L'intensificazione della lotta unitaria al centro dell'attenzione dei media palestinesi

28.04.10

 

BEIT-JALA, BEIT-UMMAR, BIL'IN, HEBRON, GERUSALEMME (SHEIKH-JARRAH, SILWAN), MA'SARA NABI-SALIH NI'ILIN

Riflettori dei media palestinesi puntati sulla quinta conferenza internazionale a Bil'in, in cui il primo ministro palestinese Salam Fayad ha tenuto un lungo discorso, e sull'intensificarsi della lotta unitaria. Anche in Israele media puntati sulla lotta unitaria, soprattutto nel contesto della pressione USA per raggiungere un compromesso e dell'intensificazione della lotta a Gerusalemme. Dato che la giornata di venerdì 23 era tutta occupata dall'evento di Bil'in, le altre località di Ma'sara, Nebi Salih, and Ni'ilin - Silwan (Gerusalemme), Walage, Beit Jala, Beit Ummar ed Hebron hanno svolto le loro manifestazioni unitarie tra sabato 24 e domenica 25 aprile.

Giornata della Nakba - 20.04.10 http://www.youtube.com/watch?v=bZL9V2ne2Yk

Beit Ummar, Beit Jala e a sud di Hebron. Sabato 24 e domenica 25

Come potreste già sapere, c'è molto che si sta muovendo a sud. A Beit Ummar, Hebron ed alcuni altri posti. Ma non bastano mai gli attivisti israeliani per coprire tutto quello che succede e siamo richiesti anche per le più piccole iniziative.

BEIT JALA

I bulldozer hanno ricominciato i lavori a Beit Jala giovedì 22 aprile, distruggendo un giardino e sradicando gli alberi. Pare che i lavori proseguiranno fino a domenica 25. Abbiamo necessità di attivisti per fermare i lavori e per resistere alla continuazione dei lavori del muro e all'annessione delle terre.

I bulldozer tornano a distruggere i giardini con i giochi per i bambini a Beit Jala. Sei attivisti arrestati.

I bulldozer israeliani oggi hanno distrutto un giardino ed un parco giochi per bambini a Beit Jala, oltre a 100 alberi da frutto ed ulivi ad Al Walage, sempre nel distretto di Betlemme, per aprirsi la strada nel prosieguo della costruzione del loro muro illegale dell'apartheid. I soldati presenti hanno fatto ricorso alla violenza ed alla forza per allontanare gli attivisti palestinesi, israeliani ed internazionali che cercavano di impedire la distruzione. Due israeliani sono stati immediatamente arrestati e 6 internazionali arrestati più tardi.

I manifestanti a Beit Jala hanno impedito l'accesso delle ruspe nella casa della famiglia palestinese che si affaccia sul giardino.

A Beit Jala, questa è la seconda volta che proprio questo giardino ed il parco giochi viene distrutto dalle ruspe. Un'ingiunzione legale che impediva l'opera delle ruspe è scaduto proprio in settimana. Dopo la prima demolizione, dei primi di marzo, i residenti palestinesi locali ed i sostenitori internazionali hanno rifatto il giardino e vi hanno piantato nuovi ulivi. Tutto questo è stato ora nuovamente distrutto.

Dodici persone, in rappresentanza di 6 paesi diversi si sono sedute di fronte alle ruspe che avanzavano verso il giardino. I soldati hanno spostato con la forza i 12, che hanno riportato qualche leggera ferita, tranne uno che è stato ricoverato per frattura sospetta ad una costola a causa dei calci ripetuti subiti dai soldati.

Dopo che i soldati hanno mandato tutti, tranne i proprietari del giardino, sulla strada sovrastante, si è formata una manifestazione di 50 attivisti internazionali e residenti che si è protratta fino a sera. Al cospetto delle distruzioni del mattino, i manifestanti hanno cantato e scandito slogan, chiedendo solo di poter scendere verso la casa, dove l'opera delle ruspe era finita, per poter parlare con la famiglia palestinese. Nel tardo pomeriggio 6 attivisti provenienti da Stati Uniti, Italia, Spagna Germania e Francia sono riusciti a raggiungere la casa passando per una strada secondaria, portando del cibo alla famiglia, per essere poi arrestati dalla polizia di confine israeliana, con l'accusa di ingresso illegale in una zona militare chiusa.

BEIT UMMAR

Video di Israel Puterman del 24.04.10 at: http://www.youtube.com/watch?v=bKfJ1mlI7FE

BIL'IN

"Come ogni anno, siamo stati invitati alla conferenza di Bil'in"

La quinta conferenza internazionale di Bil'in ha avuto una grande eco e grande partecipazione. Due gli aspetti prominenti della conferenza: da una parte il discorso del primo ministro palestinese Salam Phiad, e dall'altro il tema della lotta unitaria tenuto da attivisti dell'ISM e degli israeliani di Anarchici Contro Il Muro.

Venerdì 23 aprile:

Un grande numero di internazionali ed un paio di dozzine di israeliani si sono uniti alla manifestazione palestinese contro il muro e contro l'occupazione a Bil'in. I manifestanti, oltre 300, hanno marciato cantando e sventolando bandiere (soprattutto quelle francesi e quelle arancioni dei sostenitori di Barghouti). Appena giunti al muro, nel giro di pochi secondi l'esercito ha iniziato a sparare lacrimogeni e molti manifestanti si sono ritirati. Ma un forte vento da nord e la carica ricevuta dalla quinta conferenza internazionale di Bil'in hanno dato la forza ai manifestanti pacifisti di mantenere la posizione e di continuare a manifestare sotto il muro. La manifestazione è proseguita per un po', contornata da un duro scambio tra lacrimogeni da una parte e pietre dall'altra. Ma poi l'esercito ha deciso di alzare il livello con un secondo lancio di lacrimogeni, questa volta direttamente sulla folla, in violazione delle regole adottate dallo stesso esercito. Un palestinese cittadino israeliano è stato colpito direttamente alla fronte ed è stato immediatamente ricoverato in ambulanza a Ramallah, dove gli hanno diagnosticato una frattura cranica e quindi trasferito in un ospedale israeliano per ulteriori interventi. Parecchi altri manifestanti hanno sofferto per le inalazioni dei lacrimogeni o perché caduti colpiti dalle bombolette di gas. Un pugno di soldati è entrato nel villaggio per inseguire gli ultimi manifestanti. Un giornalista palestinese che insisteva nel voler fare il suo lavoro invece di scappare, è stato arrestato. Parecchi manifestanti hanno fatto un sit-in sulla strada che conduce al recinto per ottenere la sua liberazione, ma l'esercito ha arrestato anche loro (3 israeliani tra cui un giornalista ed un cittadino statunitense). Tutti gli arrestati dovrebbero essere rilasciati nella nottata.

Tutti i 5 arrestati - 3 israeliani, 1 palestinese, ed 1 internazionale -che erano stati arrestati a Bil'in sono stati rilasciati, a condizione di non entrare a Bil'in o Ni'ilin per 15 giorni.

HEBRON

Report del primo sabato di protesta a Hebron - 24 aprile 2010

Alle 15:45 circa un gruppo di circa 60 palestinesi, israeliani ed attivisti internazionali si sono radunati a Hebron vicino al posto di blocco che separa Shuhada Street dalla Casbah. La protesta, che spera di diventare un appuntamento settimanale, era intesa a scoraggiare il corteo scortato dai soldati attraverso la Casbah (Città Vecchia) che i coloni fanno ogni sabato. La Casbah è una parte di Hebron che è controllata dall'Autorità Palestinese (in contrasto con Shuhada Street nella parte della città controllata da Israele) e quindi, in teoria, non dovrebbe essere un'area vietata alla mobilità dei palestinesi.

I manifestanti si sono fermati davanti al cancello dove passa di solito il corteo dei coloni, cantando slogan in arabo, inglese ed ebraico per un po' di tempo senza alcun disturbo. I soldati e la polizia israeliana stavano a guardare ed a filmare la protesta nascosti lì intorno. Poi la protesta è stata sciolta, ma si è subito rianimata quando sono giunte le notizie sull'ingresso dei coloni nella Casbah da un altra entrata. I manifestanti hanno iniziato ad avanzare nei vicoli verso la piazza del mercato dove si diceva fossero i coloni, ma uno schieramento di soldati li ha fermati.

I manifestanti hanno continuato a cantare ed hanno cercato di spingere i soldati dichiarando che non era un crimine camminare per le vie della propria città. I manifestanti hanno cercato parecchie volte di passare per altre vie d'accesso al mercato allo scopo di impedire l'avanzata del corteo dei coloni, ma ogni volta si trovavano di fronte i soldati con cui ricominciavano gli spintoni. Nella confusione del correre avanti e indietro, un attivista israeliano è stato arrestato senza alcuna ragione apparente. Quando i manifestanti si sono ricompattati nuovamente di fronte al posto di blocco, hanno formato un muro umano davanti ai soldati. I soldati hanno creato un corridoio per far uscire i coloni dalla Casbah e farli passare attraverso il cancello verso Shuhada Street. Poi è arrivata la polizia che ha arrestato altri 2 israeliani ed un palestinese residente a Tel Rumeida, Hebron. Uno degli arresti è stato particolarmente violento dato che il manifestante è stato scaraventato per terra e trascinato via. La protesta è finita poco dopo e mentre vengono scritte queste righe, i 4 arrestati si trovano ancora nella stazione di polizia di Kiryat Arbah.

Video della manifestazione a Hebron 24 aprile 2010 http://www.youtube.com/watch?v=PFp-7BCYfLY

Giovani contro coloni (http://www.youthagainstsettlements.org) vi invita a partecipare alla manifestazione settimanale di sabato 1 maggio a Hebron.

Invito per l'azione a Hebron SABATO 1 maggio

Sabato scorso, 60 manifestanti palestinesi, israeliani ed internazionali sono riusciti a disturbare il giro settimanale dei coloni a Hebron, tenendoli fuori per 2 ore e limitando la loro presenza nella Città Vecchia e solo 15 minuti. Abbiamo bisogno del vostro aiuto per continuare questa azione così importante ed esemplare. Facciamo che la prossima settimana sia più forte e più riuscita. Vieni con noi!

Dove: a Hebron; incontro al parcheggio a destra del Municipio di Hebron.

Quando: ogni sabato. Ci vediamo al parcheggio a destra del Comune di Hebron alle 15.00. Accordi per la manifestazione alle 15.30. Partenza alle 16.00 e durata di circa 2-3 ore. Si auspica la puntualità.

Tema: la chiusura di Shuhada Street ai palestinesi e la continua presenza degli insediamenti coloniali illegali a Hebron e nel resto della Cisgiordania. Speriamo di bloccare uno dei consueti "giri dei coloni" che si fanno il sabato.

Portare: quanti più striscioni in arabo, inglese ed ebraico, oggetti che facciamo rumore - ci piacciono soprattutto i tamburi - fate sapere se venite!

Contatti: email a info@youthagainstsettlements.org.

Fate girare questo invito!

Speriamo di vederci sabato per questa azione così importante ed eccitante!

GERUSALEMME

SHEIKH JARRAH:

Dopo la precedente manifestazione del venerdì ci sono state delle visite di solidarietà durante la settimana.

Venerdì, come al solito, centinaia di israeliani da Gerusalemme e da altri parti del paese, hanno partecipato alla manifestazione del pomeriggio, a cui si sono aggiunti manifestanti che erano già stati a mezzogiorno alle manifestazioni di Bil'in, Ma'sara, e Nebi Salih.

Un contingente di manifestanti che ha "osato" avvicinarsi alle case degli sgomberati, è stato respinto fino al punto di partenza della manifestazione sulla strada principale.

http://www.youtube.com/watch?v=lYVTOeT74zs&feature=player_embedded

SILWAN

Estremisti di destra hanno manifestato nel quartiere di Silwan - dove i coloni sono in procinto di prendersi le case. Centinaia di addetti delle forze di stato hanno scortato i 30 estremisti di destra mentre i palestinesi locali ed una coalizione di israeliani della sinistra radicale, compresi gli anarchici (secondo i media) facevano una contro-manifestazione.

MA'SARA

Questo venerdì la manifestazione è stata meno partecipata del solito, a causa della manifestazione a Walage. La gente ha marciato dalla periferia del villaggio sulla strada principale, dove i soldati stavano aspettando dietro il filo spinato che bloccava la strada. Quando i manifestanti sono giunti al filo spinato, hanno avanzato il diritto di accedere alle terre del villaggio, ricevendo come al solito un diniego. I soldati erano il doppio dei manifestanti... ma hanno chiesto i rinforzi.

Sono stati fatti comizi in arabo e inglese proclamando l'impegno a non fermare le proteste nonostante la repressione. Dopo di che la manifestazione si è sciolta senza dare nessun pretesto ai gendarmi... frustrati nella loro voglia di lanciare gas sui manifestanti.

NABI SALIH

Come sapete, la lotta a Nabi Salih è una lotta locale che non intende fermarsi finché non finisce l'occupazione israeliana. Recentemente, l'esercito ha cercato di minare la lotta dall'interno, facendo credere che ci sarebbero stati dei piccoli guadagni per il villaggio se avesse smesso con le manifestazioni.

E' di vitale importanza venire domani se potete per mostrare solidarietà con il coraggioso presidente di Nabi Salih che è stato brutalmente colpito dall'esercito insieme con i suoi vecchi ed i bambini, in casa sua e nel cortile. La manifestazione è stata non violenta da parte dei residenti, finché un palestinese ha lanciato una pietra, facendo partire un conflitto interno, alla fine risolto.

NI'ILIN

La protesta settimanale a Ni'ilin ha rimarcato la Giornata del Prigioniero Palestinese. Per onorare l'occasione, un parlamentare di Hamas ha partecipato alla protesta a sostegno della lotta popolare. I manifestanti portavano uno striscione contro l'imprigionamento di esponenti del comitato popolare di Ni'ilin, e t-shirts con le foto dei giovani del villaggio attualmente detenuti. Quando il corteo è giunto al cancello del recinto, l'esercito ha attaccato con bombolette di metallo di lacrimogeni sparate direttamente sul gruppo di manifestanti più vicini al cancello. Un israeliano è stato ferito leggermente alla gamba da un proiettile. Ne è seguito l'immediato scioglimento della manifestazione, alcuni giovani hanno tirato pietre verso i soldati al di là del muro di cemento. I soldati hanno continuato a sparare lacrimogeni, poi tre ufficiali della polizia di confine, seguiti da parecchi soldati, sono usciti dal muro, sparando almeno in un caso proiettili veri, presumibilmente in aria, mentre inseguivano i manifestanti fino al villaggio. La manifestazione è finita nel giro di un'ora e mezza senza altri feriti.

Video di David Reeb di venerdì 23.04.10 a Ni'ilin su http://www.youtube.com/watch?v=xG3Lty2qXig

WALAGE

Grazie al crescente livello dell'occupazione, molte delle nostre azioni sembrano frustranti e senza ricaduta alcuna. I militari israeliani sono in grado di procedere indisturbati nella maggior parte del loro lavoro, e sono rare le occasioni in cui ci ritroviamo nella posizione di poter sfidare le manifestazioni fisiche del loro stato dell'apartheid.

Venerdì 23 si è presentata un'eccitante opportunità per sabotare la costruzione del muro nel villaggio di Al-Walage. Oltre 100 residenti hanno marciato attraverso il villaggio, radunandosi per ascoltare un breve discorso nel sito delle distruzioni di giovedì prima di riempire la strada appena spianata dalle ruspe con un gran numero di massi, chiudendo così l'accesso ai veicoli dell'esercito. Con circa 300 metri di strada impraticabile, i lavori previsti per domenica mattina sono stati fermati.

Cinque attivisti, tre dell'ISM e due dell'EAPPI, erano presenti per sostenere questa comunità che sarà davvero soffocata dal muro. Il villaggio continuerà la sua resistenza domenica mattina quando gli operai torneranno a distruggere altra terra.

Ad Al-Walage, siamo andati in montagna e la gioventù ha bloccato la nuova strada che i soldati avevano aperto per far passare le macchine necessarie a sradicare gli ulivi nella terra del villaggio.

Immagini su http://www.youtube.com/watch?v=fNrplPXm9Qs
E qui il racconto dell'ISM su cosa è successo a Beit Jala http://palsolidarity.org/2010/04/12098
Video dell'azione diretta contro le ruspe, Al Walage, 25.04.10 http://www.youtube.com/watch?v=Er1vAJObtzM

I fatti di Al-Walage:

Questa è la seconda manifestazione settimanale nel 2010 contro la confisca dei terreni per gli insediamenti e contro la costruzione del muro dell'apartheid. Secondo la più recente mappa del muro dell'Apartheid Wall, pubblicata nel 2006, il villaggio di al-Walage sarà completamente circondato dal muro, con gli accessi ridotti a 2. In questo villaggio di solo alcune migliaia di persone, la costruzione del muro si porterà via 500 ettari.

Video di Israel Puterman su: http://www.youtube.com/watch?v=oohuwfYwAz0

Video di Israel Puterman su Walage 27.04.10, 25.04.10:
http://www.youtube.com/watch?v=BaF33HVqDpg
http://www.youtube.com/watch?v=ET--OhJTdC4

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/
bilin1aa-A-gmail.com

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali