La lotta unitaria contro l'occupazione ed il muro durante la raccolta delle olive
11.10.08

 

Bil'in - Ni'ilin - Umm Salamuna - Beit Umar - Assira al-Qabiliya

La settimana di lotta è stata "colorata" dalla raccolta delle olive. Gli israeliani dell'ampia coalizione di oppositori di cui fanno parte anche gli Anarchici Contro Il Muro sono stati invitati dai villaggi palestinesi dove sono usuali le violenze delle forze di Stato israeliane e dei coloni ebrei. A Bil'in, i soldati hanno avuto da ridire sulla combinazione manifestazione settimanale e raccolta delle olive dall'altro lato del muro. A Ni'ilin, una grande folla di israeliani e palestinesi si è trovata ad affrontare le solite violenze dell'esercito nonostante il permesso precedentemente concesso. Ad Umm Salamuna, dopo l'usuale manifestazione del venerdì, gli anarchici contro il muro si sono uniti alla lotta a Beit Umar. Sabato 11 ottobre, raccolta delle olive ad Assira al-Qabiliya (nella regione di Nablus).

Bil'in

La manifestazione del venerdì a Bil'in ha ricevuto dei rinforzi; infatti agli attivisti locali, internazionali ed israeliani, si sono aggiunti attivisti provenienti dalla parte nord della Cisgiordania Occupata ed il sindacato dei contadini della Francia del nord.

"I manifestanti hanno scandito slogan contro le politiche discriminatorie dell'occupazione e per l'unità nazionale dei palestinesi, mentre si portavano scale e strumenti per la raccolta delle olive. Quando la protesta ha raggiunto il muro, i manifestanti hanno cercato di avere accesso agli uliveti, ma sono stati fermati dalle granate assordanti e dai gas lacrimogeni. Dozzine di manifestanti hanno sofferto per le inalazioni e circa 14 volontari sono stati colpiti da proiettili di gomma quando l'esercito ha attaccato il corteo. La maggior parte dei feriti sono tra esponenti del comitato popolare di lotta: Sameeh Fawzy, Baker Suliemnan Baker e Naseem Aljabaritie sono stati ricoverati all'ospedale di Alshiesk Zayed a Ramallah. Altri feriti: Azzmi Alnabali, Omar Saleh, Basem Ibraheem, Kamal Aljhaj, Mohammad Sadeq, Mohammad Abo Rumi, Samer Awwajneh, Khamees Abo Rahmah, Adeeb Abo Rahmad ed Abdullah Abo Rahmeh che è il coordinatore del comitato popolare di Bil'in."

Ni'ilin

Dopo una riunione di coordinamento nel villaggio e preparativi durante la settimana eravamo pronti.

"Al mattino di venerdì 10 ottobre, la gente del villaggio, accompagnata da circa 100 israeliani, attivisti internazionali ed una delegazione del comitato popolare di Bil'in, ha marciato verso gli uliveti situati sul'altro lato della strada del muro in costruzione. Benché non vi sia ancora alcun muro in quel punto, le autorità occupanti hanno chiesto al villaggio di fare domanda per poter accedere agli uliveti.

Il comitato popolare del villaggio ha deciso di non accettare questa richiesta e di non compilare nessun modulo per poter accedere agli uliveti di proprietà palestinese, ma in barba alle autorità militari ha invece comunicato che ci sarebbe stata la raccolta delle olive su larga scala proprio venerdì 10 ottobre. [Gli organizzatori della coalizione israeliana che avevano contattato l'esercito avevano avuto l'assicurazione che l'area sarebbe stata aperta salvo attacchi da parte degli abitanti del villaggio.]

Invece, quanto la gente si è avvicinata alla strada del muro, si è trovata davanti decine di gendarmi di frontiera che bloccavano la via e cercavano di disperdere la manifestazione usando granate assordanti e lancio ad altezza d'uomo di gas lacrimogeni. A quel punto, un israeliano è stato ferito alla pancia ed un fotografo è stato colpito ad un piede da una granata acustica.

Durante il confronto, visto che la gente si rifiutava di ritirarsi, tre Anarchici Contro il Muro sono stati fermati e due di loro arrestati e portati vicino al blocco stradale dove sono stati tenuti fino al pomeriggio, nonostante l'ordine di polizia di rilasciarli (dopo un'ora) in quanto la raccolta delle olive era "legale".

Dopo una trattativa, le autorità hanno ordinato alle forze di guardia al muro di permettere la raccolta delle olive sull'altro lato del muro in costruzione.

A mezzogiorno, molti degli abitanti del villaggio si sono avvicinati all'area adiacente per la preghiera del venerdì, ma proprio alla fine le forze israeliane hanno attaccato con i gas, sparando su donne e bambini che raccoglievano le olive vicino al luogo della preghiera.

In seguito, i gendarmi si sono spostati verso il villaggio avanzando col massiccio lancio di gas. Un raccoglitore è fuggito lasciando il suo mezzo tra gli uliveti, subito preso dai gendarmi e spinto verso il posto di blocco dove l'hanno lasciato dopo aver fracassato i vetri, bucato le ruote, disperso il carico di olive, rubato una cassetta con bevande fresche e infine bruciato l'auto."

Umm Salamuna - Beit Umar

La classica manifestazione del venerdì contro il muro a Umm Salamuna è stata tranquilla come gran parte di quelle fatte durante l'anno. Dopo di che, gli Anarchici Contro il Muro si sono spostati nel vicino villaggio di Beit Umar. Ecco la situazione nel villaggio:

"Per qualcuno può trattarsi ormai di una non-notizia, eppure Beit Umar è stata oggetto di una incursione alquanto bizzarra e massiccia nelle ultime 24 ore. Bizzarra almeno per Beit Umar. I soldati hanno requisito due case e messo alcune strutture sostanziali, come se volessero restare. Hanno bloccato tutte le altre strade del villaggio verso le 7 del mattino e ieri hanno dichiarato tutta l'area zona militare chiusa agli attivisti internazionali ed israeliani (non si sa per quanto). La notte scorsa hanno fatto irruzione anche nella casa internazionale (la casa di Mousa*), senza restarvi. I soldati sono stati piuttosto violenti, hanno arrestato almeno 10 persone, trattenendo nella casa requisita 5 di loro per poi portarli alla stazione di polizia di Karmi Tsur o quella di Gush Etzion."

Assira al-Qabiliya

Oggi ai palestinesi del villaggio di Assira al-Qabiliya (regione di Nablus) si sono uniti gli attivisti israeliani e quelli internazionali per la raccolta delle olive. Il villaggio ha subito di recente diversi attacchi dal vicino insediamento coloniale ebreo di Yetzhar ed anche oggi i coloni ebrei sono arrivati ed hanno attaccato le famiglie palestinesi, provocando 2 feriti. Le famiglie palestinesi hanno chiesto agli attivisti israeliani di restare nel villaggio anche il giorno dopo per poter finire il raccolto nelle aree più pericolose.

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali

* Mousa Abu Maria è uno dei dirigenti ed attivisti della lotta (unitaria) non violente contro il muro della separazione e contro l'occupazione. Sono già 6 mesi che è in prigione con provvedimento amministrativo.