebbero fermato e secondo me volevano provocarci per poterci menare. Quando era chiaro che non ci lasciavano andare, ho detto all'ufficiale che lavoravo per il ministero dell'istruzione press il tribunale e per un ufficio legale - e gli ho chiesto di consegnarci alla polizia. Non mi rispondeva ed io insistevo sul perché non chiamasse la polizia. Continuava ad ignorarmi mentre parlava al telefono, Allora ho detto che la polizia l'avremmo chiamata noi! Poco dopo ci hanno lasciato andare con le nostre auto.

Questo piccolo episodio mostra ancora una volta come quei fascisti di soldati e di ufficiali della polizia fermino le persone per la maglietta che indossano, secondo le proprie opinioni e la propria appartenenza, mentre loro cercano di intimidire e di spaventare chiunque abbia un'opinione diversa. La deterrenza in Israele non è per impedire l'espressione delle opinioni, ma anche per impedire che la gente si faccia un'idea diversa. Oggi c'è un clima terribile di violenza e le cose stanno peggiorando".

Video della manifestazione: http://www.youtube.com/v/VlBkbhxFfIY

GAZA

"Manifestazione a sostegno della flottiglia per la fine dell'assedio, lunedì 31 maggio davanti al porto di Ashdod."

"L'esercito ha attaccato la flottiglia e secondo la stampa ha ucciso 10 persone e ferite diverse decine. Partenza da Tel Aviv Gan Lewinski alle 11:00, ed alle 10:00 da Gerusalemme vicino alla sede del Comitato Contro la demolizione della case in King George 14."

Circa 200 Israeliani sono venuti alla manifestazione sulla spiaggia vicino all'ingresso delle navi nel porto. Durante le poche ore di manifestazione abbiamo potuto vedere le imbarcazioni più piccole entrare in porto.

Altri dettagli e foto su: http://anarkismo.net/article/16755

E manifestazioni serali a:

Gerusalemme: alle 19:00 in Paris square
Haifa: alle 19:00 incrocio di Al-Jabal/Al-Carama i
Tel-Aviv: alle 19:00 di fronte alla sede del ministero della guerra in Kaplan Street

"Circa 2.000 persone si sono radunate a Tel Aviv di fronte alla sede del ministero della guerra. M. C. è stato arrestato durante la grande manifestazione di oggi a Tel Aviv, contro il massacro della Flotilla. Sarà davanti al giudice domani mattina nel tribunale di HaShalom a Tel Aviv. C'è bisogno di manifestazione di solidarietà.

r."

Manifestazione mercoledì 2 giugno alle 18.00 davanti al carcere di Beer Sheva.
Video su http://www.youtube.com/watch?v=7GIBVimm70w

Liberare gli attivisti pacifisti che cercano di aiutare Gaza!

31 maggio: il massacro israeliano degli attivisti della Freedom Flotilla - RAW VIDEO

Il video è stato girato da giornalisti TV a bordo del convoglio "Freedom Flotilla" quando il commando israeliano ha attaccato, sparando ed uccidendo i pacifisti sulla nave. Nel video si può vedere l'orrore scatenato dalle forze israeliane quando circondano la nave, sparano, con morti e feriti.

http://www.actionla.org:8080/actionla/front/detailed3.jsp?title=5/31:Israeli Massacre of Activists on Freedom Flotilla - RAW VIDEO&newsId=767&filename=1275381047968&ext=flv

http://www.actionla.org:8080/actionla/front/detailed3.jsp?title=5/31:%20Israeli%20Massacre%20of%20Activists%20on%20Freedom%20Flotilla%20-%20RAW%20VIDEO&newsId=767&filename=1275381047968&ext=flv

HEBRON

"Manifestazione di solidarietà con la Freedom Flotilla - Sabato ore 15.00

Tutti insieme per onorare i martiri della Freedom Flotilla e per togliere l'assedio a Gaza. In onore dei morti per mano dei militari israeliani sulla Freedom Flotilla, per tutti coloro che l'hanno organizzata e che vi hanno preso parte ed in memoria dei 43 anni di occupazione, la Gioventù contro gli Insediamenti vi invita a partecipare alla manifestazione settimanale.

Dove: piazza del vecchio municipio di Hebron
quando: sabato 5 giugno alle 15.00

La Gioventù contro gli Insediamenti organizza la manifestazione settimanale all'interno della lotta in corso per aprire Shuhada street ed ottenere la libertà di movimento per i palestinesi a Hebron. Gli Israeliani e gli internazionali partecipano a questa manifestazione di solidarietà per la fine dell'occupazione.

Le forze di occupazione israeliane hanno chiuso Shuhada street nel 1994 dopo il massacro alla moschea di Ibrahimi e alle automobili palestinesi non è stato più permesso il transito. Po, nel 2000, ai palestinesi è stato vietato anche di camminare in Shuhada Street, per ragioni di sicurezza dei 600 coloni israeliani che occupano il cuore di Hebron.

L'esercito israeliano ha chiuso pure 500 negozi nella città e la sua politica ha portato alla chiusura di altri 1.000 negozi. L'occupazione di Hebron ha cambiato la vita di 200.000 Palestinesi in un vero inferno.

Facciamo sentire la nostra voce e chiediamo la fine dell'occupazione e dell'assedio a Gaza. Onoriamo le vittime della Flotilla.

Gioventù contro gli insediamenti"

Sabato 5 giugno:

A Hebron, circa 60 manifestanti hanno protestato in solidarietà con le vittime della Freedom Flotilla e contro la dura apartheid israeliana e contro le violazioni della libertà di movimento che avvengono nella città e in tutta la Palestina. Alcuni manifestanti portavano una barca con molte bandiere sopra e 2 ragazzi che tenevano una bara coperta con al bandiera turca e con scritto "diritti umani" e "giustizia". Dopo i comizi e i canti, I manifestanti sono tornati a manifestare nei vicoli della città vecchia, ma presto bloccati da decine di soldati israeliani che si sono rifiutati di dare spiegazioni sul loro comportamento discriminatorio, dato che solo un'ora prima avevano concesso ai coloni il permesso di sfilare in città. Per evitare ulteriori violenze ed arresti da parte dell'esercito, la manifestazioni è stata sciolta.

MA'SARA

Cari,
questa manifestazione del venerdì porterà la solidarietà alle vittime della flotilla uccise dalle terroriste forze di occupazione israeliane in acque internazionali. Venite tutti alla manifestazione nel villaggio di Al-Ma'sara, abbiamo bisogno di idee creative per collegarci agli eventi successi sulle navi. Riunione preparatoria giovedì sera nel centro della comunità.

Mahmoud Zwahra
Villaggio di Al-Ma'sara - Betlemme - Palestina

NABI SALIH

Il 4 giugno solo una breve manifestazione a Nabi Salih, a causa di un lutto nel villaggio. L'esercito israeliano ha immediatamente invaso il villaggio e bloccato gli incroci principali, vietando il transito ad ogni veicolo. Dopo un'ora di scontri con l'esercito, i manifestanti sono tornati a consolare la famiglia colpita dal lutto. Tuttavia, i soldati sono rimasti per ore per le strade, minacciando la comunità locale. Un manifestante israeliano è stato arrestato solo per aver cercato di parlare con i soldati.

Video di David Reeb di venerdì 28.05.10 http://www.youtube.com/watch?v=9ReA-wcTK-s

SHEIKH JARRAH

La manifestazione di venerdì è stata il picco della lotta unitaria nel quartiere. Come al solito alcune centinaia di manifestanti compresi gli Anarchici Contro il Muro e la sinistra radicale ed anche persone della sinistra sionista. La coalizione aperta ha allargato la lotta a manifestazioni in altre città in nuove iniziative:

"Sheikh Jarrah in solidarietà con Dahamash - Insieme contro l'oppressione ed il razzismo

Dahamash è un piccolo villaggio non riconosciuto tra Lod e Ramle che esiste da prima del 1948, costruito su terreni privati palestinesi. Lo Stato di Israele si rifiuta di riconoscere il villaggio con la scusa che il terreno è di destinazione agricola, mentre agli adiacenti villaggi ebrei è concesso il permesso di costruire.

Ora che la Municipalità di Ramle sta costruendo un nuovo quartiere ebreo adiacente al villaggio, il sindaco crede che i nuovi residenti ebrei preferiranno non avere come vicini i residenti di Dahamash ed ha quindi ordinato la demolizione di 70 case del villaggio. 600 uomini e donne di Dahamash stanno per perdere la loro casa se non facciamo qualcosa per fermarli.

Come a Sheikh Jarrah, la discriminazione del sistema ed il bieco razzismo del governo e la cosiddetta "giustizia" stanno lacerando il cielo di Dahamash.

Mercoledì 9 giugno i residenti e gli attivisti di Sheikh Jarrah, si uniranno alla gente di Dahamash in una manifestazione che si concluderà con un concerto del gruppo palestinese DAM. Trasporti da Gerusalemme alle 16:00 da Bell garden (Gan Hapa'amon)."

TEL AVIV

La manifestazione ha commemorato i 43 anni di occupazione e di lotta, con alcune migliaia di partecipanti della sinistra, compresa quella sionista.

Il blocco anarchico con le nostre bandiere, striscioni e slogan ha richiamato chi non si sono persi nella grande folla. Secondo i media, la manifestazione contava 6.000 partecipanti. Il tema ed il grande numero di partecipanti rispetto al solito sono dovuti soprattutto all'attacco sulla flotilla per Gaza.

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali