Sunto della cronaca nei media delle attività contro il Muro
27 Feb 2004

Giovedì è stata una giornata intensa di lotta. Un reporter che scrive sulle attività racconta quello che dicono "gli attivisti israeliani di sinistra", in realtà gli Anarchici Contro il Muro: Dalle loro testimonianze si evince che non sono stati presenti a Biddu al momento dell'uccisione dei primi due palestinesi e che sono arrivati quando hanno sentito dei morti. Cita nell'articolo Jonathan Polak che ha visto con i propri occhi un soldato colpire alla testa un palestinese che si era piegato per prendere un sasso. L'articolo dice anche che, secondo Jonathan, sono stati proprio gli scontri sulla costruzione del Muro che hanno fatto sì che la lotta dei palestinesi sia tornato alla stile della prima intifada.

In un altro articolo, sempre sul quotidiano Haaretz, un altro inviato mette in contesto le lotte di quest'ultimi giorni. Dice che avevano un carattere sporadico e localizzato fino al momento dello scontro del 26 dicembre scorso (la seconda azione diretta degli Anarchici Contro il Muro) durante il quale è stato ferito gravemente (e non in modo accidentale) il giovane Gil Naamati ad opera dei militari israeliani, mentre i manifestanti cercavano di buttare giù il recinto nei pressi di Budrus. Da quel momento in poi, e soprattutto in seguito ai ripetuti scontri di massa a Budrus che sono stati la causa del forte rallentarsi dei lavori sul Muro (grazie anche alle conseguenti pressioni diplomatiche), l'Autorità Palestinese ha cambiato rotta. (Il giornalista non ha capito che è stata proprio la cooperazione continua nelle proteste tra gli abitanti dei paesini palestinesi e cittadini israeliani ad aver cambiato l'opinione pubblica sia in Israele sia all'estero. Ignora anche il fatto che queste azioni dirette tra palestinesi, israeliani e internazionali nascono da un mese di scontri meno drammatici e un accampamento di protesta unitaria al villaggio di Mas'ha.)

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"Non dubitare mai che un piccolo gruppo di gente dedicata può cambiare il mondo ... fomentando la lotta di massa"