La lotta unitaria si allarga ed affronta nuove violenze da parte delle forze di Stato israeliane

09.08.09

 

Bani Zayid, Bil'in, Jerusalem, Ni'ilin, Tel Aviv, Um Salmuna-Muasara

Durante la settimana gli attivisti di Anarchici Contro Il Muro sono stati coinvolti nella lotta contro lo sgombero della famiglie palestinesi da Sheikh Jarrah, quartiere di Gerusalemme; e nella lotta a Tel Aviv soprattutto contro le violenze e le espulsioni ai danni dei rifugiati africani e delle famiglie dei "lavoratori ospiti" i cui figli sono nati in Israele. Abbiamo anche partecipato ad azioni in connessione con le lotte contro le scandalose restrizioni di forniture idriche per i palestinesi nella West Bank (mentre i coloni possono usare quanta acqua vogliono prendendola dalle fonti comuni). Venerdì abbiamo partecipato alle previste manifestazioni contro il muro e contro l'occupazione a Bil'in, Ni'ilin, Um Salmuna-Muasara... come pure all'invio di scorte d'acqua a Bani Zayid.

BIL'IN

Circa 20 israeliani e 50 internazionali si sono uniti a uomini e donne palestinesi per la manifestazione settimanale contro il muro. La manifestazione si è mossa con slogan contro il muro, contro l'occupazione e contro l'arresto dei giovani e dei dirigenti del comitato popolare di Bil'in, accompagnate da un poema di lotta scritto da uno dei dirigenti locali. Quando la manifestazione è giunta nei pressi del muro, ci sono stati brevi comizi in arabo, inglese ed ebraico. Un oratore afro-americano in particolare ha parlato alla folla nel suo stile politico-evangelico-pantera. Quando un pugno di manifestanti ha cercato di superare il recinto è arrivata la prima scarica di lacrimogeni. Un giornalista palestinese è stato avvolto dai lacrimogeni tra i recinti, è stato arrestato dai soldati. La manifestazione è poi riuscita a ricompattarsi ed a scandire slogan sotto il muro. L'appello per la liberazione dei prigionieri non è stato ascoltato dai militari. Proprio quando è stata annunciata la fine della manifestazione, il cannone che spara acqua puzzolente è giunto da Ni'ilin, iniziando a spruzzare liquido putrido su un'area già ammorbata dal puzzo dell'occupazione. Dopo un breve scontro a colpi di lacrimogeni, acqua puzzolente e lancio di pietre per allontanare le armi anti-manifestazioni, il corteo è ritornato al villaggio.

Bil'in 07.08.09 - link al video http://www.youtube.com/watch?v=eWKydieyOis

GERUSALEMME / AL-QUDS

Recentemente, la lotta principale contro il progressivo sgombero di famiglie palestinesi dalle aree occupate nel 1967 nella cintura di Gerusalemme, si è concentrata nel quartiere di Sheikh Jarrah:

"Dopo gli sfratti e le demolizioni delle tende a Sheikh Jarrah, Al-Quds, alcuni giorni fa, ci sarà un'azione per ricostruire le tende a partire dalle 16 di oggi. Tutti sono invitati a portare il loro sostegno". Gli attivisti di Anarchici Contro Il Muro di Gerusalemme hanno preso parte alla lotta insieme alla popolazione locale, agli internazionali e ad altri attivisti israeliani.

NI'ILIN

La manifestazione settimanale a Nil'in ha avuto inizio nel piccolo uliveto del villaggio, che è oggi ciò che rimane dopo decine di anni di furto di terra da parte di Israele. I manifestanti hanno marciato verso il muro costruito di recente. Si sono sparpagliati lungo la strada che conduce al muro e lì hanno espresso fortemente la loro protesta - ognuno a suo modo.

La strada del muro a Ni'ilin è diventata chiaramente esposta a ragioni di "sicurezza" per la difesa del muro per poter poi confiscare quanta più terra è possibile, ma parte della strada corre su un piano più basso rispetto alla collina. Questo permette ai giovani di prendere a sassate i mezzi militari che si muovono per attaccare la manifestazione.

Infatti alcuni manifestanti hanno iniziato a tirare sassi contro il muro e contro le forze della polizia di confine in numero strategicamente inferiore che si erano precipitate al muro. Il loro tentativo di disturbare la manifestazione con lancio di lacrimogeni non riuscì dato che il vento riportava indietro verso di loro i gas lacrimogeni.

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Ad ogni modo, quando una unità speciale della Polizia di Confine è uscita dal muro, i manifestanti hanno sciolto la manifestazione ritirandosi verso il villaggio. Non ci sono stati feriti né arrestati.

Ni'ilin venerdì 07.08.09 - manifestazione su http://www.youtube.com/watch?v=6BmTf-gddBI

UM SALMUNA - Al-Mas'ara

Il primo venerdì di agosto, il comandante di reggimento della regione aveva minacciato di imporre un coprifuoco sul villaggio, per mettere fine alle incessanti manifestazioni contro il muro e contro l'occupazione. Per cui, in seguito ad una richiesta degli attivisti locali, gli Anarchici Contro Il Muro saranno nel villaggio ogni giovedì notte per garantire la manifestazione del venerdì nonostante le minacce dei militari.

"La notte prima della manifestazione, veicoli militari hanno bloccato l'ingresso al villaggio, mentre altri lo attraversavano a motori spiegati. Questa attività dei militari è la conseguenza delle minacce di un comandante dell'esercito di mettere sotto assedio il villaggio se avesse proseguito con le proteste settimanali.

Ad Al-Mas'ara decine di manifestanti palestinesi hanno protestato contro il Muro e contro gli insediamenti ed a loro si sono uniti circa 80 attivisti internazionali ed alcuni attivisti Israeliani.

I manifestanti hanno marciato verso il muro dell'apartheid portando bandiere di Al Fatah ed un messaggio diretto ai militanti di Fatah da parte del movimento di resistenza popolare perché Al Fatah adotti questa strategia in futuro unitamente ad un messaggio per mettere al primo posto l'unità dei palestinesi. I manifestanti hanno marciato verso le loro terre chiedendo l'immediata fine dell'occupazione israeliana e della colonizzazione della Palestina.

Come al solito, le forze di occupazione israeliane hanno messo il filo spinato sulla strada all'uscita del villaggio ed hanno fermato la manifestazione, negando alla gente il diritto ad accedere alla loro terra. I manifestanti si sono opposti ai soldati parlando con loro in arabo, in ebraico ed in inglese. Alcuni manifestanti si sono intrattenuti più a lungo incoraggiando i giovani soldati a non servire un esercito di occupazione."

TEL AVIV

Durante la settimana, è proseguita la lotta contro la deportazione dei rifugiati e delle famiglie dei lavoratori stranieri con figli nati in Israele. Questa lotta si sta guadagnando un appoggio sempre più alto, tra cui quello dei tifosi della squadra di calcio locale della Hapoel (il lavoratore). Una gigantesca bandiera dice: "Chi non è rifugiato qui?". All'inizio la polizia ha cercato di impedire che la bandiera entrasse nello stadio. L'intervento dei dirigenti della Hapoel ha costretto la polizia a ritirare il divieto.

Convoglio di ACQUA contro la sete

Sono stati arrestati degli attivisti con l'accusa di aver affisso volantini riportanti l'interruzione delle forniture idriche a Tel Aviv nel contesto delle restrizioni di acqua imposte alla West Bank occupata. Sono accusati di "distruzione della proprietà" e persino di "incitazione" (http://www.ynet.co.il/articles/0,7340,L-3758179,00.html - articolo in ebraico). Dopo 5 ore sono stati rilasciati dietro cauzione. Dalla nostra mailing list:

"... e molte grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto, persino dormendo (!) all'ingresso della stazione di polizia."

Manifestazione di giovedì convocata di fronte all'ufficio della autorità delle acque a Tel Aviv.

Venerdì:

Cento israeliani si sono mossi da Tel Aviv e Gerusalemme per un convoglio di solidarietà con il villaggio palestinese di Qarawat Bani Zeid nel distretto di Ramallah, portando loro decine di ettolitri di acqua, dato che il villaggio viene lentamente disidratato dalle autorità israeliane.

Nel villaggio gli israeliani si sono incontrati con i dirigenti palestinesi locali ed insieme hanno portato l'acqua nelle case di tutto il villaggio. Nel suo discorso alla folla, Fuad Arar, sindaco del villaggio, ha detto: "Qui sotto i nostri piedi vi è un'enorme riserva di acqua, ma non ci è permesso di scavare dei pozzi: per il governo di Israele, ciò sarebbe peggio di un bombardamento. La nostra fonte, da cui il villaggio prende l'acqua da generazioni, è oggi sotto il controllo di Israele, ed a noi resta meno della metà di acqua necessaria al villaggio. In molte case non arriva acqua dal mese di marzo di quest'anno. Noi vogliamo la pace, ma come possiamo fare la pace quando Netanyahu decide quanta acqua possiamo bere?"

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Il convoglio fa parte di una nuova campagna, portata avanti dagli Anarchici Contro Il Muro insieme ad una coalizione di molti altri gruppi israeliani, palestinesi ed internazionali, ONG e partiti politici, nel tentativo di rompere l'assedio dell'acqua imposto alla Palestina. Per un report più ampio sul convoglio e sui partners israeliani vedi http://zope.gush-shalom.org/home/en/events/1249741341. Un report di stampa ed un video sul convoglio è reperibile su: VIDEO DA QARAWAT BANI ZAYID http://news.walla.co.il/?w=/9/1534180.



Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali