14 e 15 settembre, la lotta unitaria in questo weekend
15.09.07

 

Bil'in:

Venerdì 14 settembre ci sono state 2 manifestazioni contro il muro della separazione. Quella di Bil'in è stata la continuazione della manifestazione per festeggiare la parziale vittoria contro il percorso del muro della separazione (quando l'alta corte israeliana è stata costretta ad accogliere parzialmente la petizione degli abitanti di Bil'in contro l'attuale percorso del muro). Circa 100 palestinesi da Gerico (compreso il sindaco) sono giunti con un po' di ritardo sul previsto a causa dei ripetuti posti di blocco lungo il percorso. Quindi, dopo la preghiera di mezzogiorno, si sono uniti agli abitanti di Bil'in, agli attivisti internazionali, e ad un piccolo gruppo di israeliani di Anarchici Contro il Muro (ACIM) nella manifestazione sulla strada verso il muro della separazione. Quando eravamo ancora lontani dal solito punto in cui inizia il confronto con le forze israeliane, ci ha raggiunto la voce minacciosa del comandante che preannunciava una loro reazione se ci fossimo avvicinati troppo. Dal momento che fra i 100 palestinesi di Gerico c'erano anche donne e bambini, il comitato popolare ha deciso di fermare la manifestazione in anticipo sul programma e di tenere subito il meeting pubblico.

Man mano che arrivavano altri manifestanti, venivano date loro spiegazioni sul cambiamento di programma. Alla fine del meeting i manifestanti non-violenti sono ritornati nei locali in cui ci si riunisce di solito ed in quella sede sono state date ulteriori spiegazioni agli ospiti.

Walaja

L'altra manifestazione del venerdì si è tenuta nel villaggio di Walaja. Anche lì a mezzogiorno, 100 abitanti del villaggio insieme a 25 israeliani di Anarchici Contro Il Muro ed altrettanti attivisti internazionali si sono avvicinati al cantiere del muro in costruzione. Dopo la preghiera di mezzogiorno, i manifestanti hanno invaso la strada del muro tenendosi per mano, sfidando le forze di Stato che cercavano di respingerli. C'è stato un po' di spingi e respingi, lanci di gas lacrimogeni e granate assordanti da parte dei soldati ed anche spari quando non riuscivano a impedire che le bombolette gli fossero rilanciate contro. I gendarmi israeliani si sono lamentati con i soldati riservisti per la loro inattività e ne hanno costretto uno ad affrontare i lanciatori di pietre. Dopo che i gendarmi della polizia di confine hanno iniziato a brandire manganelli iniziando ad usarli, i manifestanti si sono dispersi. Quando le forze di Stato si sono ritirate hanno sfogato la loro frustrazione mandando in frantumi il lunotto della macchina degli anarchici israeliani.

Foto da Walaja:
http://activestills.org/photos.php?setname=%20Al-Walaja&PHPSESSID=1bf7babf216c08dbc132536ab33370c1#id=1381509670

Altrove

Sabato 15 settembre, c'è stata un'altra dimostrazione della lotta unitaria contro l'occupazione con manifestazioni e temporanee rimozioni dei blocchi stradali che costringono i palestinesi della Cisgiordania occupata a seguire percorsi tortuosi invece delle strade principali. Essendo stata cancellata la manifestazione nel villaggio di Sarra, il gruppo di Anarchici Contro Il Muro è stato costretto ad una tortuosa deviazione per raggiungere il villaggio di Qusin.

Una volta lì, abbiamo manifestato tutti insieme sulla strada che porta al cancello che chiude la comoda strada verso Nablus. Accanto al cancello vi è una postazione militare ed un cartello di divieto d'accesso agli israeliani, sul confine con l'Area A palestinese. Alcuni manifestanti sono riusciti a spezzare la catena del cancello e dopo una breve celebrazione tutta la gente è defluita verso il villaggio.

Le forze di Stato si sono organizzate con ritardo. Con alcuni mezzi hanno cercato di bloccare la strada verso il villaggio per punirci dell'invasione sulla strada vicino al loro campo.

Non si sono risparmiati nell'uso di gas lacrimogeni ed hanno cercato di distruggere telecamere ed attrezzatura video... ma senza alcun risultato. Infatti la maggior parte della gente del villaggio ha preso per i sentieri sulla collina per sfuggire alla violenza delle forze di Stato. Però, 2 palestinesi, 5 attivisti internazionali e 6 israeliani di Anarchici Contro Il Muro sono stati fermati. 5 manifestanti sono stati feriti di cui uno, un attivista internazionale, è stato ricoverato in ospedale.

Rimasti in 4 dopo il fermo degli altri israeliani e dopo aver corso per il sentiero sulla collina verso l'auto, abbiamo partecipato all'immediata mobilitazione per il rilascio dei fermati. Si è saputo che erano stati messi in stato di arresto e sarebbero stati trasferiti nella stazione di polizia regionale di Ariel.

Ci siamo precipitati lì giusto in tempo per vedere i fermati scendere dai mezzi militari e tradotti nella stazione di polizia per il processo.

A differenza degli israeliani e degli internazionalisti arrestati, i 2 palestinesi sono stati sottoposti ad un trattamento più duro, avendo le mani legate e gli occhi bendati.

Uno ad uno gli israeliani e gli attivisti internazionali sono stati rilasciati dietro il pagamento di 3.000 shekel (poco più di €500) a testa e con l'interdizione a partecipare a manifestazioni nelle aree militari nei 15 giorni successivi.

Foto da Qusin:
https://israel.indymedia.org/newswire/display/7464/index.php

Video da Qusin:
http://www.youtube.com/watch?v=WsbhKBdmcu4

Ilan Shalif
(Anarchici Contro Il Muro)

http://www.awalls.org

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali