Bush, Bil'in, la 443 dell'apartheid, Umm Salamuna, Beit Ur
13.01.08

 

Report settimanale sulla attività di Anarchici Contro Il Muro nelle lotte unitarie

 

Mercoledì 9 gennaio, l'imperatore Bush è arrivato in Israele per continuare la sua propaganda guerrafondaia. Alcune dozzine di attvisti di sinistra compreso il gruppo samba di Anarchici Contro Il Muro - ostacolati dalle forze di Stato - si sono concentrati sul prato dell'Independence Garden a Gerusalemme e di fronte al consolato USA, per contestare i suoi discorsi pontificali.

Venerdì 11 si sono svolte le previste 3 manifestazioni contro il muro della separazione: a Bil'in ad ovest di Ramalla, sulla superstrada dell'apartheid n°443, ed a sud di Betlemme a Umm Salamuna.

Sabato 12, abbiamo aperto un nuovo fronte a sud di Betlemme, a Beit Umar (villaggio che ha spesso partecipato alla lotta contro il muro della separazione).

Bil'in:

A Bil'in, il cielo ci era favorevole. La 153a manifestazione consecutiva del venerdì ha marciato dal centro del villaggio sotto un cielo blu ed un po' più caldo del solito. Quando ci siamo avvicinati alla collina su cui sorge il cancello del muro della separazione, abbiamo trovato il filo spinato di sempre a sbarrarci la strada, ed abbiamo udito il solito avvertimento dei militari che tutta l'area era zona militare chiusa, ed anche le solite minacce se solo avessimo provato a superare il filo spinato. Tuttavia, un inatteso mutamento della direzione del vento da est, ha impedito alle forze di Stato l'uso dei gas.

Infatti dopo il lancio di alcune bombolette di gas lacrimogeno, hanno desistito, dato che il vento glielo riportava contro. Hanno provato con le bombe assordanti, ma ormai ci siamo abituati ad esse, con la sola precauzione di allontanarsi di un metro dal punto di impatto col suolo. Perciò, abbiamo lentamente colmato la distanza tra noi e loro, costringendo i soldati a bloccarci coi loro corpi. Dopo un po' hanno arretrato di alcuni metri e noi abbiamo deciso di ritornare al villaggio. Solo quando eravamo lontani, ci hanno sparato addosso i gas e i proiettili ricoperti di gomma.. Alcuni sono rimasti leggermente feriti dalla bombe assordanti e dalle bombolette di gas. Un membro del comitato popolare del villaggio è stato colpito alla testa da un proiettile di gomma e quindi ricoverato all'ospedale di Ramalla.

Il link al documentario video su Bil'in Palestina dell'11-01-2008 a cura di Emad Burnat si trova su: http://www.youtube.com/watch?v=387BJWIwOXo

La 443 dell'apartheid:

La bella giornata di sole è proseguita con la manifestazione sulla vicina superstrada dell'apartheid n°443. Anche questa volta l'azione diretta è stata limitata dall'intervento delle autorità che sovraintendono al comitato popolare della regione, come per la manifestazione di venerdì 4 gennaio che si suppone fosse una manifestazione di massa unitaria israelo-palestinese.

Umm Salamuna:

Nella regione di Betlemme la manifestazione del venerdì si è svolta a Umm Salamuna. La gente ha raggiunto la strada del muro della separazione. Un ragazzino con la bandiera palestinese è salito su un grosso mezzo meccanico in riparazione ed è stato fotografato. Poco dopo, è comparso un blocco stradale temporaneo fatto di filo spinato sulla strada che collega Israele alla regione (strada usata soprattutto dai coloni degli insediamenti).

Beit Umar:

Sabato 12 gennaio, si è svolta una manifestazione fuori-programma a Beit Umar nella regione di Betlemme. Si trattava del secondo tentativo per protestare contro il furto della terra palestinese da parte degli insediamenti coloniali di Karnei Shomron costruiti in precedenza sulla terra confiscata al villaggio. Non molto tempo fa, il confine dell'insediamento si è allargato in direzione di Beit Umar, rubando ancora più terra ai palestinesi. Di recente, sono stati viste dal villaggio delle roulotte dei coloni poste su parte delle terre rubate.

Nel primo pomeriggio abbiamo marciato dal villaggio attraverso i vigneti verso l'insediamento israeliano. Le forze di Stato israeliane ci hanno bloccato a pochi metri dal nuovo confine dell'insediamento. A forza di spinte siamo riusciti ad avanzare fino ad avvicinarci ai carri armati. Quando abbiamo cercato di sfondare da un vigneto che costeggia la strada militare, i soldati hanno assunto un atteggiamento più aggressivo.

Appena la manifestazione è finita e si tornava verso il villaggio, i giovani hanno iniziato il lancio di pietre e l'esercito ha risposto con gas lacrimogeni e proiettili ricoperti di gomma.

Dal momento che la strada principale era bloccata abbiamo fatto una deviazione per poter tornare al villaggio. L'esercito ha inseguito i giovani fino alla periferia del villaggio, per poi ritirarsi nell'insediamento coloniale.

Ilan Shalif
(Anarchici Contro Il Muro - a titolo personale)

http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali