La lotta unitaria mentre si avvicina la tempesta

08.11.09

 

Bil'in, Karyut, Ma'asarah, Ni'ilin, Gerusalemme/Sheikh-Jarah, Refusniks

La tempesta politica riassume il momento. Iniziata con la pubblicazione del rapporto Goldstone (ndt, sui crimini commessi a Gaza nel gennaio 2009 dall'esercito israeliano), essa avanza con la escalation del boicottaggio internazionale e con le minacce di incriminazione a carico degli alti ufficiali israeliani da parte dei tribunali per i crimini di guerra. Gli Anarchici Contro Il Muro hanno preso parte soprattutto alle lotte locali sia in Israele che nelle aree palestinesi occupate. In primo piano ancora le manifestazioni a Bil'in col suo coinvolgimento internazionale fatto di visitatori e media, ed a Ni'ilin, e così pure la lotta contro le deportazione dei palestinesi residenti nel quartiere di Sheikh Jarah nella Gerusalemme est occupata. Meno attenzione hanno ricevuto la lotta contro i blocchi stradali, con la partecipazione dei giovani israeliani dell'ultimo anno delle scuole superiori che si sono dichiarati refusniks, le minacce di espulsione dei rifugiati e dei figli dei lavoratori ospiti, lo sgombero dei beduini.

BIL'IN

Circa 40 internazionali e 30 israeliani si sono uniti alla manifestazione settimanale composta da parecchie decine di palestinesi indetta contro il muro a Bil'in, nel giorno della commemorazione dei 20 anni dalla caduta del muro di Berlino. Mentre il corteo avanzava, i manifestanti portavano manifesti che richiedono il rilascio di Adeeb, esponente del Comitato Popolare del villaggio, tuttora detenuto nelle carceri israeliane. Spiccava anche un grande modello del muro in styrofoam, al cancello sul percorso del recinto della separazione, quando siamo passati sulla strada parallela abbiamo incontrato dei giovani che erano occupati nel tagliare il recinto. Coperti da una cortina di fumo, provocata da copertoni in fiamme, 2 di loro avevano fatto grandi progressi per alcuni minuti prima di essere notati dall'esercito.

Quando siamo arrivati al cancello, i portatori del modello di muro sono riusciti a passare nello spazio tra la porta principale ed il recinto elettronico. I soldati hanno perso molto tempo per rimuoverlo. Un coro belga ha dato una grande dimostrazione di carattere, cantando canti di lotta e di resistenza in varie lingue, mentre l'esercito lanciava lacrimogeni e granate assordanti, e la gioventù palestinese, sfruttando il vento favorevole, rilanciava al mittente le granate inesplose insieme ad una pioggia di pietre che costringeva i soldati a correre via.

Bil'in 06.11.09 - video http://www.youtube.com/watch?v=kOjcUR2cqUw

GERUSALEMME

Urgente sostegno per la serata del 03.11.09 a Sheikh Jarrah. Questa mattina, in seguito ad una ordinanza del tribunale, la famiglia Al-Kurd di Sheikh Jarrah è stata buttata sulla strada. 30 coloni accompagnati da un grande numero di polizia di confine ha buttato fuori dalla loro casa con la forza i 30 componenti della famiglia palestinese. Questo è il terzo sgombero che avviene a Sheikh Jarrah in 4 mesi.

"Visto quello che sta accadendo a Gerusalemme: la demolizione della case dei palestinesi, i continui sgomberi da Sheikh Jarrah, l'espansione degli insediamenti coloniali e la costruzione di nuovi... bisogna organizzare una riunione per pianificare le azioni future."

KARYUT

Venerdì 6 novembre, centinaia di abitanti del villaggio di Karyut hanno protestato insieme contro l'occupazione israeliana e gli insediamenti e per rimuovere un blocco stradale messo su dalle forze di occupazione israeliane. Fregandosene dei militari israeliani (che hanno illegalmente dichiarato tutta l'area zona militare chiusa) ed in contrasto con la giunta municipale ed il sindaco (che non hanno sostenuto in nessun modo questa azione) questi manifestanti rappresentano una nuova ondata di resistenza a Karyut che non obbedisce né alla burocrazia palestinese né a quella israeliana.

Il blocco stradale è situato sull'unica strada che porta alla superstrada 60. I palestinesi di Karyut devono usare strade interne per cui sono costretti a guidare per ore prima di arrivare al lavoro o per visitare le famiglie. Questo è uno dei modi con cui i militari israeliani creano strade per i soli ebrei in un sistema di viabilità nel nome dall'apartheid.

Sebbene l'esatta ubicazione ed i dettagli di questa manifestazione siano stati discussi su telefoni privati, l'esercito Israeliano ci aspettava. Si sono presentati con un'ordinanza di area militare chiusa. Sono così abituati ad usare questo tipo di ordinanza tutti i giorni che si sono scordati di allegare la mappa che mostrava l'area chiusa. Ce ne siamo accorti e gli abbiamo fatto notare che la loro ordinanza era illegale. Sulle prime i militari non hanno permesso ai manifestanti di proseguire verso il blocco stradale. Ma i manifestanti hanno insistito, dichiarando il avere il diritto di smantellare il blocco. I soldati si sono ritirati ed hanno smantellato il blocco mettendoci un paio d'ore del nostro tempo.

Foto: http://www.indybay.org/uploads/2009/11/06/640_karyut_331.jpg
(blocco smantellato e prima auto di attivisti israeliani che passa sulla strada liberata)

Foto e links al video su:
http://www.indybay.org/newsitems/2009/11/06/18628013.php
http://www.indybay.org/newsitems/2009/11/06/18628023.php

MA'ASARAH

Circa 20 israeliani ed internazionali si sono uniti alla trentina di palestinesi per questa azione del venerdì.

L'esercito ha impedito ai manifestanti di avvicinarsi al percorso del muro. I manifestanti hanno marciato dal centro del villaggio cantando slogan contro il muro della separazione e contro l'occupazione accompagnati da una banda di tamburi. Come al solito, la strada era bloccata dal filo spinato presidiato dai soldati. I manifestanti hanno parlato in inglese ed arabo contro l'illegalità del muro e contro l'occupazione israeliana dei territori palestinesi. I bambini del villaggio sono riusciti per breve tempo a rimuovere il filo spinato ed a cercare di andare verso il muro, i soldati hanno minacciato di procedere a degli arresti ed hanno scacciato violentemente i bambini al di là del recinto. Sul percorso del ritorno, i manifestanti hanno trovato la strada bloccata da una jeep militare che era entrata nel villaggio da dietro e che sostava sulla strada principale. Presi in mezzo tra i soldati alle spalle e la jeep davanti, i manifestanti hanno iniziato ad inveire contro il veicolo militare con slogan, applausi e rulli di tamburi. I soldati hanno minacciato arresti e poi se ne sono andati, permettendo alla manifestazione di tornare nel villaggio e di tenere un piccolo spettacolo di percussioni per la gioia dei bambini e dei ragazzi del villaggio.

NI'ILIN

A Ni'ilin, i manifestanti hanno tirato giù una sezione di cemento alta 8 metri del muro che taglia in 2 le terre del villaggio. I soldati, posizionati sull'altro lato del muro, hanno sparato colpi veri sui manifestanti insieme a lacrimogeni, per poi aggiungere spruzzate di acqua fetida. Questa è la prima volta da quando Israele ha iniziato la costruzione del muro nel 2002 che i manifestanti riescono a buttare giù una parte del muro. Uno dei manifestanti, Moheeb Khawaja, ha detto durante la protesta: "20 anni fa nessuno pensava che il muro che divideva Berlino potesse essere abbattuto, eppure in soli 2 giorni di quel novembre è accaduto. Oggi abbiamo provato che lo si può fare anche qui ed ora. C'è la nostra terra dietro quel muro, e noi non ci fermeremo. Vinceremo per una sola e semplice ragione - perché la giustizia è dalla nostra parte."

Dai mass media:

Manifestanti aprono una breccia nella barriera di separazione in Cisgiordania - la protesta a Ni'ilin

La manifestazione settimanale contro la barriera della separazione in Cisgiordania nelle città di Bil'in e Ni'ilin, che si tiene ogni venerdì, ha toccato il culmine questa settimana quando gli attivisti, per commemorare il 20° anniversario della caduta del Muro di Berlino, hanno buttato giù una parte della barriera. Giovani palestinesi mascherati hanno fatto una breccia in una sezione alta 8 metri del muro di sicurezza [sic] di Israele che corre attraverso Ni'ilin, mentre le guardie di frontiera israeliane sparavano lacrimogeni ed acqua puzzolente dall'alto del muro di cemento. I manifestanti hanno aperto uno spazio sotto il pannello prefabbricato ed hanno usato un cric per farlo saltare.

Uno striscione dei giovani palestinesi messo sul muro diceva "Non importa quanto va sù, ogni muro prima o poi cade giù", con loro gli attivisti israeliani per i quali il muro che attraversa le terre e le comunità palestinesi non è altro che un furto della terra perpetrato da Israele. Il pannello del muro, a forma di T rovesciata come quelli eretti dalla Germania Est comunista per il muro attraverso Berlino nel 1961, è stato rovesciato all'indietro sulla parte alta verso il lato israeliano, ma senza cadere del tutto. I giovani si sono dispersi appena le guardie israeliane al di là del muro si sono precipitate per chiudere la breccia aperta.

Un fitto fumo nero proveniente da una catasta di copertoni incendiata dai giovani palestinesi si è mescolato con il fumo bianco dei lacrimogeni contro il cielo blu. Nuvole di acqua fetida - che puzza di feci e cadaveri - ha investito il lato dei manifestanti composto dai giovani israeliani.

Israele ha iniziato a costruire la barriera composta di recinti elettronici e di muri in seguito all'insurrezione palestinese iniziata nel 2000, ed ora questa barriera corre lungo quasi tutto il confine della Cisgiordania, intersecandosi in più punti sul territorio. Con una decisione non vincolante del 2004, la Corte Internazionale di Giustizia aveva dichiarato la barriera illegale e da abbattere poiché essa attraversa territori occupati.

Video di Active Stills - http://www.youtube.com/watch?v=9xh4ouc8Lac
Video di David, venerdì 06.11.09 a Ni'ilin: http://www.youtube.com/watch?v=syDriOhplOo

REFUSNIKS

Manifestazione in solidarietà con l'obiettore di coscienza Or Ben David. Sabato (07.11.09), alle 15:00 presidio di fronte alla prigione militare No. 400 e protesta contro l'imprigionamento di CO Or Ben David, ed a sostegno delle sue azioni.

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali