Tel Aviv, Bil'in, El Khader, Beit Umar, Gaza
26.01.08

 

Report settimanale sulle attività degli Anarchici Contro in Muro sulle lotte in corso

 

Nella tarda serata di giovedì 24 gennaio, manifestazione con le candele a Tel Aviv sui viali Ben Zion e Rotschild, per protestare contro il taglio della corrente elettrica alla popolazione palestinese della striscia di Gaza. La manifestazione era stata indetta dalla Coalizione delle Donne e da Anarchici Contro Il Muro. Venerdì 25 gennaio ci sono state 2 manifestazioni contro il muro della separazione e contro l'occupazione, a Bil'in (ad ovest di Ramallah) e ad El Khader (regione di Betlemme). Una azione diretta contro il blocco stradale di Deir Ibziya è stata annullata dopo la rimozione del blocco stesso da parte dell'esercito israeliano in mattinata. Gli attivisti di Anarchici Contro Il Muro hanno portato la loro solidarietà agli attivisti colpiti a Beit Umar, di cui 2 assassinati il 26 gennaio, e molti altri feriti in una "ritorsione" dell'esercito israeliano dopo gli spari contro i coloni ebrei di Kfar-Ezyon.

El Khader:

"Circa 500 persone hanno partecipato alla preghiera prima della manifestazione che si è tenuta a El Khader sulla strada vicina al distributore di gas, sotto una gigantesca bandiera palestinese che era stata stesa sulla parete rocciosa. Dopo la preghiera, circa 200 persone si sono riversate sulla strada, già bloccata dai soldati e dalla polizia. Per un'ora e mezza sono stati scanditi canti e slogan e quando la manfestazione è finita, alcuni ragazzi hanno lanciato qualche pietra sui parabrezza delle jeep militari. Immediatamente i soldati che stavano sulla sommità della parete rocciosa che sovrasta la strada, hanno iniziato a lanciare bombe assordanti e gas lacrimogeni mettendo fine alla protesta."
E.

Beit Umar:

Gli Anarchici Contro Il Muro non erano presenti nel villaggio venerdì, dal momento che la manifestazione era prevista per il sabato, e questo ha avuto tragiche conseguenze. Poiché per i soldati israeliani il divieto di sparare sui manifestanti scatta solo quando vi sono israeliani che partecipano alla manifestazione, non essendo noi presenti, hanno potuto fare fuoco a volontà. Infatti, in seguito agli spari contro i coloni ebrei di Kfar-Ezyon, l'esercito israeliano è entrato il 25 gennaio nel villaggio di Beit Umar per un'azione di ritorsione. La manifestazione di protesta spontanea del villaggio è stata brutalmente repressa dall'esercito che ha aperto il fuoco contro i manifestanti.

Un palestinese è stato ucciso ed un altro è in fin di vita, mentre una decina sono stati seriamente feriti, fra cui Mussa Abu Maria che è stato colpito da 2 proiettili alla testa e che è stato operato e messo fuori pericolo nell'ospedale di Hebron.

Bil'in:

La manifestazione del venerdì si è mossa a mezzogiorno dal centro del villaggio verso il cancello ovest del muro della separazione, che si porta via più della metà delle terre del villaggio. Nella manifestazione erano presenti palestinesi di Bil'in e dei villaggi vicini, attivisti internazionali e gli israeliani di Anarchici Contro Il Muro, con slogan e cartelli in solidarietà con la gente di Gaza, vittima delle atrocità di Israele.

Come è successo negli ultimi mesi, le forze di Stato israeliane hanno cercato di impedire che la manifestazione salisse sulla collina verso il cancello che sta sulla sommità. Ma anche noi, come ci capita recentemente, abbiamo cambiato il nostro percorso fino ad affrontare fisicamente i soldati. Poiché la direzione del vento contraria non gli permetteva di usare i gas e le esplosioni delle bombe assordanti non ci fermavano, sono stati costretti a ricorrere alle minacce ed agli spintoni.

Dopo circa mezz'ora di spintoni, bombe assordanti e di nostra dura resistenza, tutti erano sfiniti. I soldati si sono un po' ritirati e la manifestazione è tornata al villaggio.

Quando siamo arrivati alla periferia del villaggio, era già in corso il solito confronto tra le forze di Stato a colpi di gas e proiettili di gomma ed i giovani lanciatori di pietre del villaggio che si erano appostati tra gli ulivi.

Manifestazione contro la chiusura di Gaza

Sabato 26 gennaio, grossa manifestazione della coalizione contro la violenta chiusura della striscia di Gaza. Circa 1.000 i partecipanti venuti da tutto Israele alla porta nord della striscia di Gaza. La maggior parte degli Anarchici Contro Il Muro si è concentrata prima a Tel Aviv, dove abbiamo decorato auto ed autobus con manifesti e roba da mangiare sul tetto delle auto. Quando il convoglio è giunto alle porte chiuse di Erez c'è stata una grossa assemblea in cui i dignitari della sinistra hanno tenuto dei comizi.

Nonostante i divieti degli organizzatori, sventolavano ben alte diverse bandiere - fra cui quelle della Palestina, di varie schegge trotzkiste e staliniste ed alcune bandiere anarchiche.

Tra i partecipanti c'era uno spezzone di sinistra antiautoritaria, inclusi gli Anarchici Contro Il Muro ed il gruppo Matzpen.

Ilan Shalif
(Anarchici Contro Il Muro - a titolo personale)

http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali