Un altro venerdì tranquillo per la manifestazione a Bil'in contro il muro della separazione
15.12.06

 

Persistenza = Tsumud

Dal febbraio 2005, è probabilmente la novantanovesima manifestazione del venerdì della lotta unitaria del popolo di Bil'in e degli israeliani di Anarchici Contro il Muro. Sebbene il muro della separazione sia già stato costruito nella regione, e nonostante la corte suprema di "giustizia" di Israele abbia ritenuto legale il furto della maggior parte delle terre del villaggio ad ovest del Muro, e persino quando una parte della popolazione di Bil'in non sostiene più la manifestazione del venerdì - la lotta continua. Ci sono ancora abbastanza abitanti del villaggio, abbastanza anarchici israeliani contro il muro, abbastanza attivisti internazionali ed abbastanza palestinesi da altri villaggi che persistono.

Venerdì 15 dicembre, circa 80 persone hanno marciato a mezzogiorno dal centro del villaggio sulla strada verso il muro della separazione. Con bandiere, cartelli, slogans, siamo arrivati al cancello di sbarramento all'altro lato del muro. Quando siamo usciti dall'area residenziale del villaggio abbiamo visto ai nostri fianchi le forze di Stato israeliane in attesa di confrontarsi con i giovani lanciatori di pietre a colpi di bombe acustiche, gas lacrimogeni e proiettili rivestiti di gomma, subito dopo che la manifestazione fosse uscita dal villaggio.

Quando siamo giunti al cancello (come al solito chiuso), abbiamo notato che non avevano srotolato il filo spinato e con ci lanciavano addosso le bombe acustiche come nelle altre manifestazioni. Per cui, dopo il confronto verbale con i soldati a protezione del cancello, abbiamo proseguito la manifestazione lungo il muro, accompagnati da alcuni ufficiali e soldati con il compito di prevenire "assalti" al filo spinato che protegge il muro ed i sistemi di sorveglianza elettronica.

Come nelle precedenti manifestazioni alcuni di noi hanno tentato qualcosa desistendo alla prima reazione dei soldati... mentre altri sono riusciti a superare il filo spinato ed a spingersi sulla strada del muro, prima che i soldati bloccassero ogni via di accesso.

E di nuovo la solita sfida verbale col personale delle forze di Stato - per la maggior parte soldati di leva per 3 anni dopo il diploma delle scuole superiori ed i loro ufficiali.

Poco dopo abbiamo iniziato il percorso di rientro al villaggio. Non senza difficoltà poiché tutta l'area di accesso alla strada era diventata il campo di battaglia tra i giovani del villaggio e le forze israeliane. Costretti ad una lunga deviazione, siamo rientrati nel villaggio senza danni.

Ilan Shalif
(Anarchici Contro il Muro)

http://awalls.org

http://matzpen.org

Traduzione a cura di FdCA-Ufficio Relazioni Internazionali