Anarchici Contro Il Muro nelle lotte unitarie contro il muro della separazione e contro l'occupazione israeliana
28.12.07

 

Tel Aviv, Bil'in, superstrada 443, Betlemme

Il weekend di attività degli Anarchici Contro Il Muro (ACIM) è iniziato con un'iniziativa critica di massa contro l'occupazione. Si tratta di una azione a cui intendiamo dare cadenza mensile, dopo la prima svoltasi nell'ultimo giovedì di novembre.
(Va detto che i "verdi" organizzatori dell'iniziativa critica di massa in bicicletta avevano protestato per il fatto che avevamo utilizzato il loro spazio per organizzare l'azione in occasione della "celebrazione" dei 40 anni di occupazione. Tuttavia, dopo che sono stati rimbeccati, hanno smesso di lamentarsi). Circa 30 ciclisti con l'orchestra di tamburi hanno girato per le strade centrali di Tel Aviv.

La polizia premeva perché i ciclisti lasciassero libero almeno un viale del centro per agevolare il traffico, ma quando ci siamo spostati nelle vie più strette, il blocco del traffico è aumentato e ci hanno fatto tornare liberamente sui viali grandi fino alla fine della manifestazione a 2 ruote.

Venerdì 28, i nostri attivisti hanno preso parte solo a 3 manifestazioni - a Bil'in, sulla superstrada 443 dell'apartheid, a Betlemme, dal momento che quella prevista a Umm Salamuna era stata annullata.

A Bil'in la manifestazione del venerdì è iniziata a mezzogiorno come al solito - palestinesi, attivisti internazionali ed attivisti degli ACIM. In questa occasione, nello spezzone degli attivisti internazionali c'era una folta delegazione dall'Italia.

Sul punto di attrito - ai piedi della collina su cui si erge il cancello del lato ovest del muro, le forze di stato hanno tollerato per poco tempo che i manifestanti superassero il limite della zona proibita fissato per la manifestazione del venerdì. Infatti hanno subito iniziato il lancio di gas lacrimogeni. Questa volta hanno adottato una nuova strategia che si è rivelata vincente, costringendo i manifestanti a retrocedere fino alla periferia del villaggio.

Alla stessa ora è iniziata anche la manifestazione sulla superstrada 443 dell'apartheid che va da Tel Aviv a Gerusalemme. La 443 passa attraverso le terre dei villaggi palestinesi di Beit Sira, Saffa, Beit Liqiya, Kharbatha al-Misbah, Beit Ur al-Tahata, Beit Ur al-Foqqa ed al-Tirra ad ovest di Ramallah.

Questa superstrada viene percorsa ogni giorno da circa 40.000 cittadini Israeliani - ma agli abitanti dei villaggi palestinesi non è consentito percorrerla, pur passando essa sulle loro terre.

Gli attivisti dei villaggi vicini, insieme agli attivisti internazionali ed agli Israeliani degli ACIM hanno marciato come al solito da Kharbatha al-Misbah verso il percorso della 443, scegliendo un tragitto mai fatto prima. Abbiamo iniziato a scalare il terrapieno su cui passa la pista pedonale al margine della strada, prendendo di sorpresa le forze di stato israeliane. Le quali però di sono presto riorganizzate per bloccare i manifestanti prima che avessero accesso al muro che è stato costruito sui entrambi i lati della superstrada.

Dopo un po' di confronto, la gente ha iniziato a defluire verso il villaggio con i soldati alle costole, ansiosi di essere attaccati dai lanciatori di pietre, per poi rivalersi sui villaggio. Ed infatti, sono entrati nel villaggio con 2 carri armati, usando gas lacrimogeni. Finito il loro show di onnipotenza se ne sono andati. All'uscita del villaggio, non contenti, hanno lanciato in "regalo" un paio di granate di gas contro 10 israeliani degli ACIM e 2 palestinesi che stavano seduti alla fermata in attesa della corriera per tornarsene a casa.

A sud, c'è stata la manifestazione a Betlemme. Un bel numero di attivisti palestinesi della regione, insieme ad attivisti internazionali ed agli israeliani degli ACIM, hanno marciato verso un piccolo fortino che blocca la strada verso Gerusalemme. C'è stato uno sporadico lancio di pietre verso il fortino, senza alcuna risposta da parte dei soldati. Dopo circa 20 minuti la manifestazione è ritornata in paese.

Ilan Shalif
(Anarchici Contro Il Muro)

http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali