La lotta unitaria si allarga

11.04.10

 

Si espande il coinvolgimento della minoritaria sinistra radicale israeliana nella lotta unitaria contro il muro come in altri aspetti dell'occupazione - sia a Sheikh Jarrah che in altri posti. I dirigenti dell'autorità palestinese fanno altrettanto, ma con qualche conflitto interno. Che si è espresso nel giro di poche ore con l'arresto di un dirigente della lotta popolare nel sud ad opera della polizia dell'autorità palestinese, dopo un'azione unitaria a Beit Ummar. Più di cento persone si sono mobilitate venerdì con gli Anarchici Contro il Muro per le manifestazioni a Bil'in, Ma'sara, Nabi-Salih, Ni'ilin, e Sheikh Jarrah. Sabato e domenica siamo stati nella Cisgiordania meridionale, nei territori palestinesi occupati. Sabato a Beit Ummar e domenica abbiamo concluso il weekend con una manifestazione a Beit Jala.

BEIT JALA

Circa 50 tra palestinesi, internazionali ed una dozzina di israeliani hanno marciato scandendo slogan con bandiere e striscioni, lungo la strada che porta al cantiere del muro dell'apartheid a Beit Jala. Dopo un breve pezzo di strada siamo stati fermati dal circa 20 soldati israeliani e dal filo spinato dispiegato a bloccare la strada. Sono stati scandito slogan e tenuti comizi in arabo, inglese ed ebraico, con cui è stato ricordato il massacro del 1948 a Deir Yassin, e sottolineati i diritti dei palestinesi alla mobilità ed all'accesso alla loro terra. Circa 20 operatori di vari media hanno documentato i fatti. Dopo i comizi, ci siamo seduti sulla strada di fronte al filo spinato ed alle forze di stato israeliane. Poco dopo la manifestazione si è conclusa pacificamente ed i manifestanti si sono allontanati velocemente dai soldati.

BEIT UMMAR

Sabato:

"Le forze israeliane si sono scontrate con parecchie dozzine di manifestanti palestinesi nella Cisgiordania occupata nella giornata di sabato, con l'arresto di 14 persone secondo l'esercito e vari testimoni. I manifestanti sono stati raggiunti dai pacifisti israeliani e dagli internazionali alla manifestazione vicino al villaggio di Beit Ummar, accusando gli ebrei dell'insediamento di Bat Ayin di coltivare la terra di proprietà palestinese. I manifestanti hanno tirato pietre ed incendiato le coltivazioni, secondo l'esercito e vari testimoni."

"Il corteo è partito all'1 di pomeriggio dal municipio e si è mosso in direzione dell'area dove i coloni hanno posto la scorsa settimana la prima pietra per la costruzione del un nuovo avamposto "Gav'at Ires Shlomo". L'area si trova sulla cima di una collina vicina a Khirbat Safa ed è di proprietà di famiglie palestinesi di Beit Ummar."

"Il corteo ha iniziato a muoversi verso la terra sotto minaccia di confisca - un'area di 120 ettari che appartiene alle famiglie di Qoukas, 'Adi e Khalil di Beit Ummar. I 600 residenti di Khirbat Safa vivono su questa terra e la loro sopravvivenza dipende soprattutto dal lavoro agricolo sulle colline circostanti."

"I primi resoconti indicano che quando l'area in sui sorge il nuovo avamposto coloniale è stata raggiunta dalla manifestazione, alcuni manifestanti hanno smantellato simbolicamente alcune porzioni delle fondamenta, già poste dai coloni. Inizialmente, le forze di occupazione presenti nell'area non sono intervenute dando ai manifestanti un preavviso di 10 minuti. Scaduto il quale, la cosiddetta "polizia di confine" israeliana è giunta sul posto e, secondo il coordinatore della campagna Stop al Muro nel distretto di Hebron, Raed Abu Ayyash, questa "polizia di confine" ha iniziato ad attaccare la gente usando una violenza sproporzionata. Hanno usato proiettili di metallo ricoperti di gomma, lacrimogeni e granate assordanti contro la gente in corteo e nell'area del villaggio. Le conseguenze sono state 4 feriti dai proiettili, a dozzine hanno sofferto di problemi respiratori, fra cui i residenti di Khirbat Safa che erano rimasti in casa."

"Stamattina presto, le forze di occupazione israeliane hanno arrestato 5 esponenti del comitato locale contro il Muro e contro gli insediamenti coloniali a Khirbat Safa: si tratta di Younis Arar, coordinatore del Comitato; Mousa Abu Maria, responsabile delle Relazioni Esterne; Mohamed Ayad Awad, addetto stampa; Sakhr Abu Maria e Atef Abu Diya, entrambi membri del comitato popolare. Oltre a questi 5, sono stati arrestati anche 5 attivisti internazionali nel corso del corteo settimanale."

BIL'IN

Circa due dozzine di israeliani più due dozzine di internazionali si sono uniti alla gente del villaggio per una "bella" manifestazione primaverile del venerdì contro il muro della separazione e contro l'occupazione. Nel corteo partito a mezzogiorno dal centro del villaggio verso il cancello del recinto della separazione spiccavano i soliti slogan ed i cartelli con particolare riguardo al ricordo del massacro del 1948 a Deir Yassin.

Alla fine del corteo, si è potuto constatare come a distanza di 2 anni dal decreto dell'Alta Corte, si sta iniziando a spostare il percorso del muro di circa 1 km verso ovest.

Giunti al cancello, i manifestanti più audaci si sono spinti fino al recinto appendendo bandiere alla barriera e ridicolizzando ad alta voce i soldati che se ne stavano mezzi nascosti nelle vicinanze. Dopo molto tempo, le forze di Stato hanno iniziato a spararci addosso lacrimogeni, che hanno respirato anche loro in dosi massicce, grazie al vento che è cambiato e grazie alla loro incapacità.

Dopo che la maggior parte dei manifestanti si era ritirata, alcuni soldati sono usciti dal recinto ed hanno arrestato Haitham Al-Khatib - giornalista e operatore video del villaggio. E' stato rilasciato solo a notte inoltrata.

Venerdì 9.4.2010 Video di David Reeb su http://www.youtube.com/watch?v=HQObsY2IxHA

GERUSALEMME

Sheikh Jarrah:

Come negli ultimi venerdì, il corteo da Gerusalemme ovest in direzione dell'area est occupata è stato vietato dalla polizia. Il consueto raduno di alcune centinaia di manifestanti è stato permesso solo nella piazza lungo la strada principale, di fronte alla strada in cui sorgono le case da cui sono state sgomberate le famiglie palestinesi. Ai consueti percussionisti si sono aggiunti dei clowns. Slogan, appelli e brevi comizi hanno occupato i 90 minuti del presidio.

Molti i partecipanti da altre zone di Israele, fra cui coloro i quali avevano già partecipato alle manifestazioni di mezzogiorno in altre località.

In parallelo con la manifestazione nella piazza vicino alla strada con le case delle famiglie palestinesi sfrattate, c'è stato un presidio di 40 persone che si è avvicinato ancora di più a queste famiglie. In violazione di leggi primarie, le forze di stato hanno respinto questi manifestanti verso il grosso del corteo e ne hanno arrestato 4. Temendo un'altra reprimenda per abuso da parte del giudice, le forze di stato hanno rilasciato i 4 poche ore dopo, limitandosi a vietare la frequentazione della piazza solo per la prossima settimana.

Video di Keren Manor di Sheikh Jarrah venerdì 09.04.10: http://www.youtube.com/watch?v=hRVbKnzSmhA

MA'SARA

Decine di soldati hanno invaso Ma'sara giovedì notte, minacciando di arresti 2 esponenti del comitato popolare locale se avessero creato "qualche problema" durante la manifestazione settimanale. I soldati sono stati molto espliciti nel dire che avrebbero ritenuto responsabili Hassan e Muhamad Barjia, di qualsiasi presunto "problema".

Nonostante le minacce, circa 50 manifestanti hanno marciato attraverso il villaggio venerdì a mezzogiorno verso le terre che presto verranno rubate. Lungo la strada principale, circa 50 soldati aspettavano il corteo dietro il filo spinato decisi ad impedire che il corteo andasse avanti. I manifestanti hanno tenuto comizi in arabo, inglese, ebraico e francese, condannando l'occupazione e commemorando il 62° anniversario del massacro di Deir Yassin.

Ad un certo punto i manifestanti hanno cercato di rimuovere il filo spinato, ma sono stati respinti dai soldati. In risposta, i manifestanti si sono seduti a terra, battendo sui tamburi e cantando. Dopo un'ora di protesta, i manifestanti sono ritornati al villaggio, promettendo di ritornare in numero superiore la settimana prossima, in occasione della giornata palestinese del prigioniero.

NABI SALIH

Nabi Salih, 9 Aprile:

"Nel loro mirino non c'è la nostra resistenza, ci sono le nostre vite"

Circa 80 residenti di Nabi Salih, altri palestinesi, internazionali e sostenitori israeliani hanno partecipato alla manifestazione di questa settimana contro l'occupazione strisciante e contro l'annessione e la distruzione di crescenti dimensioni di terra e di risorse appartenenti al villaggio da parte dei coloni dell'insediamento di Halamish.

Questo venerdì ha visto un'altra intensificazione dell'esercito israeliano nella strategia criminale di punizione collettiva contro l'intero villaggio. La manifestazione è iniziata, come sempre, con un'invasione immotivata ed un attacco contro il pacifico corteo, mentre i manifestanti si stavano sedendo per terra a significare la loro volontà di una protesta non violenta. Questa volta l'esercito israeliano ha anche scelto di usare il cannone che spara liquido puzzolente direttamente e deliberatamente sulle case del villaggio, sui cortili e sulle strade principali. Il cannone è stato ritirato per fare rifornimento e proseguire nell'oltraggio. Come ha detto un abitante di una delle case colpite: "Nel loro mirino non c'è la nostra resistenza, ci sono le nostre vite". Il puzzo resterà nel villaggio per i prossimi giorni.

L'esercito israeliano ha usato anche in certi momenti un cannone montato sulle jeep per sparare a raffica i gas lacrimogeni sull'intero villaggio, tenendo i manifestanti all'interno dell'area edificata del villaggio.

Ad un certo punto alcuni manifestanti hanno scalato la collina che sovrasta una delle fonti del villaggio, per affrontare i coloni provocatori che la frequentano, e subito l'esercito israeliano ha mandato alcune unità per mandare via i coloni ebrei dall'area.

Per alcune ore i manifestanti si sono rifiutati di mettere fine alla manifestazione per tornare a radunarsi più volte in segno di protesta, alcuni lanciando pietre per impedire altre incursioni dell'esercito, altri standosene pacificamente seduti contro i soldati armati di tutto punto, documentando, o prendendosi cura dei feriti dalle aggressioni dell'esercito.

NI'ILIN

Ai residenti palestinesi di Ni'ilin si sono uniti una decina di israeliani ed altrettanti internazionali per la protesta settimanale contro il muro. Dopo circa una mezz'ora di proteste vicino al percorso del muro, con soldati che sparano lacrimogeni ed alcuni manifestanti che lanciano pietre al di là del muro, un gruppo di militari esce dal muro ed inizia a inseguire i manifestanti attraverso gli uliveti del villaggio. I soldati hanno sparato lacrimogeni e parecchi proiettili veri, probabilmente in aria. Dopo circa un'ora, i soldati si sono ritirati e la gioventù del villaggio è tornata a casa. Non c'è stato nessun ferito, salvo alcuni che lacrimano per i gas ed un paio di auto di attivisti danneggiate.

Venerdì 09.04.10, video di Israel Puterman:
http://www.youtube.com/watch?v=yUa1R80lL1M
http://www.youtube.com/watch?v=W06lfCetT5E

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali