Gli Anarchici Contro il Muro persistono nella lotta unitaria
19.04.08

 

Contro il muro della separazione e contro l'occupazione

Venerdì 18 aprile, il contingente degli Anarchici Contro il Muro ha partecipato alle manifestazioni a sud di Betlemme anche in solidarietà con Musa Abu Maria recentemente arrestato (vedi sotto). Dopo la manifestazione ad Umm Salamuna i compagni hanno fatto visita a Musa in carcere e dopo si sono recati in casa della sua famiglia nel villaggio di Beit Umar. L'altra azione principale è stata la 165^ manifestazione del venerdì a Bil'in. Abbiamo marciato con gli attivisti locali e quelli internazionali dal centro del villaggio al cancello sulla strada del muro della separazione con bandiere e cartelli, cantando per tutto il percorso. Ci siamo avvicinati al muri ed alcuni compagni hanno forzato il cancello aprendolo in segno simbolico. Ma in un attimo le forze di Stato sono passate dai semplici avvertimenti agli spari nella speranza di provocare i giovani irregolari lanciatori di pietre...

Infatti dopo circa 40 minuti è iniziata la sassaiola in risposta alla sfida dell'esercito che come al solito ha fatto ricorso ai gas lacrimogeni ed all'uso di proiettili rivestiti di gomma... riuscendo a disperdere la manifestazione non violenta.

Video sulla manifestazione di Bil'in dell'18 aprile
http://www.youtube.com/watch?v=IXZDszNUApA

Repressione contro Musa Abu Maria

Al mattino presto di venerdì 11 aprile le truppe israeliane hanno invaso la casa della famiglia di Abu Maria ed hanno arrestato Musa Abu Maria. Musa è noto come attivista non violento e co-fondatore del Progetto Solidarietà Palestina. E' stato uno dei principali organizzatori nelle proteste pacifiche che hanno coinvolto centinaia di israeliani e di attivisti internazionali e sono parecchi anni che è impegnato nella politica della non violenza.

Quando Musa è stato arrestato, alla sua famiglia non sono state rese note né le accuse né dove lo portavano.

Quando il suo avvocato è riuscito a sapere dove lo avevano portato, ha scoperto che si trovava in un carcere militare ma senza ottenere uno straccio di motivazione sul suo arresto. Solo dopo alcuni giorni all'avvocato è stato comunicato che Musa era sospettato di far parte di un'organizzazione terroristica. Dopo un interrogatorio senza alcun riscontro per l'accusa, le autorità hanno ammesso che "potevano" non esserci elementi per processarlo.

Senza alcuna prova contro di lui e con una lunga storia di militanza non violenta alle spalle, la famiglia di Musa avrebbe dovuto festeggiare il suo imminente rilascio. Ma il sistema giudiziario militare che sovraintende ai Territori Palestinesi Occupati non funziona così, per cui è probabile che Musa venga messo in stato di detenzione amministrativa, senza alcun diritto ad un processo, che è il regime applicato ai palestinesi contro cui non ci sono prove tali da portarli davanti al giudice, ma nonostante ciò restano semplicemente in carcere senza avere nessun processo. La decisione sullo stato di detenzione di Musa verrà presa molto probabilmente nella giornata di domenica 20 aprile.

Ilan Shalif
http://ilan.shalif.com/anarchy/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali