La lotta unitaria mette in moto nuovi processi nel mondo politico palestinese e nella sinistra israeliana

01.02.10

 

Bil'in, Ma'sara, Ni'ilin, Nabi-Saleh, Ofer Camp, Refusniks, Sheikh Jarrah, Mt Hebron sud

Durante la settimana gli attivisti di Anarchici Contro Il Muro hanno partecipato alle iniziative di sostegno ai prigionieri - sia israeliani che palestinesi - ed alla lotta dei disertori Refusniks. Venerdì 29 gennaio siamo stati a Bil'in, Ma'sara, Nabi Saleh, Ni'ilin, e Sheikh Jarrah. Sui Media: "Israele avverte la minaccia del movimento popolare e del suo potenziale espandersi", così dice Jonathan Pollak, anarchico israeliano e portavoce del Comitato di Coordinamento per la Lotta Popolare (nella Cisgiordania palestinese). Linea più dura di Israele: http://www.nytimes.com/2010/01/29/world/middleeast/29palestine.html . Ecco un esempio della linea dura: giovedì 28 gennaio arrestato prima dell'alba a Bil'in, Mohammed Khatib coordinatore del comitato. Sabato 30 gennaio i compagni hanno scortato i pastori nella zona sud di Hebron a fronte dei tentativi di scacciare pastori e contadini palestinesi da quei luoghi.

BIL'IN

Video del raid notturno a Bil'in di giovedì 28 gennaio: http://www.youtube.com/watch?v=L4B6X9qjIVI

Venerdì 29 gennaio le forze di stato non hanno cercato di bloccare gli israeliani che si recavano alla manifestazione contro il muro e contro l'occupazione. Così quasi 40 Anarchici Contro il Muro si sono uniti agli internazionali ed ai palestinesi di Bil'in (compresi alcuni dirigenti palestinesi), anche in numero maggiore, per rispondere all'arresto di Mohamed Khatib del giorno prima ed anche ai media internazionali presenti. Dopo il solito corteo siamo arrivati al cancello del recinto della separazione. Subito dopo i comizi, le forze di stato hanno iniziato a lanciare granate assordanti, lacrimogeni ed infine proiettili d'acciaio rivestiti di gomma. Il vento sfavorevole ci ha costretto ad arretrare di qualche centinaio di metri.

Le forze di stato hanno mutato tattica, uscendo dal recinto in più punti per fare dei giri "turistici" intorno alla periferia del villaggio e persino nella via principale. Lacrimogeni e granate sono state lanciate sui giovani che davano il benvenuto ai soldati a colpi di pietre.

Questo venerdì abbiamo sofferto molto i lacrimogeni, ma nessuno è stato ferito seriamente, né arrestato.

Venerdì 29.1.2010 video della manifestazione su http://www.youtube.com/watch?v=v8TcqyXu1yw

MA'SARA

Venerdì 22 gennaio:

Intervista a Ma'sara con un attivista israeliano su http://www.youtube.com/watch?v=UPA48zuWfm8

Dopo la manifestazione settimanale del villaggio di Ma'sara contro il muro dell'apartheid di Israele e contro gli insediamenti illegali, le donne del villaggio cantano di non aver paura della violenza usata contro di loro; i soldati restano sul tetto di una casa palestinese; ed un attivista israeliano parla di come comunicare con i soldati durante le manifestazioni in Palestina.

Venerdì 29:

Ancora una volta attivisti palestinesi, israeliani ed internazionali si sono radunati a Ma'asara per la manifestazione settimanale di questo venerdì, che voleva marcare l'anniversario dell'assassinio del leader palestinese George Habash. Alla manifestazione si sono uniti esponenti del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, tra cui Tawfiq Tirawy.

I circa 70 manifestanti hanno marciato dal centro del villaggio al suono dei tamburi, passando davanti ad una jeep militare solitaria che stazionava all'ingresso del villaggio e procedendo verso il perimetro del Muro dell'apartheid. Ovviamente la strada era sbarrata dal filo spinato presidiato dal un drappello di soldati (soprattutto riservisti).

Sono stati fatti comizi in inglese, francese, arabo ed ebraico, e scanditi slogan per mezz'ora. Sulla strada del ritorno, i manifestanti si sono fermati davanti alla jeep militare, temendo un'incursione. Altre due jeep si sono aggiunte velocemente alla prima ed i soldati ad armi spiegate hanno minacciato i manifestanti. Preferendo non surriscaldare la situazione, i manifestanti sono tornati al villaggio pacificamente, ed i soldati se ne sono andati poco dopo.

NABI SALEH

Resoconto di venerdì 21 gennaio: ad An Nabi Saleh circa 100 manifestanti Palestinesi del villaggio e di quello vicino di Dir Nizam, insieme a sostenitori internazionali ed israeliani si sono radunati nel centro del villaggio ed hanno iniziato a marciare verso la terra e la fonte d'acqua che gli è stata confiscata dai coloni dell'insediamento vicino di Halamish, con l'aiuto dell'esercito di occupazione. Mentre i manifestanti stavano ancora percorrendo le vie del villaggio, l'esercito di occupazione ha iniziato un attacco indiscriminato da varie direzioni, usando lacrimogeni, gettando nel terrore gli abitanti rimasti nel villaggio, ormai assediati e soffocati, senza nessuna via d'uscita. L'attacco è proseguito per 2 ore, mentre alcuni manifestanti cercavano di ricacciare i soldati prendendoli a sassate. In una volta sola sono state sparate dozzine di bombolette di gas lacrimogeno grazie ad un cannone puntato verso il centro del villaggio. I soldati hanno sparato anche proiettili d'acciaio rivestiti di gomma e munizioni vere. 6 manifestanti feriti. 16 gli arrestati, tra cui 3 donne palestinesi ed un israeliano, che è stato rilasciato dopo un'ora grazie al suo status ed alla sua origine privilegiata di ebreo. Una donna palestinese è stata rilasciata la mattina dopo, mentre le altre fino a martedì 26 gennaio erano ancora dentro senza aver visto un magistrato.

Video dell'incursione a Nabi Saleh http://www.youtube.com/watch?v=1gGQP2JKR14\

Venerdì 29 gennaio:

Ad An Nabi Salih, essendo il villaggio vicino di Deir Nidham sotto coprifuoco, non è stato possibile fare 2 manifestazioni parallele come nelle scorse settimane. La manifestazione è stata ben partecipata ed è partita dal villagio verso le terre contese passando davanti a parecchie jeep militari appostate alla periferia del villaggio. I manifestanti hanno resistito alla provocazione dell'invasione, si sono seduti per terra ed hanno iniziato a cantare. Lentamente i manifestanti hanno guadagnato metri in direzione delle jeep sempre cantando e scandendo slogan. Ad un certo punto, senza nessun pretesto, l'esercito ha iniziato a lanciare lacrimogeni sui manifestanti.

Sia i soldati che la polizia di confine erano equipaggiati con una varietà di armi tra cui il lanciatore multiplo di lacrimogeni; il famigerato "skunk", sorta di composto dall'odore repellente sparato da un cannone ad acqua e le sfere metalliche che hanno sostituito gli "ordinari" proiettili d'acciaio ricoperti di gomma.

Ad un certo punto, la polizia di confine ha scelto deliberatamemte come obiettivo una casa chiusa sulla strada, con finestre ampie e facili da colpire. Hanno sparato un lacrimogeno nella casa, intrappolando circa 20 persone, soprattutto donne e bambini, senza possibilità di sfuggire al gas. Per salvarli dal soffocamento, i bambini sono stati fatti passare da una terza finestra verso persone che si erano arrampicate sul retro. Alla fine, 8 persone sono finite in ospedale a causa dell'inalazione di gas.

Sebbene questo venerdì fosse solo la quarta manifestazione di questo tipo, Nabi Salah è diventato subito uno dei centri della lotta popolare, adottando i principi della non-violenza dei villaggi fratelli di Bil'in e Ni'ilin.

Nebi Saleh, video del 29-1-10 http://www.youtube.com/watch?v=fCmO3nbMcFs

NI'ILIN

Venerdì 22 gennaio a Ni'ilin, circa 150 manifestanti hanno marciato verso il perimetro del muro per manifestare contro l'annessione e la campagna di repressione scatenata contro il villaggio. Nelle ultime notti, circa 16 giovani del villaggio sono stati arrestati durante i raid notturni. E tuttavia i residenti insieme ai sostenitori internazionali ed israeliani giunti a piedi attraverso i campi per unirsi alla manifestazione unitaria, sono riusciti a resistere per ore all'invasione del villaggio da parte dei soldati.

Venerdì 29 gennaio:

A Ni'lin, circa 150 manifestanti si sono diretti al perimetro del muro dopo la preghiera del venerdì. La manifestazione marcava la giornata del prigioniero, e oltre il sermone religioso, si sono uditi discorsi tenuti da Salah Khawaja, il leggendario medico del villaggio e del Dottor Mustafa Barghouty. Il gruppo è arrivato al cancello per essere accolto dai soldati di guardia con un volo di lacrimogeni. Alcuni manifestanti hanno risposto col lancio di pietre, mentre altri hanno espresso la loro opposizione al furto della terra scandendo slogan contro il muro e sollevando manifesti prodotti dal Ni'ilin Media Group. Dopo quasi un'ora e mezza, un gruppo di soldati è uscito dal muro e 2 soldati, apparentemente di una unità speciale, armati con pistole e sparando in aria, hanno raggiunto un gruppo di manifestanti, arrestando una persona giunta a Ni'ilin da Yabrud. I giovani del villaggio hanno continuato a resistere all'invasione dell'esercito per altre 2 ore, e la protesta è finita senza feriti, salvo i problemi per l'inalazione di gas.

REFUSNIKS

Lunedì 1 febbraio, Emelia Marcovich andrà in carcere per rifiuto di fare il servizio militare. Poiché non riusciamo a capire come mai il fatto di avere una coscienza costituisca un crimine, faremo una manifestazione a sostegno di Emelia. Giovedì 28 gennaio alle 18:30 in piazza Dizengoff.

Manifestazione in contemporanea a Londra:
http://www.facebook.com/event.php?eid=260824171593&ref=nf
http://www.facebook.com/event.php?eid=442493695170&index=1

SHEIKH JARRAH

Per anni, l'appoggio della sinistra sionista israeliana alla lotta unitaria degli anarchici contro il muro della separazione e contro l'occupazione è stato circoscritto ad attività defilate, quali il darci più spazio sui media, oppure sostenere "la democrazia per gli ebrei", di modo che lo Stato ci dava accesso alle località di lotta, oppure essere miti di fronte alle nostre violazioni della legge, e infine limitare i danni fisici che potevano colpire noi e i nostri amici palestinesi durante le azioni unitarie. (Finora solo 3 di noi sono stati fermati per più di 40 ore o rinchiusi in carcere per un periodo più lungo - poiché rifiutavano delle alternative. Solo 19 dei nostri amici palestinesi sono stati uccisi - ma nessuno tra gli israeliani. Nei 2 episodi di israeliani colpiti dal proiettili ricoperti di gomma o da granate, sono pochi quelli che sono stati ricoverati e solo in 3 hanno subito danni cronici.)

La reale partecipazione della sinistra sionista alla nostra lotta è stata circoscritta soprattutto a compiti di copertura mediatica ed alla partecipazione di migliaia di loro (in un caso, e di centinaia in altre occasioni) a titolo individuale alle manifestazioni del venerdì a Bil'in contro quel muro che persino la più alta corte di "giustizia" di Israele ha sentenziato debba essere spostato di alcune centinaia di metri più ad ovest.

Il coinvolgimento della sinistra sionista israeliana nella lotta a Sheikh Jarrah costituisce un salto di qualità. Questa volta abbiamo visto eminenti esponenti dell'élite culturale come David Grosman e della sinistra politica parlamentare del partito Merets prendere una posizione pubblica a fianco della protesta a Sheikh Jarrah contro i verdetti dei tribunali israeliani.

La corte blocca la pretesa della polizia di arrestare 18 manifestanti http://www.jpost.com/Israel/Article.aspx?id=167195

Lo scrittore David Grossman: i coloni abusano dei Palestinesi
http://www.haaretz.com/hasen/spages/1146191.html

Parlando ai manifestanti, Grossman ha detto, "A volte, non è più possibile stare fermi e tacere. I coloni e la destra, aiutati dal governo, dal sistema giudiziario e dal potere economico, abusano dei Palestinesi in 1001 modi differenti."

Ad un programma radio del mattino, Yosi Sarid - ex-leader del partito Merets - ha detto che gli dispiace tanto, ma venerdì 29 gennaio non potrà partecipare alla manifestazione a Sheikh Jarrah come aveva fatto il 22 gennaio. (Al suo posto è venuto un altro parlamentare del suo partito.)

Precedenti reports:

Sheikh Jarrah - uno sguardo dall'interno: http://eyalniv.wordpress.com/2010/01/25/sheikh-jarah/

Foto e video su: http://www.palestinemonitor.org/spip/spip.php?article1247

Dentro il quartiere di Sheikh Jarrah durante la manifestazione del 22.01.10 http://www.youtube.com/watch?v=6QkiD8IpY00

Un altro video della manifestazione del 22.01.10 http://www.youtube.com/watch?v=Lv3gL-Y1ecg

Nota: sabato 30 insieme ai coloni sono stati visti alcuni degli esponenti più radicali dell'estrema destra girare per il quartiere di Sheikh Jarrah. (Hanno fatto una contro-manifestazione venerdì 29, ma era così piccola e ridicola a confronto con la nostra dall'altra parte della strada) Abbiamo bisogno di persone che vengono e stanno nel quartiere.

Media: la Polizia votata a spazzare via le proteste a Gerusalemme nonostante l'ordinanza della corte. [http://www.haaretz.com/hasen/spages/1145875.html] (ma dovevano avere i piedi freddi oppure ordini strettissimi dall'alto e non hanno fatto niente.)

Venerdì 29 gennaio:

A Sheikh Jarrah un'altra grande manifestazione, e per la prima volta senza arresti. Dopo diverse settimane di crescente repressione poliziesca, il tribunale di Gerusalemme ha emesso 2 sentenze a favore dei manifestanti, stabilendo che le manifestazioni erano legali e che l'operato della polizia per impedirle era illegale. E così circa 300 manifestanti si sono radunati questo venerdì all'ingresso del quartiere, fra cui parecchi parlamentari della Knesset, per protestare contro gli sgomberi razzisti dei palestinesi dalle loro case. (una metà erano israeliani di Gerusalemme ovest, l'altra metà israeliani da Tel Aviv, Palestinesi del quartiere ed i media... e poi anche chi poche prima stava partecipando ad altre manifestazioni in Cisgiordania). Cartelli, striscioni, e slogan a volontà. Tra questi: "La protesta di Sheikh Jarrah l'inizio della terza intifada sarà".

Si opponevano alla manifestazione decine di poliziotti anti-sommossa e 5 radicali di destra. Un breve dibattito al calor bianco con i fascisti ed il tentativo (fatto fallire dalla polizia) dal parte di alcuni manifestanti di entrare nel quartiere per piantare dei fiori, sono stati gli unici 2 momenti di tensione. Altrimenti la composta ed energica manifestazione è andata avanti pacificamente per un'ora e mezza.

Video su attacco dei coloni a Sheikh Jarrah armati di M-16 http://www.youtube.com/watch?v=_noYAfW7dm4

SUD DI HEBRON

Nelle ultime settimane, le forze militari a sud di Mt. Hebron sono costantemente impegnate nello scacciare i pastori ed i contadini palestinesi dalle loro terre. I pastori ci hanno detto che in molti posti non osano più andare sulle loro terre senza la nostra scorta. Hanno bisogno della nostra presenza. Perciò sabato 30 gennaio, faremo da scorta ai pastori in vari punti a sud di Mt. Hebron.

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali