Nonostante le aggressioni delle forze di Stato, la lotta unitaria continua
12.04.08

 

Umm Salamuna, Bil'in, superstrada 443 dell'Apartheid

Nonostante le ripetute aggressioni armate delle forze di Stato, gli attivisti di Anarchici Contro Il Muro continuano a partecipare alle lotte unitarie insieme ai palestinesi dei villaggi ed agli attivisti internazionali. Quest'ultimo weekend "solo" tre manifestazioni: ad Umm Salamuna, Bil'in, e sulla superstrada dell'apartheid 443.

Venerdì mattina un gruppo di Anarchici Contro il Muro si è spostato da Tel Aviv per le lotte contro l'apartheid a sud di Betlemme. La manifestazione contro il muro della separazione tenutasi a Umm Salamuna è stata molto pacifica. Tuttavia, alla fine della manifestazione le forze di Stato hanno aggredito gli israeliani che volevano partecipare alla successiva manifestazione di mezzogiorno nel villaggio di El Khader. Dopo un breve fermo ed un confronto tra la polizia ed il comandante regionale, i compagni sono stati rilasciati. Dal momento che si prevedeva la presenza delle stesse unità delle forze di Stato a El Khader, i compagni hanno preferito invece spostarsi sulla manifestazione di Bil'in nel primo pomeriggio.

A Bil'in, si è svolta la 164a manifestazione del venerdì. Come le altre volte abbiamo marciato dal centro del villaggio verso il cancello sulla strada del muro della separazione, usato per derubare i palestinesi di oltre la metà della terra dei villaggi per la costruzione di Modi'in Illit, la città dei coloni ebrei. Nonostante la sentenza dell'Alta Corte di "giustizia" di Israele che più di un anno fa aveva stabilito di spostare il percorso del muro più ad ovest al fine di restituire ai palestinesi circa 1 kmq di terre, nulla è stato fatto per eseguire la sentenza.

Nonostante il recente affievolirsi della repressione contro le manifestazioni a Bil'in, le forze di Stato hanno iniziato a sparare sui manifestanti non violenti e sui giovani lanciatori di pietre, non appena questi ultimi hanno iniziato la sassaiola senza preoccuparsi della manifestazione non violenta.

Questo tipo di reazione dell'esercito è in netta contraddizione con i limiti ufficiali stabiliti per l'utilizzo di proiettili rivestiti di gomma da breve distanza, cosa che porterebbe alla penetrazione dei proiettili nel corpo delle vittime. Infatti, questo venerdì, come un mese fa, un compagno è stato colpito sopra il ginocchio ed a causa della corta distanza, il proiettile gli è penetrato nella gamba. Si tratta di un anziano attivista di 71 anni che riprende con costanza le manifestazioni a Bil'in e le azioni unitarie a cui partecipano gli Anarchici Contro Il Muro. Non è la prima volta che le forze di Stato gli sparano contro e lo feriscono, oppure che "gli rompono solo la telecamera". Succede spesso infatti che i soldati concentrano il fuoco contro gli operatori dei media.

Fino ad ora, oltre alle ferite causate dai proiettili "rivestiti di gomma", tre attivisti degli Anarchici Contro Il muro in azione hanno subito danni permanenti alla testa a causa dell'uso illegale di queste armi. Uno ha subito danni cerebrali e gli altri due hanno perso parzialmente la vista ad un occhio.

Ma i palestinesi che nel tempo hanno partecipato alle stesse manifestazioni hanno subito ancora più vittime. Finora già 5 palestinesi sono rimasti uccisi prima che direttive ufficiali vietassero l'uso delle armi a breve distanza per non recare danno alla vita degli israeliani presenti nelle manifestazioni.

Video sulla manifestazione di Bil'in dell'11 aprile
http://youtube.com/watch?v=mN55YOH4Q58

Ilan Shalif
http://ilan.shalif.com/anarchy/

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali