Azioni unitarie del 21 settembre contro l'occupazione, i blocchi stradali ed il muro della separazione
21.09.07

Qusin e al-Walaja sono la prova che la tenacia di Bil'in è contagiosa

Qusin:

In questo venerdì 21 settembre ci sono state 2 azioni - una a Qusin ed una a al-Walaja. In quella di Qusin si è avuta la dimostrazione di quanto i servizi segreti israeliani tengano in considerazione la "minaccia" di Anarchici Contro Il Muro e degli sforzi che fanno per tenerci lontano dai villaggi palestinesi. Mentre stavamo avvertendo la gente che confluiva nella manifestazione che vi era l'alta probabilità che si verificassero arresti (sulla base dell'esperienza delle manifestazioni dello scorso sabato), i servizi segreti devono aver capito fischi per fiaschi e concluso che noi si stava pianificando un'attività di altissimo profilo. Avevano emanato un decreto del comandante regionale per cui l'area vicino a Qusin era zona militare interdetta ed avevano messo un carro armato nel punto della strada in cui pensavano di intercettarci. Ci hanno ordinato di ritornarcene in Israele e ci hanno allontanato con la minaccia di far passare seri guai legali all'autista israelo-palestinese che guidava il nostro minibus. Per essere sicuri che noi ce ne tornassimo in Israele, ci hanno fatto seguire da un'auto della polizia, da un'auto dei servizi segreti e da un carro armato per un po' di strada.

Contemporaneamente, una delegazione di attivisti palestinesi di Bil'in, e gli abitanti di Qusin manifestavano e marciavano sulla strada che avevamo percorso insieme nell'azione di sabato scorso - la cosiddetta "strada proibita" che conduce al blocco stradale ed alla base militare adiacente. (Lo scorso sabato le forze di Stato avevano arrestato 13 manifestanti, feritone 5 e bastonato duramente chi si trovava sulla "strada proibita"). Sorpresa sorpresa, sebbene non vi fossero Israeliani tra i manifestanti, le forze di stato non hanno interferito con la manifestazione, la quale giunta al blocco stradale lo ha trovato... aperto.

al-Walaja

La manifestazione del venerdì nel villaggio di al-Walaja - vicino Betlemme - ha visto una variazione rispetto al venerdì precedente.

Il punto cruciale della manifestazione era la combinazione tra la lotta contro il muro della separazione in costruzione e la lotta contro i blocchi stradali - uno dei più longevi mezzi di restrizione della libertà dei palestinesi nei territori occupati (con la solita tattica vincente, per cui la polizia di Stato rimuove i blocchi durante le manifestazioni e li rimette su subito dopo).

Di seguito il resoconto di un compagno che ha partecipato alla manifestazione. L'articolo (in ebraico) e alcune foto sono pubblicati in: https://israel.indymedia.org/newswire/display/7504/index.php

"Come ogni venerdì degli ultimi mesi, anche questo venerdì, decine di attivisti pacifisti palestinesi, israeliani* ed attivisti internazionali, sono giunti per la manifestazione contro il muro della separazione nel villaggio di al-Walaja vicino Har Ghilo.

Mentre la volta precedente la manifestazione lungo la strada verso il muro era stata violentemente dispersa - con 9 feriti - questa volta la gente ha scelto di fare la strada principale che esce dal villaggio. Grazie allo sforzo unitario di tutti, si è riusciti a rimuovere il blocco stradale e ad aprire la strada al traffico verso il villaggio palestinese viciniore.

Il muro della separazione che viene costruito sulle terre del villaggio per separare questo dagli insediamenti dei coloni israeliani di Har Ghilo, circonderà completamente il villaggio lasciando solo un ingresso sotto il controllo dei soldati israeliani.

Questo unico ingresso sarà accessibile solo agli abitanti del villaggio e di fatto isolerà gli abitanti di al-Walaja dal resto della Cisgiordania".

* organizzati in gran parte nell'ambito di Anarchici Contro Il Muro

 

Ilan Shalif
(Anarchici Contro Il Muro)

http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali