Franco Lattanzi

conosciuto come "Sbancor"

 

Se mai qualcuno farà la storia della corrente dell'anarchismo di classe degli anni '70, non potrà dimenticare il suo contributo nell'ambiente romano. Discreto intellettuale e ottimo scrittore, è un infaticabile militante di quegli anni.

Animatore della Federazione Comunista Libertaria (FCL), piattaformisti romani, al suo scioglimento e confluenza nell'area dell'autonomia romana, mantiene i contatti con la rete cospicua dei militanti libertari che sussiste seppur "informalmente" (ma non per questo meno coesa ed intrecciata e militante) dentro collettivi di scuola, d'azienda e di quartiere. Mentre a livello nazionale partecipa alla fondazione della rivista Collegamenti (per l'organizzazione diretta di classe) che nei primi anni raccoglieva attorno alla redazione un discreto numero di militanti di "situazioni", principalmente milanesi e operai. La necessità di una elaborazione teorica che non fosse cristallizzata nella memoria ideologica dell'anarchismo lo portava insieme ad altri a confrontarsi e a scoprire le eresie del passato (l'IWW, ultrasinistra tedesca degli anni '20), a relazionarsi con la composizione di classe e i comportamenti sociali operai nell'elaborazione dell'operaismo italiano meno ideologico (la rivista 1 Maggio e Marxiana), alle trasformazioni del capitalismo moderno con il fordismo e lo stato keynesiano e il ruolo della moneta come comando... ma anche partecipe all'esplosione del movimento del '77. Franco è un protagonista di primo piano quale animatore nel coagulare i militanti dei collettivi operai (Alitalia, metalmeccanici, servizi) e nei quartieri attorno al giornale Filo Rosso. Ma resistere alla tenaglia della repressione di Stato e all'avventurismo della lotta armata fu impresa impossibile.

Dentro il riflusso dei movimenti, le sue capacità gli aprirono spazi di lavoro intellettuale (scrivere articoli ed interventi ) e trovarsi "sospinto" nella carriera di analista finanziario seppur con una laurea in filosofia (tesi su Nietzsche). Con lo pseudonimo di Sbancor ha fornito contributi di critica teorica, dove si evidenzia il suo amore, mai sopito, per il situazionismo.

Maurizio Montecchi