Manifestazione delle donne a Ni'ilin
24.07.08

 

+ le manifestazioni "normali" di domenica e giovedì

Giovedì 24 luglio un centinaio di donne palestinesi, israeliane ed attiviste internazionali hanno manifestato a Ni'ilin contro il muro dell'apartheid in corso di costruzione da parte di Israele allo scopo di dividere nettamente la West Bank e di appropriarsi delle terre del villaggio per darle all'insediamento di coloni ebrei di Hashmonaim. I soldati hanno accolto la manifestazione con granate acustiche e gas, hanno tenuto le donne lontane dal cantiere edile anche ricorrendo alla violenza, ma la manifestazione ha ripetutamente costretto i soldati a retrocedere durante la protesta durata circa un'ora. Ci sono stati 2 arresti, 2 feriti, e tanto gas; si è trattato della prima di una serie di azioni di donne nel villaggio. Foto su: https://israel.indymedia.org/newswire/display/9361/index.php

Le donne di Ni'ilin sono state aiutate da un grande numero di attiviste provenienti da Ramallah, Tulkarem, Tel-Aviv*, Gerusalemme, dalla Svezia, Svizzera, Francia ed USA. La manifestazione, compresi i bambini, ha marciato dal centro del villaggio verso il cantiere dove i soldati si sono appostati a 100 metri dalle macchine, lanciando bombe acustiche e gas lacrimogeni. La manifestazione si è dispersa per un po' sulla collina, ma il vento era favorevole, così quasi metà delle donne sono ritornate a pressare i soldati mentre le altre si ritiravano per sicurezza e per curarsi. Un'anziana donna palestinese è stata ricoverata in ospedale per problemi di cuore.

I bambini di Ni'ilin hanno creato un gran numero di manifesti che sono stati portati dalle donne per esprimere i loro sentimenti contro il muro e per la libertà della Palestina. Non ci sono stati molti slogan lungo il tragitto, ma quando sono giunte nei pressi dei soldati, sono nate delle accese discussioni, con le donne che volevano libero il passaggio verso il cantiere. Per un'ora intera ci sono stati molti lanci di gas lacrimogeni e di bombe assordanti, eppure, ogni volta, le donne ritornavano sempre più vicine alle macchine nel cantiere. Per tutta la durata della manifestazione, gli uomini di Ni'ilin hanno guardato dall'alto della collina, curiosi ma anche molto preoccupati, ma i soldati israeliani non hanno risparmiato neanche a loro qualche lancio di granate. Una squadra televisiva del canale israeliano Arutz 1 era giusto sul posto per riprendere in diretta l'ultimo lancio di bombe e, naturalmente, anche se hanno fatto menzione delle indagini sugli spari ai danni di Ashraf Abu Rahme, non hanno detto una sola parola sulla manifestazione delle donne nel notiziario della sera. Neanche una parola pure sull'arresto del palestinese di Ni'ilin, padre della ragazza che aveva girato il video che ha portato il caso all'attenzione internazionale. Nessun commento sull'arresto di un'attivista canadese, o sulle vittime di ferite da proiettili di gomma, inspirazione di gas, escoriazioni e contusioni.

Seguiranno ancora azioni da parte delle donne.

Domenica 20 luglio e giovedì 24 siamo stati a Ni'ilin per la consueta manifestazione contro il muro della separazione (ormai ci sono dalle 3 alle 5 manifestazioni ogni settimana da quando sono iniziati i lavori per il percorso del muro della separazione). Nutrita la presenza dei media e degli attivisti internazionali (oltre 50 francesi il giovedì).

Come le altre volte, quando ci siamo avvicinati al cantiere del muro, le forze di Stato israeliane ci hanno attaccato con gas lacrimogeni prima e con proiettili di gomma subito dopo. Questa settimana non è andata molto bene perché non siamo riusciti a bloccare nemmeno una volta i lavori. Tuttavia, grazie ad un fortunato video clip di una ragazza del villaggio che documentava gli spari contro Ashraf da parte di un soldato israeliano mentre il tenente colonnello lo teneva, tutti i media israeliani si sono buttati sulla lotta a Ni'ilin. C'era persino la BBC inglese. Il ministro della guerra israeliano è stato costretto a denunciare questi comportamenti dei suoi militari (specialmente quando vengono documentati...).

Un po' di soddisfazione quando ho visto i soldati israeliani tossire e con gli occhi in fiamme in mezzo ai bulldozer a causa del vento amico che gli riportava indietro i gas lanciati contro i palestinesi poco prima.

Ilan Shalif
http://ilanisagainstwalls.blogspot.com/
http://matzpen.org
http://ilan.shalif.com

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali
 

* Spesso gli Anarchici Contro il Muro non usano la loro sigla, specialmente quando vi sono altri radicali israeliani che si uniscono alla lotta.