Socialismo e libertà formano un tutto

 Mikhail Bakunin

  

 

Convinta che la realizzazione vera della libertà, della giustizia e della pace nel mondo sarà impossibile fino a che l'immensa maggioranza delle popolazioni rimarrà spossessata di ogni bene, privata dell'istruzione e condannata alla nullità politica e sociale e a una schiavitù di fatto, se non di diritto, a causa della miseria così come della necessità nella quale si trova di lavorare senza respiro né riposo, producendo tutte le ricchezze delle quali il mondo oggi si gloria, e ricavandone una così piccola parte che appena le basta per assicurarle il pane per l'indomani;

convinta che, per tutte queste popolazioni, fino ad ora così orribilmente maltrattate durante i secoli, la questione del pane è quella stessa dell'emancipazione intellettuale, della libertà e dell'umanità;

convinta che la libertà senza il socialismo è privilegio e ingiustizia; e che il socialismo senza la libertà è schiavitù e brutalità;

la Lega proclama decisamente la necessità di una riforma sociale ed economica radicale, avente come scopo la liberazione del lavoro popolare da giogo del capitale e dei proprietari, basata sulla più rigorosa giustizia, non giuridica, non teologica, non metafisica, ma semplicemente umana, sulla scienza positiva e sulla più assoluta libertà.

 

[Mozione propose da Bakunin alla Lega per la Pace e per la Libertà in occasione del Primo Congresso per la pace, svoltosi a Ginevra nel settembre del 1867.]