Un'intensa settimana di lotte unitarie per gli Anarchici Contro Il Muro
31.05.08
Ktsiot, Umm Salamuna, Ni'ilin, Bil'in, Dir Istiya
Bil'in non è più sola... la lotta si è recentemente allargata. Ora è il momento anche di Ni'ilin. Dopo mesi di incontri preparatori la lotta di Ni'ilin è decollata la settimana scorsa. Questa settimana abbiamo partecipato lì a 4 manifestazioni, bloccando i lavori del muro per più di mezz'ora nel corso della prima manifestazione. Giovedì 29 maggio siamo stati alla manifestazione di solidarietà con Mousa Abu Maria, attivista delle lotte unitarie nella zona sud della regione di Betlemme, che sta subendo una detenzione amministrativa nel campo di concentramento di Ktsiot. Venerdì 30 maggio c'è stata la 171^ manifestazione a Bil'in, e poi Ni'ilin e Umm Salamuna. Abbiamo anche partecipato alla manifestazione di Dir Istiya contro il furto della terra del villaggio per destinarla all'insediamento coloniale di Revava.
Giovedì 29 maggio
Manifestazione rumorosa per la liberazione di Mousa Abu Maria davanti al campo militare di concentramento (per palestinesi) di Ktsiot.
Dieci manifestanti si sono presentati davanti il tribunale militare della prigione di Ktsiot per esprimere sostegno all'attivista pacifista Mousa Abu Maria del villaggio di Beit Umar, mentre era in corso un'udienza per contestare il provvedimento amministrativo di detenzione emesso un mese fa dalla corte.
L'udienza di contestazione contro la ratifica dell'ordine di detenzione per la durata di 6 mesi si è svolta a porte chiuse. Dietro le quali si sono concentrati i manifestanti. Sul petto, striscioni con scritto "Io sono Mousa Abu Maria" in varie lingue. Per tutta la durata dell'udienza, è stata chiesta col megafono la liberazione di Mousa e di altri prigionieri, urlati slogan contro la detenzione amministrativa e contro l'occupazione. Il tutto accompagnato da un sacco di fracasso. Sicuramente giunto alle orecchie dei giudici della corte.
La manifestazione ha creato un po' di subbugli all'interno della prigione ed in pochi minuti sono intervenute le guardie carcerarie, cercando di allontanare i manifestanti, di sequestrate gli striscioni e di prendere i fotografi che stavano documentando l'azione.
Ma la manifestazione è proseguita fino alla fine dell'udienza, mentre ai fotografi è stato intimato di non violare il divieto di fotografare le installazioni militari. Anche se il verdetto si saprà in seguito, non vi sono molte speranze per la liberazione di Mousa sulla base di una "prova" segreta non ammessa per confutazione della difesa.
Mousa ha 30 anni. E' uno dei fondatori del Progetto Solidarietà Palestina*, una attività non armata e di base che agisce nel territorio con lotte unitarie insieme agli attivisti israeliani ed a quelli internazionali.
* per altre informazioni: http://palestinesolidarityproject.org/
Ni'ilin
In questa settimana siamo stati in manifestazione domenica 25, martedì 27, giovedì 29 e venerdì 30 maggio.
"Riparte la lotta contro il muro a Ni'ilin, con nuove modalità.
Se i militari israeliani otterranno ciò che chiedono, Ni'ilin ed altri 7 villaggi nel distretto di Ramallah Ovest verranno completamente circondati dal muro dell'annessione e dalle strade riservate agli insediamenti dei coloni israeliani. Nel 2003 gli abitanti dei villaggi dell'area, tra cui Budrus, Al-Midya, Dir Qaddis e Kharbata, facevano ogni settimana manifestazioni contro la confisca della loro terra. A Budrus, la lotta ebbe successo ed il muro venne spostato di poche centinaia di metri fino alla Linea Verde. In questa settimana soni ripresi i lavori di costruzione del muro sulle terre di Ni'ilin e le manifestazioni sono riprese con zelo. Ce ne sono state ben 4 con la partecipazione di parecchie centinaia di residenti, che sono riusciti a bloccare i bulldozers in più di un'occasione.
Martedì 27 maggio circa 500 palestinesi, israeliani, ed attivisti internazionali hanno marciato verso il cantiere dove stavano i bulldozers ed hanno cercato di bloccare la distruzione della terra, unica fonte di sopravvivenza per i palestinesi. C'è stata una violentissima risposta militare, grazie anche ad una jeep armata con un cannone capace di sparare parecchie bombolette di gas lacrimogeno direttamente sulla folla. I manifestanti hanno resistito per qualche tempo sotto la gragnuola di gas, proiettili di gomma e granate assordanti, anche se vi erano già più di due dozzine di feriti, alcuni dei quali da ricoverare in ospedale. Le manifestazioni a Ni'ilin continueranno, dato che gli abitanti sono determinati a respingere il furto della terra e della loro sussistenza."
Giovedì 29 maggio, 5 attivisti sono stati arrestati: 4 palestinesi ed un israeliano degli Anarchici Contro il Muro. Questi è stato rilasciato dopo una notte passata in prigione a condizione che non si faccia rivedere a Ni'ilin per 60 giorni.
Video clips su:
http://www.youtube.com/v/5eIqOgLoMKY&hl=enLink al report sulla lotta a Ni'ilin del 25-05-08:
https://israel.indymedia.org/newswire/display/9089/index.php
http://www.youtube.com/watch?v=LZ2AIznBHOcEcco la convocazione per le manifestazioni del martedì e del giovedì:
"Il villaggio di Ni'ilin farà una grande manifestazione contro la costruzione del muro dell'apartheid, che si sta prendendo la maggior parte delle terre palestinesi.
Le ultime due manifestazioni sono state forti e motivate. La gente è riuscita a bloccare il lavoro dei bulldozers. Sappiamo che è dura fare le manifestazioni nei giorni feriali, ma finché la gente del villaggio è determinata a cercare di fermare la costruzione del muro, è importante che noi anarchici ci uniamo a loro."
Video della manifestazione su:
http://www.youtube.com/watch?v=5eIqOgLoMKYUn'altra manifestazione per giovedì.
Video su:
http://www.youtube.com/watch?v=9ht0ecKZ0-0&feature=userDue canali TV israeliani su 3 hanno fatto vedere parte dei filmati. In uno si vedono i comandanti far smettere le violenze dei soldati sui manifestanti sotto l'occhio delle telecamere. Il portavoce dell'esercito ha dichiarato nel notiziario serale in TV che quei soldati sono stati già puniti (probabilmente per la stupidità dimostrata nel malmenare i manifestanti israeliani proprio davanti le telecamere). Chi vi scrive è quello canuto, visibile nel video di cui sopra, in parte immune dai maltrattamenti grazie ai capelli bianchi...
Umm Salamuna 30-05-08, (a cura di Kobi Snitz)
Due arrestati nella manifestazione settimanale a Umm Salamuna. Alla manifestazione settimanale di Umm Salamuna si è unita una consistente delegazione americana dei Cristiani Costruttori di Pace per la terra santa. Come ogni settimana, i soldati hanno messo arbitrariamente del filo spinato sulla strada per impedire alla manifestazione di giungere sulle terre. Chi ha insistito perché fosse rispettato il diritto a manifestare è stato aggredito dai soldati e dalla polizia di confine. Due israeliani sono stati arrestati ma poi rilasciati più indietro.
Bil'in
Durante la settimana, soprattutto di notte, gli Anarchici Contro il Muro hanno dato una mano a tenere l'avamposto del villaggio collocato ad ovest del muro. Di tanto in tanto le forze di Stato non applicano il decreto dell'Alta Corte di Israele che ordina di lasciar passare gli abitanti di Bil'in al di là del muro per andare sulle loro terre ad ovest. Questo avamposto, costruito circa 2 anni fa, durante una piovosa notte invernale, al fine di rendere più visibile la presenza della gente di Bil'in sulle terre ad ovest del muro, è uno dei luoghi di confronto continuo con le forze di Stato israeliane e di scontro con i coloni ebrei di Modi'in Illit (una città di coloni di già oltre 30.000 abitanti, costruita sulla terra rubata a Bil'in ed ai villaggi palestinesi vicini). La presenza e le riunioni nell'avamposto sono sia uno strumento che un simbolo della lotta unitaria contro il muro della separazione.
La 171^ manifestazione del venerdì si è svolta come nelle altre settimane. Come a Ni'ilin, ha fatto la sua comparsa anche a Bil'in un nuovo cannone automatico che ha sparato gas lacrimogeni fino alla fine della manifestazione.
Dir Istiya
Ecco il testo di invito a partecipare alla lotta unitaria:
"Fermare l'espansione degli insediamenti dei coloni! Fermare il furto della terra palestinese!
I contadini di Dir Istiya faranno una manifestazione di protesta non violenta sulla loro terra, presa illegalmente dall'insediamento coloniale di Revava.
Venerdì 30.05.08, i contadini di Dir Istiya, sostenuti dagli attivisti internazionali ed israeliani, faranno la preghiera del venerdì sulla terra confiscata per permettere l'espansione dell'insediamento illegale di Revava. Per affermare la proprietà palestinese sulla terra, verranno piantati degli ulivi proprio su quella parte devastata dai bulldozers nei giorni scorsi.
Il 15 maggio scorso, i contadini hanno visto che dei bulldozers e delle scavatrici stavano sradicando tutto sulla terra a nord-ovest dell'insediamento coloniale di Revava, presumibilmente per farci nuove unità abitative. Sono interessati almeno 20 ettari di proprietà di 10 famiglie palestinesi. Vi si coltiva in parte l'ulivo ed il tamarindo e anche piante selvatiche. Ma è dagli anni '90 che i coloni e l'esercito israeliani impediscono ai contadini palestinesi di fare il raccolto e di piantare alberi sulle terre vicino all'insediamento, minacciando ripetutamente i contadini e sradicando gli ulivi.
Lunedì 26 maggio, dopo essersi lamentati con le autorità israeliane senza alcun risultato, i contadini palestinesi hanno spontaneamente fermato fisicamente le ruspe, costringendo le autorità ad imporre un congelamento dei lavori, che però potrebbero riprendere con un atto di forza da parte dei costruttori in qualsiasi momento. Il villaggio sta preparando una causa legale contro il furto della terra e sta pianificando una serie di proteste.
Contadini, sostenitori internazionali ed israeliani si danno appuntamento nel centro di Dir Istiya alle ore 11.00 per poi marciare verso le terre."
Recentemente, la modalità di lotta unitaria persistente contro il muro della separazione e contro l'occupazione sperimentata a Bil'in si sta diffondendo. Anche se il numero degli attivisti di Anarchici Contro Il Muro e della gente che sporadicamente di unisce a noi è abbastanza esiguo per poter intervenire in tutti i villaggi in cui siamo invitati a partecipare alla loro lotta non violenta, abbiamo deciso di accettare l'invito del comitato popolare di Dir Istiya. Dopo aver diffuso il volantino di cui sopra, un gruppo dei nostri attivisti si è recato nel villaggio venerdì 30 maggio.
Ilan Shalif
http://ilan.shalif.com/anarchy/Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.orgTraduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali