Report settimanale sulla partecipazione di Anarchici Contro il Muro alle lotte unitarie
23.02.08

 

Contro il muro della separazione e contro l'occupazione

Quest'ultimo weekend è iniziato un giorno prima. Giovedì 21 febbraio abbiamo partecipato a due manifestazioni: quella nella regione di Biddu, ad ovest di Givat Zeev. Biddu ed i villaggi della regione sono stati al centro della lotta contro il muro della separazione circa quattro anni fa. Ora, la lotta sta ricominciando a causa della sottrazione di terre palestinesi a vantaggio dell'espansione coloniale a Givat Zeev. L'altra manifestazione è stata quella di Azzoun nella regione di Qalqilyah: una manifestazione contro la minaccia di demolizione di un parco giochi per bambini. Venerdì 22 febbraio abbiamo partecipato ad altre tre azioni. Al mattino a quella a Silwan. Poi, eravamo a Bil'in per il terzo anniversario della lotta contro il muro ed a El Khader, il nuovo fronte di lotta contro il muro. A Bil'in eravamo circa 2.000 persone: palestinesi del villaggio e di altri centri della Cisgiordania, israeliani della coalizione contro il muro della separazione, attivisti internazionali ed un sacco di operatori dei media sia locali che internazionali.

Bil'in:

Dopo il concentramento nella tarda mattinata di venerdì, a mezzogiorno si sono svolti dei comizi. Dopo, abbiamo marciato verso il muro con un sound system alla testa e rullatori di tamburi al centro del corteo. Sebbene l'Alta Corte israeliana circa 6 mesi fa abbia ingiunto lo spostamento del muro più ad ovest e la restituzione ai palestinesi di Bil'in delle terre sottratte dal perimetro del muro, nulla è stato fatto in applicazione di tale sentenza. Questo è stato il tema dominante della manifestazione del 22 febbraio.

Una volta giunti al cancello sulla strada del muro, abbiamo continuato a cantare per un po', almeno finché giovani irregolari hanno iniziato il lancio di pietre verso i soldati israeliani, suscitando la ritorsione delle forze di Stato con gas lacrimogeni e proiettili di gomma.

La maggior parte dei manifestanti è arretrata, lasciando il campo allo scontro tra i ragazzi e le forze di Stato, sotto gli occhi di molti osservatori a distanza di sicurezza. In un'ora e mezza di scontri, circa 20 ragazzi ed alcuni osservatori sono stati feriti - 6 ricoverati in ospedale, di cui uno grave.

I notiziari radio hanno riferito sulla manifestazione per tutto il pomeriggio ed i canali TV ne hanno parlato nei telegiornali di tarda serata.

Video della manifestazione a Bil'in:

Silwan:

Lo scorso sabato (16/2/2008), 31 ulivi sono stati sradicati in un terreno privato da appartenenti alla associazione Elad. La polizia, giunta dopo circa un'ora dalla chiamata, ha deliberatamente ignorato la presenza dei responsabili che erano ancora lì sul posto, nonostante gli abitanti di Silwan avessero fornito tutti i dati per il riconoscimento dei criminali.

A quel punto erano i residenti palestinesi a rischiare, per cui abbiamo dovuto metterci al loro fianco e manifestare il nostro appoggio! Venerdì 15 febbraio, alle 9.00 di mattina, cittadini israeliani di Gerusalemme hanno espresso la loro solidarietà ai palestinesi con una protesta davanti all'ingresso del centro turistico della "Città di Davide". Aspettavano i turisti con cartelli e volantini con cui spiegavano a turisti la propaganda israeliana che sottende la visita alla "Città di Davide".

Retroscena:

L'associazione Elad è nota per la sua attività di pulizia etnica contro i palestinesi di Wadi Hilweh e Silwan da oltre dieci anni. L'associazione usa mezzi diversi per i suoi obiettivi: paga più o meno legalmente indennizzi per le case, utilizzando una rete di collaboratori che distrugge un territorio dall'interno, ricorrendo a pretesti come l'individuazione di siti archeologici o per lo sviluppo turistico al fine di indurre i residenti locali a traslocare.

Lo Stato di Israele ha dato pieno mandato per il controllo sui siti archeologici di Silwan all'associazione Elad, la quale in cambio ha messo a punto un metodo per espellere i cittadini dalle loro proprietà, appropriandosi così di aree pubbliche che recinta a fa vigilare da guardie private che impediscono l'accesso ai residenti. Elad effettua sondaggi ed esegue aggressive campagne di scavi archeologici, condotti con segretezza e prassi illecita, in aperta violazione dei codici etici internazionali e con la protezione di forze private di sicurezza. Elad è riuscita a collocare suoi uomini in tutte le autorità e le commissioni che abbiano rilevanza per le sue attività: nella amministrazione municipale di Gerusalemme, nelle commissioni statali a livello nazionale, nelle autorità sui beni antichi, nell'autorità per i parchi e la protezione della natura, nella custodia dei beni abbandonati dai loro proprietari. Ogni tentativo dei residenti di far qualcosa contro Elad, si è scontrato con l'immediato intervento della polizia israeliana e dei servizi segreti (Shin Bet) a protezione di Elad.

Centinaia di migliaia di turisti all'anno vengono accompagnati negli scavi di Silwan, e sottoposti al lavaggio dei cervello delle cose tendenziose che gli racconta Elad, sotto la patina affascinante dei parchi nazionali e delle antichità. La distorsione dei fatti e l'oppressione sui residenti locali deve venir fuori e fatta sapere specialmente a coloro che vengono a visitare i siti naturali ed archeologici.

Azzoun:

Una piccola oasi per i bambini nel bel mezzo di una terra senza speranza

Il parco giochi, appena fuori la strada tra Azzoun e Jayyous attrae molti bambini di entrambi i villaggi e di quelli intorno, dal momento che si tratta dell'unico parco per bambini nella regione. Sorge nell'Area C su una terra palestinese di proprietà privata. Ma a causa della mancanza del permessi edilizi, la forza di difesa israeliana ha demolito metà del parco il 22 febbraio 2006 e si appresta ad abbattere l'altra metà il 15 marzo 2008.

Il parco per l'infanzia era stato costruito con il sostegno finanziario dell'USAID e della YMCA e quasi completato nel febbraio 2006. E' quasi impossibile ottenere i permessi edilizi per l'Area C. Un avvocato israeliano sta lavorando per portare il caso alla Corte Suprema, dal momento che si tratta di un terreno privato.

Sosteniamo il parco giochi tra Azzoun e Jayyous perché esso dà uno spiraglio di gioia a bambini che vivono in una regione senza divertimenti. Il 21 febbraio, a due anni dalla parziale demolizione, alle 10 di mattina, c'è stata la manifestazione per il parco.

Al-Khader:

VOLANTINO DI CONVOCAZIONE DELLA MANIFESTAZIONE

Venerdì 22 febbraio 2008: il Comitato Popolare di Al-Khader contro il Muro e contro gli insediamenti dei coloni ebrei ti invita ad unirti alla manifestazione settimanale che si terrà nella zona meridionale del villaggio vicino allo svincolo sulla strada n° 60.

Il motto di questa manifestazione è: continuiamo con la resistenza non violenta per mettere fine all'occupazione israeliana.

Ci riuniremo alle 11:45 presso l'ingresso sud del villaggio di Al-Khader, vicino al distributore di benzina. La manifestazione partirà dopo le preghiere del venerdì che si terranno sulla terra minacciata dalla costruzione di un muro che si porta via oltre 2.000 ettari di terra dei nostri contadini.

Palestinesi, israeliani, attivisti internazionali, unitevi a noi per mettere fine a questa pagina nera della storia umana.

Per altre informazioni, si prega di contattare Samer Jaber

Ilan Shalif
http://ilan.shalif.com/anarchy/glimpses/glimpses.html

Anarchici Contro Il Muro
http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali