La lotta unitaria continua nonostante l'escalation della repressione
07.03.09

 

Questa settimana c'è stata una escalation nelle incursioni verso le case dei palestinesi. Soprattutto a Isawia (cintura di Gerusalemme) ma anche a Giaffa (cintura di Tel Aviv). Un altro villaggio si è unito alla lotta contro il muro della separazione - Wadi Rasha - ed il villaggio di Beit Jaala ha ripreso la lotta. Venerdì 6 marzo siamo stati regolarmente alle manifestazioni di Bil'in, Ni'ilin e Um Salmuna contro il muro della separazione. Bil'in - 06.03.09: link al video http://www.youtube.com/watch?v=d08CxaiYIRE. Il villaggio di Wadi Rasha (Ras Tira) ha invitato i delegati di Anarchici Contro il Muro (ACIM) per un incontro a cui è seguita mercoledì 4 marzo la prima azione. Ad Um Salmuna la manifestazione di venerdì 6 marzo è stata più intensa del solito grazie alla partecipazione di un cospicuo contingente del fronte democratico (soprattutto donne).

BIL'IN

Dal report di Iyad Burnat, dirigente del Comitato Popolare di Bil'in:

"Tre feriti e decine di intossicati per le inalazioni dei gas lacrimogeni durante la manifestazione settimanale del venerdì a Bil'in. Venerdì 6 marzo 2009, i residenti di Bil'in si sono riuniti dopo la preghiera del venerdì per un'altra protesta indetta dal Comitato Popolare contro il muro e contro la costruzione degli insediamenti coloniali. Alla protesta si sono uniti gli attivisti internazionali e gli israeliani di ACIM e contro gli insediamenti coloniali. I manifestanti portavano bandiere palestinesi e striscioni contro la politica di Israele tesa alla costruzione del muro e degli insediamenti, specialmente il recente piano che prevede la costruzione di nuove 75 unità abitative. I manifestanti hanno anche condannato le recenti demolizioni di case ad Al-Bustan e Ras Khamis a Gerusalemme."

WADI AR-RASHA

"Recentemente sono partiti i lavori per il muro della separazione sulle terre del villaggio di Wadi Rasha. Il percorso previsto dal muro separerà dal villaggio il 70% degli uliveti che si ritroverà praticamente nell'area proibita. Molti alberi hanno le ore contate perché si trovano proprio sul cantiere del muro. Oggi (mercoledì 4 marzo) la gente del villaggio e gli israeliani di ACIM sono riusciti a fermare i lavori dei bulldozer per un'ora. Venerdì 6 marzo saremo ancora nel villaggio per fermare i bulldozer e la distruzione degli uliveti."

Un altro report sull'azione di mercoledì:

"Alle 8:00 di questa mattina, una gruppo di 20 palestinesi insieme a 15 israeliani ed attivisti internazionali si sono riuniti nel villaggio di Ras atTira, nel distretto di Qalqilya, per protestare contro la distruzione e l'annessione delle terre palestinesi. Di fronte al presidio, 3 bulldozer all'opera. Alcuni palestinesi ed attivisti pacifisti hanno protestato contro il furto della terra palestinese sedendosi di fronte ai bulldozer nel tentativo di impedire la distruzione delle coltivazioni (http://awalls.org/files/images/Wadi-arRasha_0.jpg). Siamo stati malmenati da 2 coloni armati che hanno preso i manifestanti e li hanno spintonati via. Uno dei coloni ha preso la macchina fotografica e l'equipaggiamento annesso di un attivista israeliano e l'ha buttata giù lungo il pendio della collina."

La polizia ha ignorato le lamentele sollevate dagli attivisti israeliani per il comportamento delle guardie di sicurezza che li hanno attaccati, anzi la polizia ha fermato uno degli attivisti israeliani, per rilasciarlo poco dopo. Dopo un negoziato tra i proprietari palestinesi delle terre e le forze di polizia e dell'esercito, è stato raggiunto un accordo in base al quale gli ulivi più vecchi sarebbero stati restituiti ai loro proprietari dopo essere stati espiantati.

La distruzione nell'area di Wadi ar-Rasha, che è iniziata una settimana fa, riguarda 5 piccoli villaggi nelle immediate vicinanze, per un totale di circa 1.500 abitanti.

Un altro report su venerdì 6 marzo:

"Abbiamo conseguito un altro piccolo successo oggi a Wadi Rasha. Fermo il cantiere del muro oggi, pare a causa della prevista manifestazione. Niente guardie o soldati lungo il percorso del muro. Si è quindi dibattuto sull'incerto percorso del muro in quell'area. L'esercito ha pianificato lo sradicamento degli ulivi per domenica ed agli ACIM è stato chiesto di aiutare i coltivatori che opporranno resistenza a questo scempio."

UM SALMUNA

"La manifestazione di questo venerdì 6 marzo è stata più intensa del solito grazie alla presenza di un cospicuo contingente del fronte democratico (per lo più donne). All'inizio eravamo circa in 200 e non vi era ombra di soldati. Pare che i cambiamenti sull'orario della manifestazione dello scorso venerdì li abbia confusi. E' partito un coraggioso corteo verso la strada del muro della separazione che passa sulle terre del villaggio. Dopo alcuni vani tentativi dei pochi soldati presenti di fermarci, è arrivato un battaglione più numeroso che è riuscito a fermarci sulla strada. I soldati hanno provato ad arrestare alcuni giovani, ma siamo riusciti ad impedirlo ed a consentire che i ragazzi presi di mira tornassero al villaggio.

Ad un certo punto le forze di Stato hanno srotolato il filo spinato a mo' di barriera, ma le donne del villaggio ed il contingente del fronte lo hanno smantellato. Mentre le forze di Stato avevano da ridire su questa azione e malmenavano gli autori, noi abbiamo risposto con un sit-in aggiuntivo di un quarto d'ora e con comizi prima di ritornare al villaggio.

 

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali