Piccoli successi mentre prosegue la lotta

01.11.09

 

Bil'in, Gerusalemme, Ma'asara, Ni'ilin, Hebron, Tel Aviv, Negev

Questa settimana le forze di Stato hanno interrotto le incursioni notturne nel villaggio di Bil'in. Sul fronte dei "lavoratori ospiti", è stata spostata alla fine dell'anno scolastico nel 2010 l'espulsione dei loro figli nati in Israele come dei genitori. Un film dedicato alla questione dei "rifugiati" è stato trasmesso nel principale canale TV. E' proseguita la lotta contro le deportazioni da Sheikh Jarrah (Gerusalemme occupata) e con i Beduini nel sud. Continua l'aiuto alla raccolta delle olive, ed alla lotta dei giovani refusnics dell'ultimo anno delle scuole superiori. Venerdì 30 ottobre manifestazioni previste degli Anarchici Contro il Muro e dei palestinesi dei villaggi di Bil'in, Ni'ilin, Ma'asarah.

BIL'IN

Nonostante il cattivo tempo, circa 30 israeliani, internazionali, e gente di Bil'in ha partecipato alla manifestazione settimanale del venerdì contro il muro della separazione, contro gli insediamenti e contro l'occupazione. Questa manifestazione è stata dedicata all'appello per la liberazione di Abu Rahmah, come pure alla protesta contro i continui tentativi di stroncare la resistenza del villaggio. I manifestanti hanno marciato con maschere di Adeeb, urlando "Siamo tutti Adeeb Abu Rahmah".

Adeeb Abu Rahmah, che è detenuto da oltre tre mesi, non è accusato di atti di violenza, ma di "incitamento alla violenza", reato che è stato molto liberamente interpretato nella fattispecie per includere anche l'attività di organizzatore di manifestazioni di base. Inizialmente un giudice aveva stabilito che Abu Rahmah era da liberare sotto sorveglianza, ma un appello presentato dai militari aveva ottenuto un ribaltamento della prima sentenza, con ordine di reclusione cautelare fino a processo terminato. Dal momento dell'arresto, la difesa si è appellata 4 volte ad una simile decisione. I processi in genere durano oltre un anno e Abu Rahmah è l'unica fonte di reddito per la sua famiglia di 11 persone.

L'arresto di Abu Rahmah è giunto nel mezzo di una campagna di arresti e di intimidazioni che era iniziata in concorrenza con l'udienza preliminare in Canada sul caso della denuncia del villaggio di Bil'in contro le due compagnie canadesi responsabili della costruzione dell'insediamento coloniale di Modiin Illit su terreni rubati al villaggio di Bil'in e dei villaggi palestinesi vicini. In quasi 5 anni di proteste, 75 abitanti di Bil'in sono stati arrestati in connessione con le manifestazioni contro il Muro. Di questi, 27 sono stati arrestati durante la recente campagna di arresti. Le forze israeliane hanno invaso regolarmente le case per procedere con la forza alla ricerca di partecipanti alle manifestazioni, avendo come obiettivo i dirigenti del Comitato Popolare contro il Muro e gli insediamenti, come pure di ragazzi accusati di lancio di pietre. Attualmente restano in carcere 16 attivisti, nove dei quali sono minorenni.

Durante la manifestazione i giovani sono riusciti a violare il perimetro del muro della separazione attraverso una breccia del recinto esterno lungo il perimetro, nonostante la pesante doccia di lacrimogeni subita. Il grosso della manifestazione è arrivato come al solito al cancello principale sull'altro lato del muro dove è iniziato lo scontro di circa un'ora con le forze di Stato, che hanno usato sporadicamente i lacrimogeni. Alcune bombolette di gas non attivatesi sono state rilanciate ai soldati perché sentissero la stessa medicina.

MA'ASARA

Circa 40 palestinesi del villaggio di Ma'asara, si sono uniti a 20 internazionali e 4 israeliani, per marciare dal centro del villaggio in direzione del perimetro del muro dell'apartheid. I manifestanti portavano bandiere di diverse nazioni per dimostrare la solidarietà con la Palestina allo scopo di rammentare ad Israele che il mondo intero vuole la fine dell'occupazione.

Come al solito, il corteo è stato fermato dal filo spinato tirato dai soldati all'ingresso del villaggio. Mentre molti manifestanti si riparavano sotto una gigantesca bandiera palestinese, alcuni attivisti coraggiosi si sono messi di fronte ai soldati, con addosso solo una maglietta raffigurante le diverse bandiere. Sono stati fatti comizi in arabo, ebraico ed inglese, per mettere in evidenza l'insistenza della lotta con qualsiasi tempo e per invitare i soldati a disertare. In questo tentativo, alcuni ragazzi hanno calpestato il filo spinato o tentato di rimuoverlo. Ma i soldati hanno scelto di tenersi distanti dalla manifestazione ed hanno spinto via i ragazzini.

Dopo un'altra mezz'ora di slogan scanditi sotto la pioggia scrosciante la manifestazione si è conclusa. Nove gli arrestati o feriti, tanti i raffreddati.

NI'ILIN

La prima protesta invernale di Ni'ilin si è tenuta sotto una pioggia intensa. Di conseguenza, il numero dei manifestanti era più ridotto del solito, con poche decine di palestinesi, 10 israeliani ed altrettanti internazionali. Alcuni manifestanti hanno dato fuoco ad una pila di pneumatici vicino al muro. La combinazione di calore ed umidità han spaccato parti dei blocchi di cemento. Un certo numero di manifestanti si è scontrato con i soldati a guardia del recinto, che sparavano lacrimogeni ed acqua molto puzzolente. Nessun ferito salvo disturbi da inalazione di gas e la manifestazione si è conclusa prima del solito.

Foto su: http://www.indybay.org/newsitems/2009/10/31/18627278.php

Video della manifestazione http://www.youtube.com/watch?v=GLfLZH8gHHQ

RACCOLTA OLIVE

Vigilia per impedire il taglio dei ulivi da parte dei coloni di Hebron http://www.indybay.org/newsitems/2009/10/31/18627264.php

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali