Lotta unitaria contro l'occupazione ed il muro della separazione: Bil'in, 443, Umm Salamuna, Idna
10.11.07

 

Venerdì 9 novembre gli israeliani di Anarchici Contro il Muro si sono uniti agli attivisti di base palestinesi in tre manifestazioni. La prima è stata la ormai quasi leggendaria manifestazione di Bil'in (siamo ormai alla numero 142 dal febbraio 2005). Come al solito, le forze di Stato israeliane hanno cercato di impedire che la manifestazione non violenta raggiungesse il cancello ovest del muro della separazione. Come al solito, è partita la doccia di gas lacrimogeni sui manifestanti appena alcuni di noi hanno superato il limite a 200 metri dal cancello.

In parallelo, una iniziativa regionale degli abitanti dei villaggi lungo la 443, la strada dell'apartheid da Tel Aviv a Gerusalemme che attraversa le terre dei palestinesi ma che resta vietata ai palestinesi. Qui c'è stata la terza azione di questo tipo. Le forze di Stato hanno cercato di bloccare le strade in molti punti. Vi erano blocchi stradali per impedire l'afflusso dei manifestanti da Bil'in, Beit Ur e Saffa verso Tah'ta, ma in fin dei conti ci hanno solo costretto a fare un giro più lungo per strade bianche o asfaltate.

Poi, quando abbiamo iniziato la manifestazione, l'esercito ha cercato di fermarci per non farci arrivare ai blocchi che impediscono l'accesso dai villaggi alla strada 443. I pochi soldati in servizio sono stati costretti a ripiegare per 100 metri, ma a 5 metri dai blocchi stradali siamo stati fermati dai rinforzi di soldati e polizia. Il comandante ha dichiarato che tutta l'area era zona militare chiusa ed ha cercato di respingerci cercando di fermare qualcuno per ben due volte per poi desistere dopo aver liberato dalle loro mani Mohammed Khatib.

Quando abbiamo chiesto al comandante di farci vedere la dichiarazione scritta di zona militare chiusa, abbiamo scoperto che gli ordini erano solo di impedirci di attraversare la strada per pochi metri. Per cui, l'hanno piantata di spingerci e siamo rimasti lì fino alla liberazione di Mohammed Khatib.

In parallelo, alcuni compagni cercavano di bloccare la 443 con una catena, ma senza successo a causa di una cattiva logistica.

Quasi un'ora dopo la manifestazione era finita.

La manifestazione del venerdì 9 novembre sulla strada 443 su youtube:


La terza azione è stata a Umm Salamuna nella regione di Betlemme. Lì, le forze di Stato sono riuscite a bloccare il percorso della manifestazione verso il muro della separazione. Una quarta manifestazione al vicino villaggio di Beit Jalla è stata cancellata perché il cantiere del muro era vuoto, senza operai e senza macchinari, per ragioni sconosciute.

Sabato, è stata un'altra giornata di azione. Non era la prima volta che gli attivisti di Anarchici Contro il Muro si univano agli attivisti palestinesi nella zona ad ovest di Hebron.

Ci siamo uniti alla gente del villaggio di Idna. Lì, il completamento del muro della separazione due settimane fa ha dato l'opportunità alle forze di Stato israeliane di distruggere le residenze estive dei pastori del villaggio nelle terre ad ovest, che ora sono al di là del muro. I pastori e le greggi sono stati costretti a spostarsi ad est del muro della separazione.

Con un'azione simbolica, abbiamo forzato il filo spinato che corre lungo i lati della strada che porta al muro. Abbiamo marciato lungo il recinto elettronico a cui abbiamo appeso alcuni cartelli. Dopo che la polizia e l'esercito si sono precipitati per impedirci di continuare il corteo, siamo ritornati al villaggio.

Ilan Shalif
(Anarchici Contro Il Muro)

http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali