è ancora lunga la strada per la lotta unitaria contro il muro e contro l'occupazione

05.10.09

 

Bil'in, Ni'ilin, Betlemme sud, Qarut, Saffa, acqua, Gerusalemme - Tsumud!

L'intensificazione della repressione israeliana contro gli esponenti del Comitato popolare di Bil'in per la lotta unitaria non violenta contro il muro della separazione mette in evidenza gli effetti nocivi della lotta unitaria sul progetto colonialista israeliano degli insediamenti. Gli attivisti di Anarchici Contro il Muro hanno proseguito nella partecipazione alla lotta contro gli sgomberi a Gerusalemme ed alle lotte contro le restrizioni di forniture idriche, un mezzo indiretto per indurre una sorta di "sgombero volontario". Abbiamo partecipato alle tre persistenti manifestazioni del venerdì contro il muro a Bil'in, Ni'ilin, e nella regione di Al-Muasara. I compagni si sono uniti anche all'azione diretta a Qarut per la rimozione dei blocchi sulla carreggiata.

BIL'IN

Per non farci dimenticare che le manifestazioni non sono affatto una cerimonia di routine, le forze di Stato israeliane hanno arrestato giovedì 1 ottobre - proprio il giorno prima della manifestazione del venerdì - un altro esponente del Comitato popolare, Basel Mansour di 32 anni. Si tratta di un'operazione che fa parte dei loro sforzi disperati di mettere fine alle manifestazioni del venerdì contro il muro a Bil'in.

Attivisti internazionali ed israeliani di Anarchici Contro Il Muro si sono avvicendati nel villaggio per tutta la settimana, per assicurare una presenza notturna nel confronto con la forze di Stato israeliane che terrorizzano e cercano di arrestare gli attivisti di Bil'in in piena notte.

A mezzogiorno di venerdì 2 ottobre abbiamo marciato come al solito dal centro del villaggio verso il cancello nel percorso del muro della separazione. Alcune decine di palestinesi di Bil'in e loro sostenitori: circa 15 israeliani, due dozzine di internazionali (compresa una delegazione francese di Kaysersberg guidata dal sindaco), una delegazione dell'Unione degli agricoltori palestinesi, ed alcuni dirigenti del Partito del Popolo Palestinese. I manifestanti hanno scandito slogan contro il muro che si annette le terre di Bil'in, contro i raid notturni dell'esercito per reprimere la protesta del villaggio e terrorizzare i suoi abitanti ed infine contro l'occupazione israeliana in sé.

Quando i manifestanti hanno raggiunto il muro, qualcuno ha dichiarato davanti ai soldati che si trattava di una manifestazione non violenta; che le incursioni notturne non fanno che rafforzare la gente di Bil'in nella loro lotta per la libertà e la sopravvivenza; che i manifestanti avevano intenzione di raccogliere le olive nei campi che si trovano sulle terre di Bil'in al di là del muro; e che i manifestanti non hanno bisogno di permessi da parte degli occupanti per fare tutto ciò. Altri manifestanti hanno detto ai soldati in arabo, inglese ed ebraico che loro sono degli occupanti e che se ne dovrebbero andare, che il muro ed il suo attuale percorso dovrebbero essere abbattuti in base alla sentenza di un tribunale israeliano.

Come spesso succede, gli sforzi per aprire il cancello hanno avuto successo. Di tanto in tanto i compagni riescono ad entrare nel percorso del muro e ad appendere una bandiera palestinese sul recinto elettronico.

Alcune volte le forze di Stato hanno risposto con il lancio di lacrimogeni. Due volte hanno aperto la porta del muro e rincorso i manifestanti per arrestarne qualcuno e per disperdere la manifestazione, per poi ritirarsi subito in seguito al lancio di pietre contro di loro. Ma data la rapidità della fuga dei manifestanti, alla fine ai soldati non restavano che le bandiere da sequestrare.

Dopo che la terza bandiera era stata rimossa dal recinto ma non confiscata dai soldati, essa è stata recuperata e portata alla testa del corteo al ritorno verso il villaggio. A quel punto - quando i manifestanti erano già in direzione del villaggio - i soldati frustrati ci hanno ricoperto con un ultimo lancio di lacrimogeni.

Al-MUASARA

Venerdì 03.10.09 dopo la preghiera di mezzogiorno, circa 70 palestinesi e circa 20 tra attivisti israeliani ed internazionali hanno marciato dal centro del villaggio verso le terre rubate e confiscate per la costruzione del muro. Come al solito, l'esercito israeliano ha bloccato l'ingresso del villaggio con del filo spinato per impedire l'attraversamento delle terre. Sono stati fatti comizi in arabo, inglese ed ebraico, in cui sono stati anche ricordati Haider Abed Al-Shafi e Eduard Said, morti un anno fa.

C'era una significativa presenza di donne con Um Hasan alla loro testa che guidava la marcia con canti e discorsi sulla "Tsumud", la persistenza palestinese nella resistenza alle pressioni israeliane per i trasferimenti.

NI'ILIN

La protesta settimanale contro il muro a Ni'lin è stata la prima durante la stagione della raccolta delle olive. Questa è anche la prima raccolta delle olive da quando si è fatto il muro sul territorio di Ni'lin, ed il villaggio sta aspettando di vedere se le forze di occupazione adempiranno all'accordo per permettere ai contadini di accedere alle loro terre al di là del muro. Le famiglie che hanno gli ulivi rimasti su terre non confiscate dal passaggio del muro hanno iniziato il lavoro di raccolta delle olive (questa si annuncia come una delle stagioni peggiori). Le famiglie di Ni'lin con gli ulivi al di là del muro non hanno avuto il permesso di attraversare il muro per la raccolta delle olive, poiché l'esercito ha richiesto una lista di nominativi alla municipalità.

I manifestanti hanno marciato verso il percorso del muro di cemento messo parallelo al recinto, portando le fotografie di 6 giovani del villaggio che sono attualmente detenuti dall'esercito israeliano. Alcuni dei manifestanti hanno preso di mira i soldati con le pietre, mentre altri invitavano i soldati a rifiutarsi di partecipare al furto di terra palestinese. I soldati hanno sparato lacrimogeni sui manifestanti, in certi casi direttamente, ed usato per la prima volta da mesi delle granata di alluminio, che sono molto più pericolose se sparate direttamente contro la gente. Inoltre, hanno usato uno spray con una sostanza verde puzzolente nei confronti dei manifestanti che osavano di più. Dopo un paio d'ore i soldati hanno attraversato il muro e la manifestazione si è ritirata senza feriti seri a parte qualcuno sofferente per le inalazioni di gas.

Ni'ilin, venerdì 02.10.09 - http://www.youtube.com/watch?v=tHx-VeA7yrg

Sulla manifestazione precedente:
http://www.indybay.org/newsitems/2009/09/27/18623470.php
http://www.indybay.org/newsitems/2009/09/27/18623459.php

SAFFA

Saffa sabato 3 ottobre, tutti a Saffa per lavorare con i contadini locali.

CONVOGLIO PER L'ACQUA

Sabato 26.09.09, video su http://www.youtube.com/watch?v=0k2wpCZYZTE

QARUT

Il 2 ottobre, manifestanti palestinesi hanno rimosso i blocchi sulla strada che porta al villaggio di Qarut, nella West Bank, vicino Nablus. Un gruppo di manifestanti palestinesi, israeliani ed attivisti pacifisti stranieri hanno manifestato contro il blocco da parte di Israele della strada principale che porta al villaggio di Qarut e contro il vicino insediamento ebreo di Shelo.

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali