Venerdì di lotte unitarie contro il muro della separazione e l'occupazione
11.05.07

 

Si inasprisce a Bil'in la brutalità delle forze di Stato.

Sullo sfondo, la tempesta mediatica dei giorni scorsi sull'assalto di un capitano militare e della sua unità contro gli "Anarchici Contro Il Muro" ed ad altri partecipanti ad un'azione di rimozione di un blocco stradale durante una manifestazione a Dhaharriya (vicino Hebron). Il tema della manifestazione del venerdì 11 maggio a Bil'in (la numero 118) era la protesta contro la persecuzione perpetrata dallo Stato israeliano contro il deputato parlamentare israeliano-palestinese Azmi Bashara. Alla manifestazione c'erano i consueti partecipanti - palestinesi del villaggio e della regione, attivisti internazionali, e gli israeliani di Anarchici Contro Il Muro - in marcia sulla strada che porta al cancello del muro della separazione costruito per sottrarre al villaggio più della metà della terra che gli appartiene. La manifestazione si è svolta pacificamente fino ai piedi della collina su cui passa il muro.

Come nelle settimane precedenti, da quando vi è un nuovo comandante delle forze di occupazione israeliane nella regione, ci siamo trovati di fronte al filo spinato che bloccava la strada e i soldati israeliani che stazionavano a metà della strada sulla collina. Il comandante ha urlato al megafono che il filo spinato delimitava una zona militare invalicabile e ha minacciato di rappresaglia chiunque avesse osato oltrepassarlo.

Ma come sempre, la testa della manifestazione ha superato il filo spinato avanzando sulla collina sotto il lancio di gas lacrimogeni, mentre gli altri arretravano di poco. Quando i più intrepidi sono giunti al cospetto dei soldati si sono sentiti dire che sarebbero stati arrestati se non se ne fossero andati immediatamente. Di fronte ad un netto rifiuto, 10 manifestanti sono stati arrestati: 6 palestinesi e 4 israeliani, poi rilasciati alla fine della manifestazione.

Mentre i compagni erano davanti ai soldati, questi non potevano lanciare i gas, per cui hanno usato altri mezzi... Adib Abu Rahme - un attivista Palestinese di Bil'in - è stato colpito da proiettili di gomma sparati da soli 3 metri di distanza, senza alcuna ragione apparente (essendo anche un atto contrario alla legge israeliana che "legittima" tali reazioni). Ma era un palestinese e quindi l'incidente non ha suscitato il clamore dei fatti di Dhaharriya. Colpito da così breve distanza, due proiettili sono entrati in entrambi le gambe, per cui Adib Abu Rahne è stato sottoposto ad un intervento chirurgico nell'ospedale di Sheikh Zayed a Ramallah, dove vi resterà almeno per 2 giorni.

Per tutta la durata della manifestazione i soldati hanno continuato a sparare gas lacrimogeni e proiettili ricoperti di gomma per costringere i manifestanti al ritirarsi fino alla periferia del villaggio.

Più tranquille le altre 2 manifestazioni del venerdì a Yata ed Um Salamuna. Solo ad Um Salamuna, ci è stato un confronto a spintoni con i soldati che bloccavano la strada alla manifestazione.

Ilan Shalif (Anarchici Contro il Muro)

Traduzione a cura di FdCA - Ufficio Relazioni Internazionali