La nostra lotta unitaria per bloccare le deportazioni e l'espansionismo degli insediamenti coloniali

18.10.09

 

Bil'in, Ni'ilin, Ma'asara, Gerusalemme, Tel Aviv...

Il muro della separazione è stato al centro della lotta, ma insieme ad altri temi. Proseguono sia la lotta condotta in Israele dai beduini dell'arido sud, sia la lotta contro l'espulsione ed i maltrattamenti ai danni dei rifugiati e dei figli dei "lavoratori ospiti"... e così pure le lotte nella Gerusalemme est occupata, quelle degli agricoltori dei territori occupati, in particolare quelle di coloro che hanno le terre confinanti con gli insediamenti coloniali oppure nel lato occidentale semi-proibito del muro. Una pletora di blocchi stradali e di tagli all'erogazione idrica sono i mezzi per opprimere tutti, ma diventano anche oggetto delle azioni dirette. E naturalmente, la bandiera della persistenza tenuta alta nel corso delle manifestazioni settimanali del venerdì nei quasi leggendari villaggi di Bil'in, Ni'ilin, e Ma'asara nella regione sud di Betlemme.

L'ultrasecolare progetto sionista di insediamenti coloniali si dota di una pletora di mezzi e di località e quindi l'attuale lotta unitaria di impegna nel bloccare e nel disfare quello che è stato fatto nel passato.

"E' richiesto il nostro appoggio agli agricoltori di Saffa e Beit Omar per tutta la prossima settimana. Chi ce la fa per domenica, faccia sapere. Seguiranno ulteriori informazioni."

BIL'IN

Anche in questa settimana si sono susseguite le invasioni notturne delle forze di Stato israeliane per arrestare gli esponenti del Comitato popolare del villaggio e parimenti è continuata la presenza notturna degli attivisti internazionale e degli Anarchici Contro Il Muro per cercare di contrastare i soldati.

"Abbiamo già una macchinata di compagni da Haifa per oggi giovedì 15, per cui non sono necessari altri attivisti per stanotte. Tuttavia c'è bisogno di una presenza per le notti di venerdì 16 e sabato 17, per ovvie ragioni. La notte del venerdì si è dimostrata problematica nelle scorse settimane per cui la presenza dei compagni è cruciale."

Meeting dei membri dei Shministim [liceali obiettori totali] con il Comitato Popolare di Bil'in del 13 Ottobre 2009:

Oggi, Or Ben David ed Emelia Marcovich, due esponenti dei Shministim, l'organizzazione israeliana di giovani che si rifiutano di fare il servizio militare per l'esercito israeliano, si sono incontrati con Eyad Burnat, dirigente del Comitato Popolare di Bil'in. Lo scopo di questa riunione era quello di discutere alcune idee per la manifestazione di venerdì 23 ottobre 2009, che sarà dedicata proprio agli Shministim, come forma di solidarietà e per continuare il lavoro insieme alla gente di Bil'in.

Or fa presente che lei, insieme agli altri membri dei Shministim, sono venuti molte volte a Bil'in per le proteste del venerdì contro il muro, unendosi agli attivisti palestinesi, a quelli internazionali ed agli altri attivisti israeliani. Or ha rinnovato i legami di amicizia tra i giovani Shministim ed i palestinesi. Loro a Bil'in si sentono a casa propria e riescono a comunicare con i palestinesi, contrariamente alla convinzione diffusa all'interno della società israeliana per la quale tutti i palestinesi sono terroristi di cui avere paura. Invece, i palestinesi sono essere umani che conducono una vita normale esattamente come quella degli israeliani.

Per questa ragione, Or ed Emelia hanno deciso di venire all'incontro con Eyad per preparare la manifestazione prevista per il 23 Ottobre 2009. Mentre Or dovrà tornare in prigione il prossimo giovedì per essersi rifiutata di fare il servizio militare e quindi non potrà essere fisicamente alla manifestazione, Emelia, invece, prenderà parte alla manifestazione. Il suo turno di entrare il prigione è stato fissato più avanti nel tempo.

Or ed Emelia manderanno anche messaggi email a tutti i giovani israeliani per ricordar loro che possono scegliere di rifiutarsi di fare il servizio militare in forze per delle forze di occupazione.

Entrambe hanno detto che si trovano bene nella West Bank in compagnia dei palestinesi.

Appello ai sostenitori - vieni a Bil'in http://www.bilin-ffj.org/index.php?option=com_content&task=view&id=202&Itemid=1

Nella nostra manifestazione della prossima settimana prevista per venerdì 23 Ottobre 2009, si uniranno a noi i giovani di Shministim (che in ebraico significa "studenti del 12° anno"), l'organizzazione israeliana di giovanissimi che si rifiutano di fare il servizio militare nell'esercito di occupazione, e che accettano la condanna al carcere per il loro rifiuto.

Stiamo mandando questo appello a tutti coloro che stanno sostenendo la nostra lotta contro l'occupazione militare per chiedere di venire in massa in solidarietà con gli Shministim, per dimostrare il nostro sostegno alla loro causa per per continuare insieme il nostro lavoro contro l'occupazione israeliana.

Speriamo di essere in grande numero e vi ringraziamo in anticipo per la vostra solidarietà.

Manifestazione di venerdì:

  1. consistenza: 30 israeliani, più di 40 internazionali, e più palestinesi di quanti ce ne sono stati nelle recenti settimane
  2. corteo: slogan in tre lingue
  3. effetti speciali: funerale del diritto internazionale rappresentato con una bilancia gigante in una bara, bilancia che pendeva dalla parte di Israele; delegazione francese con uno striscione che rappresenta mani che si tengono contro l'occupazione e per i diritti umani
  4. minacce dell'esercito israeliano: nuove truppe, gas lacrimogeni, gas ed ancora gas, con mitragliatori di lacrimogeni attivati alla fine della manifestazione.
  5. Shabab: l'aumento dell'aggressività dell'esercito è stata contrastata con la reazione della gioventù palestinese. Con atti di buona non-cittadinanza, un buon numero di lacrimogeni non esplosi sono stati rimandati al mittente, che ha potuto assaggiare la sua stessa medicina.
  6. feriti: inalazione dei lacrimogeni.

Venerdì 16.10.09 - Bil'in, video su: http://www.youtube.com/watch?v=XeNjo_hwMH0

HEBRON

Attivisti manifestano a Hebron

Foto e testo su: http://www.indybay.org/newsitems/2009/10/12/18625235.php

Sabato 10 ottobre, palestinesi, attivisti internazionali ed israeliani hanno preso le strade di Hebron per protestare contro gli insediamenti a Hebron e in Palestina. Gli insediamenti dividono Hebron a danno la scusa all'esercito israeliano per mettere su molti posti di blocco che restringono la libertà di movimento dei palestinesi di Hebron. Molti i cartelli, fra cui quelli per l'apertura della arteria da Shohada street a Hebron Main street, chiusa per i palestinesi a causa del fatto che la strada passa vicina ad un insediamento coloniale.

MA'ASARA

Venerdì 16.10.09 in corteo 50 palestinesi insieme con israeliani ed internazionali verso la vicina sezione del muro usata per sottrarre la terra ai 4 villaggi della regione. Come nei venerdi degli ultimi 2 anni, i soldati israeliani ci hanno atteso in linea dietro il filo spinato tirato all'uscita dal villaggio. Di fronte ai soldati sono stati fatti comizi in arabo, ebraico e inglese, contro le loro continue atrocità... mentre i ragazzi si mettevano davanti ai soldati e gli chiedevano perché stavano lì.

Dopo un certo periodo di silenzio, alcuni soldati hanno iniziato a rispondere, subito ripresi dall'uffciale che ordinava loro di non ascoltare e non rispondere. Finiti i comizi e gli slogan, siamo ritornati al villaggio ricevendo la buona notizia dell'accoglimento del report Goldstone sulle violazioni ai diritti umani commessi dagli attacchi israeliani su Gaza. La cosa ci ha sollevato un po' il morale.

Raz

NI'ILIN

Breve report da Ni'lin:

"La protesta settinanale contro il muro a Ni'ilin è iniziata con una manifestazione in una zona che sovrasta il percorso del muro. La protesta è poi proseguita verso ovest, verso la sezione del muro dove non ci sono ancora i blocchi di cemento. I soldati hanno sparato lacrimogeni, proiettili di gomma e liquido puzzolente, mentre alcuni manifestanti lanciavano pietre ed altri protestavano in altri modi. La polizia di confine è uscita dal muro due volte, alternati da ritiri temporanei, ed un gruppo di soldati è entrato nel uadi in cui stava operando un gruppo di giovani. I manifestanti sono poi ritornati al muro, hanno continuato la protesta fino al pomeriggio, e poi si sono dispersi. Nessun ferito è stato riscontrato tra i manifestanti, salvo sofferenze da inalazione di gas."

Come al solito, i media hanno fatto servizi tutto il pomeriggio e la sera sui violenti manifestanti di Ni'ilin (e Bil'in), e sul povero gendarme israeliano ferito ad un piede da una pietra.

Venerdì 16 a Ni'ilin - video http://www.youtube.com/watch?v=U0yvceuI5B0

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali