La lotta unitaria continua in altre località che si aggiungono ogni settimana

16.05.10

 

Beit Jala, Beit Ummar, Bil'in, presidio al Tribunale, Hebron, Ma'sara, Nabi Salih, Ni'ilin, Walaja, Sheikh Jarrah, Biddu, e Wad Rahal

Questo weekend è stato dedicato al 62° anniversario del 15 maggio 1948, giornata della Nakhba. Nel weekend, oltre alle classiche azioni unitarie a Beit Jala, Beit Ummar, Bil'in, al tribunale, a Hebron, Ma'sara, Nabi Salih, Ni'ilin, Walaja, Sheikh Jarrah, siamo stati anche a Biddu, e Wad Rahal.... Mercoledì: "Circa 100 israeliani della sinistra radicale compresi gli Anarchici Contro Il Muro e centinaia di Beduini del deserto israeliano del Negev hanno partecipato a Tel Aviv alla manifestazione contro la continua confisca di terreni ed il trasferimento forzato dei Palestinesi che continua senza soste dal lontano 1948 anche all'interno di Israele".

BEIT JALA

In un'azione di domenica mattina 16 maggio sono state fermate le ruspe a Beit Jala. 4 Israeliani e 4 internazionali sono stati arrestati

Media: un giovane manifestante palestinese è salito su una ruspa durante la manifestazione di palestinesi, israeliani ed attivisti stranieri contro la controversa barriera della separazione israeliana in Cisgiordania a Beit Jala vicino Betlemme il 16 maggio 2010. Israele dice che l'insieme di muri di acciaio e di cemento, di recinti e di filo spinato è necessario per la sicurezza mentre i palestinesi vi vedono solo il furto della loro terra a minacciare il loro stato promesso.

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BIDDU

Circa 10 Israeliani si sono uniti a circa 100 Palestinesi a Biddu/Beit Ijza per una manifestazione contro il muro che si annette la terra. Fin dalla costruzione del muro ai contadini è stato permesso di accedere alle loro terre per lavorarle nelle giornata di lunedì e giovedì. Ma negli ultimi tre mesi i permessi non sono stati rinnovati per cui frutteti ed orti restano senza cure. I manifestanti hanno iniziato a radunarsi per la preghiera di mezzogiorno mentre i soldati vigilavano da distante. Sono stati fatti comizi in ebraico ed in arabo e ad un certo punto l'entusiasmo dei manifestanti ha portato a rompere le serrature del cancello esterno ed a rimuoverlo dai cardini. I manifestanti si sono seduti tranquilli ma vigili tra i cancelli del recinto, finché I soldati sono passati all'azione, uscendo dal loro cancello e prendendo 2 manifestanti. A questo punto, dei giovani fuori controllo hanno lanciato delle pietre a cui soldati anch'essi fuori controllo hanno risposto sparando lacrimogeni. Ma la calma è ritornata ed è iniziato il negoziato, per permettere ai locali di spiegare ai soldati il loro scopo. In cambio della riparazione del cancello, è stato ottenuto il rilascio dei 2 fermati, dopo di che la manifestazione si è sciolta.

BIL'IN

Circa 30 attivisti Israeliani ed un pugno di internazionali si sono uniti ad un centinaio di residenti palestinesi di Bil'in e ad una delegazione del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP) per una manifestazione speciale in commemorazione della Nakba. I manifestanti avevano una grande "Chiave del Ritorno" e tre di loro erano vestiti come Handala, simbolo dell'esilio e della resistenza palestinese.

Giunti al recinto, i manifestanti hanno dovuto subito fare i conti con i lacrimogeni (questa volta i soldati non hanno neanche aspettato il lancio di pietre dei giovani come pretesto), senza però conseguenze dato che il vento soffiava in direzione dei soldati. Allora questi sono usciti dal recinto per disperdere i manifestanti. Mentre tutti correvano, un fotografo è caduto ed è stato arrestato.

A questo punto la manifestazione è passata nella seconda fase, quella dello scambio cordiale tra pietre e lacrimogeni tra giovani locali e soldati. A causa del gran caldo, parecchi cespugli si sono incendiati per le granate dei soldati ed i tentativi di spegnerli sono stati negati da altri lacrimogeni. Uno di questi fuochi si è propagato rapidamente danneggiando seriamente gli ulivi intorno, fino all'arrivo tempestivo dei vigili del fuoco locali.

Dopo gli incendi, la manifestazione era più o meno alla sua conclusione e quasi metà degli israeliani si è spostata a Sheikh Jarrah per la manifestazione.

Video di David Reeb su http://www.youtube.com/watch?v=L-aIKYnJjek
Foto: http://awalls.org/files/images/bilin14-5-10.jpg

SOLIDARIETA' DAVANTI AL TRIBUNALE

Lunedì i compagni si sono radunati davanti il tribunale di Gerusalemme per il presidio di solidarietà. Era la prima udienza delle 8 per i compagni arrestati durante le manifestazioni a Sheikh Jarrah. Martedì e mercoledì altre due udienze per Abdallah Abu Rahme di Bil'in nel tribunale militare di Ofer. Mercoledì i compagni si sono radunati ad Ameer Makhoul, presso il tribunale di Petah Tikva, per l'udienza di un cittadino palestino-israeliano difensore dei diritti umani. Sabato notte c'è stata una grossa manifestazione di solidarietà mentre venivano processati dopo 28 ore di prigione, i 14 arrestati alla manifestazione di venerdì a Sheikh Jarrah.

HEBRON (Al-Khalil)

Media: sabato 15 maggio, un attivista di sinistra israeliano cerca di impedire a un soldato israeliano l'arresto di un ragazzo palestinese durante una manifestazione pacifica davanti al checkpoint di Hebron in Cisgiordania, in occasione di quella che i palestinesi e gli arabi israeliani chiamano la Nakba, o la "catastrofe" della creazione dello stato di Israele nel 1948, per chiedere il diritto al ritorno per i profughi. Più di 760mila palestinesi - secondo una stima oggi pari 4,7 milioni di persone contando i loro discendenti - sono stati spinti all'esilio oppure scacciati dalle loro case nel conflitto seguito alla creazione di Israele di 62 anni fa.

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MA'SARA

Venerdì 14 maggio c'è stato un festival di arte nel villaggio in memoria della giornata della Nakba nel 1948. Il corteo è iniziato con pochi partecipanti, ma il numero dei manifestanti è cresciuto lungo il percorso fino a 200 persone. Esponenti del comitato popolare del villaggio hanno tenuto comizi in arabo, inglese ed ebraico per commemorare la giornata della Nakba e dei villaggi perduti. Ad un certo punto è salito sul palco Shai, obiettore di coscienza al servizio militare nell'esercito israeliano ricevendo tanto calore e rispetto.

Nello stesso contesto di venerdì scorso, le forze di stato se ne sono state quiete fino a 10 minuti,dopo la rimozione del palco e delle sedie. Poi è seguito un breve scambio tra giovani lanciatori di pietre e soldati con lacrimogeni.

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NABI SALIH

L'esercito ha fermato 2 manifestanti israeliani e ne ha percosso uno in stato di custodia ed ha usato cani d'assalto contro la manifestazione di Nabi Salih, venerdì 14 maggio 2010.

Circa 80 residenti di Nabi Salih, altri palestinesi, internazionali e israeliani hanno partecipato alla manifestazione settimanale contro la soffocante occupazione e contro l'insediamento coloniale di Halamish. Questa volta il corteo pacifico non è stato attaccato subito dall'esercito. I manifestanti si sono sparsi intorno alla strada principale che attraversa Nabi Salih, mentre l'esercito se ne stava in attesa sulla strada chiusa verso l'insediamento e verso la cima della collina dove sgorga la fonte. Ben presto sono iniziati gli scontri ed i lacrimogeni hanno invaso tutta l'area. Sono stati lanciati gas e granate assordanti sulle case che si trovano sulla cima della collina.

Verso le 15:00 l'esercito è entrato sulla strada principale ed ha lanciato lacrimogeni verso le zone più popolate del villaggio. Nel frattempo, 2 manifestanti israeliani venivano presi dai soldati ed uno di loro messo giù a terra sulla strada. L'esercito si è poi ritirato, portandosi via uno degli arrestati per picchiarlo nell'auto fino a farle sanguinare la testa. I due manifestanti sono stati rilasciati verso le 19.00 a scontri ancora in corso.

Alcuni giovani soldati sono scesi da una delle jeep tenendo al guinzaglio cani d'assalto che abbaiavano verso i manifestanti in ritirata. Nessuno è stato preso e l'esercito ha ripreso l'uso delle sue tradizionali armi maggiormente ripugnanti all'umanità quali i lacrimogeni ed i proiettili di metallo ricoperti di gomma.

Video di Israel Puterman de 14-5-2010 http://www.youtube.com/watch?v=ETDt178TXVE

NI'ILIN

A Ni'ilin, la manifestazione è stata dedicata anche alla commemorazione della giornata della Nakba. I manifestanti si sono riuniti nei campi del villaggio per la preghiera del venerdì. Il corteo si è mosso verso il percorso del muro, con in testa un manifestante che portava una gigantesca chiave di cartone a simbolizzare i 62 anni di attesa per il ritorno dei profughi palestinesi. Appena la manifestazione ha raggiunto i blocchi di cemento che separano il villaggio dai suoi campi, sono subito scoppiati gli scontri tra alcuni giovani del villaggio che tiravano sassi sui soldati e questi ultimi che sparavano lacrimogeni su ogni manifestante.

SHEIKH JARRAH (Gerusalemme/Al-Quds)

Durante la settimana, gli attivisti hanno fatto volantinaggio nella strada degli sgomberi e si sono uniti alle famiglie palestinesi sfollate - organizzando anche un presidio nel quartiere nel pomeriggio di mercoledì nel corso della "Giornata di Gerusalemme".

Questo venerdì la manifestazione principale è stata preceduta da un corteo di alcune dozzine di persone da Gerusalemme Vecchia verso Sheikh Jarrah.

Alcune centinaia i manifestanti (i Media dicono 350) - Soprattutto manifestanti del posto ed un autobus pieno di Telaviviani sono giunti al luogo del concentramento della manifestazione. Ad un certo punto più di 100 attivisti hanno attraversato la strada principale ed hanno iniziato a manifestare verso le case sgomberate e dal futuro periglioso. Quando il corteo è stato bloccato dalle forze di stato, i manifestanti hanno fatto un sit-in. I militari hanno iniziato a malmenare e ad arrestare le gente davanti a noi. Dopo averne arrestati 14, hanno pensato bene di rimuovere rudemente i manifestanti dal suolo stradale per portarli nella strada adiacente. Almeno 6 compagni hanno avuto bisogno di cure mediche per le ferite riportate.

Due compagni sono stati rilasciati dopo aver accettato un'ordinanza di non frequentare per due settimane il quartiere di Sheikh Jarrah. Gli altri si sono rifiutati e sono stati portati in carcere dove hanno passato la notte in attesa dell'udienza di sabato notte.

Video clips su:
http://www.youtube.com/watch?v=bwEubxCsnGc
http://www.youtube.com/watch?v=tY5-HdQKqok
http://www.youtube.com/watch?v=d0-th3P1rpg
http://www.youtube.com/watch?v=tHEmt75Zp8c

Tra la notte di sabato e la mattina di domenica, i 12 arrestati sono stati rilasciati con la restrizione dal frequentare il quartiere fino all'udienza successiva prevista per il 23.05.10.

TEL AVIV

Appello per MANIFESTARE a Tel Aviv, mercoledì 12 maggio 2010 alle ore 17.30.

Insieme a centinaia di Beduini del Negev

PER METTERE FINE AL FURTO DELLA TERRA DEI BEDUINI NEL NEGEV !
ORA BASTA AI LAVORI DI FORESTAZIONE DEL KKL NELLA TERRA DI AL ARAKIB!
FERMARE LA POLITICA DI STATO DI DEMOLIZIONE DELLE CASE, DI SGOMBERI E DI DISTRUZIONE DEI RACCOLTI!!!

Nel 2009, le autorità hanno inasprito i maltrattamenti nei confronti dei Beduini residenti nei villaggi non riconosciuti nel Negev, allo scopo di espropriarli delle loro terre e dei loro luoghi di vita.

Lo Stato mette in essere questa abominevole e pericolosa politica rendendo impossibile la vita ai Beduini nei loro villaggi non riconosciuti, tramite ordinanze di sfratto, distruggendo i raccolti e realizzando progetti di forestazione nelle terre di proprietà dei Beduini, dandole in prestito al KKL.

Una tale politica non porta nulla di positivo per chiunque viva nel Negev, né agli Ebrei né agli Arabi - non farà invece che aumentare l'alienazione e l'odio ed impedire lo sviluppo del Negev per il benessere di tutte le sue comunità. Soltanto il riconoscimento di uguali diritti civili per i Beduini e del loro diritto alle terre permetterà il fiorire del Negev.

L'esproprio di Stato ai danni dei Beduini, le pratiche discriminatorie e la violazione di diritti fondamentali della minoranza araba in Israele non sono che provvedimenti dannosi: se non vengono fermati, verrà messa la parole fine si valori di uguaglianza, di libertà e di democrazia che sono già oggetto di deterioramento in Israele. La lotta per i diritti dei Beduini è tutt'una con quelle per un'immagine democratica ed ugualitaria dello Stato - Arabi ed Ebrei insieme.

NOI CHIEDIAMO AL GOVERNO DI ISRAELE

  • DI RICONOSCERE I VILLAGGI BEDUINI E FORNIRLI DEI SERVIZI MUNICIPALI!

  • DI RICONOSCERE E DI REGOLARE DE-FACTO LA PROPRIETA' RIVENDICATA DAI BEDUINI SULLE LORO TERRE NEL NEGEV!!

  • DI RICONOSCERE IL DIRITTO PER OGNI BEDUINO, COME PER OGNI ALTRO CITTADINO, DI POTER SCEGLIERE IL PROPRIO MODO DI VIVERE E DI ABITARE!!!

NOI CHIEDIAMO ALLA KKL DI CESSARE IMMEDIATAMENTE I LAVORI DI FORESTAZIONE SULLA TERRA AL ARAKIB!

IL PROSSIMO COMUNICATO CONTERRA' INFORMAZIONI SU LUOGO, ORA ED ORATORI DELLA MANIFESTAZIONE

La manifestazione:

Nel tardo pomeriggio di mercoledì, centinaia di Beduini - cittadini israeliani del sud desertico- sono giunti a Tel Aviv per manifestare nel dentro della città. Circa cento israeliani della sinistra radicale compresi gli attivisti di di anarchici contro il muro hanno partecipato alla protesta contro l'avanzare dei furti di terra e del trasferimento dei Palestinesi che va avanti dal lontano 1948 finanche nei confini di Israele.

WAD RAHAL (vicino Ma'sara)

Prima manifestazione unitaria del venerdì contro il muro della separazione e contro l'occupazione in un altro villaggio a sud di Betlemme.

Wad Rahal è un villaggio che si trova a nord di Al Ma'sara, e conta 1500 abitanti. Il processo di furto dei terreni è tanto evidente quanto le fondamenta di cemento che saranno usate per il futuro muro della separazione, il quale circonderà le case e le separerà dalle terre allo scopo di soddisfare le brame espansionistiche dell'insediamento coloniale di Efrat. Oggi a mezzogiorno circa 40 Palestinesi, 5 internazionali e 4 Israeliani si sono radunati per protestare contro l'occupazione. Un breve percorso con bandiere e slogan in direzione delle fondamenta di cemento al cospetto di jeep della polizia e dell'esercito. La manifestazione si è fermata davanti ai soldati e, dopo comizi in arabo ed in inglese, è ritornata al villaggio, evitando per fortuna che la situazione degenerasse in spari di lacrimogeni e proiettili di gomma.

WALAJA

Si intensifica la lotta nel villaggio. Manifestazioni ed azioni dirette si sono susseguite nel corso della settimana:
"Manifestazione a Walaja martedì".

"Nel mese scorso il popolo di Al-Walaja ha dato inizio alle manifestazioni del venerdì contro il muro che circonderà il villaggio e contro il piano espansionistico dell'insediamento coloniale sulle terre palestinesi.

Il 22 aprile scorso le ruspe avevano iniziato i lavori di livellamento del terreno per la costruzione del muro. Da quel giorno gli abitanti del villaggio ed altri palestinesi hanno agito direttamente ed insieme agli israeliani ed agli internazionali contro le ruspe al lavoro. Inoltre, ogni venerdì il popolo di Al-Walaja manifesta sul luogo del cantiere."

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/
bilin1aa-A-gmail.com

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali