La lotta unitaria degli israeliani anarchici contro il muro e dei palestinesi nella settimana della Giornata della Terra

05.04.10

 

BEIT UMMAR, BIL'IN, BUDRUS, QARAWET-BANI-ZEID, MA'SARA, NABI SALIH, NI'ILIN, SAKHNIN, SHEIKH JARRAH

La lotta unitaria contro la confisca della terra dei cittadini palestinesi di Israele continua fin dalla guerra del 1948. Nel 1976 ci furono il 30 marzo le prime manifestazioni per la Giornata della Terra contro il furto dei terreni in Galilea. In quel giorno furono 6 i morti. "In occasione della Giornata della Terra dei Palestinesi ed a causa degli arresti e dell'uso eccessivo della forza contro i manifestanti da parte dell'esercito di occupazione israeliana, i comitati popolari invitano a partecipare alle manifestazioni della settimana entrante." Durante la settimana abbiamo partecipato alla manifestazione di solidarietà al checkpoint Betunya al tribunale militare di Ofer, poi alle manifestazioni della Giornata della Terra a Budrus e Qarawet-Bani-Zeid. Venerdì siamo stati a Bil'in, Ma'sara, Nabi Salih, Ni'ilin, e Sheikh Jarrah. Sabato siamo stati alla manifestazione centrale a Sakhnin in Israele, ed a Beit Ummar.

AZIONE A BETLEMME + AGGIORNAMENTI

31.03.10: manifestazione di solidarietà con gli attivisti pacifisti in galera

Dieci manifestanti arrestati durante una manifestazione pacifica a Betlemme sabato scorso, tra loro Abbas Zaki del comitato esecutivo dell'OLP, membri dei comitati popolari locali ed un giornalista, sono ancora detenuti nel carcere militare di Ofer, mentre i 5 israeliani arrestati nella stessa occasione sono stati rilasciati lo stesso giorno.

Cosa: manifestazione di solidarietà con gli attivisti imprigionati
Dove: al Checkpoint Betunya, vicino al carcere di Ofer
Quando: mercoledì 31 marzo alle 10:30

Il Comitato Popolare di al-Ma'sara invita tutti gli attivisti a dimostrare il loro sostegno ai 10 ancora in carcere dalla Domenica delle Palme e che sono attualmente rinchiusi nel carcere di Ofer, mentre i 4 israeliani ed un attivista internazionale, che partecipavano alla stessa protesta sono stati già rilasciati.

Occorre dimostrare solidarietà ad Hassan e Mahmoud del Comitato Popolare di al-Ma'sara, come pure a Marwan del Comitato Popolare di Betlemme ed a tutti i detenuti. Insieme dimostreremo che nessuna repressione può fermare le manifestazioni e la resistenza popolare contro il Muro dell'apartheid, contro gli insediamenti illegali e contro l'occupazione israeliana in generale, continueremo a chiedere giustizia e libertà.

Manifestanti chiedono la libertà per gli arrestati al Betunya Checkpoint, vicino al carcere di Ofer

Centinaia di persone si sono radunate al Bitunya checkpoint vicino al carcere militare di Ofer per chiedere il rilascio dei manifestanti arrestati a Betlemme nella domenica delle Palme, fra cui Abbas Zaki del Comitato Esecutivo dell'OLP. Due manifestanti sono stati arrestati.

Dopo alcuni brevi comizi, i manifestanti hanno deciso di proseguire in direzione del tribunale militare Ofer, dove era prevista l'udienza dei 10 arrestati a Betlemme. Una volta rifiutatogli il transito, i manifestanti hanno cercato di abbattere il recinto vicino al checkpoint allo scopo di entrare nel tribunale. La polizia di confine ha risposto col lancio di granate assordanti, lacrimogeni e proiettili ricoperti di gomma. Gli scontri tra la polizia e la gioventù locale sono proseguiti per 2 ore prima che la manifestazione si concludesse.

Due manifestanti palestinesi sono stati arrestati durante la manifestazione. Uno di loro, di 16 anni, è stato estratto dall'auto del padre attraverso il finestrino dopo che la polizia lo aveva mandato in frantumi col calcio di un fucile.

L'udienza dei 10 di Betlemme è stata rimandata a domani 6 aprile.

Corteo per la Libertà, celebrazione della domenica delle Palme a Betlemme, forze di occupazione israeliane arrestano 12 persone.
parte 1 http://www.indybay.org/newsitems/2010/03/29/18643199.php
parte 2 http://www.indybay.org/newsitems/2010/03/29/18643212.php

Video del corteo per la libertà, protesta della domenica delle Palme a Betlemme del 28.03.2010
http://www.youtube.com/watch?v=M1uBMnPBFCQ

Fuoco Santo al Checkpoint "300" - vedi le foto ed il video su:
http://www.palestinemonitor.org/spip/spip.php?article1342

AGGIORNAMENTO SUI 10 DI BETLEMME SOTTO PROCESSO MILITARE - Saranno tutti RILASCIATI. Fino all'1:30 corte riunita per decidere se verrà richiesta una cauzione di 3000 shekel per ogni imputato.

La magistratura militare critica la Polizia e rilascia i 10 di Betlemme

Il giudice Dahan del tribunale militare di Ofer in Cisgiordania ha ordinato la scarcerazione dei 10 manifestanti pacifisti arrestati a Betlemme domenica 21 marzo, compreso il dirigente palestinese dell'OLP Abbas Zaki. Il giudice ha criticato la polizia e la denuncia sostenendo che la protesta era nonviolenta, e che l'unica forza usata era stata quella della polizia nel catturare i manifestanti.

Dopo 5 lunghi giorni in un carcere militare israeliano, i 10 di Betlemme sono stati finalmente portati davanti ad un giudice nel tribunale militare di Ofer. Dopo aver ascoltato le argomentazioni dell'accusa e della difesa, il giudice, Amir Dahan, ha deciso di rilasciare i 10 dietro cauzione e senza ulteriori restrizioni. Il giudice ha anche sollevato le sue critiche nei confronti della polizia affermando che "E' del tutto evidente che si trattava di un corteo non violento, e che nessun danno è stato arrecato a persone o a proprietà, al contrario della forza usata dalla polizia nell'eseguire gli arresti".

I 10 di Betlemme erano stati arrestati insieme a 4 attivisti israeliani e ad un'attivista internazionale durante il corteo organizzato per rimarcare la Domenica delle Palme e la tradizione cristiana del pellegrinaggio a Gerusalemme. I manifestanti speravano di mettere in luce le restrizioni israeliane sul movimento palestinese e sulla libertà di religione a Gerusalemme. Nonostante fossero stati arrestati nelle stesse circostanze, gli attivisti israeliani ed internazionali sono stati rilasciati nella serata, un chiaro esempio di discriminazione.

"Quando si riferisce alla repressione dei manifestanti, Israele sostiene sempre che è la violenza messa in atto dai manifestanti a costringere l'esercito ad usare misure repressive", dice Mohammed Khatib del Comitato di Coordinamento della Lotta Popolare "Ma oggi persino un loro giudice, in un tribunale che è chiaramente di occupazione, ha ammesso che ogni protesta, ogni forma di resistenza viene affrontata col pugno di ferro".

L'arresto dei 10 di Betlemme, e specialmente quello di Abbas Zaki, ha motivato Al Fatah a dichiarare una intensificazione della strategia della lotta popolare in questi tempi di tensione. Al Fatah ha anche portato ieri centinaia di persone al Bitunya checkpoint, dove i manifestanti hanno cercato di sfondare la barriera della separazione per cercare di raggiungere il carcere di Ofer.

I media hanno detto che persino il sostituto giudice militare ha criticato i maltrattamenti e l'arresto degli attivisti per poi farli scarcerare senza condizioni. La TV israeliana ha anche trasmesso delle immagini sulla manifestazione al campo di concentramento di Ofer.

BEIT UMMAR

Il grande villaggio/piccola città è in scontro durissimo con le forze di occupazione israeliane. Ci sono alcuni attivisti che da tempo avevano iniziato la lotta unitaria con gli attivisti israeliani, senza un grande coinvolgimento da parte del villaggio. Ma recentemente gli sforzi rinnovati hanno portato alle manifestazioni settimanali di tutto il villaggio.

"Mentre Salam Fayyad ed altri ministri palestinesi marciano a Bil'in e Betlemme dichiarando il loro appoggio alla resistenza popolare, la polizia palestinese ha continuato a reprimere ogni resistenza organizzata al di fuori del suo controllo. A causa di ciò, Mousa Abu Maria è stato arrestato all'1:40 di questa mattina dalla polizia palestinese, sembra in coordinamento con i militari israeliani. I residenti dicono che più di una dozzina di veicoli della polizia palestinese erano presenti nell'operazione a Beit Ummar, dove hanno anche tentato di arrestare il membro del Comitato Nazionale, Younes Arrar, il quale non era in casa. I suoi familiari hanno detto che la polizia non aveva nessun mandato e che li ha terrorizzati."

Venerdì 2 aprile:

Ieri, una manifestazione pacifica si è svolta per la terza volta sull'autostrada fuori Beit Ummar, organizzata dal Comitato Nazionale di Beit Ummar contro la continua espansione degli insediamenti di Bat 'Ayn e Karmei Tsur sulla terra di Beit Ummar. Attivisti Israeliani, Internazionali e Palestinesi si sono seduti sulla strada, un'arteria primaria per i coloni e per i palestinesi dato che attraversa la Cisgiordania meridionale.

BIL'IN

Circa 25 Israeliani insieme agli Anarchici Contro Il Muro si sono uniti ad altrettanti internazionali e unitamente ai palestinesi del villaggio e della regione, hanno marciato verso il cancello del recinto della separazione. Il tema della manifestazione era la Giornata della Terra e la resistenza alla recente intensificazione delle misure repressive adottate dall'esercito per sedare le manifestazioni dichiarando l'area di Bil'in e Ni'ilin quali zone militari chiuse nella giornata di venerdì per gli israeliani e gli internazionali.... Tuttavia, benché queste misure fossero state pubblicizzate ampiamente sui media israeliani, si sono rivelate un boomerang... Hanno sollevato molte opinioni negative, nessun appoggio e soprattutto hanno avuto l'effetto opposto. Probabilmente deve essere questa la ragione della riduzione dei mezzi repressivi a difesa dei cancelli del muro della separazione.

Quando siamo arrivati al cancello, alcuni manifestanti sono riusciti a passare nella zona di mezzo e ad appendere una bandiera palestinese sul recinto, a mettere un cartello ed a cantare per un po', prima che l'esercito rimasto fino ad allora sospettosamente tranquillo lanciasse alcune granate di lacrimogeni intorno a noi. Poi, i giovani hanno tirato pietre ad una jeep in ricognizione e, con un atto di buon vicinato, hanno rispedito al mittente le granate non esplose.

http://www.bilin-ffj.org/index.php?option=com_content&task=view&id=259&Itemid=1

Israel Puterman, video clip di Bil'in 02.04.10: http://www.youtube.com/watch?v=ryY837CPVRE

BUDRUS

"Manifestazione per la giornata della terra a Budrus il 30-3-10...", e che manifestazione! E' partita a mezzogiorno dopo la preghiera. Centinaia di abitanti del villaggio con dieci di noi ed alcuni internazionali hanno marciato verso il cancello del recinto della separazione. Lì la gente ha piantato degli alberi ed ha protestato contro il furto delle terre provocato dal passaggio del muro. Poco dopo, le forze di Stato hanno iniziato a lanciare lacrimogeni e si è sviluppata una lunga lotta tra le forze di stato israeliane ed i manifestanti che si rifiutavano di ritirarsi, e la gioventù che lanciava pietre ed usava i blocchi di pietra sulla strada per ritardare l'avanzata delle forze di Stato.

QARAWET BANI ZEID

Parecchie centinaia di palestinesi ed israeliani hanno protestato nel villaggio di Qarawat Bani Hassan in Cisgiordania per rimarcare l'annuale "Giornata della terra". Oltre 200 Israeliani, Palestinesi ed internazionali hanno manifestato vicino alla fonte di Ein Entweteg nel villaggio di Qarawat Bani Hassan in Cisgiordania per rimarcare la "Giornata della Terra" palestinese. La protesta di solidarietà è iniziata alle 10.00 ed è finita alle 12:30.

Qarawat Bani Hassan è una città palestinese nel governorato di Salfit nella Cisgiordania, collocata a 30 kilometri a sud-est di Nablus. Ci abitano circa 4000 persone, per la maggior parte rifugiati da Kufr Bara. L'89% della terra del villaggio, compresa la fonte Ein Enwetef, sta nell'Area C, sotto il completo controllo israeliano, ed è sotto costante minaccia di annessione e di espansione coloniale.

E' dal 2003 che i coloni Israeliani costruiscono l'insediamento di Havat Yaair in cima ad una collina da dove sgorga la fonte di Ein Enwetef sulla terra che appartiene ai palestinesi del villaggio di Qarawat Bani Hassan. I coloni israeliani ed i militari impediscono regolarmente ai palestinesi di avere accesso all'area, e dal dicembre 2009 i coloni hanno più volte tentato di costruire intorno alla fonte.

La fonte di Ein Enwetef forniva acqua agli abitanti palestinesi di Qarawat Bani Hassan e dei villaggi vicini, sia per l'agricoltura che per le greggi. L'allevamento, una delle maggiori fonti di sopravvivenza per la regione di Salfit per decenni è ora minacciato di estinzione a causa del limitato accesso alle fonti idriche, della contaminazione delle fonti locali provocata dalle sementi di scarsa qualità usate dai coloni israeliani e dalle restrizioni sulla mobilità nell'area.

Ein Enwetef è una delle dozzine di fonti di acqua fresca in Cisgiordania a cui è negato o limitato l'accesso per i palestinesi.

Martedì 30 marzo 2010: Giornata della Terra: anche a Qarawet Bani Zeid gli Anarchici Contro il Muro hanno partecipato alla manifestazione. Un altro contingente era a Budrus.

MA'SARA

I manifestanti si sono radunati oggi ad Al Ma'sara, vicino Betlemme, in commemorazione della Giornata della Terra, per ricordare l'anniversario della confisca di massa della terra palestinese nel 1976.

Palestinesi, Israeliani ed internazionali hanno marciato pacificamente verso la terra del villaggio. Però, i militari israeliani, la polizia e le guardie di confine hanno bloccato la strada con del filo spinato, dove il corteo si è fermato per scandire slogan e per ascoltare i comizi dei rappresentanti della resistenza popolare. I soldati a quel punto hanno dichiarato l'area zona militare chiusa (ZMC), hanno rimosso il filo spinato e si sono mossi a piedi e con le jeep verso i manifestanti, lanciando granate contundenti e lacrimogeni direttamente sui corteo.

Due persone sono state arrestate dopo aver chiesto di vedere una copia dell'ordine di ZMC e portate ad una vicina stazione di polizia israeliana.

Al Ma'sara organizza manifestazioni settimanali fin dal novembre 2006. Gli abitanti subiscono restrizioni per l'accesso alla terra, dal momento che si tratta della terra su cui Israele sta continuando a costruire insediamenti e pezzi del muro.

Video su al Ma'sara 02.04.10: http://www.youtube.com/watch?v=D4YStK1Dt7I

NABI SALIH

Come negli ultimi venerdì, Israeliani con gli Anarchici Contro il Muro ed internazionali si sono uniti al popolo del villaggio per la manifestazione settimanale.

Nabi Salih: punizione collettiva per colpire l'intero villaggio

Il villaggio ha iniziato la mobilitazione di questo venerdì con un corteo per ricordare la Giornata della Terra. Subito dopo, gli abitanti si sono radunati per marciare verso le loro terre, che devono essere confiscate dall'occupazione israeliana. Quando il corteo ha raggiunto l'area vicino alla fonte del villaggio, che sarà annessa con tutta la terra intorno, ha trovato i coloni protetti dai soldati vicino alla fonte. Quando i manifestanti hanno tentato di raggiungere la loro terra, i militari hanno iniziato a sparare proiettili di metallo ricoperti di gomma da distanza ravvicinata. Poi i lacrimogeni che hanno provocato molti malori tra i manifestanti.

Le forze di occupazione hanno poi invaso la casa di Mohammed Abdel-Hafiz at-Tamimi, controllando così il villaggio per sparare da lì proiettili di metallo ricoperti di gomma, lacrimogeni e bombe assordanti sui manifestanti. Hanno invaso anche la casa di Haj Mohammad Abu Ibrahim per intimargli di andare dai manifestanti ed implorarli di mettere fine alla manifestazione se non voleva vedere la sua casa bruciare. Abu Asid Tamimi dice che i militari hanno fatto esplodere delle bombe assordanti in casa sua perché alcuni della sua famiglia stavano alla finestra a guardare cosa accadeva in strada.

Video clip:
David Reeb, venerdì a Nabi Salih 02.04.10: http://www.youtube.com/watch?v=ySkUpBKqaxA

NI'ILIN

Dozzine di manifestanti sono stati assistiti per le inalazioni da gas lacrimogeno quando le truppe israeliane hanno attaccato la protesta contro il muro nel villaggio di Ni'ilin nella Cisgiordania centrale. Gli abitanti insieme agli israeliani ed agli internazionali hanno portato la manifestazione fino alle terre vicine al muro. In seguito il corteo è giunto al muro sulla cui cima i giovani locali hanno messo una bandiera palestinese. Le truppe hanno allora sparato lacrimogeni che hanno fatto soffrire decine di manifestanti.

MANIFESTAZIONE CENTRALE PER LA GIORNATA DELLA TERRA A SAKHNIN

Appello per unirsi alla manifestazione centrale a Sakhnin il 30.03.10 alle 13:00 in commemorazione della annuale Giornata della Terra.

La nostra partecipazione potrebbe contribuire molto alla lotta contro la permanente confisca della terra e la continua politica razzista contro gli arabi palestinesi nei territori del '48.

Venite, manifestate e dite tutti insieme:

No Pasaran

SHEIKH JARRAH

Durante la settimana gli attivisti hanno cercato di essere continuamente presenti nell'area di conflitto con i coloni.

"Come sempre, questa settimana manifesteremo contro l'insediamento a Sheikh Jarrah
Manifestazione venerdì alle 16:00 nel quartiere
Nei giorni prima sono gradite le visite alle famiglie palestinesi sgomberate."

Venerdì:

Approssimativamente 200 manifestanti si sono radunati a Sheikh Jarrah per protestare contro l'incessante campagna di insediamenti a Gerusalemme Est. I manifestanti hanno portato modelli di casa per simbolizzare quelle che sono state tolte ai residenti palestinesi per ben 2 volte - nel 1948 ed ancora una volta l'anno scorso. Nelle ultime settimane il governo israeliano ha più volte annunciato nuovi piani di insediamenti a Gerusalemme Est, ignorando completamente la comunità internazionale ed il buon senso. Il suo scopo è quello di insediare a est ebrei dappertutto: a Silwan, Shuafat, Gilo, Ramat Shlomo ed infine ma non ultimo, a Sheikh Jarrah.

I piani di costruzione per centinaia di nuove unità abitative sono stati approvati per essere realizzati dentro ed attorno l'area dello Sheppard Hotel a Sheikh Jarrah. Dall'hotel all'uliveto dall'altra parte della strada. Tutto ebreo, naturalmente.

Alcuni manifestanti hanno proseguito per qualche centinaio di metri per protestare di fronte all'hotel, scandendo slogan e brandendo cartelli per circa mezz'ora. Nasser Gawi, un residente locale la cui casa è stata data ai coloni estremisti e che oggi vive per protesta in una tenda ha parlato della situazione ed ha indicato quali sono le aree minacciate dalla costruzione.

Il governo israeliano ha uno scopo ben chiaro - costituire una maggioranza di residenti ebrei a Sheikh Jarrah per separare il quartiere dal resto di Gerusalemme Est con tutti i mezzi, legali o illegali, morali o immorali. Ma noi diciamo - no!

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali